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ALLOCTONI E AUTOCTONI - Danno o vantaggio ?


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432 risposte a questo topic

#341 carlo alberto

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    bon da niente

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Postato 26 March 2014 - 11:07 AM

Dipende come viene presentato il progetto. In alto Adda il piano di contenimento del siluro è stato compreso nel più generale progetto di contenimento di specie alloctone (dai vegetali, agli insetti, rettili, uccelli etc...) per cui è stato possibile ottenere fondi dal'UE. Poi le solite italianate han fatto ritardare il progetto di 4 anni (con peggioramento della situazione e ulteriore avanzata del glano).

 

Ho capito, anche la regione veneto ha fondi Ue per il settore ambientale e settore pesca ma la modalità di erogazione di questi fondi come è stata per il progetto che citi in Adda?

Chi era il destinatario dei fondi per la disinfestazione del siluro? un'associazione di pescatori? Un'impresa?

Chiedo perchè non conosco il caso che citi.

 

Qui in veneto la regione per erogare fondi per progetti segue un iter preciso che ho riassunto sopra, vengono presentati i progetti quando ci sono i bandi regionali e se entri in graduatoria i soldi li vedi a consuntivo quindi ti vengono rimborsati e il rimborso è intorno a 80%-90% della spesa a seconda del progetto, basta fare un giro sul sito della regione veneto per vedere i regolamenti dei vari bandi.


Questo post è stato modificato da carlo alberto: 26 March 2014 - 11:07 AM

"Gli dei non sottrarranno agli anni di vita concessi agli uomini il tempo passato a pescare"
Silver Salmon Club Verona
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#342 Fario-CH

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Postato 26 March 2014 - 11:46 AM

marco ciò che hai scritto mi ha dato un paio di spunti di riflessione! 

 

spunto 1  è questo che intendo è inconcepible che io debba cambiare sport perche NON voglio uccidere... se in italia pasasse una legge che impone di uccidere tutte le persone che di cognome fanno bianchi o rossi tu lo faresti? daltronde è la legge no? io credo che dovrebbo dare la possibilità di killare certe categorie... ma non l'obbligo! non siamo mica in un regime.... o si?

 

spunto 2  hai pienamente ragione sul dire che chi rilascia un siluro è un inquinatore! anche chi rilascia le breme dopo la gara lo è!  anche chi immette quintali e quintali di iridee nei fiumi per le gare o per dare i pesci pollo all'apertura lo è! ah no scusa.... queste ultime 2 cose le fa la fipsas quindi sono legali.....  come sempre 2 pesi 2 misure

 

 

spunto 3 il "dare contro i bracchi" non è per ciò che fanno ma come lo fanno!  io non sono contrario al fatto che peschino i siluri e se li mangino! ma al modo....  esplosivi/corrente/reti questo è il problema! se fanno regolare licenza di categoria A o B possono pescarli tranquillamente (in maniera legale) e mangiarseli nulla da dire contro!  poi il problema dei bracchi è che non colpiscono solo i siluri... ma tutto quello che capita nella rete senza guardare misure,periodi di divieto,spece!

premetto che ho evidenziato il post de cristian117 per alcuni spunti, ma il mio discorso é molto piu' generale e non completamente riferito a lui ( ma un pochino si ) :)

mi ripeto poiché mi sono gia' espresso in altro topic, e lo so che in Italia é pura utopia, anche in un forum corretto e rispettabile come il nostro a quanto pare il che é tutto dire........, perché noi abbiamo la pessimissimissima abitudine di rispettare la legge ed additare chi non lo fa.......quando la legge ci piace o va nella nostra direzione (si chiama egoismo  :)  )

se invece la legge non ci piace o non ci da vantaggi o semplicemente non la riteniamo giusta (chi siamo poi noi per deciderlo....boh ?? )  la infrangiamo tranquillamente e per scrupolo di coscenza ci autoconvinciamo che siamo noi nel giusto visto che é la legge ad essere sbagliata.

In un paese democratico, non é questa la strada da intraprendere se riteniamo una legge sbagliata anche se so benissimo che é moooolto dura cercare di cambiarle (ma proprio perché anche chi le fa pensa come noi...........vedi egoismo etc etc )   ma sappiate che un mondo senza leggi é destinato a scomparire poiché nel giro di poco ci si azzanna tutti come matti (la legge del piu' forte insomma, ma non credo che si voglia tornare all' homo sapiens o giu' di li ) ed un mondo in cui le rispetta solo chi le ritiene giuste, beh..........il risultato é sotto gli occhi di tutti, sia per quanto concerne i siluri e gli alloctoni in generale (tutti, nessun escluso) che, ahimé anche per problemi nazionali e politici molto piu' importanti

tutto rigorosamente IMHO :)



#343 Esoxone

Esoxone

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Postato 26 March 2014 - 12:25 PM

 
 
rispetto il tuo punto di vista ma se si parla di disinfestazione di siluri il contributo del pescatore dilettante alla riduzione della specie non lo vedo decisivo se non per mettere a posto la coscienza personale del singolo.
Parliamo del persico sole altro alloctono voracissimo, che contributo posso dare uccidendo tutti quelli che pesco?

