Dal sito:
http://www.carpfishingonline.eu/
Caccia ai carpisti Per corriere di Viterbo Mi chiamo Sandro Di Cesare, sono di Fiumata (RI) il paese del direttore di questo giornale, Federico Fioravanti. Sono un appassionato di carpfishing che già in passato ha lottato con le autorità competenti per questa causa sui laghi della Provincia di Rieti. All’epoca pescavo nel lago del Salto, eravamo pochi appassionati e fù molto difficile fargli capire che la nostra tecnica prevedeva il totale rispetto dell’ambiente, della natura e delle carpe, che venivano regolarmente rilasciate ed inoltre eravamo di grande aiuto alle guardie preposte al controllo, in quanto pernottando sul lago, controllavamo i pescatori di frodo. Certo, all’epoca eravamo pochi appassionati e fù molto difficile far recepire i fini della nostra tecnica, anche i mezzi a nostra disposizione erano pochi, c’era solo una rivista ed ancora non ci scrivevo. Ora sul lago del Salto ed in tutti quelli della Provincia abbiamo “l’oasi del carpista”, in quanto si può pescare liberamente, arrivano carpisti da tutta Europa che portano un po’ di benessere in zone dimenticate da tutti perché si stanno spopolando in quanto i vecchi muoiono e i giovani, non trovando lavoro, sono costretti ad emigrare. Anche noi avevamo il Rambo della situazione, che multava chiunque pescasse di notte, toccasse un filo di erba con le ruote della macchina ecc. ecc. però, questa era una persona leale che faceva rispettare le leggi (anche se alcune sbagliate) e multava anche i parenti, non faceva distinzioni. Essendo anche una persona intelligente, ha capito nel tempo, che non poteva rovinare tutto il nostro lavoro per dei regolamenti fatti o consigliati da incompetenti. Mi sembra ridicolo, il regolamento che viene adottato dalla Provincia di Viterbo che essendo più a nord di quella di Rieti, dovrebbe avere la mente un po’ più aperta. Sono circa dieci anni che da noi viene autorizzata la pesca notturna per i carpisti, nelle stesse acque dove esercitano pescatori di mestiere. Non vedo, dopo tanto tempo e dopo avere scritto vari articoli in Italia e all’Estero, il reale motivo di questo ostacolo nei nostri confronti e quindi del benessere dei locali, perché il carpista mangia da Gigetto, da Vasco, và a fare colazione all’H2O o in altri bar, alimentari, compera i giornali ecc. ecc. E’ vero che in questo lago c’è già molto turismo durante il periodo estivo, ma noi carpisti ci muoviamo soprattutto in altri periodi e condivido pienamente la scelta di evitare di montare tende sulle spiagge dove sono i bagnanti, ma la conformazione delle sponde permette comunque di pernottare in altre zone senza arrecare disturbo agli altri. A Bracciano non ci sono questi problemi (ma si trova in Provincia di Roma), a Piediluco neanche, (ma si trova in Provincia di Terni), anche se questi laghi non si prestano allo stesso modo di quello di Bolsena, eppure anche qui ci sono i pescatori di mestiere. Mi ha fatto male tornare dopo due anni sul lago e trovarlo desolatamente vuoto, per un regolamento sbagliato e fatto sicuramente da principianti, non capisco perché debbano rimetterci gli abitanti del luogo e le persone che vengono da molto lontano: sono stati allontanati Inglesi, Francesi ecc. Io sono un personaggio che non vive sugli allori e sono abituato a lottare prima per gli altri e poi per me stesso, perché, anche se ora sono noto, vengo da umili origini e so molto bene quanto può far male subire dei torti. Lo scorso anno ho rinunciato a pescare nel lago perché i soliti cretini dicevano che approfittavo della parentela con il Sindaco di Capodimonte. Non ho mai approfittato di tale opportunità, perché penso che tutti abbiano il diritto di pescare liberamente, soprattutto i tanti giovani che non lavorano e fanno già tanti sacrifici per acquistare i