Jump to content

RADUNO 2021! Finalmente! Oasi Olimpia - Cassano d'Adda!

PescaNetwork.it il sito di riferimento sulla Pesca Sportiva. Tutte le informazioni su: Tecniche, Itinerari, Attrezzature, Documenti e News sulla Pesca. - - -

Foto

IL LUCCIO ITALICO : una specie a se?


  • Please log in to reply
23 risposte a questo topic

#1 Flyfisher

Flyfisher

    Beppe

  • Moderatori
  • 6597 Post:
  • Località(VA)
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: (VA)

Postato 13 November 2011 - 10:35 AM

se mi è permesso riporto qui questa interessante intervista :arrow:


In un'intervista di Americo Rocchi Alla Dott.ssa Livia Lucentini

1) AMERICO ROCCHI : Chi è Livia Lucentini?
LIVIA LUCENTINI: Sono biologa e naturalista e lavoro come ricercatrice universitaria e lavoro presso il Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell’Università di Perugia.
2) D: Quando è nata la passione per il luccio?
R: La mia passione per il luccio è nata come una curiosità, da profana, per quel pescione enorme e dal carattere così forte e determinato che si distingueva in modo tanto evidente nella folla degli altri pesciotti di fiume e di lago. Alla fine degli anni ’90, poi, ho cominciato a collaborare con il professor Panara, che già da alcuni anni aveva colto le potenzialità di questa specie come oggetto di ricerca scientifica. Da allora non ho mai smesso di studiare il luccio!
3)D: Era questo il tuo sogno da bimba? Studiare gli animali e soprattutto gli esocidi?
R:Gli animali sono sempre stati la mia passione, ho sempre percepito una sensazione meravigliosa nell’osservarli. In realtà da quando avevo sei anni ho avuto una passione oserei dire dirompente per i cetacei, i tursiopi in particolare. Durante i miei studi universitari ho collaborato con un’associazione e con un istituto di ricerca che si occupavano di studio e tutela dei cetacei in oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo. Poi, per varie vicissitudini, mi sono trovata a studiare il luccio, ad andare per fiumi e laghi invece che per mare e a conoscere questo grande predatore delle nostre acque. Ti devo però confessare, caro Americo, che se un salutino estivo agli amici delfini non lo disdegno mai!
4) D: Raccontaci dei tuoi lavori e delle tue pubblicazioni
R:Io mi occupo, fondamentalmente, di biologia molecolare applicata alla conoscenza della diversità biologica. Che vuol dire? Che analizzo delle parti specifiche del DNA delle specie che ci interessa studiare allo scopo di capire, ad esempio, quanto una determinata popolazione è diversificata e, quindi, definirne le reali potenzialità di sopravvivenza a lungo termine. Sempre dallo studio del DNA possiamo capire se degli esemplari morfologicamente molto simili appartengono a specie differenti, le così dette specie sorelle, oppure –al contrario- se aspetti diversi possono essere ricondotti ad una stessa tipologia genetica. Per fare questo usiamo delle tecniche che studiano dei particolari marcatori molecolari, cioè piccole parti di DNA che differiscono abbastanza da un individuo ad un altro da consentirne l’identificazione. È come se facessimo l’analisi delle impronte digitali…pensa che per il luccio abbiamo analizzato oltre venti marcatori differenti per un totale di quasi quattrocento polimorfismi del DNA!
5) D: Come hai pensato di approfondire " l'Ambito dell'Italico: specie si specie no?