Carlo non è decisivo ma è qualcosa!!
Credo che non bisogna pensare solo a una disinfestazione radicale se no non cambia nulla,
Io ho detto che anche i dilettanti possono fare la loro, sempre meglio che aspettare o sperare per poi lamentarsi dei danni subiti.

Tornò al discorso gare, ma scusate, se fanno una gara in cui si pescano pesci alloctoni e infestanti,in quantità non indifferenti, perchè li rilasciano??
Questa cosa davvero mi fà arrabbiare, su un pesce ti obbligano a killarlo e su altri son loro stessi che ne incentivano il ripopolarsi...
Perche'??? Per interessi???per le gare???
Questo non mi sembra coerente.
Lo è Marco che dice,alloctoni da killare senza distinzioni.allora son d'accordo ... e rispetto!!

Questo post è stato modificato da Esoxone: 26 March 2014 - 12:50 PM

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#344 Markio

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Postato 26 March 2014 - 13:10 PM

Ragazzi i bass sono alloctoni ma vanno bene perché ci sono fior fior di gare con relativo giro economico e dopo la gara vanno tassativamente liberati...:$

Se nelle gare di pesca al colpo i garisti trattenessero brem carassi e compagnia nel giro di poco tempo non avrebbero piu pesce per far le gare... Quindi non lo fanno.... :$

Il siluro invece da noi economicamente viene sfruttato solo da qualche rumeno...invece in Spagna è diventato un importante fonte di reddito economico, ci sono fior fior di tour operator specializzati.... Invece dei nostri rumeni hanno i tedeschi che pagano la guida e la barca per pescarci... E le guide non si sognano minimamente di uccidere i siluri... :$

Da noi poi spesso e volentieri chi pruove interventi contro il siluro è lo stesso che pesca e rilascia brem, carassi ecc perché è nel suo interesse... meno siluro non vuol automaticamente dire piu luccio Persico e cavedano, ma allo stato attuale piu Carasso e brem... :$

Da noi si vorrebbe sostenere la seguente tesi: pescate i siluri e uccideteli....
Le opzioni sono 2 secondo me...
A) i siluri anche se killati non diminuiscono piu di tanto e quindi il risultato non cambia di molto
B) in un primo momento calano... Ma poi nessuno va piu a pescare per fare un bel cappotto... Chi glielo fa fare di andare a pescare un pesce che non ce... E il siluro non pescato si rimoltiplica...

Lungi da me dire liberate i siluri... È anche vietato... Però pensare di risollevare le sorti dei nostri martoriato fiumi killando solo il siluro è utopistico ;-)

Comunque tentar non nuoce ;-)

#345 Fario-CH

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Postato 26 March 2014 - 13:38 PM

sono daccordo con Esoxone, se si aspetta sempre che qualcuno faccia un intervento risolutivo, aspetta e spera...... se invece ogni singolo pescatore fa un pochino la sua parte, il problema non sara' certamente risolto, ma un pochino ridotto penso di si,  sempre senza dimenticare che la legge lo impone , quindi il problema non dovrebbe neanche porsi :) :)

PS certo che riguardo il discorso  gare-rilascio-fipsas.......NO COMMENT  preferisco evitare :)


Questo post è stato modificato da Fario-CH: 26 March 2014 - 13:39 PM


#346 gommato

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Postato 26 March 2014 - 13:54 PM

Quindi siamo passati dall'incolpare la fipsas per la presenza di questi pesci quali barbi,gardon,carassi,bream,persico sole,clarius,amour,aspi,pseudoraebora,bass e altri che al momento non mi ricordo,all'incolpare i vari garristi di colpo,spinning,ledgering e altro???
Molto bene,voglio vedere dove si va a furia di ruzzolare
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#347 Fario-CH

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Postato 26 March 2014 - 13:56 PM

gommato, non so se ti riferisci a me, se é il caso sappi che per quanto mi riguarda i garisti non fanno altro che rispettare le regole imposte dalla fipsas quindi......vedi tu chi é il colpevole...:)



#348 Pescadur

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Postato 26 March 2014 - 14:32 PM

La soppressione senza limiti del pesce da parte del singolo pescatore ha un forte impatto. Altrimenti non servirebbero regole di tutela come periodi di divieto, misure minime, ZPR e zone no-kill.
Magari lo stesso che afferma che un siluro in meno non fa la differenza fa un processo infinito per uno che killa una trota additandolo come uno sterminatore. Allora il kill indiscriminato da parte del pescatore incide sulle popolazioni ittiche o no?
Riusciamo a far sparire n-mila specie autoctone e il siluro invece no. Chi è, highlander?

