Scusare l'intromissione, il direttore generale dell'assessorato all'agricoltura della Regione Lombardia, mio carissimo amico, purtroppo deceduto durante un'uscita a pesca agli inizi di dicembre 2013 sul lago di Varese (qualcuno avrà sentito in televisione), mi contattò pochi giorni prima del fattaccio a riguardo di quello che potrebbe accadere sulla gestione delle acque in generale con una precisazione per quelle comasche , ........mi scrisse quanto segue riferendosi ad un post che inserii sul mio forum:
Ho letto del tuo interesse per la questione di APS Como e gestione ittica: purtroppo, e sottolineo il purtroppo, l'ottima esperienza di gestione "delegata" dell'anno scorso difficilmente potrà venire rinnovata nel 2014 (per libera scelta della Provincia) causa problemi "burocratici" (finezze di natura legale nei confronti delle norme vigenti, in attesa che queste vengano aggiornate per adeguarle alle nuove necessità gestionali).
L'esperienza è stata però molto valida (si tratta di un'azione di volontariato sostenuto con fondi dei pescatori, senza lucro), anche se non si può pretendere di "vedere" differenze pescando con la canna da un anno a quello successivo (come scrive qualcuno), il problema è molto più complesso ed i tempi sono ovviamente lunghi.
Si tratta però di un modello di conduzione validissimo, che dovrebbe essere accompagnato da un'estensione delle zone riservate alla pesca sportiva, limitando meglio la professionale.
In prospettiva, dovrebbe diventare il metodo di gestione di TUTTE le acque, con regole più omogenee fra loro e valorizzazione dei benefici associati alla pesca sportiva (turismo, indotto, ecc.), ci sono bei modelli stranieri, meritevoli di importazione in Italia.
Le Province, moribonde, non hanno mezzi propri e le risorse economiche sono quasi nulle o bloccate anche se disponibili, dal Patto di Stabilità (se hai i soldi, comunque non puoi spenderli).
Se vuoi, tieni conto anche di questo punto di vista (personale) prima di alimentar e una "guerra" ad un'iniziativa intelligente, purtroppo chi ora si chi pone il problema di pagare 50 euro, si renderà conto quando pescare dalla barca costerà 1.500 o 2.000 euro all'anno (di MEDIA).
Sinceramente spero che le sue previsioni non si avverino, ma conoscendolo, e per quanto riguarda la prima parte sul mancato rinnovo dell'APS ci ha azzeccato, posso solo incrociare le dita e sperare che il resto sia solo un pronostico sbagliato.
Pedro la tua intromissione è sicuramente graditissima a tutti 
Credo di parlare a nome di tutti dicendo che ci dispiace tantissimo per la perdita di quello che era per te un grande amico!
Come te anche io spero che il pronostico sia sbagliato 
Credo che il problema principale (secondo me) sia appunto, come scritto nella mail di risposta, la non omogeneità dei regolamenti e delle gestioni delle nostre acque....Mi ripeto dicendo che pagherei volentieri il doppio di quello che pago adesso se questo mi permettesse di pescare tranquillamente nell'80% almeno delle acque italiane senza dovermi preoccupare di pagare 5 euro li, 10 euro la, 50 euro qui, 15 euro altrove, etc.... avendo quindi una gestione unificata....
Sul buon operato dell APS non mi pronuncio in primis perchè non sono informato sulle iniziative svolte durante l'anno e in secondis perchè giustamente non può esserci una crescita esponenziale in un solo anno. C'è anche da dire però che, col fatto che la gestione è tornata alla provincia, i fondi investiti per gli eventuali piani di "risanamento" della pesca dell'anno passato sono stati praticamente sprecati perchè non c'è una continuità della cosa.
Bho....