R: Mah…ti dico la verità: io non avevo pensato di approfondirlo e, questo, credo che dia ancora più valore ai nostri risultati. Come ti dicevo noi abbiamo cominciato a studiare campioni di luccio già dalla metà degli anni novanta. Anno dopo anno, sito dopo sito che campionavamo e tecnica dopo tecnica che applicavamo, emergeva in modo sempre più evidente un quadro particolare per cui i lucci sembravano divisi in due gruppi. Una tecnica molecolare, in particolare, mi descriveva l’esistenza di due gruppi genetici completamente distinti. Da allora ho cominciato ad accumulare sempre più dati con marcatori molecolari altamente specifici e nel giro degli ultimi sei anni lo studio di oltre 1400 esemplari provenienti da centro e nord Italia e dal resto d’Europa mi ha definitivamente chiarito l’esistenza di almeno due specie di luccio presenti in Europa. Quindi…specie SI, anzi…specie SIA!
6) D: Come hai condotto lo studio per l'identificazione della Specie Italica del luccio?
R: Dunque, non è semplice sintetizzare in poche righe oltre dodici anni di analisi di campo e di laboratorio, anche perché non vorrei tediarti con particolari tecnici, astrusi e noiosi. In sostanza, ho lavorato su oltre circa campioni. Si tratta di un numero ragguardevole, soprattutto perché rappresentativo di molte popolazioni italiane e provenienti dal resto d’Europa. Prima di tutto ho identificato le possibili livree che mi sembrava di intravvedere. È stato un lavoro lunghissimo…mi ricordo in particolare delle vacanze di Natale che ho passato letteralmente sotto l’albero a sfogliare centinaia e centinaia di foto di lucci… Poi, una volta identificate le livree, ho verificato che non avessero rapporti con la taglia dell’esemplare, e -così facendo - ne ho scartate un paio che risultavano correlate con la lunghezza. Grazie all’aiuto fondamentale delle mie colleghe, ho quindi applicato la tecnica del doppio cieco, ovvero da un lato analizzavo la livrea e la classificavo in una delle tipologie che avevo individuato, dall’altro raccoglievamo dati sul DNA di questi esemplari. Il fatto di analizzare in modo indipendente le livree e il DNA ha evitato che un dato potesse indurmi a valutare in modo poco oggettivo l’altro.
7) D: Quindi hai studiato un particolare frammento di DNA per l'identificazione della Specie Italica del luccio?
R: Si…anzi…no! In realtà ne abbiamo analizzate diverse centinaia mediante metodi differenti, alcuni dei quali prevedono di andare, letteralmente, a confrontare i singoli mattoncini che compongono il DNA di individui diversi in siti particolari. Ad un certo punto avevamo centinaia e centinaia di informazioni molecolari e morfologiche raccolte per centinaia di individui ed è stato allora che, ho cominciato ad applicare delle tecniche di biostatistica molecolare, a cercare, insomma, di trovare un filo logico in quella matassa di informazioni. Grazie a tante analisi e grafici abbiamo cominciato a far convergere le informazioni sul fenotipo e sul genotipo e così sono emersi degli schemi ben precisi che ci hanno consentito di individuare le differenze fra i due gruppi di luccio….. e il risultato è stato fonte di stupore e meraviglia!!!
8) D: Ma alla fine gli esocidi del Nord e quelli Nostrani in cosa differiscono?
R: Ti premetto che, a mio avviso, ogni ricerca a dei limiti perché si basa su un campione, che per forza di cose è circoscritto nel tempo e nello spazio. Io sono sicura dei risultati a cui siamo arrivati perché il nostro data-set credo sia rappresentativo, infatti i nostri campioni parecchi, ben distribuiti su tutto il territorio europeo, in particolare italiano, abbiamo esemplari di tutte le taglie, di entrambe i sessi etc Credo, quindi, che le conclusioni che ora ti esporrò possano avvicinarsi alla realtà dei fatti. Dunque….in Europa esistono almeno due specie di luccio che differiscono fra loro per alcuni caratteri morfologici, di cui il più evidente è la livrea. Il luccio Nostrano presenta ben quattro tipi di livrea, tutti presenti sul territorio, benché con qualche variazione nella distribuzione. Il luccio d’oltralpe presenta un unico tipo di livrea, suddivisibile in almeno due sottotipologie principali. In termini generali, è più verde e presenta gli spot circolari di colore giallo. Comunque, se qualcuno vuole approfondire l’argomento è in uscita un lavoro su una rivista internazionale, PLOS ONE, che è scaricabile da tutti. Si tratta di un lavoro tecnico e in inglese, ma che –spero- dirimerà molti dubbi sull’argomento.