materiali necessari per pescare e pernottare sul lago. Qualcuno preferisce fargli perdere la passione per fargliene trovare altre molto più dannose per loro e per la società? Io no e continuerò a battermi per questo fine, finchè ne avro le forze in quanto sono padre anche io e ci tengo a lasciare un ambiente e una società migliore ai miei figli. Sono una goccia nell’oceano? Non ci sono problemi, cerco soprattutto chi come me, è contro le ingiustizie, gli arroganti, quelli (fortunatamente pochi) che approfittano della divisa che indossano, cercando di ferire nell’orgoglio quelli che preferiscono restare nell’anonimato. La goccia d’acqua che sono io, può diventare un mare e allora si che saremo rispettati. Pesco in Marocco, Spagna, Francia, Inghilterra, Romania ecc, ma non ho mai trovato un’ostilità simile nei nostri confronti. Per chi ha l’abbonamento a Sky, caccia e pesca, stanno andando in onda le riprese che ho fatto circa un mese fa sul lago. Ho anche fatto un DVD che verrà venduto il prossimo anno, credo in occasione del carp Italy. La scelta del posto per il mio primo DVD è stato il lago di Bolsena per la sua bellezza, per i pesci, ma soprattutto per pubblicizzare ancora di più il lago, più se ne parla, più saranno a sapere i torti che stiamo subendo. In cambio chiedo ai miei amici, di non duplicare il DVD, il suo ricavato (la mia percentuale) mi servirà per gli avvocati, se qualcuno avrà il coraggio di denunciarmi per quello che ho scritto. Mi chiedo, è mai possibile che un personaggio di un’altra Provincia, lavori per portare gente in uno dei laghi più belli d’Europa e i locali li allontanino? Siamo stufi di questa situazione e per questo ho quasi convinto le guardie preposte al controllo a multarmi, per essere d’aiuto a tutti quelli che vengono rispediti a casa con multe fino a 500 euro. Il mio compito non finisce qui, ho troppe testimonianze per chiudere gli occhi e pensare a me stesso come fanno alcuni miei colleghi che hanno il solo scopo economico e si fanno vedere solo in particolari occasioni, pubblicizzerò la cosa su Internet e sulle riviste del settore, affinchè anche noi veniamo tutelati. Anche il periodo di chiusura per la deposizione delle uova andrebbe rivisto, tale evento avviene in ritardo rispetto ad altri laghi con fondali molto meno profondi e le carpe, soprattutto le più grandi, finiscono la deposizione delle uova non prima della fine di Luglio. Non è possibile vedere scorazzare sul lago barche da 200 cavalli che inquinano il lago, che ti passano vicino a velocità da gara, che ti tranciano le trecce, in quanto non rispettano le distanze di sicurezza (150 mt). Anche loro apportano benessere alle attività locali, ma non si potrebbe limitargli le uscite al fine settimana o al solo periodo estivo? Mi sembra strano che controllino l’assicurazione ai motori elettrici che non inquinano e non controllino una barca molto grande ferma sui nostri marker a fare spinning, mi sembra strano che controllino e allontanino quelli provenienti da altre Province, mentre alcuni locali, pescano sullo stesso posto da anni, allontanando chiunque si avvicini, quasi che quel posto gli sia stato lasciato da madre natura, mi sembra strano che permettano la pesca a traina con i motori a scoppio, mi sembra strano che multino gli “stranieri” chiudendo gli occhi con parenti ed amici. Perché in occasione dell’ultimo enduro è stato allontanato un mio amico; Alessandro Ornelli e non gli altri? Sono tutti quesiti ai quali non devo certo rispondere io ma chi di competenza. Il mio compito si limita a denunciare certi soprusi, certe arroganze e comportamenti scorretti contro chi non fa nulla di male se non a se stesso (vedi umidità e rischi vari) e del bene alla società. So per certo che sia già stata fatta una denuncia su questi eventi e credo fortemente