 

Ho capito, anche la regione veneto ha fondi Ue per il settore ambientale e settore pesca ma la modalità di erogazione di questi fondi come è stata per il progetto che citi in Adda?
Chi era il destinatario dei fondi per la disinfestazione del siluro? un'associazione di pescatori? Un'impresa?
Chiedo perchè non conosco il caso che citi.

Qui in veneto la regione per erogare fondi per progetti segue un iter preciso che ho riassunto sopra, vengono presentati i progetti quando ci sono i bandi regionali e se entri in graduatoria i soldi li vedi a consuntivo quindi ti vengono rimborsati e il rimborso è intorno a 80%-90% della spesa a seconda del progetto, basta fare un giro sul sito della regione veneto per vedere i regolamenti dei vari bandi.

 

Nel nostro caso l'ente che a cui son stati erogati i fonti è il Parco. Ovviamente gli appalti alle imprese specializzate vengono assegnati attraverso un bando pubblico.

Quello che possono fare le associazioni di pescatori, è spingere presso gli organi preposti (regione, provincia) affinché queste attività vengano fatte e ciò richiede molto impegno e lavoro, quindi se non c'è la reale volontà congiunta è già un fallimento in partenza. Stessa cosa per altre criticità come inquinamento, distruzione di habitat o l'abbattimento dei cormorani.

Comunque parlo sempre e solo per me e le zone che conosco.


La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
Corri, tra' rosei fuochi del vespero,/corri, Addua cerulA: Lidia su 'l placido/fiume, e il tenero amore,/al sole occiduo naviga. (G. Carducci)


#349 Markio

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Postato 26 March 2014 - 15:28 PM

Ma i fondi sono arrivati prima o dopo che il parco ha sostenuto la spesa...??

Il problema è sempre li... Un club come il silver salmon che gestisce per conto della provincia delle zone (che poi non sono quelle infestate dal siluro) che ha un tessetino che costa 5 euro a cui vanno tolte le spese per la stampa e la distribuzione, le spese per le guardie che sono 9 (visita medica e assicurazioni costano) solo parzialmente rimborsate dalla provincia...a cui vanno aggiunte le spese per le tabelle e i pali... tabelle che vengono rimosse con una certa frequenza anche...Non che rimangano molti soldi da anticipare per altro....

Probabilmente un ente parco dispone di un bilancio ben piu corposo....

Per quanto riguarda la pressione di pesca Pescadur già adesso il siluro va trattenuto, non ha misure minime e periodi di divieto... Eppure scorrazza tranquillamente su e giu per Po e affini...in piu ha i rumeni che ne sono ghiotti... Eppure ce...qualcosa non torna, e non credo che sia solo perché ogni tanto qualcuno lo rilascia

io personalmente ho sempre visto pescatori accalcarsi per pescare trote... Sei mai stato il giorno dell appertura sul Brenta?? Ci sono piu pescatori che pesci... E tutti potenzialmente potrebbero trattenere 3/5 trote al giorno... Quando vedrò 10 pescatori di siluro in cento metri portare a casa ogni giorno 5 siluri allora concorderó con te...

Ma fin tanto che gli ambienti sono degradati e lo si pesca saltuariamente va killato solo perché la legge te lo impone, la tua coscienza è a posto ma l'ambiente no... Anche perché quel siluro avrebbe potuto mangiare delle brem, carassi e anche degli altri siluri più piccolini... Che ora possono crescere indisturbati :-)

#350 Federico Ielli

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Postato 26 March 2014 - 21:07 PM

Beh, non è esattamente così, perchè quel siluro adulto, prolificherà, e farà tanti silurini, molti, ma molti di più di quelli che ha potenzialmente ingurgitato. Questo solo per rigore scientifico. Poi magari avrà mangiato abramidi, ma forse anche i pochi esemplari di fauna ittica autoctona rimasti...


Federico Ielli

#351 gommato

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Postato 26 March 2014 - 21:25 PM

gommato, non so se ti riferisci a me, se é il caso sappi che per quanto mi riguarda i garisti non fanno altro che rispettare le regole imposte dalla fipsas quindi......vedi tu chi é il colpevole...:)


Assolutamente non riferito a nessuno caro,era solo una considerazione da garista la mia,il quale rispetta le regole sul campo gara come quelle fuori da campi gara
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#352 Esoxone

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Postato 26 March 2014 - 21:28 PM

Beh, non è esattamente così, perchè quel siluro adulto, prolificherà, e farà tanti silurini, molti, ma molti di più di quelli che ha potenzialmente ingurgitato. Questo solo per rigore scientifico. Poi magari avrà mangiato abramidi, ma forse anche i pochi esemplari di fauna ittica autoctona rimasti...

concordo, è il primo pensiero che mi è venuto...

