Se qualcuno volesse scoprire nuovi luoghi per passeggiare fare fotografie e magari anche pescare, potrebbe mettere in programma una gita in Valganna dove troverebbe il Lago di Ghirla; attenzione, poco prima c'è anche il lago di Ganna ma è zona di protezione e quindi divieto assoluto di pesca.
Si tratta di un bacino, probabilmente risalente all’ultima glaciazione e quindi scavato da un ghiacciaio, è collocato in una valle relativamente stretta e incassata tre le alte colline del varesotto; non è di grandi dimensioni, infatti la superficie non supera i 0,30 chilometri quadrati, la profondita massima arriva a malapena a 15 metri, non è ad un’altitudine elevata, solo poco più di 400 metri ma la sua posizione incassata tra alte montagne fa sì che nella stagione invernale sulla superficie si formi uno strato di ghiaccio dove non è difficile vedere gente pattinare, secondo me incoscientemente.
Per arrivarci non è difficilissimo però è necessario attraversare la città di Varese, prendendo come via di ingresso in città l’autostrada A8 la Milano-Varese dopo l’uscita di Gazzada, proseguite dritto lungo un percorso cittadino trovate un semaforo, proseguite diritto e dopo circa 5 km trovate un semaforo, lo oltrepassate e proseguite diritti stando sulla destra della strada (via Magenta) fino al semaforo successivo dove svolterete a destra (Via Piave) seguendo le indicazioni per la svizzera e seguendo le indicazioni per la SS233, poi vi troverete sulla Via Valganna, non avete che da seguirne le indicazioni.
Veniamo ora al lago, le acque sono della Provincia di Varese quindi per pescare è sufficiente la Licenza di Pesca detta anche Governativa, tuttavia bisogna aggiungere il Libretto Segnacatture (gratuito ma obbligatorio) che viene rilasciato dall’Ufficio Pesca della Provincia; per le norme particolari che regolano la pesca, vedere l’immagine in fondo a questo itinerario.
Nel lago sono presenti diverse specie ittiche tra cui lucci, persici reali, trote oltre a scardole, carpe e tinche (rare), cavedani, pesci gatto, persici sole e black bass e, tenetevi forte, pochi rarissimi storioni che, per inciso, nelle acque pubbliche sono ultraprotetti oltre il classico pesciame vario.
Le tecniche praticabili sono tutte quelle conosciute, a partire dallo spinning passando per la tradizionale con canne fisse, bolognesi e inglesi, naturalmente la PAM è consentita; la pesca a fondo è praticabile, tuttavia ricordo un post del buon Giordaloco dove menzionava un fondale fangoso da lui sperimentato in una immersione, quindi la presenza di fango potrebbe vanificare l'azione di pesca perchè il piombo e l'esca sprofonderebbe nel medesimo.
Nel periodo estivo sconsiglio le domeniche perché, essendo una zona molto fresca, è presa d’assalto dai vacanzieri mordi e fuggi e maniaci del barbecue.
Buon divertimento
Norme particolari per il Lago di Ghirla (attenzione ai controlli che sono rigorosi)
Foto ce ne sono parecchie in rete, però non posso pubblicarle senza autorizzazione degli autori
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