Questa andava scritta.
Forse non per te lettore ignoto che sei incappato tra queste righe...ma sicuramente per me stesso, per le risate che mi sono fatto questa mattina.
Oggi sono successe le comiche.
Accordatomi con un amico durante una sessione di studio di andare a pescare l'indomani ci attrezziamo come non mai.
Passiamo in negozio di pesca, scegliamo le esche accurate per trote in laghetto da sfidare a spinning. Lo so, è troppo freddo ormai per lo spinning, sopratutto dalle mie parti che ha cominciato a fare quel dannato ghiaccietto...ma la voglia di pescare è tanta, sapete com'è....ma non importa, l'importante è riuscire a gettare l'esca in acqua e passare qualche ora sentendo qualche strattone delle trote pollo!
Tutto pronto...a letto nel mio candido lettuccio comincio a pensare al giorno sucessivo...esche da usare, il tempo, la temperatura dell'acqua, la profondità del lago, la luce disponibile....e...Notte insonne, stranamente per entrambi.
Quando finalmente riesco ad addormentarmi vengo svegliato qualche ora più tardi dal mio compagno, che mi aspetta fuori da casa mia...con 45 minuti di anticipo. Notte in bianco anche per lui.
Ma non fa niente.
Oggi andiamo a pescare.
Oggi si pesca.
3 strati di pantaloni, due maglioni di lana, giacca invernale spessa 20cm di piume...un caldo infernale.
Fuori: -5°
Ma non importa, siamo pronti, siamo equipaggiati per il freddo.
Dopo mezz'ora arriviamo al laghetto...scendiamo dall'auto e ci dirigiamo al bar per far colazione e gettare le esche in acqua. Lancio uno sguardo al'acqua.
GELATA.
Completamente. Una coltre di ghiaccio di un centimetro e mezzo ricopriva interamente il piccolo ma pescoso laghetto.
Il proprietario sale sulla barca e tenta di rompere il ghaiccio navigandoci in mezzo...illuso. Rimane incagliato ed è costretto con i remi a distruggere quell'infernale coltre di ghiaccio per liberarsi.
Provo a lanciare un sasso. Rimbalza. Figuriamoci un mepps del 2.
Decidiamo di fare retrofront verso casa...ma aspetta...c'è un'altro laghetto 4 volte più grande nel tragitto! Andiamo li a questo punto.
Gelato. COMPLETAMENTE.
Io sono in preda a una crisi di risate incredibile, ho le lacrime agli occhi.
Ed è già passata un'ora abbondante dalla partenza.
Ci viene in mente un'altro laghetto a pagamento...ma questa volta siamo furbi! Chiamiamo!
"Si si state tranquilli, da noi l'acqua è corrente quindi non gela! Poi voi pescate a spinning giusto? Oggi mangiano tutte a galla!"
Fantastico pensiamo! Andiamo!
Appena usciti dal laghetto ci accorgiamo che c'è stato un incidente in autostrada che ha l'uscita a 10 metri da noi. Un grosso incidente. Tutta l'autostrada quindi si immette nel traffico cittadino...e parliamo della milano-venezia.
Millemiliardi di camion e auto sono tra noi e il nostro obbiettivo. Pescare.
Ma non demordiamo. Abbiamo l'attrezzatura nuova, ci siamo vestiti come eschimesi, il nostro spirito arde più del sole! Affrontiamo la colonna con impavido eroismo!
Un'ora dopo avevamo percorso circa 4 chilometri su 20.
Ormai con i nervi a pezzi puntiamo per stradine di compagna seguendo una geofrafia che ha quasi del mistico.
Bene o male arriviamo.
Il posto è bello, il sole splende, perfetto per ondulanti e rotanti e la temperatura sta salendo.
Chiediamo delle classiche camole del miele. Ci danno il classico vasettino che era dentro un frigo. Tutte morte. Sono semplicemente un ricordo ancestrale di camole, sono sacchettini giallini ripieni di qualcosa.
Ma non importa. Noi andiamo a spinning! Le camole sono per le canne da lasciar li!! Non ci importa.
Peschiamo.
Peschiamo.
Peschiamo.
Cominciamo a chiederci se ci sono forme di vita in quell'acqua.
Peschiamo.
Peschiamo.
Peschiamo.
Secondo me no!
Peschiamo.
Peschiamo.
Peschiamo.
Il proprietario si mette a lavorare con il flessibile alle nostre spalle, facendo un rumore infernale.
Due ore di pesca senza niente.
Quando...zak! Il galleggiante sparisce!
Afferro la bolognese e ferro! E' grossa! E' grossa! E' grossa!
E' una trotella di 15cm che era rimasta incastrata in mezzo al una tonnellata di alghe.
Rido. Perchè è questo che bisogna fare in questi casi, ridere.
Non avendo cuore per trattenere un pesce cosi piccolo mi bagno le mani in acqua e con delicatezza estrema la ossigeno e la libero.
Personalmente è stato bello. Non avevo mai liberato un pesce, reduce da un'infanzia dove quello che si pescava si mangiava tutto, e non aveva senso il C&R. Momento importante personalmente.
Intanto è arrivato un pensionato e comincia a pescare a fondo. In due ore ha tirato fuori 10 trote. Lancia lungo, in mezzo al lago...E non ho bombarde abbastanza pesanti da raggiungere quella distanza. Vabbè, io sto imparando spinning in fondo, utilizzo il laghetto come pratica per il lancio, per vedere comodamente come far muovere l'esca, per non perdere artificiali...non me la prendo.
Dopo 4 ore di pesca il sole comincia a farsi sentire e le trote più coraggiose salgono a a galla e ogni tanto bollano sulla superficie...(6 bollate in tutta la sessione di pesca) decido in fretta l'artificiale e scelgo un martin ape del 9.
Lancio e riesco a realizzare un paio di belle catture, iridee standard da laghetto, 400g circa.
Grazie alla limpidezza dell'acqua riesco a notare una trota vicina e a incuriosirla con il martin...apre la bocca, mangia! Rimango come in stasi, guardando il pesce rimanere fermo invece di scappare (9 su 10 si autoferrano voltandosi indietro), sputando l'esca e dimenandosi come una furia! Penso che si sia punta nella cavità orale e abbia sputato subito...Non l'ho presa, ma almeno ho imparato il comportamento di una trota apatica e ora so di dover essere pronto a ferrare.
Prendo questa giornata come lezione di vita e di pesca, due sole catture, che sono già pronte in filetto e che stasera offrirò alla mia famiglia per cena.
Probabilmente la più sfortunata giornata di pesca che abbia mai avuto!
Questo post è stato modificato da Genesis: 11 December 2012 - 18:09 PM