Febbraio: uno dei mesi peggiori per gli universitari.
Febbraio: uno dei mesi più felici per i pescatori.
Combini le due cose e ti ritrovi a preparare la sessione invernale degli esami con metà testa rivolta al fiume e l'altra metà al libro che hai davanti.
L'ultima settimana il tuo pensiero rimbalza impazzito dall'ultimo esame che hai venerdì, a quel bucone là che tanto ispira fiducia.
Così arriva l'ultima domenica di febbraio, ma tu non vai a pescare, tu vai a giocare: vinci la partita contro la prima in classifica, soffrendo, con un gol all'ultimo minuto e per festeggiare vai a prenderti un principio di cioca con tutta la squadra.
Le voci che ti raggiungono, dicono l'apertura è stata un mortorio.
Però oramai hai in testa lei, quella dannata buca, e ti ripeti in continuazione che martellerai soprattutto lei, perchè quella deve essere la corte della regina.
E allora parti al lunedì mattina, carico come una molla, due chiamate col sonnolento Gianluca Akira (mannaggia a te che te ne sei andato troppo presto) e arrivi sul fiume.
Scopri che due loschi figuri ti hanno già preceduto su quel bel bucone: fa niente, tanto passerà del tempo prima di arrivarci e vuoi troppo pescarla.
Prime ore infruttuose, poi la raggiungi. La sondi, la scandagli, TUUUUM! Botta secca ma la trota non ci rimane.
Tornano i loschi figuri, quattro chiacchiere visto che li conosci, metti il martin e lanci: trattenuta ovattata, testate e rotolamenti: è lei! Tiene il fondo, è un bel pesce. La porti a riva, riparte appena ti vede e fa cantare il Rarenium del Beppe ( ).
Guadino, la slami, metro (55cm), foto (autoscatti osceni perchè sei solo come un eremita e per farli ti lavi dalla cintura in giù, riempiendoti anche uno stivale di acqua) e la rilasci.
Urli tutta la tua gioia al cielo, wazzappi a mezzo mondo, perchè nonostante non sia il pesce della vita, la cercavi da un pò la tua prima regina degna di tale nome, l'hai presa là dov'erano settimane che la sognavi, dove sapevi ci sarebbe stata e avrebbe attaccato.
Poi se questa è anche la sverginata della canna nuova, sedendoti un attimo per riordinare i pensieri, godi davvero come un riccio.
Ora sappiamo tutti che quello che ho scritto sopra è un'immensa raffica di boiate, in realtà la componente mulo è quella che fa veramente la differenza...ma a noi pescatori piace pensare di esser stati bravi e di essercelo meritato un simile spettacolo della natura. Più ci penso e più sorrido, come un cret.ino.
Questo post è stato modificato da Matteo Frigo: 24 February 2014 - 22:42 PM