9)D: Livia, Secondo me, considerati i moltissimi anni di analisi sul campo da pescatore giornalista studioso, oltre alle caratteristiche "morfologiche" le due specie Esox Lucius ed Esox Flaviae presentano anche differenze comportamentali ! …lo so, io da pescatore innamorato del luccio umanizzo molto gli esocidi ma sai com'è per amore sono abituato a descriverne anche il carattere … comunque in base alle mie esperienze "comportamentali" sono arrivato ad ipotizzare, la presenza di due specie differenti ...... secondo te in conclusione, da studiosa, è così? In maniera spicciola il nostrano è più pacioccone o più "irruento" del Nordico?
R: Guarda, Americo, in questo sicuramente hai tu una maggiore esperienza. Molti pescatori mi hanno riferito di differenze di comportamento fra la specie nostrana e l’Esox lucius, ma qui rischio di risponderti in modo poco affidabile perché non è il mio campo di studio e non ho esperienza al riguardo. Posso dirti che di lucci ne ho maneggiati molti al lago Trasimeno, e lì è presente solamente l’italico, mentre di alloctoni ne ho maneggiati molti di meno e di svariati ambienti. In generale, effettivamente, per l’italico non ho avuto difficoltà a lavorare con gli esemplari svegli, mentre per il nordico sono dovuta ricorrere quasi sempre a blande dosi di anestetico, perché tentavano in ogni modo di mangiarmi le provette!
10) D: Perché hai chiamato il "luccio Italico" Esox flaviae ?
R: Fondamentalmente per due motivi, uno professionale e uno personale. Quello professionale è che abbiamo, in qualche modo, voluto rendere omaggio a Plinio il Vecchio che a sua volta dedicò la sua Naturalis historia alla antica famiglia Romana, la Gens dei Flavii. La Naturalis historia è la prima enciclopedia naturalistica, costituita da 37 volumi, di cui i volumi da VIII a XI trattavano la zoologia delle specie a lui note, essenzialmente italiane e del bacino del Mediterraneo. Come ti dicevo, c’è anche un motivo personale, ed è che ho voluto dedicare questa nuova specie alla mia bambina, Flavia, che è una grande amante degli animali, adora i lucci e, soprattutto, ha passato i suoi primi cinque anni vedendo la sua mamma sempre alle prese con foto e sequenze di DNA! Credo che si sia meritata questa dedica per la grande pazienza che ha avuto…
11) D: Discorso Livree: ci aiuti a capire tante livree italiche poi quelle del nordico insomma aiutaci….Un pescatore comune ha dei mezzi per riconoscere il luccio italico da quello Nordico ma in definitiva vuoi aggiungere qualcosa sulla nuova specie "italica" ?
R: Dunque, come ti dicevo c’è questo lavoro in uscita dove ho approfondito anche l’aspetto delle livree e dei caratteri meristici che consentono la distinzione della specie. Credo che il carattere di più facile interpretazione sia la livrea, perché non necessita di conteggi particolari e non presenta variazioni fra i due lati del corpo, come molti caratteri meristici. In Italia sono, ad oggi, presenti cinque livree, di cui una caratteristica di E.lucius, del Nordico, per intenderci, e quattro livree tipicamente mostrate da E. flaviae. Oltre a queste sono presenti una livrea giovanile e almeno un paio di livree associabili ad ibridi. Per semplicità parliamo solamente delle quattro “principali”. La livrea diE.lucius è tipicamente caratterizzata da una colorazione verde intenso con degli spot circolari gialli e io l’ho chiamata livrea a spot circolari. Le altre quattro sono la livrea a bande orizzontali, quella a bande diagonali, quella a bande verticali e la marmorizzata, anche detta a spot stellati.

