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Allevamento Esox Italico!

si .....puo .....fare.....

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129 risposte a questo topic

#121 marco1956

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Postato 27 January 2014 - 22:09 PM

scrivere i trattati che scrivo dallo smartphone comporta dei rischi, oltre a tanta tanta fatica, e non riesco nemmeno a mettere le faccine


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#122 Esoxone

Esoxone

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Postato 27 January 2014 - 22:48 PM

mmmmmhhh...mha!

il no kill,non vuol dire non poter più pescare,ma pescare senza trattenere.

perchè i giovani chiedono zone no kill??? perche pescano per divertimento,e la cattura la esaltano non in un risotto,ma in una foto che gli resterà per sempre.

se si pratica il no kill,il risultato è più pesce=più divertimento e emozioni...qualsiasi pesce sia..

questo è un dato di fatto. perchè in un lago dove il no kill cè da 6-7 anni circa la differenza si nota e come.

i controlli son molto serrati,insomma una cosa fatta bene,in un anno più di 800 verbali non solo  per la pesca ma anche inquinamento(sporcizia ecc..)e disturbo della fauna naturale(nidi papere cigni ecc..)..dunque come dice il dottor Frankenstein(junior) SI...PUO... FAREE :mrgreen:

io ci metto una mano sul fuoco,che se dovessero togliere il no kill,si tornerebbe alla situazione antecedente.(lucci quasi scomparsi)

il bello che anche se cè il no kill al luccio,le altre specie non ne hanno risentito,le scardole ce nè una marea,persici nella norma,perca in diminuzione,gli unici a soffrirne sono stati i bass,ma credo anche a causa dei innumerevoli volatili predatori(aironi di tutte le speci,cormorani)il bassettino è preda  facile per l'airone..

dunque io non dico che il no kill sia la soluzione,ma per ora è l'unicio riscontro positivo concreto che ho davanti agl'occhi.

ribadendo come detto in un'altro post,il luccio è al vertice della catena alimentare,non ha molti predatori.

noi inserendoci al vertice della catena,e predandolo,ne rtisente molto di più rispetto ad altre specie.....


Questo post è stato modificato da Esoxone: 27 January 2014 - 23:10 PM

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#123 marco1956

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Postato 27 January 2014 - 23:17 PM

Esox se tu avessi mai allevato pesci ti sarebbe chiaro il concetto di biomassa, un ecosistema si autosostiene se è in equilibrio, tu dici che è merito del no kill se ci sono più lucci io dico che più lucci ci sono perchè ci sono più scardole poi tu continua la tua guerra di religione se vuoi, anche la questione degli uccelli ittiofagi rientra in questo discorso ce ne sono tanti per lo stesso motivo per cui ci sono più lucci, in un lago depauperato non trovi nemmeno gli aironi o i cormorani, discorso a parte la questione dei controlli, se han fatto piu di 800 verbali in un anno dopo 6 anni che è stato istituito il no kill i casi son 2 o i frequentatori di quel lago li scegliete dagli elenchi degli amnistiati ex galeotti o quelle guardie verbalizzano anche uno che si siede all'ombra, preferirei che le guardie girassero anche in acque libere


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#124 Esoxone

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Postato 27 January 2014 - 23:59 PM

Esox se tu avessi mai allevato pesci ti sarebbe chiaro il concetto di biomassa, un ecosistema si autosostiene se è in equilibrio, tu dici che è merito del no kill se ci sono più lucci io dico che più lucci ci sono perchè ci sono più scardole poi tu continua la tua guerra di religione se vuoi, anche la questione degli uccelli ittiofagi rientra in questo discorso ce ne sono tanti per lo stesso motivo per cui ci sono più lucci, in un lago depauperato non trovi nemmeno gli aironi o i cormorani, discorso a parte la questione dei controlli, se han fatto piu di 800 verbali in un anno dopo 6 anni che è stato istituito il no kill i casi son 2 o i frequentatori di quel lago li scegliete dagli elenchi degli amnistiati ex galeotti o quelle guardie verbalizzano anche uno che si siede all'ombra, preferirei che le guardie girassero anche in acque libere

marco tu mi parli di concetto di biomassa e ecosistema autosostenuto.ma in questo ecosistema,l'uomo non ne fà parte,o meglio, se ne fà parte non deve esserlo in modo invadente..troppo invadente!!! ed è questo il problema.

marco, perchè nel lago di varese,che è inballato di scardole all'inverosimile,di lucci ce ne sono pochi?? molto ma moto pochi rispetto al potenziale normale del lago...