semplice logica ;-)


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#353 marco1956

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Postato 26 March 2014 - 23:08 PM

il problema non è di facile soluzione, è chiaro che ci sono interessi economici e interessi personali, un garista vuol fa le gare e fare  gare da 150 punti non ha senso, le gare hanno una ragione di esistere sia per il divertimento dei partecipanti che per lo sviluppo tecnologico che portano innovazioni e benefici a cascata su tutti pescatori, alcune pesche emergenti, vedi bass, senza questi pesci non si potrebbero chiaramente fare e chi le pratica dovrebbe "cambiare mestiere" o portarsi in cave private spesso a pagamento con un danno economico che a catena parte dal pescatore per risalire al negozio alle aziende produttrici o importatrici per finire al già disastrato PIL nazionale, e allora come risolvere la situazione ? Non credo spetti ad un forum di pescatori ma siccome ne siamo coinvolti in prima persona discuterne non può fare che bene, io nel mio piccolo una mia idea me la sono fatta ma rimane pur sempre un parere personale, non ho il dono divino dell'infallibilità e anche io ho una visione parziale e settatistica del problema, io ritengo che alcune acque possano tranquillamente essere popolate di breme e di carassi, abitando in E.R. mi viene in mente Ostellato, i canaloni di Molinella, il canale emiliano, il cavo napoleonico e tantissime altre acque, queste hanno poco da essere tutelate, sono canali per lo più artificiali che mai nella loro storia hanno contenuto pesce autoctono pregiato e non vedo nessun motivo per cui non possano essere adibiti a campo gara e magari ripopolati per avere un quantitativo decente di pescato nella gara domenicale, tra l'altro tutto questo pesce sia pure non pregiato è a disposizione di tutti nei momenti in cui non c'è gara e tutti ci si possono divertire, in questo tipo di acque non vedo la necessità di imporre a nessuno un comportamento "legale" se uno vuol ributtare potrebbe, a parer mio, tranquillamente farlo che non fa danni all'ecosistema, la stessa cosa vale per i bass, ci sono centinaia di cave dove i bass potrebbero tranquillamente stare e far divertire gli appassionati senza andare per canali a far concorrenza ali lucci.

Diversa è la situazione per corsi d'acqua naturali che invece contenevano e in parte contengono specie autoctone pregiate, penso ai miei torrentini nel bolognese, Santerno Sillaro Idice Savena e anche Reno, in queste acque ormai si passa dai carassi alle trote, quei corsi d'acqua li conosco da oltre 40 anni e mi piange il cuore quando penso alla biodiversità che c'era, sono anni che non vedo granchi o gamberi, dove prima prendevo barbi canini e cavedani oggi trovo trote, spesso iridee, vaironi ghiozzi e cobiti praticamente scomparsi e non si può parlare di inquinamento chi conosce il Savena sa che a monte di Pianoro non ci sono centri abitati o fabbriche e li io penso che si debba fare qualcosa anche da parte dei pescatori, le iridee e le fario nel fondovalle non vanno bene, i siluri arrivano fin sotto il ponte di Via Toscana all'uscita di Bologna verso la Futa, forse qualcosa in qualche nicchia c'è ancora ma se non cominciamo noi pescatori a far piazza pulita degli alloctoni invasori e in questa categoria ci metto dentro sia i siluri che le trote, non è ragionevole che in quei torrenti vi siano trote fino alla via Emilia, non ci sono mai state e se ci sono qualcuno poco lungimirante le ha messe, la legge impone di trattenere le iridee e questo va fatto ma non basta, occorrerebbe limitare anche il numero di fario e invece ti ritrovi una bella zona no kill tra l'altro intensamente ripopolata a spese del contribuente pescatore o meno che sia, il torrente, a mio avviso, non è un parco giochi, è un ambiente estremamente delicato, chi pretende di fare 20 strike in una mattina per me dovrebbe andare a pescare in cava, per questo a mio parere il pescatore intelligente che ha a cuore l'ambiente che frequenta e non solo la preda di turno ha il dovere di tenere un comportamento intelligentemente attivo, ci son ambienti in cui trattenere un pesce alloctono è un dovere morale, altri dove invece questo lo si può evitare, cerchiamo di essere soprattutto intelligenti e non succubi di pseudoreligioni come il no kill


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#354 davidex

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Postato 27 March 2014 - 00:08 AM

