Capire dove si potrebbe migliorare, cosa correggere, cosa cambiare, senza poter vedere dal vivo è sempre stato difficilissimo. Provo a dirti qualcosa anch'io, anche se purtroppo è qualche anno che non faccio più spinning.
Per la mia esperienza in fiume (Adige e Brenta, qualche volta Mincio) ho capito che bisogna pescare soprattutto in certi punti, cioè dove i pesci si fermano in attesa della preda, dove vanno a caccia. Quindi nelle piccole anse dove l'acqua è più lenta, dietro i sassi, attorno agli alberi caduti, di fianco alle cascatelle (non sotto), fra la vegetazione affiorante... Per le alghe puoi prendere ancorette antialga già fatte o costruirti tu un sistema antialga usando del nylon e dei tubetti di silicone, funziona bene e costa niente. Non sono proprio il massimo, ma fra perdere un'abboccata e perdere un artificiale da 8 euro, beh, sarò poco romantico ma preferisco perdere l'abboccata Io sui minnow ho sempre tolto l'ancoretta sulla pancia, è un altro sistema per evitare incagli, e a volte ho tagliato uno dei 3 ami dell'ancoretta, quello che rispetto all'anello punta verso il basso.
Ho sempre iniziato a pescare da lontano, mentre mi avvicinavo alla sponda, lanciando nell'acqua più prossima, e solo dopo avvicinandomi alla riva e lanciando più lontano, sulla sponda opposta. così da infastidire meno i pesci. E cercato di sfruttare l'ambiente per non far stagliare la mia sagoma contro il cielo, anche stando accucciato.
Poi la profondità secondo me conta, per esempio ci sono ondulanti fatti con metallo sottile e altri fatti con metallo spesso, che vanno giù meglio e di più, e a volte la profondità conta, soprattutto nelle buche dei torrenti dove c'è molta corrente e scendere con un ondulante sottile non è facile perchè ora che è arrivato sotto la corrente se l'è già portato via. Anche appesantire l'artificiale con del piombo una trentina di cm dall'esca può aiutare. Io avevo un motto: più è facile perdere l'artificiale e più è facile prendere un pesce
Per i colori sono sempre stato "all'antica" Ho sempre scelto artificiali con livree naturali, mentre nei siliconi un pochino sono andato oltre, ma mai senza esagerare (tipo colori fluo). Persici e trote ne ho presi tanti, e anche cavedani ogni tanto. Ho però sempre usato un nylon o un trecciato in canna e uno spezzone di FC alla fine, mai attacco diretto lenza/artificiale. Mi preparavo gli artificiali già con 50 cm di FC attaccato, con asola e non con nodo diretto (tipo nodo rapalà, per intenderci), e direttamente all'anellino, mai con uno split ring, sull'artificiale, e con occhiello con brillatura dalla parte della lenza. Sulla lenza ho sempre messo una girellina con un aggancio rapido autocostruito, anche quello facile da fare e di costo zero, con in più il vantaggio di fartelo grande quanto vuoi. In quel modo potevo cambiare artificiale in pochi secondi e senza togliere i guanti o mettermi a fare nodi, cosa che in pieno inverno da queste parti non è molto consigliabile
Poi insistere non serve, se non prendi niente i primi minuti tanto vale andartene più su (da valle a monte, perchè i pesci stanno in acqua con il muso a monte, aspettando pesciolini o insetti caduti in acqua quasi fermi nella corrente, quindi gli vai alle spalle). Per me il bello dello spinning, e quello che più mi manca, è proprio la mobilità unita alla solitudine. Altro che i laghetti sportivi, dove stai 5 ore nello stesso punto e mentre peschi ti ascolti i discorsi di quelli attorno
Purtroppo non ho più le licenze, anche se credo di rifarle (mi sto stancando dei laghetti, e lo spinning mi manca tantissimo), altrimenti verrei volentieri dalle tue parti per una pescata e, dopo, una bella polenta taragna Magari con l'anno nuovo, se risolvo un po' di problemi di lavoro e riesco quindi a trovare più tempo per me, ci capito. Allora magari sarà più facile vedere dove agire per riempirti il cestino