Posted Image

Le prime due livree in alto a spot circolari e ovali sono del l'"ESOX LUCIUS" le altre quattro sono dell'Italico "ESOX FLAVIAE"

Parlare con Livia, è stato affascinante, rilassante e molto arricchente; Una persona unica, sensibile, dai modi calmi pacati e gentili, con una competenza sul luccio fuori dal comune!

Un grazie alla Livia Dottoressa, alla Livia studiosa e ricercatrice ma anche alla Livia donna che ha reso possibile un'intervista piacevole costruttiva e ricca anche nei modi, Voglio Dirlo, La Dottoressa è da poco mamma di una meravigliosa bimba e nonostante le normalissime e meravigliose incombenze dell’allattamento è riuscita a dedicarmi quasi un pomeriggio, condito ovviamente di fantastici momenti di attesa dedicati ad per accudire e allattare la piccola....un quadretto fantastico!

Un Grazie grande così per la meravigliosa scoperta che ha donato all'Italia, in un tempo di eccessiva e insana globalizzazione, un momento di sana e " naturale ITALIANITA' '"
Si fa presente che esiste una pubblicazione interessantissima su" IL LUCCIO DEL TRASIMENO" che tratta anche i temi dell'Italico della dottoressa Livia Lucentini.
E' doveroso inoltre ringraziare il supporto della Provincia di Perugia.

Americo Rocchi

"Una trota è troppo preziosa per essere catturata una volta sola" 

"Da grandi mandibole derivano grandi ferrabilità"
 
No sponsor, no lies


#2 mdl87

mdl87

    Sgamberlato

  • Gold Member
  • 3839 Post:
  • LocalitàNovara (nebbia e zanzare)
  • Tecnica: Spinning & CF
  • Provenienza: Novara
  • Anno di nascita:1987

Postato 13 November 2011 - 10:41 AM

Gran bel lavoro Fly :applaus:
21/01/1987 - Marco - lanciatore di ferraglia e ristoratore di carpe - 25 anni e tanta voglia di f...errare!
Posted ImagePersonal blog: http://marktheangler...n.blogspot.com/

#3 Maiojay

Maiojay

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 382 Post:
  • Tecnica: Spinning
  • Provenienza: Chieri (TO)

Postato 13 November 2011 - 11:24 AM

:applaus: :applaus:
quindi questo potrebbe essere italico.. o continuo a non capirci nulla?
"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" Miki Biasio

#4 mdl87

mdl87

    Sgamberlato

  • Gold Member
  • 3839 Post:
  • LocalitàNovara (nebbia e zanzare)
  • Tecnica: Spinning & CF
  • Provenienza: Novara
  • Anno di nascita:1987

Postato 13 November 2011 - 12:32 PM

:applaus: :applaus:
quindi questo potrebbe essere italico.. o continuo a non capirci nulla?

piccolo OT: lago grande o lago piccolo?
21/01/1987 - Marco - lanciatore di ferraglia e ristoratore di carpe - 25 anni e tanta voglia di f...errare!
Posted ImagePersonal blog: http://marktheangler...n.blogspot.com/

#5 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 13 November 2011 - 12:45 PM

Ecco, perfetto, continuiamo qui e apriamo questa bella discussione sugli Esocidi. Fermo restando il fatto che la definizione di una nuova specie va sempre oggettivata dall'accettazione unanime da parte della Comunità Scientifica Internazionale, gli studi della Dott/ssa Lucentini hanno evidenziato comunque l'esistenza di un endemismo italico di luccio (Esox flaviae?), che per caratteri morfologici e molecolari differisce dalle popolazioni transalpine di Esox lucius . Ci sarà comunque da discuterci parecchio su e da attendersi ulteriori sviluppi sulla questione, anche alla luce di ulteriori ricerche.
Allo stato attuale delle conoscenze, le specie appartenenti alla Fam. Esocidae sono cinque: Esox lucius; Esox reicherti; Esox masquinongy; Esox niger e Esox americanus).
Esox lucius è l'unico rappresentante della Fam. Esocidae presente in Europa. Queste specie risultano differenziate geneticamente e morfologicamente, probabilmente per l'esistenza di barriere fisiche, comportamentali ed ecologiche prevalenti sull'ibridazione. Questa è tuttavia possibile. Pare che Esox lucius sia la specie più antica di quelle conosciute, ma il rinvenimento di fossili paleocenici nel Nord America ha creato dubbi sull'origine europea della famiglia. Attraverso lo stretto di Bering questa potrebbe essere confluita in Europa. Le difficoltà nello stabilire la filogenesi evolutiva degli Esocidae derivano dalla scarsa diversificazione tra i lucci euro-asiatici e quelli americani. Alcuni Autori (tra i quali anche la Lucentini) tendono a spiegarlo ipotizzando l'esistenza di un "flusso genico" tra esemplari di diversi rifugi glaciali presenti durante le glaciazioni del Terziario e nel Pleistocene. L'utilizzo dei marcatori molecolari applicati a questa specie non permette di escludere a priori fenomeni di convergenza evolutiva. Fenomeni che possono aver nascosto il reale differenziamento allelico tra lucci provenienti da zone geografiche assai diverse. L'attuale distribuzione del luccio è alquanto ampia e a carattere circumpolare. Il che fa supporre verosimilmente l'esistenza di popolazioni isolate: ad esempio, quelle euroasiatiche e nordeuropee pare che siano isolate dal Pliocene, con diversificazioni anche morfologiche che potebbeo sottendere il rango di sottospecie. Quelle italiane, risultando oltremodo isolate, potrebbero diventare persino specifiche ma, come abbiamo appena ribadito, occorre studiarci ancora parecchio su.