Piangere sul latte versato è un classico dell'italian style. I siluri e gli altri alloctoni non sono arrivati qui con le loro pinne, il loro inserimento nelle acque italiane è avvenuto con tempi e modalità assolutamente non casuali. Sono pesci acquistati all'estero e portati in Italia per essere stoccati, allevati e poi liberati in laghetti privati, pesche sportive e anche acque libere. Chi ha permesso tutto ciò non è meno colpevole di chi lo ha direttamente praticato. A chi cade dalle nuvole in buona fede, dico quello che tutti i pescatori di una certa età sanno benissimo: se l'introduzione e la diffusione del siluro ha ancora qualche lato oscuro, non è certo così per i tanti ciprinidi arrivati in massa negli ultimi trent'anni e diventati ricercatissimi pesci da gara. Se poi qualcuno pensa seriamente che breme e gardon siano arrivati per sbaglio o la loro diffusione sia iniziata per colpa di qualcuno che ne ha rilasciato una coppia prolifica acquistata erroneamente come pesce d'acquario, beh, gli consiglio di informarsi meglio. C'è stata la volontà chiara di portarli in Italia, senza se e senza ma, sarebbe opportuno che qualcuno ogni tanto si prendesse delle responsabilità ma in Italia è chiedere troppo. Credo che inoltre ci sia stata anche una buona dose di ignoranza nel non sapere prevedere gli effetti devastanti di tali immissioni, a maggior ragione in ambienti deteriorati come quelli della bassa padana. Ora, nel completo rispetto delle opinioni di tutti, mi viene sinceramente da sorridere nel leggere che abbia credito la tesi secondo cui senza gli alloctoni le nostre acque di pianura sarebbero morte. Innanzitutto i nostri fiumi, il Po in primis, sono generalmente meno inquinati di trent'anni fa, quantomeno se prendiamo come parametro la qualità delle acque, il problema casomai è la gestione dell'acqua e il trattamento riservato agli ambienti fluviali da parte dei consorzi. Ricordo da ragazzo che passeggiare lungo i laghi centrale e inferiore di Mantova era uno spettacolo atroce per la quantità di pesci morti, parlo della fine degli anni '70, carpe, tinche, lucci, cavedani, tutto galleggiava tra i canneti del sottoriva. Dieci anni dopo ci andavo a cavedani e savette, ne prendevano delle mezze nasse e adesso sono ancora pieni di pesce: breme, gardon, aspi, siluri e carpe. Se non ci fossero gli alloctoni ci sarebbero forse meno cavedani e savette rispetto agli anni '80 ma certamente non mancherebbero scardole, triotti, alborelle e forse anche tinche e lucci, come un tempo. E' solo un esempio e non essendo un ittiologo e nemmeno un amministratore pubblico con poteri decisionali, ma solo un pescatore e pure scarso, verità in tasca o soluzioni percorribili non ne ho, penso che sia impossibile allo stato attuale delle cose, pensare di poter sradicare il siluro piuttosto che l'abramide, il gardon o altri pesci che fanno parte di quel latte versato. Ovviamente spero di sbagliarmi ma credo che al massimo si potrebbero limitare i danni, ma sarebbe necessario il pugno di ferro da parte di un organismo (ministero dell'ambiente?) che prenda in mano la situazione e by-passi il ridicolo puzzle degli enti gestori delle acque, mettendo regole chiare e investendo seriamente (anche con denaro sonante) in una strategia ambientale mirata al ripristino di quel patrimonio incommensurabile che sono le acque italiane. Senza tanti giri di parole si tratta di utopia pura visto che oltre al ginepraio prodotto dalle disposizioni degli enti attualmente preposti, siamo divisi anche tra noi pescatori.

Qualche esempio. Siluro si o siluro no? Siluro si, ok, allora lasciamo tutto com'è. Siluro no, bene, da domani il siluro non va più rimesso in acqua, pena sanzioni pecuniarie e penali in caso di recidiva. Però tu, amministrazione pubblica, mi dici dove devo smaltire quintali di carne che forse non ho voglia o possibilità di consumare, mi devi creare dei punti di stoccaggio dove portare il pesce, creando una filiera a monte per lo smaltimento completo, ovvero spetta a te decidere se venderlo per farne mangime animale, se farlo a tranci da spacciare nei mercati dell'est (in questo modo mettendo anche in difficoltà il bracconaggio), se farne concime o quant'altro. Inutile dire al pescatore che non può rilasciare il siluro e pensare che, semplicemente, lo conferisca nel rifiuto domestico dell'umido. Non solo: come lo controlli il pescatore? Uno lungo il fiume in genere può fare quello che vuole, vigilanza non ce n'è e tutto viene delegato alla propria coscienza e senso civico che, in italiano corrente, salvo qualche eccezione, significa: tornaconto personale. Quindi, se dai al pescatore un euro al chilo per il siluro, ti trovi la fila al centro di raccolta, sennò se va bene ti trovi il siluro a marcire sulla riva.

