Sì ... il concetto di "esploratore" che credo si volesse esprimere è l'idea di partire "all'avventura" alla ricerca di un buon posto per la pesca. Il tutto nella realtà Torinese attuale ove non ci sono più facili vie di accesso al fiume, la sponda si è "rinselvatichita" fin troppo, gli "spot" di pesca non sono più facilmente individuabili in quanto la successione di piene, cormoranio & co. hanno martoriato acque e pesci. Detto questo manca poi il preziosissimo "tam-tam" nei negozi di pesca, ove anni addietro si reperivano utilissime informazioni sullo stato delle acque ... in quanto i pescatori di fiume sembrano in via di estinzione :?

In questa condizione l'attrezzatura, a mio modo di vedere, è opportuno sia leggera e ridotta all'essenziale, una bolognese, o una fissa da 7 - 9 mt., o una canna da ledgering e poche altre cose. E poi si parte, .... sacchetto dei bigattini al collo, una fionda, guadino, due lenze, un po' di minuteria ... stivali e "gambe in spalla". Due fiondate, alcune passate, se occorre ci si sposta ... e così via. Poi magari si individua una postazione che "merita" più attenzione, allora ci si ritorna "armati e bardati" di tutto punto, per saggiare appieno le potenzialità del fiume. Io almeno una volta facevo così .
Detto questo, a me la pesca a roubaisienne piace tantissimo e mio caro Nunziotto ... spero proprio venga fuori qualche buon spot da savette a monte di Torino ... perchè lì ci sarebbe davvero da sfruttare al 100% le potenzialità della canna francese, e vedo che anche tu sei "carrozzato" in tal senso

.