non sarà perche è terra di bracchi e  pescatori con le reti non fan sconti????tu non hai visto quello che ho visto io e altri con mè....o gente che ti dice che il periodo migliore per pescare il luccio è quando fà le uova,perchè lo prendi a vista a strappo!!! quì di gente così ce nè tanta....non sò da tè...

il no kill lo vedo come un,"amari estremi,estremi rimedi".se la gente non rispetta misure o periodi,allora che se la rischi con un divieto assoluto di prelievo,dove la sanzione è assai pesante. Perchè bisogna sempre arrivare sul filo dell'estinzione prima di agire,non è meglio preservare e pensarci prima???

 non faccio guerra di religione con nessuno,guardo i fatti!!!!

giusto da quest'anno (sul varese)si incominciano a vedere i risultati delle immissioni del tinella,ma quanto dureranno o serviranno, senza regole e controlli rigidi.

I verbali comprendono molte violazioni,come detto non solo sulla pesca.,come navigare sulle ninfee,stare a distanza di tot metri dai canneti,e come detto altre azioni negative(lasciare immondizia....,essendo un parco naturale,li ci tengono,a tutto l'ecosistema...non mi stupisce che gli 800 verbali(non quest'anno ma 2 o 3 anni fà)  ti sembrano tanti....lì le cose le fanno bene.... e si vede....pure io una l'ho presa,mi sono avvicinato(20mt) al nido del cigno in belly,colpa di un pike,ovvio  :) le guardie  ci son sempre nella riserva..

ma da tè le cose come stanno,visto che si parla di lucci,com'è la situazione,cè una bella popolazione??si pescano frequentemente??perchè da come parli, credo di aver capito che dalle tue parti questi problemi non ci siano..beato tè...

p.s. credo che stiamo andando in ot..


Questo post è stato modificato da Esoxone: 28 January 2014 - 00:17 AM

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#125 Esoxone

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Postato 28 January 2014 - 00:09 AM

e non pensare che in questa riserva naturale acque libere,vai lì,e ogni 2 lanci è un luccio,perchè non è così,di cappotti se ne fanno molti....

ti stupirà,ma nel 2013 han trovato  diversi lucci spiaggiati e inboscati...e da quel che sò alcuni pescano ancora col vivo,(vietato) e  portano a casa...

dunque la mentalità non è ancora cambiata...a quanto pare i verbali non sono ancora abbastanza...


Questo post è stato modificato da Esoxone: 28 January 2014 - 00:20 AM

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#126 marco1956

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Postato 28 January 2014 - 09:16 AM

a questo punto bisogna introdurre un altro concetto quello del prelievo sostenibile, ogni ambiente ha il suo è fatica generalizzare, da cosa dipende questo prelievo sostenibile, in prima battuta dipende dall'habitat, un ambiente con canneti e ninfee è l'ideale per la vita e la riproduzione dei predatori in particolare favorisce la vita dei piccoli che fino al raggiungimento di una certa taglia sono sia predatori sia prede, ma da solo l'ambiente non è sufficiente occorre che vi sia cibo, in questo caso ciprinidi minori,  e cibo per il cibo ovvero insetti, rotiferi e quant'altro serve a creare una catena alimentare completa, questa catena alimentare che vede al vertice l'uomo è l'elemento più delicato, basta alterare leggermente la qualità delle acque per creare disastri, chiaramente i predatori adulti sono gli ultimi a soffrirne i primi sono i più deboli come i microrganismi poi i piccoli ciprinidi poi a salire i predatori che vedono scarseggiare il cibo.

Tutte le specie che popolano un habitat hanno una riproduzione in eccesso e questo serve proprio a compensare le perdite dovute a predazione, morte accidentale o per malattia e quando dico tutte intendo proprio tutte luccio compreso, la femmina di luccio depone oltre 15.000 uova per Kg di peso e chiaramente non è possibile in natura avere 40 o 50 mila nuovi lucci per ogni femmina per anno, questo è un tributo che anche il luccio paga al mantenimento dell' ecosistema in cui vive, le uova e gli avannotti sono in questa fase preda delle specie di cui da grandi saranno predatori, ma per quanto le perdite saranno percentualmente altissime un certo numero di avannotti di luccio crescerà fino a che diventerà di taglia interessante per la predazione da parte di esemplari adulti della propria specie e di predatori di altre specie siano esse pesci o aironi o cormorani, ma anche dopo aver superato questa fase e arrivato all'età adulta un certo numero di perdite è ampiamente sopportabile dalla specie senza avere contrazioni significative dello stock, questo è il prelievo sostenibile di cui parlavo all'inizio.