Poi però devi lavorare per ripristinare l'ambiente. Esempio: tu consorzio 1) mi lasci il minimo vitale di acqua in tutti i corsi d'acqua di competenza per tutto l'anno, che siano fiumi e canali larghi decine di metri o fossi di campagna da un metro, tu NON MI FAI PIU' LE SECCHE INVERNALI e nel caso ti attivi per prelevare il pesce 2) i corsi d'acqua, se proprio devi, li draghi in agosto e settembre, a freghe finite, e ti organizzi per rimettere in acqua il pesce che finisce sulla riva, io ti metto a disposizione la vigilanza per evitare pensionati e bracconieri più o meno legalizzati che fanno il giro con il secchiello 3) limiti al minimo indispensabile lo sfalcio delle alghe e ANCHE DELLE RIVE, soprattutto di quelle a canneto, io provvedo a ri-piantumare gli argini in modo da creare più zone d'ombra e rifugi naturali per i pesci, oltre a mantenere più salde le rive 4) devi mantenermi la regimazione delle acque il più regolare possibile, in modo che l'acqua non si intorbidisca.

Poi, mi spiace, ma lo devo dire: le gare di pesca possibilmente in acque chiuse, in caso di acque libere assolutamente niente ripopolamenti, che non si sa mai che pur con tutta la buona volontà, in mezzo a materiale alloctono non finisca anche qualcos'altro.

E ovviamente, anche nelle acque chiuse private, basta frivolezze esotiche: vietato immettere qualsiasi cosa non sia autoctona.

Potrei continuare e andare a toccare nervi anche più scoperti ma so benissimo che già a questo punto qualcuno avrà storto il naso per qualche buonissimo motivo personale che non mi metto a discutere, tipo "io sono per il c&r totale, non mi possono costringere a uccidere nemmeno il siluro", oppure: "a me piace pescare il siluro, tira tantissimo e non è nemmeno particolarmente intelligente, mi diverto, per me visto che c'è meglio che resti", oppure "le gare in acque chiuse non hanno senso e in acque libere servono i ripopolamenti", oppure "ho comprato una rouba da 3000 euro e dovrei rinunciare a riempire la nassa di breme?" oppure tante altre cose su cui nessuno riuscirà mai a metterci tutti d'accordo.

Quindi ci teniamo il latte versato, i siluri, le breme e chissà mai che in un futuro nemmeno troppo lontano, i nostri vecchi autoctoni non tornino con lo stesso impatto con cui si sono imposti gli alloctoni, in fondo, un cavedano nel basso Po al giorno d'oggi fa notizia come lo faceva un siluro trent'anni fa. Ecco, in questo senso, mi arrivano notizie confortanti: nel Po ferrarese da un paio d'anni sono ricomparse le alborelle e non più tardi di quindici giorni fa un paio di amici a ledgering, poco a valle della confluenza dell'Oglio nel Po, hanno catturato diverse savette e pure qualche cavedano, roba che non si vedeva da almeno 12-13 anni.



#355 Federico Ielli

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Postato 27 March 2014 - 11:35 AM

Kilometrico, come sempre, ma molto esaustivo :hallo:

PS: ho anch'io notizie di recenti catture di cavedani nel basso Oglio e anche in Po.


Federico Ielli

#356 Fario-CH

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Postato 27 March 2014 - 11:56 AM

Davidex, se ti candidi da qualche parte , anche fosse per una raccolta di figurine,...........ti voto, promesso :)

ti meriti un like, e se potessi anche piu' d'uno :)



#357 walter

walter

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Postato 27 March 2014 - 16:41 PM

davidex: :gott:




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#358 Esoxone

Esoxone

    dabadì dabadà

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Postato 27 March 2014 - 18:58 PM

