Postato 08 August 2012 - 00:14 AM
le esperienze che nelle ultime settimane abbiamo fatto con Aldo in mare ed una volta anche con Lerio, ma è stata una esperienza di maretta più che di pesca, purtroppo) ci hanno insegnato molto, come altro ho potuto apprendere adesso pescando a light game alle isole Egadi su fondali anche di 80 metri dove ho pure allamato una cernia enorme che ho portato fino a 576 metri sotto prima che si slamasse).
siamo infatti passati da canne da light game molto dedicate e per libbraggi molto leggeri, a canne piu toste, come la crostage 12/40 o la Daiwa Crosscast, per arrivare poi a varie monopezzo della Saint Croix, partendo dalla 6 libbre per arrivare prima alle 10 libbre della linea eyecon, nata per la pesca con la gomma ai perca, per arrivare fino alle 25/30 libbre, usando canne sia da spinning tradizionale che attrezzi comunque dotati di cimini molto sensibili, ovviamente tubolar.
Condivido pienamente anche io le osservazioni fatte dagli amici, e cioè che per pescare, si pesca con tutto, per divertirsi di più, la soddisfazione di canne dedicate è di gran lunga maggiore, in termini di piacevolezza dell'attrezzo, e mi permetto di aggiungere, anche di risultati di pesca.
Qui emerge secondo me una differenza radicale tra le canne da spinning classiche e quelle da light game.
Nelle prime e con le prime, l'abboccata viene avvertita in modo pressochè contemporaneo alla ferrata, molte volte la ferrata è inutile, puo avere la funzione forse di ottenere una miglior penetrazione degli ami, se non quella invece di strapparli dalla bocca del pesce, se non di strappare la bocca del pesce.
pescando a light game, invece, in tantissime situazioni la canna, oltre a trasmettere informazioni utilissime sull'ambiente di pesca e sulle caratteristiche del fondale, serve a stabilire in modo utile un contatto con il pesce in fase di abboccata di gran lunga prima della ferrata.
A volte, poi, si avvertono tocche inconcludenti, che però fanno comprendere la presenza e l'interesse della preda, alle quali capita di dare un seguito con una ulteriore animazione dell'esca che a volte da ottimi risultati; insomma, la maggior sensibilità della canna, ed in particolare del cimino, consente di disturbare meno il pesce durante questa fase di schermaglie, consente di avvertire meglio le tocche, di renderle più convinte anche per la minor resistenza dell'attrezzo. Si tratta quindi di differenza enorme tra i deu tipi di canna, alla quale corrispondono poi risultati certamente molto migliori.A differenza di quanto avviene poi nello spinning, dove con poche canne si fa tutto bene o quasi, si hanno esigenze piu simili a quelle della pesca a mosca, e cioè ogni ambiente, ogni situazione di pesca ed ogni tipo di preda sicuramente corrispondono attrezzi meglio indicati al fine di un risultato ottimale.Vi e quindi un beneficio in termini di piacevolezza della azione, ma anche in termini di efficacia della azione di pesca.
Certo è che con questo sistema riusciamo veramente a pescare ovunque, alle Egadi sono riuscito con una medesima lenza , variando solo, ovviamente, il modo d'uso, a catturare boghe, merluzzi, mazzole, sgombri, sugheri, tracine,sciarrani, donzelle, quindi pesci estremamente eterogenei, riuscendo infine ad allamare due pesci di notevoli dimensioni veramente con caratteristiche opposte, e cioè una cernia, e dopo poco un tonno alalunga, il primo pesce è arrivato quasi alla cattura, il secondo è rimasto attaccato solo un attimo, e si parla in entrambi i casi di pesci a cavallo dei 10 kg, pescati in modo relativamente leggerissimo, con la stessa lenza con cui sino ad un istante prima avevo preso sugheri e tracine.
E, per arrivare a fare catture cosi diversificate, occorre o da migliori risultati evidentemente una canna che abbia caratteristiche di sensibilità che non sono tipiche della maggior parte delle canne da spinning, che vanno anche bene, ma certo non altrettanto bene.Per inciso, alle Egadi ho usato per ragioni di facilità nel trasporto aereo una Orvis travel da spinning in tre pezzi da 20 libbre, ma con una azione piuttosto morbida, che in effetti sui pesci medi e piccoli non era gran cosa, ma sinceramente volevo selezionare un po le taglie, ma forse ci sono riuscito troppo bene, perchè i tiri alla fune finali li ho fatti con pesci forse esagerati rispetto alle mie reali possibilità di cattura.
La conclusione di questo mio come sempre prolisso discorso è questa:con gli attrezzi dedicati si pesca meglio e con maggiori risultati; non bisogna pero rinunciare a ragionare come sempre a 360 gradi, anche con canne da spinning tradizionale o da gomma pesante, in certe situazioni, si possono ottenere i risultati migliori, come sempre dobbiamo adattarci a tutto non avendo mai paura del nuovo e delle sorprese del light game, come quelle in cui si è imbattuto l'amico Giovanni di Reggio, che armato di Daiwa 8/3 si è presentato su una sabbiaia del Po per cercar di catturare con il PI barbi, ed invece ha allamato prima due navi andate a centro fiume senza speranza di cattura, e quindi un paio di cefaloni ciascuno tra i 2 ed i 3 kg................sorpese del light game....
ex utente Lacustre