I sogni sono ciò che ci fa andare avanti: gli obiettivi.
Una volta raggiunto il punto prefissato si alza l'asticella e si cerca di andare sempre più in alto.
Nel grande mondo della pesca i miei obiettivi sono sempre stati chiari: prima il cefalo grosso, poi il branzino e da molti anni una leccia degna di una minima nota.
Chi ha letto almeno uno dei cinque o sei post che ho scritto negli anni scorsi, saprà che Alassio per me non è altro che un prolungamento del cuore, una seconda casa: un posto dove profumi, persone, sale e mare si uniscono per darmi una sensazione di benessere difficile da rovinare.
E allora a noi!
Arrivo nella bella baia ligure alle 10 circa del 30 settembre: inutile dire che alle 11 sono già a pesca. Obiettivo? Ma la leccia!
Il mare non era male: mosso quanto basta ma cristallino. Raggiungo la punta del molo, saluto metà dell'allegra combriccola di ragazzi che condividono con me la stessa passione e si monta la canna con la bombarda... .... .....mi sembra già di sentirvi: "MA PESCHI LA LECCIA CON LA BOMBARDA?" Assolutamente no, con questa tecnica si cerca di recuperare qualche aguglia da innescare come vivo. La montatura, per i puristi, dovrebbe essere la seguente: canna leggera ma molto resistente, mulinello 10000 con almeno 300 metri di 0.40, finale 0.40/0.50 fluorocarbon e due ami zerati legati a 10 centimetri di distanza. Mi discostavo leggermente dai canoni prefissati: canna bad bass trio da surfcasting, mulinello 6000 malconcio con arrotolati 170 metri di 0.50, due ami 0/1 e finale 0.50 fluorocarbon.
Ma andiamo con ordine..
L'aguglia viene innescata dopo circa 30 minuti e lasciata al suo destino, il vento la portava verso ponente per una settantina di metri pigramente contati da me che stavo a guardare il tappo giallo scolorito che segnalava la sua posizione.
Mediamente queste aguglie muoiono alla velocità della luce per tantissimi motivi ultimo tra i quali un predatore affamato nei paraggi; motivo per cui, solo raramente, si decide di recuperare la stessa prima di dover chiudere le canne, pulire gli ami e andare a casa.
Non soddisfatto dalla posizione della mia esca alle 16.30 recupero la stessa e, notandola particolarmente arzilla, le faccio riguadagnare il largo. Questa volta non decide di seguire il vento calante ma punta esattamente verso il largo con una velocità pazzesca.
Verso le 18, ormai sconsolato dalle 7 ore di attesa decido di aspettare il tramonto prima di ritirarmi a casa ma ecco la canna partire.. ... ...ok, io non ero attento e stavo chiacchierando con un signore appena conosciuto ed è stato lui ad avvertirmi.. .. il filo esce veloce dall'archetto aperto...taro il mulinello - Chiudo l'archetto - Mano sulla bobina - Due ferrate in ripetizione senza troppa convinzione...... Ebbene si: come la cere's: c'è!
Parte a sinistra rimanendo parallelo alla spiaggia. Scende e sale prendendosi poco filo. Non so che pesce sia ma non è particolarmente esaltante: sembra pesante ma non combatte. Non si vede ancora niente e lo stimo in un pesce da 5 o 6 kg.
Sale in superficie ma è molto lontano: non sono più di 6 kg ma Stixxxxi che bello, è una leccia!!
La gente si accumula attorno e sono tutti con il naso rivolto al mare cercando di capire in controluce dove il mio filo incontri l'acqua.
Chiamo un ragazzo li vicino e chiedo di prendere il guadino! un pesce così non voglio farmelo scapppare!
Parte a razzo verso il fondo e si blocca al centro di un correntone. Serro il mulinello e tiro ma non si muove. La leccia è talmente ferma da farmi pensare di aver incagliato il fondale: poi riparte e farà questo giochetto per cinque o sei volte. Il pesce si avvicina al molo...xxxxzzz!!! non sono 6 kg, sono di più....forse ci sta solo la testa nel retino...va spiaggiata...
Vi risparmio le madonne, i santi e le bestemmie dette per farle guadagnare la riva: quando mi avviavo verso riva lei si riportava alla punta del molo e viceversa. Senza contare il pericoloso zigzagare tra le boe di segnalazione!
Dopo 45/60 minuti di combattimento con il mio braccio destro esausto e una cervicale che manco un 80enne ecco il risultato:
Che dire: spettacolare!!!
L'ago della bilancia si fermerà a 14,750 kg. Record assoluto del Molo di Alassio. (Precedentemente era 14.500 kg e chi l'ha catturata mi ha tenuto compagnia durante quella magica ora)
E due giorni dopo mi sono fatto una bella uscita in barca:
Vi risparmio i convenevoli: qualche bonito preso a galla...
...Ah già!!!! Anche qui una bella notiziona ed un'ottima cattura: una palamita di 55/60 cm (ad occhio e non misurata realmente) con primo piano della bocca che spero non venga tolto data la presenza di sangue NON DEL PESCE!!!





Un bacione a tutti ma soprattutto al Baffone Bolognese che "se stava a magnà i mani" quando ha visto le foto su facebook!!
Ciauuuuu