Piangere sul latte versato è un classico dell'italian style. I siluri e gli altri alloctoni non sono arrivati qui con le loro pinne, il loro inserimento nelle acque italiane è avvenuto con tempi e modalità assolutamente non casuali. Sono pesci acquistati all'estero e portati in Italia per essere stoccati, allevati e poi liberati in laghetti privati, pesche sportive e anche acque libere. Chi ha permesso tutto ciò non è meno colpevole di chi lo ha direttamente praticato. A chi cade dalle nuvole in buona fede, dico quello che tutti i pescatori di una certa età sanno benissimo: se l'introduzione e la diffusione del siluro ha ancora qualche lato oscuro, non è certo così per i tanti ciprinidi arrivati in massa negli ultimi trent'anni e diventati ricercatissimi pesci da gara. Se poi qualcuno pensa seriamente che breme e gardon siano arrivati per sbaglio o la loro diffusione sia iniziata per colpa di qualcuno che ne ha rilasciato una coppia prolifica acquistata erroneamente come pesce d'acquario, beh, gli consiglio di informarsi meglio. C'è stata la volontà chiara di portarli in Italia, senza se e senza ma, sarebbe opportuno che qualcuno ogni tanto si prendesse delle responsabilità ma in Italia è chiedere troppo. Credo che inoltre ci sia stata anche una buona dose di ignoranza nel non sapere prevedere gli effetti devastanti di tali immissioni, a maggior ragione in ambienti deteriorati come quelli della bassa padana. Ora, nel completo rispetto delle opinioni di tutti, mi viene sinceramente da sorridere nel leggere che abbia credito la tesi secondo cui senza gli alloctoni le nostre acque di pianura sarebbero morte. Innanzitutto i nostri fiumi, il Po in primis, sono generalmente meno inquinati di trent'anni fa, quantomeno se prendiamo come parametro la qualità delle acque, il problema casomai è la gestione dell'acqua e il trattamento riservato agli ambienti fluviali da parte dei consorzi. Ricordo da ragazzo che passeggiare lungo i laghi centrale e inferiore di Mantova era uno spettacolo atroce per la quantità di pesci morti, parlo della fine degli anni '70, carpe, tinche, lucci, cavedani, tutto galleggiava tra i canneti del sottoriva. Dieci anni dopo ci andavo a cavedani e savette, ne prendevano delle mezze nasse e adesso sono ancora pieni di pesce: breme, gardon, aspi, siluri e carpe. Se non ci fossero gli alloctoni ci sarebbero forse meno cavedani e savette rispetto agli anni '80 ma certamente non mancherebbero scardole, triotti, alborelle e forse anche tinche e lucci, come un tempo. E' solo un esempio e non essendo un ittiologo e nemmeno un amministratore pubblico con poteri decisionali, ma solo un pescatore e pure scarso, verità in tasca o soluzioni percorribili non ne ho, penso che sia impossibile allo stato attuale delle cose, pensare di poter sradicare il siluro piuttosto che l'abramide, il gardon o altri pesci che fanno parte di quel latte versato. Ovviamente spero di sbagliarmi ma credo che al massimo si potrebbero limitare i danni, ma sarebbe necessario il pugno di ferro da parte di un organismo (ministero dell'ambiente?) che prenda in mano la situazione e by-passi il ridicolo puzzle degli enti gestori delle acque, mettendo regole chiare e investendo seriamente (anche con denaro sonante) in una strategia ambientale mirata al ripristino di quel patrimonio incommensurabile che sono le acque italiane. Senza tanti giri di parole si tratta di utopia pura visto che oltre al ginepraio prodotto dalle disposizioni degli enti attualmente preposti, siamo divisi anche tra noi pescatori.

Qualche esempio. Siluro si o siluro no? Siluro si, ok, allora lasciamo tutto com'è. Siluro no, bene, da domani il siluro non va più rimesso in acqua, pena sanzioni pecuniarie e penali in caso di recidiva. Però tu, amministrazione pubblica, mi dici dove devo smaltire quintali di carne che forse non ho voglia o possibilità di consumare, mi devi creare dei punti di stoccaggio dove portare il pesce, creando una filiera a monte per lo smaltimento completo, ovvero spetta a te decidere se venderlo per farne mangime animale, se farlo a tranci da spacciare nei mercati dell'est (in questo modo mettendo anche in difficoltà il bracconaggio), se farne concime o quant'altro. Inutile dire al pescatore che non può rilasciare il siluro e pensare che, semplicemente, lo conferisca nel rifiuto domestico dell'umido. Non solo: come lo controlli il pescatore? Uno lungo il fiume in genere può fare quello che vuole, vigilanza non ce n'è e tutto viene delegato alla propria coscienza e senso civico che, in italiano corrente, salvo qualche eccezione, significa: tornaconto personale. Quindi, se dai al pescatore un euro al chilo per il siluro, ti trovi la fila al centro di raccolta, sennò se va bene ti trovi il siluro a marcire sulla riva.

Poi però devi lavorare per ripristinare l'ambiente. Esempio: tu consorzio 1) mi lasci il minimo vitale di acqua in tutti i corsi d'acqua di competenza per tutto l'anno, che siano fiumi e canali larghi decine di metri o fossi di campagna da un metro, tu NON MI FAI PIU' LE SECCHE INVERNALI e nel caso ti attivi per prelevare il pesce 2) i corsi d'acqua, se proprio devi, li draghi in agosto e settembre, a freghe finite, e ti organizzi per rimettere in acqua il pesce che finisce sulla riva, io ti metto a disposizione la vigilanza per evitare pensionati e bracconieri più o meno legalizzati che fanno il giro con il secchiello 3) limiti al minimo indispensabile lo sfalcio delle alghe e ANCHE DELLE RIVE, soprattutto di quelle a canneto, io provvedo a ri-piantumare gli argini in modo da creare più zone d'ombra e rifugi naturali per i pesci, oltre a mantenere più salde le rive 4) devi mantenermi la regimazione delle acque il più regolare possibile, in modo che l'acqua non si intorbidisca.

Poi, mi spiace, ma lo devo dire: le gare di pesca possibilmente in acque chiuse, in caso di acque libere assolutamente niente ripopolamenti, che non si sa mai che pur con tutta la buona volontà, in mezzo a materiale alloctono non finisca anche qualcos'altro.

