Federico ha proprio ragione nel dire che il problema della mancanza di orientamenti ed indirizzi volti alla miglior utilizzazione anche delle acque private è un problema politico/clientelare, quindi ..................pressochè insuperabile, se si aspetta che le Amministrazioni si muovano in senso costruttivo da sole.
Quasi impossibile, tenuto conto poi che in periodi di crisi la pesca non professionale è una delle prime cose che viene messa all'ultimo posto delle priorità.
Pertanto i pescatori debbono fare da...........soli, contando sulle proprie forze, e sulla forza delle proprie idee, tenuto conto altresì che le risorse , per il pubblico quanto per il privato, diventano sempre meno.
Tornando alla nostra cava , certo buttare ( non mi piace in tal caso usare il termine ripopolare) un po di trote per andare a pescarle il giorno dopo si può fare, e pure per qualche tempo andare a caccia dei salmonidi superstiti, regolarmente da annoccare per riapsrmiare loro le tristezze di una lunga agonia.
Si può fare sicuro, proprietario permettendo, ma è una missione un po banale, mi pare, nulla di molto stimolante.
Forse meglio, con il consiglio di un ittiologo bravo come Federico, andare a vedere quali pesci potrebbero veramente adattarsi e riprodursi dando vita ad una popolazione stabile, senza necessità di grandi ripopolamenti successivi, e godersi il grande spettacolo che è costituito da una popolazione di animali che si ambienta e accresce in un nuovo ed idoneo ambiente, e andare a pescare sul serio su pesci in sostanza simil selvatici.
Questo seguendo tre passaggi inevitabili.
1) conoscere bene le caratteristiche dell'ambiente e capirne le potenzialità e gli eventuali accorgimenti per migliorarlo;
2) conoscere bene la fauna presente;
3) valutare bene i pesci da mettere, pensare 10 volte prima di immettere una specie, tenendo ben conto che ogni scelta comporta conseguenze spesso quasi irreversibili e che molte scelte possono essere alternative.
In sostanza, si deve aiutare la natura m un ambiente artificiale nel dar vita una popolazione ittica ottimale ai fini dei propri desideri piscatori...................una missione molto stimolante, molto interessante, ma molto difficile, impossibile se non effettuata mediante un adeguato supporto scientifico e di esperienza pratica che aiutino a...........sbagliare il meno possibile.
Altrimenti si finisce per fare le cose più semplici e sicuramente meno interessanti, che sono il contenitore di trote da prelevare il giorno dopo, il contenitore di carpe ( se si parla con i commercianti, soprattutto quelli tradizionali e meno evoluti, il suggerimento nell'ordine sarà prova a mettere le trote, se non campano metti le carpe) per fare un simil carpodromo, oppure oggi si può pure fare un contenitore di persici trota da pellet come ben dice Federico, che non vale molto di più.
Io cercherei di fare qualcosa di più oroginale e divertente...................tenendo presente , poi, che anche una cava non è un ambiente unico, ma un insieme di ambienti e di nicchie ciascuna delle quali può essere colonizzata dall' ospite più adeguato, e che l'insieme di tante nicchie forma poi un insieme che ha delle regole inevitabili di compatibilità.
Un gran bel gioco.
Io partirei, in conclusione, con un primo gioco molto piu semplice ma preliminare, che è quello di cercar di conoscere, pescando, bene tutti gli attuali abitanti della cava, che sono di regola meno numerosi quantitativamente e più numerosi come numero di specie di quanto non si pensi, le sorprese sono la regola.
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