che non sia l’ultima. A noi, vietano di tenere le canne su un rod-pod e di pescare con l’esca sul capello. Chi ha fatto questo regolamento che non ha eguali in tutt’Europa? Chi può impedirci di pescare le amur, (carpa erbivora presente sul lago) specie che da noi non si riproduce? Io, non credo che questa lotta parta dai pescatori di mestiere, personalmente non ho mai avuto problemi con loro, perché quando sono sul lago mi comporto da persona civile, non rompo le reti e ho il massimo rispetto per chi di pesca ci vive. Ricordo un certo Sandro, (tifoso romanista) che mi portava i coregoni per cena, quando andai via per ringraziarlo gli scrissi ciao amico mio su una bandiera della Lazio. Sono venuti a trovarci abitanti della zona che sono rimasti estasiati dal rispetto del pesce, dalla pulizia delle sponde ecc, non erano carpisti, erano amanti della natura come noi, che lamentavano il degrado delle sponde, l’inquinamento, il taglio dei canneti ecc. Questi mi sembrano problemi molto più importanti da risolvere dai rappresentanti di questa provincia. Desidero comunque ringraziare gli abitanti della zona che si sono sempre dimostrati gentili nei nostri confronti, come ad esempio i fratelli Montechiarini che ci concedono di passare nel loro terreno privato per accedere al lago. Ringrazio anche le guardie Provinciali che mi hanno multato ma che mi hanno fatto i complimenti perché hanno riconosciuta giusta la mia causa, loro (non tutti) applicano solo il regolamento. Concludo dicendo che l’appellativo di “Rambo” starebbe meglio su persone che combattono per cause giuste, che trascorrono oltre 150 notti nei laghi, con temperature a volte polari con pioggia, vento, ghiaccio e neve, in mezzo a lupi, cinghiali e altri pericoli vari. Per il sottoscritto, i veri carpisti e cioè quelli che rispettano l’ambiente, la natura e gli altri, quelli che non si montano la testa e fanno carpfishing per passione sono tutti piccoli Rambo. Ho iniziato questa lotta soprattutto per gli altri, potevo fregarmene come fanno gli altri che preferiscono apparire solo dove c’è da fare “bella figura”. Mi hanno ferito più volte nell’orgoglio, umiliato, fatto passare per un disonesto e un delinquente. Combatterò le ingiustizie finche xxx me ne darà la forza. Sto raccogliendo testimonianze su multe ingiuste, sull’arroganza e la prepotenza di alcuni personaggi, sul nepotismo ecc. Aiutatemi in questa lotta, la faccio solo perché non sopporto certi atteggiamenti di chi mira alla poltrona e poi se ne frega del prossimo. Inviate notizie al sito di Alessandro Ornelli, uniti ce la faremo. Sarebbe bello un giorno, ritrovarmi sulle sponde di Bolsena con Massimo Mantovani e Roberto Ripamonti, a farci multare per portare avanti questa iniziativa, mettendo da parte invidie, cattiverie, opportunismi ecc. ecc. Abbiamo il dovere di difendere quello che abbiamo creato negli ultimi venti anni, per noi, per i carpisti, per le aziende che rappresentiamo ecc. ecc. La stessa cosa, vale per tutti i carpisti che scrivono sulle varie riviste. Abbiamo l’esperienza dei Francesi, spostamenti di carpe da acque pubbliche ad acque private e altri problemi vari. Facciamo come loro, cerchiamo di cambiare i regolamenti altrimenti tra qualche anno chi vuole continuare a pescare si dovrà accontentare dei laghetti a pagamento. Vi aspetto tutti. La prossima settimana sarò nuovamente sul lago e le mie canne saranno poggiate su un pod. Mi hanno multato senza neanche farmi tirare fuori i terminali, avrei potuto anche stare lì a passare il tempo e pescare senza ami, non gli sta bene, diamo fastidio. Multano l’atteggiamento da carpista, (tenda, barca, pod, segnalatori ecc), non gli interessa se peschiamo le carpe o i persici, non ci vogliono proprio sulle sponde. Ci trattano peggio degli zingari, ribelliamoci.
SANDRO DI CESARE