E ovviamente, anche nelle acque chiuse private, basta frivolezze esotiche: vietato immettere qualsiasi cosa non sia autoctona.

Potrei continuare e andare a toccare nervi anche più scoperti ma so benissimo che già a questo punto qualcuno avrà storto il naso per qualche buonissimo motivo personale che non mi metto a discutere, tipo "io sono per il c&r totale, non mi possono costringere a uccidere nemmeno il siluro", oppure: "a me piace pescare il siluro, tira tantissimo e non è nemmeno particolarmente intelligente, mi diverto, per me visto che c'è meglio che resti", oppure "le gare in acque chiuse non hanno senso e in acque libere servono i ripopolamenti", oppure "ho comprato una rouba da 3000 euro e dovrei rinunciare a riempire la nassa di breme?" oppure tante altre cose su cui nessuno riuscirà mai a metterci tutti d'accordo.

Quindi ci teniamo il latte versato, i siluri, le breme e chissà mai che in un futuro nemmeno troppo lontano, i nostri vecchi autoctoni non tornino con lo stesso impatto con cui si sono imposti gli alloctoni, in fondo, un cavedano nel basso Po al giorno d'oggi fa notizia come lo faceva un siluro trent'anni fa. Ecco, in questo senso, mi arrivano notizie confortanti: nel Po ferrarese da un paio d'anni sono ricomparse le alborelle e non più tardi di quindici giorni fa un paio di amici a ledgering, poco a valle della confluenza dell'Oglio nel Po, hanno catturato diverse savette e pure qualche cavedano, roba che non si vedeva da almeno 12-13 anni.

ottimo....

aggiungerei...

"The end"


ONE come 1 ;-)  --RILASCIALO,POTEBBE DARTI ALTRE EMOZIONI IN FUTURO! .
quello che semini raccogli....

#359 simo_84

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Postato 27 March 2014 - 20:01 PM

Carlo non è decisivo ma è qualcosa!!
Credo che non bisogna pensare solo a una disinfestazione radicale se no non cambia nulla,
Io ho detto che anche i dilettanti possono fare la loro, sempre meglio che aspettare o sperare per poi lamentarsi dei danni subiti.

Tornò al discorso gare, ma scusate, se fanno una gara in cui si pescano pesci alloctoni e infestanti,in quantità non indifferenti, perchè li rilasciano??
Questa cosa davvero mi fà arrabbiare, su un pesce ti obbligano a killarlo e su altri son loro stessi che ne incentivano il ripopolarsi...
Perche'??? Per interessi???per le gare???
Questo non mi sembra coerente.
Lo è Marco che dice,alloctoni da killare senza distinzioni.allora son d'accordo ... e rispetto!!

Chi sta partecipando ad una gara si deve attenere alla legge ugualmente non è esonerato, tanto che per le specie che sono in epoca di divieto c'è l obbligo di rilascio immediatamente anche se verra contato(penso) ma non possono essere detenute in nassa..se rilasciano alloctoni precedentemente catturati è perchè a certa gente piace fare peso e punta a riprenderli...ed è spinta solo dallo spirito agonistico e aggiungo che i giudici di gara dovrebbero sensibilizzare molto di piu sull argomento..perchè anche nelle gare trota torrente le trote devono rientrare nella misura minima..

Aggiungo che a mio parere un pescatore  non puo rimane allibito da una legge che obbliga ad uccidere un animale  perche se no deve cambiare sport..chi pesca si deve attenere a leggi che servono a garantire l equilibrio biologico e cio raggruppa le misure minime e i periodi di divieto per garantire un ciclo e anche l eliminazione di talune specie considerate piu invasive che danneggiano gli equilibri.



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Postato 27 March 2014 - 20:28 PM

Chi sta partecipando ad una gara si deve attenere alla legge ugualmente non è esonerato, tanto che per le specie che sono in epoca di divieto c'è l obbligo di rilascio immediatamente anche se verra contato(penso) ma non possono essere detenute in nassa..se rilasciano alloctoni precedentemente catturati è perchè a certa gente piace fare peso e punta a riprenderli...ed è spinta solo dallo spirito agonistico e aggiungo che i giudici di gara dovrebbero sensibilizzare molto di piu sull argomento..perchè anche nelle gare trota torrente le trote devono rientrare nella misura minima..
Aggiungo che a mio parere un pescatore  non puo rimane allibito da una legge che obbliga ad uccidere un animale  perche se no deve cambiare sport..chi pesca si deve attenere a leggi che servono a garantire l equilibrio biologico e cio raggruppa le misure minime e i periodi di divieto per garantire un ciclo e anche l eliminazione di talune specie considerate piu invasive che danneggiano gli equilibri.


Peccato solo che per alcune gare non sia proprio cosi
46 anni e tanta voglia di pinnuti
se vuoi contattarmi giancarlo67borreri@gmail.com


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