La generazione in sovrannumero è il meccanismo di difesa della specie, quando una specie, in particolare una specie predatrice, decade numericamente occorre porsi delle domande prima di cercare delle soluzioni, cosa è cambiato nella qualità dell'acqua, come è lo stock del pesce foraggio, la presenza di specie competitrici, lo stato delle aree di riproduzione e solo per ultimo il prelievo dovuto all'uomo.

In generale le soluzioni sono relativamente semplici, è semplice intervenire sulla qualità delle acque purchè abbiamo i mezzi economici per far funzionare al meglio i depuratori, i pesticidi per fortuna oggi vengono usati con molto più criterio e sono meno tossici di quelli di 30 anni fà, rimane il problema degli sversamenti di rifiuti tossici e per questi c'è solo la strada della vigilanza sia negli ambienti acquatici sia a monte verificando con scrupolo chi questi rifiuti li produce, una volta sistemata la qualità delle acque lo stock del pesce foraggio tende a stabilizzarsi senza bisogno di interventi da parte dell'uomo occorre solo un po di tempo, se vi sono specie competitrici alloctone occorre incentivarne il prelievo, lo so è brutto ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, se si vuole tutelare al meglio il luccio è meglio far sparire i bass, più complicato è ripristinare le zone di frega specialmente nei laghi antropizzati, dove un tempo c'erano canneti ora ci sono pontili e rive cementate con passeggiate lungolago, è indubbio che non si può riportare tutto all'origine ma alcune cose si possono fare, ad esempio creare un bassofondo con un canneto distaccato da riva, se queste cose ed eventualmente altre vengono fatte il problema del no kill o di un prelievo controllato non esisterà più, ci sarà spazio per chi vuol farsi il risotto e per tutti gli altri.

Per quello che riguarda le mie zone sono ancora abbastanza popolate, in particolare in alcuni canaletti, proprio ai primi di gennaio ho fatto un giro per vedere alcune zone che trafficavo da piccolo, l'acqua ferma bassa e chiarissima ti fa vedere pesci che in altre stagioni non potresti vedere, ho visto diversi lucci, in questi piccoli ambienti i lucci non raggiungono le taglie dei laghi, luccetti di 40 50 cm sono in piena frega


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#127 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 28 January 2014 - 10:11 AM

Mamma mia Marco, seguirti è un problema, sei chilometrico. Siamo andati un po' Ot. Ma le ragioni espresse da Marco, effettivamente, anche se un po' confuse, non sono da disprezzare. Faccio solo un breve appunto sul no kill, indipendentemente dalla specie da tutelare. Esiste un apposito 3D in merito, tuttavia il cenno seguente è pertinente, nell'ottica di protezione di una specie come il luccio italico.  Il no Kill, inteso come C&R, non è la soluzione a tutti mali delle nostre acque, questo è bene saperlo e sottolinearlo, come non lo sono le misure minime, le massime, e così via. Se veramente si vuole proteggere un endemismo senza creare ulteriori squilibri nella (e) popolazione (i), si deve evitare di pescare, c'è poco da fare. Mi spiace, ma le cose stanno in questo modo: tutto il resto è un compromesso, che bisogna comunque valutare bene (benissimo) caso per caso, nel senso di studiare sul campo, e poi a tavolino, lo status delle singole popolazioni. Il no Kill in senso assoluto va bene per bacini chiusi, privati, alle volte anche in acque pubbliche gestite in concessione, ma il concetto originale è stato ampiamente travisato, Nato come pratica per tutelare le specie autoctone a rischio, è in breve diventato un sistema per catturare "di più e di dimensioni maggiori"indipendenetemente dalla specie di appartenenza. Di esempi lampanti ce ne sono a iosa, valga per tutti quello dei reservoir tanto cari ai moschisti, dove si sprecano iridee, salmerini e fario di diversi chilogrammi, quando l'ecosistema è rapportato a trote naturali che impiegano 5-7 anni per diventare di 35 cm. Ci potrebbe essere analogia anche col luccio, se la cosa fosse estesa alla specie continentale, dato che un po' è già così. Poi ci sono i problemi del rilascio, della mortalità differita (dei quali non si parla quasi mai: tanto dopo il rilascio si ha la coscienza pulita,,,,,,,,,,). Detto ciò, non dico che in alcuni casi questa prassi gestionale non possa essere applicata, ma non in senso assoluto, soprattutto nel caso della specie continentale, calibrandola, come già detto a variabili ambientali e alle singole popolazioni.


Federico Ielli

#128 Pescadur

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Postato 30 January 2014 - 12:16 PM

Mi permetto di dare, nella mia ignoranza in materia, un parere del tutto personale da semplice assiduo frequentatore del fiume.