A questo punto veniamo alle livree.

La Lucentini ha identificato nei suoi studi 4 pricipali livree, appartenenti ad altrettanti fenotipi di luccio italico: a barre diagonali; a barre verticali; a bande longitudinali (la più diffusa); livrea marmorizzata, definita anche a spot stellari. Poi ci sono i cosidetti "verdoni" o lucci Nord-europei, caratterizzati dal livrea a "spot circolari o ovali".

Provo ad inserire alcuni dei fenotipi di riferimento, anche se non ho tutte le foto a disposizione.
Partiamo da Esox lucius, quindi dal fenotipo continentale Nord europeo, definito anche "verdone" (ma è improprio), con livrea a spot circolari o ovali.

Fig.1 A spot circolari

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us

o così

Fig.2

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us

Come si può notare, gli spot sono quasi sempre allineati su linee oblique.

Veniamo agli "italici"

Fig.3 Livrea a bande longitudinali (la più diffusa e nota)


Posted Image

Uploaded with ImageShack.us;

Fig.4 Poi c'è quella marmorizzata, definita (a mio parere un po' impropriamente) a spot stellari

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us;

o così

Fig.5

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us

Poi ci sono le due livree a barre (diagonali e verticali), non molto dissimili

Fig.6

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us.

A questo punto avremmo finito. In realtà, oltre ad una serie di fenotipi intermedi, dovuti probabilmente ad ibridazione, ci sarebbe ancora da aggiungere il fenotipo "Northern Pike", che verosimilmente è ancora Esox lucius , ma la livrea è piuttosto differente, caratterizzando appunto i fenotipi Nord-americani.

Fig.7

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us

Come si vede la livrea è molto più marcata e gli spot sono irregolari, mentre sul peduncolo vi è un accenno di reticolatura

PS: per Maiojay, si decisamente italico.
Federico Ielli

#6 Alex in the Oven

Alex in the Oven

    Il Sommo

  • Gold Member
  • 2513 Post:
  • LocalitàSeregno (MB)
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Seregno (MB)
  • Anno di nascita:1987

Postato 13 November 2011 - 12:59 PM

:applaus: :applaus:
quindi questo potrebbe essere italico.. o continuo a non capirci nulla?


Secondo me sì, ma anch'io ragiono "a spanne" neh...


Articolo interessantissimo, davvero!
Il pane e la soia - no sponsor no lies -
"Con le esche grandi abboccano pesci grandi" - Nucky Thompson -

#7 Maiojay

Maiojay

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 382 Post:
  • Tecnica: Spinning
  • Provenienza: Chieri (TO)

Postato 13 November 2011 - 13:22 PM

piccolo OT: lago grande o lago piccolo?

Grande...

