ecco, IMHO queste due sono le risposte.
Simo gli interessi e gli indotti dietro la tutela della carpa ci sono eccome. Parlo per esperienza personale, credimi. Ci sono appalti pubblici che vengono vinti sempre dallo stesso fornitore coi pochi fondi ancora forniti dalla regione Emilia-Romagna. Fondi che potrebbero essere indirizzati altrove, magari nella rinaturalizzazione dei canali e in materiale ittico di pregio, tipo tinche, lucci, ma anche triotti, scardole, alborelle. Invece no, carpe su carpe. Non importa se i canali brulicano del simpatico ciprinide, non importa se la maggior parte degli stessi viene svasato e le carpette divengono facile preda degli ittiofagi e del.bracconaggio extracomunitario con reti. Tanto si riacquistano, perchè la carpa è un pesce politico, la vogliono. Ma andiamo oltre. Non arrivano specie diverse da quelle indicate dai piani/calendari ittici? Ma per l'amor del cielo.....non è novità che il pesce gatto, la cui immissione è vietata nelle acque della RER, venga immesso come carpa o tinca e il carassio può essere tranquillamenre seminato nei campi di gara. Il che equivale a dire quasi in tutti i canali, vista la comunicazione. Ecco gli interessi....beh forse era meglio fare una campagna di salvsguardia del pigo della savetta o della lasca. :-\
La pesca professionale è un business per chi cattura e vende il pesce. La pesca sportiva è un business per chi vende attrezzature, esche etc. Mettiamoci pure il business degli allevamenti per le semine. Ecco, il business, com'è noto, essendo l'obiettivo dell'economia di mercato, tende ad ottimizzare il nesso tra domanda e offerta per trarre il maggiore profitto possibile. Seminare lavarelli per la pesca di professione, piuttosto che breme e gardon per farci le gare sono due facce della stessa medaglia: nessuna delle due azioni ha uno scopo ecologico, entrambe sono rivolte a soddisfare l'interesse di categorie distinte di fruitori delle acque interne. La carpa attualmente ricopre un ruolo che, forse, finora nessun altro pesce ha mai avuto: soddisfa gli interessi di tutti. I nuovi pescatori di professione provenienti dall'est (e tutto quello che ci ruota dietro che ha le radici ben salde in territorio nostrano checché ne dica il leghista emiliano che, evidentemente, non è in contatto con i colleghi di partito che governano in Veneto e si comportano in ben altro modo) ne hanno fatto un mercato fiorente. I pescatori per diletto seguono da anni la moda del carp-fishing, spendono tanto in attrezzature e fanno girare l'economia dei costruttori. Mi giunge voce da qualche amico garista che negli ultimi anni la carpa è diventata anche un buon pesce da gara (sono apparse in massa addirittura nello scaricatore di Pozzolo assieme ai carassi, ovviamente da sole). Gli allevatori rispondono alla richiesta di incrementare gli stock e il quadro è completo: tutti contenti. Chi ha gestito le acque interne negli ultimi decenni, e tra questi anche le associazioni di pescatori e la stessa FIPSAS, non ha guardato agli interessi delle acque ma agli interessi di questa o quella categoria. Mettiamoci dentro anche una legislazione insufficiente o impossibile da attuare o controllare, mettiamoci attori diversi dai pescatori: settore agricolo, enti locali, consorzi di bonifica, ENEL etc. e il quadro è chiarissimo: i buoi sono scappati da tempo, si sono portati via in primis la qualità (e la quantità) delle nostre acque interne, la flora acquatica, la microfauna, i nostri endemismi, e dalle porte sempre aperte della stalla sono stati fatti entrare gli alloctoni ad uso e consumo delle categorie di cui sopra. La colpa dello scempio odierno è degli stessi che, più o meno consapevolmente, adesso si rimbalzano le colpe, ovvero quei soggetti, compresi noi pescatori, che dovevano preservare il patrimonio naturale che ci era stato lasciato in dote. Salviamo la carpa? Certo, ci mancherebbe, ma il messaggio tra le righe è un altro: salviamo il business prodotto dalla carpa, che è roba ben diversa.
