la treccia, come dice il nome, e' fatta da microfilamenti intrecciati. puo' essere vari materiali, i piu' usati sono dacron (ora usato per i terminali), dyneema e spectra (derivati dal kevlar). negli ultimi 2 casi, esistono trecce ricoperte da nylon, teflonate (per scorrere meglio) o nel cui intreccio sono mischiate con altri materiali (kevlar, o anche metalli)
tutti e 3 hanno elasticita' bassissima, che aiuta a sentire le ferrate a distanze molto alte e aumenta molto la sensibilita': tuttavia, proprio per questo trazioni improvvise non sono assorbite bene, e quando si ha il pess sottoriva bisogna tenere la frizione un po' aperta, perche' non ammortizza le fughe. rispetto al nylon, bisogna tenere la frizione un po' piu' aperta e sono consigliate canne un po' piu' "morbide".
il dacron tiene un po' di piu' del nylon a parita' di diametro, e' abbastanza rotondo, non da problemi di attrito. resiste benino all'abrasione e al nodo.
dyneema e spectra hanno una resistenza a trazione molto alta. questo permette anche di usarli come shock leader o per il lancio di esche pesanti. tuttavia hanno alcuni inconvenienti: calo di tenuta al nodo, problemi di attrito sugli anelli (consigliatissimi anelli sic e successivi, gli altri possono avere problemi, anche se quelli neri non sic in teoria dovrebbero resistere comunque), rischio di parrucche ai primi utilizzi, spazio usato in bobina molto alto rispetto al nylon. questo sia per la loro composizione, che per la struttura di molti modelli "a fettuccina" e non rotondi, che causa problemi.
inoltre hanno un deciso calo di tenuta al nodo, e poca resistenza all'abrasione.
di solito per la loro minore elasticita' sono piu' difficili da usare se non si e' abituati (bisogna essere piu' delicati e ferrare meno)
altro punto interessante, cosa scegliere a seconda degli ostacoli: ricordiamoci che le trecce hanno una struttura irregolare, che puo' agire "a dente di sega". quindi su erbai, rami di piccolo diametro, o se il filo striscia su un fondale fangoso la treccia e' in vantaggio rispetto al nylon, perche' puo' segare questi ostacoli. per lo stesso motivo e per la sua elevata resistenza a trazione in rapporto al diametro e' pericoloso tirare la treccia quando si incaglia con le mani, o tenerla in mano in attesa di un'abboccata (ci si taglia fino all'osso!!!). per disincagliarla, molti si portano un tubo da una spanna in acciaio su cui arrotolarla per tirare
con grossi tronchi, pietre, reti in acciaio (tipo quelle delle prismate), cemento e massi taglienti, fondo sassoso o sabbioso "duro", o rischio di cozze invece meglio un buon nylon. in questi casi, la treccia puo' saltare di colpo.
poi passiamo al kevlar. e' stato il 2o dopo il dacron ad essere commercializato per la pesca. rispetto ai suoi successori ha una resistenza a trazione minore, ma e' discretamente rotondo, e soprattutto ha una resistenza all'abrasione altissima. si usa al posto dell'acciaio per i finali da lucci o siluri, infatti e' "a prova di denti". resiste bene anche alle cozze e agli ostacoli sommersi
ricordatevi che, a parte kevlar e pochi trecciati "specializzati" da finali, le trecce normali NON sono a prova di luccio o di cozza!!!
visibilita' e naturalezza: e' piu' visibile del nylon, ma piu' morbido. tradotto l'esca si muove in modo un po' piu' naturale. inoltre si usano diametri minori, che aiutano molto.
durata: una treccia dura alcuni anni, molte perdono il colore in poco tempo ma sono ancora in perfetto stato
memoria meccanica: nota dolente dei nylon, le treccie NON hanno memoria meccanica. tradotto, non avrete le spire che "saltano fuori" dalla bobina. in compenso, finche' non si impara a usarlo si fanno parrucche.
resistenza ai danni: la treccia e' poco elastica, per cui se viene tirata "oltre il limite" cede di colpo senza preavviso. e il contraccolpo, data tenuta ed elasticita', si sente. soprattutto se e' lesionata, salta all'improvviso. per cui controllatela un attimo, e se vedete sfilacciamenti tagliate il pezzo e riannodate
costo: costano, e non poco. il costo pero' e' ammortizzato dalla durata.
come imbobinarla: non l'ho mai fatto, ma bisogna tenerla decisamente in tensione. a tal proposito, su internet si trovano molte guide interessanti
