Questa volta prendo il Topic dal principio, cioè alla lontana. Sabato sono a Piacenza in qualità di Relatore per un interessantissimo Convegno sul luccio, organizzato dalla Provincia di Piacenza e dallo Spinning Club Italia. Ma il buon Stefano Tinarelli mi ha anche invitato al Parco Laghi. Non posso non andare. Il Convegno termina alle 15,30; con gli amici dell'Università di Ferrara, che gentilmente mi hanno dato un passaggio, siamo al Casello di Reggio Emilia alle 16,30, dove mi attende la paziente Veronica con la mia auto. Saluti e commiati poi via, si parte alla volta di Acquapartita. Viaggio veloce, con poco traffico, nonostante la stanchezza (mia) e la giornata prefestiva. Alle 18,30 sono in pesca, una mezz'ora risicata, prima del buio. E naturalmente non esce nulla, o meglio, al secondo lancio aggancio un luccio con lo spinner, che subito si slama: non capisco neppure com'era. Va bene così, anche perchè la stanchezza mi fa fare le cose male, di fretta: domani ci sarà più tempo, più calma. Il padrone di casa non c'è, lo vedrò l'indomani dopo la sua pescata marina. Ma la domenica sul campo c'è il buon Aldo Calzolai che mi terrà compagnia. Bravo e modesto, Aldo ha fatto sua una tecnica di pesca francese dal nome altisonante: "Plomb palette", che significa, appunto, piombo paletta. In pratica, una variante del Light Game, nata specificamente per i lucioperca in Francia, le cui modalità d'azione è meglio che vengano spiegate dal diretto interessato. E' una tecnica semplice ma alquanto redditizia, con la quale Aldo ha già avuto notevoli soddisfazioni con lucci e lucioperca, anche di taglia notevole. A proposito di lucci, ma come è andata?
All'inizio così
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Proprio non voleva saperne di mollare e come tirava (per la cronaca ne ho fatta fuori un'altra)
Comunque non è periodo eclatante per i pike di Acquapartita, nel senso della continuità delle catture, ora tutt'altro che facili. I lucci del lago ne hanno viste di tutti i colori e sono alquanto smaliziati. Poi c'è da dire che, diversamente che dagli spot padani, qui siamo in quota e gli abbassamenti temici, anche dell'acqua, condizionano le rese. Di positivo c'è il fatto che quelli che attaccano, di solito, sono di taglia notevole: questo mi piace molto perchè questi pesci sono veramente splendidi combattenti e bisogna sudarseli. Comunque, pescando di conserva, il buon Aldo, con la sua tecnica minimale, fatta di vemetti bonsai e piccoli cefalopodi, fa fuori un bel pike sui 90 cm, fiero nella difesa, che avrò l'onore di guadinargli. Le foto, fatte dal sottoscritto, le posterà eventualmente lo stesso Aldo. Piacere che mi ricambierà poco dopo: questa volta lo strike tocca al sottoscritto, su uno spot dove avevo già lanciato più volte senza risultato. Il cambio dell'artificiale e dell'angolazione di attacco si riveleranno vincenti (son cattivo, questa volta non lo svelo.....
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ed eccolo il mio pike, grande attacco, difesa decisa e prorompente, che spettacolo
più o meno stessa taglia.
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Per la cronaca resteranno le uniche due (belle) catture della mattinata, oltre ad un paio di attacchi perduti a testa. Ma le motivazioni le ho già spiegate. Tra l'altro, di concorrenti sul campo ce n'erano tanti ed agguerriti. Comunque colgo l'occasione per ringraziare l'amico Stefano Tinarelli per l'occasione concessami, per la sua cortese ospitalità e per le lunghe chiacchierate fatte alla sera..........su quali argomenti secondo voi?
Ed ecco l'immagine di commiato: il Lago di Acquapartita visto dall'alto: mi sono ritemprato
PS: Stefano hai una Mail