Anche io da bambino, quando bazzicavo sia sul Lago d'Iseo (zona Lovere-Pisogne) che su quello di Garda (zona Toscolano) facevo stragi di minutaglia varia con la fissa ed il bigattino.
Oggi nell'unica zona che frequento dei grandi laghi -Riva del Garda a scendere verso Lazise- fatico a vedere pesciolini e a fare bianco, sembra come dite voi desertificato.
A parte l'alborella però, che sembra essere sparita praticamente dappertutto, in contesti lacustri molto più piccoli come quelli trentini (Levico, Caldonazzo, Canzolino, Madrano, Terlago, Lagolo, Cei, Santa Colomba : per i profani trattasi di laghi veramente piccoli, perlopiù risorgive o bacini di torrenti di piccole dimensioni, che con l'eccezione dei due più grandi Levico e Caldonazzo sono ambienti tipicamente entropici) la minutaglia c'è ancora : nelle giornate giuste non si fanno le mattanze di una volta, questo no, però non è nemmeno difficile riempire il secchiello (per Grezzo II) di gardon, vaironi, scardole, cavedanelli e triotti.
Che questa presenza ancora massiccia sia dovuta all'assenza di agenti inquinanti? Si noti bene che qua di alloctoni -ad eccezione del leucisco rosso- non ce ne sono...