Ma a sentir parlare sembra che vengono rilasciate tonnellate di carpe.. Costano al kg qualche euro quanto inxxxto c'è? 2000 euro e chi ci guadagna se non l allevatore? Non penso che vengano immesse tonnellate di carpe l anno chi autorizzerebbe ciò? Perché se la cosa fosse così si arriverebbe subito ad un nome.. Io di semine di bianco ne ho viste solo in centri privati e si parlava di un quintale massimo di tonnellate fino ad ora non ne ho mai viste.. E anche una tonnellata impossibile da rilasciare perché servirebbero diversi e diversi tir non sarebbe proficuo perché non ha un grosso inxxxto, l attrezzatura all avanguardia l ha cercata il pescatore e le più famose marche collaborano con alcuni pescatori che provano e suggeriscono i grezzi e ne conosco qualcuno la Fipsas cosa ci guadagnerebbe? Di gare hai siluri ne avete mai sentito parlare?io no, eppure l attrezzatura per il cat fisching non mi dite che non è all avanguardia e che associazione avrebbe spinto per rivoluzionare ciò?per me nessuna e il mercato che si adegua e propone e il pescatore fa il boccalone..i campi gara sono zone scelte dalla provincia proprio per non intaccarne altre dove le condizioni del fiume possono ospitare queste manifestazioni che per l appunto sono praticate perché c'è richiesta e vuol dire con ciò che la stra grande maggioranza di pescatori vuole ciò se non c'era domanda non si creava l offerta e l associazione rappresentando quest ultimi si adegua se ci fossero domande di altro genere si creavano certamente altre soluzioni.. Si legge dappertutto di gente fanatica e come per ogni cosa e la domanda ribadisco che spinge e fa creare offerte, voi pensate che senza associazioni in giro per l Italia i laghi e i fiumi pullulavano di pess?? Basta pensare alle trote che ora come ora sono quasi tutte immesse o per via incubatoi o semine e purtroppo non vi erano se qualcuno non ci pensava..ma sicuramente se qualcuno non lo faceva c'era chi si lamentava e le voleva!
simo, con tutto rispetto, ma penso che tu forse non abbia le idee chiare su come funzioni il giro di soldi. non e' solo l'inxxxto dell'immissione, ma e' un circolo vizioso.
a molti fa comodo il businness della carpa. allevatori, garisti, politici, bracconieri, produttori e distributori di attrezzature ed esche. sul serio, ha ragione davidex, la carpa mette d'accordo tutti quelli che possono "mangiarci su".
i campi gara sono scelti sulla base del "comodo", non su motivi ambientali. possibilita' di parcheggio vicino o comunque di trasportare facilmente panchetti e attrezzature con i carrellini, tratti larghi e dritti, possibilmente uniformi. e li sceglie la fips. il tratto che doveva diventare campo gara ad este stava benissimo come stava, era uno degli spot migliori nel raggio di 25 km per carpisti, vivaioli e tiraferassa, decisamente meno per la pesca al colpo. se davvero avessero voluto scegliere un tratto in base a questioni ambientali, avrebbero dovuto scegliere un tratto alcuni km a monte, peraltro ricco di scardole carassi e carpe di suo, ma nel tratto in questione non si poteva parcheggiare e non si riesce ad usare i carrellini. la scusante e' stata che la profondita' media e' sui 60 cm, dove e' stato progettato, a valle, e' sul metro e mezzo o due. ora il progetto e' fallito, non ci sara' mai un campo gara li, ma le concessioni (e i danni enormi causati dalla) fips restano.
poi, vado contro i miei stessi interessi. per deontologia professionale, non si dovrebbe parlare, indirettamente o meno, della concorrenza e di accordi commerciali. bene, metto da parte la deontologia e rischio il posto per cercare di
spiegare come stanno le cose. e sia in cina che a vienna, parlando con altri italiani, ne ho sentite di belle.
fai un grosso errore quando paragoni le attrezzature per due tecniche diverse. anzi, piu' di uno.
il primo e' che tecniche diverse hanno requisiti tecnologici diversi, il che porta a sistemi di produzione diversa. una attrezzatura da cf o da siluri deve essere in primis robusta. non e' tecnologicamente difficile fare una attrezzatura robusta, anzi. questo porta a costi di produzione bassi e buona disponibilita' di produttori oem che ti possono fornire i modelli con le specifiche adatte. idem per i materiali, che devono essere robusti, si usano fibre di carbonio con moltissima resina nell'impasto, con modulo di elasticita' basso, relativamente pesanti e tecnologicamente poco prestanti, ma non e' un problema. anzi, per il catfishing la fibra di vetro e' un materliale molto valido. vai a siluri con una cannaccia in fibra di vetro, e ne svangherai comunque senza problemi. presentati ad una gara di pesca al colpo con una canna in fibra di vetro, e non solo tutti scoppieranno a ridere, ma non potrai proprio competere alla pari. inoltre, per i modelli in questione, spesso vengono riadattati i progetti e macchinari di produzione usati per altre tecniche (beach ledgering e pesca in mare), quindi e' facile fare grossi numeri anche a livello di produzione, e i costi e i tempi di sviluppo sono relativamente bassi. se vuoi ti faccio una combo da siluri completa e assolutamente valida con 100 e. poi i fighetti ci sono in ogni tecnica, ma a siluri non serve lo stella e la fighettocanna.