Grazie a questo post Forse inizio a capirci qualcosa.. :mrgreen:
"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" Miki Biasio

#8 walter

walter

    volatile da cortile

  • Moderatori I
  • 27718 Post:
  • Localitàeste, bassa padovana
  • Tecnica: portachiav-fishing
  • Provenienza: este, bassa padovana
  • Anno di nascita:1984

Postato 13 November 2011 - 17:08 PM

interessante, aspetto ulteriori sviluppi :)



keep fightin' | if you can't follow me maybe you're not crazy enough... | devastazione, delirio, inutilita' e allegro sbarellamento icon_crazy.gif



 

лохі мы змаглі трапіць у ваш паршывы вэб -сайт з дапамогай дабрадушны вэб - качка


#9 suan

suan

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 379 Post:
  • Tecnica: Spinning e Passata
  • Provenienza: Provincia di Roma Nord

Postato 13 November 2011 - 17:43 PM

davvero interessante!
mi sono rivisto le foto dei lucci che ho preso per classificarli :)
questo è molto particolare, colori forti, sembra un nostrano a barre verticali:

Posted Image

#10 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 13 November 2011 - 18:18 PM

Potrebbe, se non fosse che, rifacendosi alla carrellata di immagini, anche il luccio di Fig.2 (verdone) ha livrea similare (gli spot sono in linee oblique) e quello realmente "nostrano" (Fig.6) ha invece le bande continue ma molto irregolari. Non so, nella tua foto, oltre alle bande sono presenti anche spot......Forse un ibrido, ma di difficile interpretazione.
Federico Ielli

#11 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 13 November 2011 - 18:35 PM

Questo, ad esempio, è simile a quello che hai postato tu, ma è senza ombra di dubbio un fenotipo continentale (a spot circolari)

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us


Ora devo uscire, alla prossima :mrgreen:
Federico Ielli

#12 ivan from trigno

ivan from trigno

    Jiivan

  • Gold Member
  • 4607 Post:
  • LocalitàRoma Nord
  • Tecnica: Spinning e Passata
  • Provenienza: Roma Nord

Postato 13 November 2011 - 18:50 PM

discussione interessantissima e soprattutto immagini bellissime!! pesce fantastico! :smile:
-Il Catch And Release non è un modo di dire... non si rilascia un pesce perchè "è il regolamento" o perchè "spero di ritrovarlo e riprenderlo"...un pesce lo si rilascia per la semplice e genuina ammirazione di esso... quando si è colpiti dalla bellezza della natura che ti circonda e dei suoi abitanti, quando si è consapevoli della loro straordinarietà, sia nella loro bellezza che nei loro comportamenti, il C&R diviene non una scelta, ma una semplice ed ovvia conseguenza...e la giusta compensazione per quel piccolo peccato d'egoismo qual'è la pesca; non si puo rovinare tutto ciò, perchè è strordinario.-
-Il miglior modo per godere di questo paradiso, è pescarci-
-La frase più bella del mondo non è "ti amo" ma "ce l'ho!!"-

#13 suan

suan

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 379 Post:
  • Tecnica: Spinning e Passata
  • Provenienza: Provincia di Roma Nord

Postato 13 November 2011 - 19:10 PM

Questo, ad esempio, è simile a quello che hai postato tu, ma è senza ombra di dubbio un fenotipo continentale (a spot circolari)

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us


Ora devo uscire, alla prossima :mrgreen:



bello!!
preso con l'ondulante "tigre fluo" della martin.
ancora non ci ho mai preso niente con quell'esca, devo continuare ad insistere!!
:)

Questo post è stato modificato da suan: 13 November 2011 - 19:12 PM


#14 doppiorhum

doppiorhum

    TitsRhum

  • Svaccatore di topic
  • 10418 Post:
  • LocalitàCarbonara di Po
  • Tecnica: Swimbait & Topwater
  • Provenienza: mantova
  • Anno di nascita:1967

Postato 13 November 2011 - 19:58 PM

Mi piace questa discussione, ma mi frullano in testa delle idee per cui spero che non la facciano mai specie :smile:

Federico, occhio a postare tutte ste foto che ti copiano gli artificiali :mrgreen:


No sponsor, no lies
 

#15 Copacabana69

Copacabana69

    Il Sole L'acqua la terra..:è VITA!