Come è stato ben detto il motivo principale della rarefazione del luccio è stato il progressivo impoverimento dell'habitat. Fatta questa premessa e appurato che un no-kill totale è impraticabile data la strenua opposizione di chi vuole trattenere, io direi che esiste una soluzione che potrebbe sembrare di compromesso ma che, almeno nelle mie zone, sta dando qualche risultato (esplosione di giovani lucci nati da riproduzione naturale), ovvero un no-kill limitato nel tempo (che si estende un poco oltre i tempi legali e che tiene conto di quelli naturali specifici della zona) e nello spazio, cioé individuare delle aree con una buona naturalità e convertirle in aree di protezione. Se al padellaro su 300km di fiume togliamo qualche ettaro di palude non ha da incazzarsi più di tanto.

Poi il pesce si sposta, dalle aree protette usate magari in periodo di frega o come riparo invernale parte per tentare di colonizzare altre zone. Se trova un luogo idoneo sopravvive. Ovviamente all'avvio ti tali progetti si opera un piccolo ripopolamento che deve essere di materiale autoctono e geneticamente certificato proveniente da incubatoi di bacino come quello descritto nel topic originario.

 

Sul fatto di discriminare/contenre il verdone, è un onere che non deve spettare al pescatore che spesso è incapace di valutarne la qualità genetica e che al primo insignificante pallino killa alla cieca.


La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
Corri, tra' rosei fuochi del vespero,/corri, Addua cerulA: Lidia su 'l placido/fiume, e il tenero amore,/al sole occiduo naviga. (G. Carducci)


#129 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 30 January 2014 - 14:19 PM

La soluzione proposta potrebbe essere fattibile ma, come già detto e ripetuto, andrebbe rapportata a determinati ambienti/popolazioni. Esistono comunque già particolari restrizioni, anche per frega prolungata, in alcuni ecosistemi particolari. Per quanto riguarda invece il discrimante sul prelievo, ho già espresso il  mio parere in merito. in primis si tratterebbe di condurre delle campagne di contenimento da parte degli Enti Pubblici, previ studi accurati sulle popolazioni. Tuttavia non escluderei la possibilità del trattenimento, ovviamente regolamentato, da parte del pescatore.


Federico Ielli

#130 simo_84

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Postato 31 January 2014 - 20:33 PM

Mi permetto di dare, nella mia ignoranza in materia, un parere del tutto personale da semplice assiduo frequentatore del fiume.

Come è stato ben detto il motivo principale della rarefazione del luccio è stato il progressivo impoverimento dell'habitat. Fatta questa premessa e appurato che un no-kill totale è impraticabile data la strenua opposizione di chi vuole trattenere, io direi che esiste una soluzione che potrebbe sembrare di compromesso ma che, almeno nelle mie zone, sta dando qualche risultato (esplosione di giovani lucci nati da riproduzione naturale), ovvero un no-kill limitato nel tempo (che si estende un poco oltre i tempi legali e che tiene conto di quelli naturali specifici della zona) e nello spazio, cioé individuare delle aree con una buona naturalità e convertirle in aree di protezione. Se al padellaro su 300km di fiume togliamo qualche ettaro di palude non ha da inxxxxarsi più di tanto.

Poi il pesce si sposta, dalle aree protette usate magari in periodo di frega o come riparo invernale parte per tentare di colonizzare altre zone. Se trova un luogo idoneo sopravvive. Ovviamente all'avvio ti tali progetti si opera un piccolo ripopolamento che deve essere di materiale autoctono e geneticamente certificato proveniente da incubatoi di bacino come quello descritto nel topic originario.

 

Sul fatto di discriminare/contenre il verdone, è un onere che non deve spettare al pescatore che spesso è incapace di valutarne la qualità genetica e che al primo insignificante pallino killa alla cieca.

Bell argomento, concordo con pescadur e ho ricordi di anni fà che mi dà da pensare riguardo l impatto sul luccio dovuto dalla impoverimento/scomparsa dell habitat .. non so se è anche un ricordo comune ma nelle mie zone all interno dei porti sul Maggiore tempo in dietro(10/15 anni fà)crescevano molte alghe tanto che quasi affioravano e tra le alghe in estate si vedevano sempre immobili piccoli luccetti e tanti tanti gobbini bass ecc.. da tempo ora mai le cose son cambiate e ho notato che non sempre tutti gli anni le alghe crescono e comunque non si formano le distese che c erano nei tempi d oro, e chiaramente se non cresce vegetazione di pesce non se ne vede..




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