per la pesca al colpo serve invece leggerezza e reattivita'. per fare modelli di fascia alta servono materiali costosissimi, tanto che spesso gli oem del settore sono i primissimi ad usare materiali di origine nel settore aerospaziale, prima ancora dell'automobilismo. non solo, sono serie che fanno pochissimi numeri. quindi, sia i materiali che i macchinari di produzione sono ricercati, spesso sono linee specifiche poco adattabili per altre serie, e solo qualche produttore e' in grado di produrre prodotti cosi' complessi. le economie di scala ne risentono notevolmente. aggiungiamo l'effetto fighetto, che pare una boiata ma non hai idea di quanto sia in realta' pesante, e tra i garisti e' fortissimo (come pure tra i bassmen e i trotisti), e la frittata e' servita.
il secondo, quando dici che non ci sono gare di pesca al siluro, per qualche anno invece c'e' stato, organizzato proprio dalla fips assieme al gsi. vuoi il regolamento? peccato che la fips non ne parli piu', all'epoca alcuni pess erano stati marchiati ed usati per degli studi
http://ilmercatinose...enzaregole.html
su youtube trovi anche i video.
terzo, comportamento delle aziende. qui rischio grosso, ma vorrei dire le cose come stanno. potrei raccontartene di tutti i colori. gente che spera nell'immissione di carassi e breme ovunque cosi' "aumentano i numeri delle nostre canne e magari oltre ai fatturati riusciamo a ritagliare qualche sconto dai [produttori] cinesi". o se vuoi ti potrei raccontare come si fa, per una azienda, a dichiarare che il siluro ha fatto milioni di euro di danni per coprire errori clamorosi di gestione e di previsione. o il fatto che, alcune aziende il cui core businness e' la pesca al colpo, all'epoca abbiano spinto moltissimo sui "contenimenti" di siluri e sulle immissioni di pesce da gara. il motivo e' semplice: se ti trovi sotto casa carassi e breme, la gran massa di italiani brontola un po' e poi si adatta a pescare quelle, quindi cerca attrezzature per quelle. poi qualcuno si fa tirare dentro nelle gare, e cosi' si fanno numeri. allevatori garisti ed aziende ci guadagnano tutti. ci guadagnano meno i polli che ci cascano, e i pess delle nostre acque.
quarto, i "consumatori" italiani. sono solitamente esterofili, fighetti, "boccaloni", ma soprattutto si adattano tantissimo. e si adeguano a quel che hanno sottomano. se mi elimini i lucci con l'elettrostorditore e immetti le breme (successa sempre ad este, a 500 m da casa mia), come faccio a pescare a spinning o a vivo a lucci??? o vado 10 km piu' in la, o se voglio pescare qua mi adatto a pescare le breme e i carassi. per le aziende, e' come gia' detto sopra. per l'utenza finale... all'italiano medio non interessa la cattura di qualita', si accontenta. per darti un'idea, per alcuni anni sono stato l'unico a pescare cavedani a spinning nella mia zona. mi guardavano tutti come un alieno. quando lo dicevo nei negozi, mi ridevano in faccia e mi davano del m**a... all'italiano medio basta prendere qualcosa senza troppo sforzo. una pesca ricercata, e l'idea di esser tu ad andare a ricercare il pess dove dovrebbe essere, sono lontani dalla mentalita' italica.
ti do ragione sul fatto che la legge del "pess enorme subito e senza fatica" e del "mio pess sotto casa" ha fatto dei gran danni, ma il 99% degli italiani non ha i mezzi per spostare un pess da un luogo ad un altro. per una federazione la cosa e' molto piu' facile... basta usare il materiale che si usa per i recuperi, un ossigenatore, e via. non serve immettere quintali, basta immetterne poche al momento giusto (pre frega?) nei punti adatti. e comunque, per trasporti brevi della durata di alcuni minuti, si puo' anche ammassare il pess con poca acqua, basta fare in fretta.
quinto, certificazioni. qualcuno che falsifica lo trovi. in italia c'e' sempre qualcuno pronto a svendersi. e, se non lo trovi, basta cercare gente che abbia nomine politiche e nessuna competenza. questo ora e' molto piu' duro, ma una quindicina di anni fa le certificazioni erano meno stringenti.
sesto, nomine. si ricollega al precedente. a fine anni '90, in una provincia della mia zona, uno dei personaggi nominati per la gestione della fauna ittica (tanto da appellarsi come "ittiologo della provincia") era laureato in lettere e, fino alla settimana prima, neppure aveva mai visto un canale da vicino. la sua referenza era l'essere nipote di qualcuno in alto... e, per un po', ha firmato di tutto. i veri ittiologi non li calcolava nessuno. poi per il solito ribaltone politico ha perso appoggi e' stato messo ad altro incarico in altro settore. per fortuna!!!
si, il giro di $$$ c'e', ed e' enorme. c'e' una connivenza di interessi mostruosa dietro la carpa. sia il magister che davidex hanno centrato il punto della questione. "c'e' del marcio in danimarca". che non vuol dire che tutta la danimarca [settore pesca] sia marcio, ma che qualcosa di marcio c'e'.