Ciao, ricompaio dopo un bel po' di tempo perchè questo è un periodo intensissimo della mia vita e purtroppo ho poco poco tempo per pensare alla pesca, al forum ecc.
Comunque cerco di seguire un po' e questa discussione, o meglio la piega che ha preso, (chi mi conosce puo' immaginarlo) non mi lascia indifferente. AVrei voluto mettere un +1 all'intervento di Attila ma non c'era il pulsantino, e vabbè. Non mi soffermo anche io sui rimandi ad argomenti giuridici (che sono correttissimi ma ce ne sarebbe molti altri da fare, primo fra tutti quello in merito al grande tema della prova per il quale non è certo favorevole e se stessi venire trovati armati, se per disgrazia capita di essere coinvolti in fatti di reato. Ciò perchè per esempio è un sintomo che puo' essere interpretato dal giudice come indizio di intenzionalità).
Quello che più mi preme è segnalare a chi come taluzzo o belia ecc. dice di girare armato che anche se io non metto per niente in dubbio la loro buona fede e il loro desiderio di sicurezza, così come il loro senso dell'onore o quant'altro, purtroppo questo NON è SUFFICIENTE. Non è sufficiente perchè le sensazioni e le percezioni del pericolo sono soggettive, non è sufficiente perchè le variabili della realtà sono infinite, ecc.. ecc.. ecc...
Quante volte è successo a ognuno di noi nella vita di sbagliare? Qualcuno qui puo' sostenere di non aver mai sbagliato? O di aver sempre sbagliato solo quando si trattava di giocare il carico a briscola? Penso di no. La cronaca giudiziaria (che è un'ottima fotografia della realtà) traborda non solo di delinquenti, ma anche di fessi che fidandosi troppo di se stessi hanno finito per fare guai tremendi. E questi tra l'altro sono quelli che pagano il prezzo più caro di tutti, perchè non c'è galera che sia paragonabile al dolore e alla pazzia che conseguono la presa di coscienza di aver fatto qualcosa di terribile senza che lo si volesse, essendo brave persone.
Il mio è un monito, che non ha nessuna pretesa di essere per forza vero, per forza giusto, per forza migliore di altri punti di vista.
La sicurezza è importante, ma proprio per questo bisogna stare attenti alla misura di quello che si fa. Prendere certe precauzioni quando ci si trova costretti (ma costretti sul serio però) ad affrontare situazioni che quasi sicuramente saranno pericolose puo' essere sbagliato ma almeno è giustificabile. Prescindere invece dal pericolo concreto e andarsene in giro armati "perchè non si può mai dire" è ingiustificabile, per le ragioni già dette da molti altri nei post precedenti al mio.
Faccio notare che io sono una persona molto pacifica, non giro armato, nè ho mai fatto risse con nessuno. Tuttavia (io come tante altre brave persone) ho la particolarità di essere molto cinico e molto concreto (sarà per questo che nessuno mi ha mai messo le mani addosso?) e se trovandomi a discutere con un soggetto - fosse anche vestito in frac - notassi che è armato, non starei un secondo a chiedermi se sia malintenzionato o meno, ma lo colpirei nel modo più efficace possibile senza nemmeno battere ciglio ancora prima che la tensione salga al punto da fargli pensare di usare l'arma. Se invece (come è successo) mi trovassi a discutere con una persona disarmata, sentendomi al sicuro cercherei semplicemente di venirne a capo. Questo non solo per paura, ma anche per principio! Sì, perchè se tu accetti di metterti alla mia pari e girare disarmato io ti concedo il beneficio del dubbio, se tu scegli la strada del "rapporto di forza" per me è un segno di prepotenza, e il beneficio del dubbio te lo puoi sognare.
Detto questo non giudico nessuno, probabilmente con taluzzo e belia e tanti altri ci passerei volentieri allegrissime giornate e serate, sia chiaro. Un conto sono le opinioni e un conto è essere snob. Però tant'è quello che penso.
Ciao a tutti!!!!