In Italia sono operanti circa 3.000 centrali idroelettriche.
Dato che ormai sulle aste principali dei fiumi non c'è più posto per altre, negli ultimi tempi, assistiamo ad un attacco sistematico all'ambiente da parte di privati i quali, attirati dagli incentivi concessi dal governo per la produzione di energia alternativa, hanno preso di mira i pochi torrenti ancora incontaminati.
Attualmente ci sono oltre 1500 istanze, per il rilascio di nuove centraline idroelettriche, pendenti nelle regioni alpine e centinaia nelle Regioni del Centro-Sud, per un totale di oltre 2000.
Oltre a queste, ce ne sono altre migliaia in fase di progettazione e successiva richiesta.
Considerando che ciascuna ha un impatto sul torrente per non meno di 2 km, stiamo parlando di più di 5.000 km di acque, tra l`altro della migliore qualità, che saranno devastati!
In più, l`altra cosa che mi fa imbestialire è che questi impianti hanno una convenienza economica solo grazie agli incentivi che lo Stato concede ed ai quali anch`io contribuisco con i soldi delle mie tasse.
Non solo, la UE ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano per non aver ottemperato alla direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE ed altre, sullo stesso argomento. E chissà con quali soldi eventualmente lo Stato pagherà la penale?
Il problema è che non so esattamente a chi rivolgermi per indirizzare la mia protesta.
Credo che quello che potrò fare al momento, in attesa che qualcuno mi indichi il metodo più diretto per esprimere la mia protesta, sia di far conoscere a più persone, tramite i soliti canali di "condivisione" sia Siti che Forum, quello che sta accadendo alle nostre acque.
Quando l`opinione pubblica sarà a conoscenza dello scempio creato da queste centraline forse qualcosa ad alto livello si muoverà.
Qui di seguito un link relativo ad un Appello nazionale firmato da più di 100 associazioni.
In fondo alla pagina il pdf dell'appello con l'elenco dei firmatari.
Facciamolo girare il più possibile.
Ivo