fai molti meno danni al pesce tagliando la lenza a filo della bocca che tentando di slamarlo, probabilmente proverà un certo fastidio (mai provato una lisca in gola?) però, a parte il fatto che i pesci sentono molto meno il dolore rispetto ad esempio a uccelli o mammiferi, l'amo è in acciaio, un materiale utilizzato anche in chirurgia quindi non dà reazioni di intolleranza, inoltre il metallo viene attaccato dai succhi gastrici (che ricordo essere molto molto acidi) che lo corrodono, a meno che l'amo non si liberi allora fa il suo percorso attraverso l'apparato digerente in un tempo che non permette la corrosione del metallo, e viene naturalmente espulso dal corpo.
l'A.P.P.V. (Associazione Pescatori Provincia di Verona) è un'associazione che ha in gestione le acque pregiate (zona A) della provincia, che tramite i soldi del tesseramento provvede alle semine di trote e temoli. Nelle acque in concessione a questa associazione se si deve rilasciare un pesce preso (solitamente perchè sottomisura) con esche naturali è obbligatorio tagliare la lenza a filo della bocca senza toccare il pesce con le mani.
spero di essere stato chiaro
Come in ogni cosa ci sono favorevoli e contrari,ma è normale che sia così.
Però non mi spiego varie cose.
1) sel'amo si conficca, come se ne libera il pesce? a me sembra parecchio difficile che possa accadere una cosa del genere a meno di particolari situazioni.
2) Se il pesce è di piccola taglia ,l'amo stesso non potrebbe interferire in senso negativo sulla normale vita del pesce?
A volte mi è capitato che il pesce ha ingoiato l'amo e questo si è conficcato poi vicino l'occhio,in questo caso non sarebbe pericoloso per il pesce?
Poi bisogna vedere a cosa è finalizzata la pesca,se a scopo sportivo o a scopo culinario
Cmq grazie per l'intevento e la spiegazione dell'acronimo A.P.P.V.
:wink:
Peppe
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