Cercherò di essere prolisso e schematico. Abbiamo visto che in Italia è presente una forma endemica di luccio (E. flaviae vs Lucentini o E. cisalpinus vs Bianco). Indipendentemente dalla classificazione, è evidente che si tratta di qualcosa di differente da E. lucius di ceppo continentale, anche geneticamente.
Partiamo proprio da quest’ultimo.
L’ecofenotipo più diffuso in Europa è il classico pallinato o a spot, noto come “verdone”. La caratteristica saliente è la presenza di spot irregolari (di solito ellittici), di colore giallo o crema su sfondo verde scuro. Gli spot sono diffusi anche su opercolo e preopercolo.
Nell’immagine qui sotto sono raffigurati lucci polacchi, molto simili a quelli Nord europei, utilizzati spesso per ripopolare laghetti e cave private, ma purtroppo non solo…….Ricordo che si tratta di specie alloctona, per cui non “dovrebbe” godere di nessuna forma di protezione.

A seguire ecofenotipi di E.flaviae o E. cisalpinus, anche se con tutta probabilità esistono varie combinazioni, non necessariamente corrispondenti ai fenotipi descritti dalla Lucentini.
a) Ecofenotipo classico a bande longitudinali

Ecofenotipi a bande longitudinali spezzate o con marmorizzature


c) Ecofenotipo a barre diagonali (esiste anche un fenotipo a barre verticali)

Tutti questi ecofenotipi sono sinonimi di E. flaviae, pertanto sono da considerarsi specie italica, da tutelare.
Esistono poi ecofenotipi con caratteristiche intermedie, probabili segnali di introgressione genetica (in natura o in allevamento) tra la forma continentale e quella italica. Nella foto sotto è raffigurato un esemplare che, oltre ai caratteristici spot della forma continentale, presenta anche marmorizzature opercolari e striature dorsali e sul peduncolo.