  • Moderatori
  • 5568 Post:
  • Localitànonantola
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: modena

Postato 13 November 2011 - 22:32 PM

ibridazioni o fenotipi??quando la differenza è netta!!!verdone di fiume nord est
Posted Image
italico di fiume del nord est..
Posted Image
italico di lago prealpino...
Posted Image
italico,o ibridazione???fiume nord est
Posted Image
italico di lago prealpino....
Posted Image
ibridazione o fenotipo italico???fiume adige
Posted Image
riesco a distinguere il verdone....ma le varie ibridazioni,sono molto ardue.... :mrgreen:

#16 Copacabana69

Copacabana69

    Il Sole L'acqua la terra..:è VITA!

  • Moderatori
  • 5568 Post:
  • Localitànonantola
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: modena

Postato 13 November 2011 - 22:53 PM

verdone....mantovano
Posted Image

#17 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 14 November 2011 - 09:00 AM

Doppiorhum: :badgrin: hai proprio ragione, sia per gli artificiali che per l'idea che ti frulla nella testa. L'idea, immagino, sia quella della possibile caccia alle streghe (verdoni), nel caso il luccio italico fosse confermato come buona specie. Ma il luccio è luccio. Certo, nei santuari e nelle zone elettive dove è ancora presente, l'italico va salvaguardato, ma altrove, dove il luccio è scomparso ed è stato reimmesso, anche i lucci di ceppo continentale sono in grado di svolgere in natura quel ruolo ecologico che è proprio di questa specie ittiofaga.

Ad esempio, alcuni anni fa in un bacino emiliano furono immessi luccetti certificati di ceppo italico. Poi, in realtà, ad alcuni anni di distanza la popolazione adulta si rivelò mista, con prevalenza di soggetti a fenotipo continentale, che raggiungesero notevoli dimensioni, come questo qui

Posted Image

Uploaded with ImageShack.us




Per Lacustre69: la terza foto ritrae probabilmente non un italico, ma un fenotipo continentale o ibrido; la quarta foto è invece senza ombra di dubbio un fenotipo continentale. Infine la sesta (Adige) è invece un italico con fenotipo a bande diagonali.
Federico Ielli

#18 GioSarca

GioSarca

    Utente registrato

  • Gold Member
  • 290 Post:
  • LocalitàS.A.di Mavignola (TN)
  • Tecnica: mosca
  • Provenienza: Val Rendena

Postato 14 November 2011 - 13:36 PM

bello l'articolo può essere un valido supporto pechè potrà aggiunge ulteriore forza ad alcune scelte gestionali. Come già detto speriamo non si faccia la caccia alle streghe sui verdoni, come dice Federico andrebbero individuate delle aree "santuario" dell'italico in cui evitare immissione di altri lucci in modo da continuare ad avere delle popolazioni pure di luccio italico, che sia o non sia elevato ufficialmente a livello di specie. ciao!

#19 Alex in the Oven

Alex in the Oven

    Il Sommo

  • Gold Member
  • 2513 Post:
  • LocalitàSeregno (MB)
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Seregno (MB)
  • Anno di nascita:1987

Postato 14 November 2011 - 18:37 PM

davvero interessante!
mi sono rivisto le foto dei lucci che ho preso per classificarli :)
questo è molto particolare, colori forti, sembra un nostrano a barre verticali:

Posted Image


Io "a naso" questo lo definirei verdone, anche se in effetti le bande possono far pensare all'italico...ma anche alla versione "northern" comparsa qualche post fa!
Inoltre, non sarebbe possibile che certe livree mutino per motivi di mimetismo, o comunque ambientali, e rischino di trarre in inganno? Ricordo ancora un Luccio, di cui non trovo più la foto, preso su un fondale sabbioso di 27-28 metri e praticamente giallo...
Il pane e la soia - no sponsor no lies -
"Con le esche grandi abboccano pesci grandi" - Nucky Thompson -

#20 doppiorhum

doppiorhum

    TitsRhum

  • Svaccatore di topic
  • 10418 Post:
  • LocalitàCarbonara di Po
  • Tecnica: Swimbait & Topwater
  • Provenienza: mantova
  • Anno di nascita:1967

Postato 14 November 2011 - 20:55 PM

Fede, proprio quella...mi fan paura i miei simili in certi frangenti :o
No sponsor, no lies
 


0 utenti stanno leggendo questo topic

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi