Mi trovo in fila per il check-in del mio volo con una fila di persone che guardano il mio abbigliamento indecisi se ridere o chiamare uno psichiatra

In effetti i pantaloncini "saltwater camo", la camicia aperta e le crocs ai piedi non sono quanto di più elegante si possa vedere in giro a Milano,
ma lì dove sono diretto sarà l'unico abbigliamento permesso a bordo, visti i 35° previsti per i prossimi 10 giorni.
La tappa notturna a Dubai mi lascia il tempo di pensare a quanto sia bello viaggiare da soli, al senso di libertà che dà l'essere a migliaia di chilometri da casa,
un senso di randagismo piacevole, che mi avvolge e di cui condivido le sensazioni con l'amico Mirko, al quale rompo le OO con un SMS notturno, prima di spegnere definitivamente il cellulare.
Dopo altre 4 ore di volo atterro a Male, e qui i miei compagni di avventura mi stanno aspettando al bar con litri di Coca ghiacciata.
Eh già, per loro è la prima volta alle Maldive, e non si aspettavano che i jeans si incollassero letteralmente al c.ulo appena sbarcati dall'aereo.
Siamo carichi e fatichiamo ad attendere il taxiboat che ci porterà alla barca su cui strascorreremo 10 giorni tra gli atolli

a spopperare

a jiggare

e a fare un po' di traina, anche se ai miei amici non ispira troppo quest'ultima e difatti la abbandoneremo a favore del vertical jigging,
tecnica per me nuova ma che mi riserverà una gradita sorpresa


Ciò che consiglio sempre all'inizio di un viaggio come questo è di goderselo come una vacanza, di non farsi sopraffare dalla voglia di pescare a tutti i costi ed a tutte le ore.
Questa volta i soci recepiscono il concetto ed approfittano dei momenti di poca attività polleggiando mollemente all'aria, fotografando muratori funamboli, sorseggiando tè accompagnato da ottimi dolci sfornati a bordo, e gustandosi i numerosi piatti a base di pesce fresco, compreso un sashimi di tonno pinna gialla appena pescato da noi a jigging!





Ma passiamo alla pesca, decisamente avara nei primi due giorni, ma altrettanto generosa appena le condizioni metereologiche hanno permesso il depositarsi della sospensione che intorbidiva l'acqua dopo qualche giorno di vento forte.
Devo dire che i popperatori alla prima esperienza hanno imparato presto che i lanci lunghi e la distanza tra un popper e l'altro erano l'ideale per prendere più pesci, e così è cominciato il walzer delle catture, sia su popper blasonati che su autocostruiti.

Il vertical jigging su fondali dai 250 ai 90 metri ha dato buoni frutti da subito, facendoci allamare al primo strike 3 gt contemporaneamente,
oltre ad una serie di altri pesciacci strani.
TRIPLETE!


CERNIOTTA

SNAPPERINO

CHE FAME!

RUSTY


L'OTTIMO Yellowfin, preso a mezz'acqua su 250 metri di fondale, che ha fatto patire un po' Stefan e la sua BlueRose



Il mostruoso barracuda notturno merita una menzione per la botta di c.ulo che abbiamo avuto : la sera a jigging era un disastro perchè branchi di piccoli barra ci segavano il fluorocarbon appena calavamo, quindi dopo una decina di calate con relativi jig persi decidiamo di smettere.
seduti in punta della barca a chiacchiere, verso le 10 di sera decidiamo di andare a letto, e Kiril se ne esce con "dò l'ultima chance al megabarracuda"
detto fatto, come il jig tocca l'acqua vediamo saettare il mostro a prendere il jig e partire a razzo verso il largo, probabilmente era sotto la barca attratto dalla luce!!
Dopo qualche minuto comunque è in barca, pronto per le foto prima del rilascio, e vediamo che è allamato a bordo bocca, posizione che ha salvato il dacron dell'assist hook


Soprese finite? no, decisamente.
Tarda mattinata, sole quasi a picco, niente vento, si decide per un'oretta di vertical. Decido di calare pesante ma non troppo, 250 grammi con SpeedMaster 400gr abbinata ad un Trinidad 30 libbre, mulinello rotante che mi impaccia un po' nell'azione ma mi garantisce qualche possibilità in più in caso di pesci importanti.
Ed il pesce importante arriva, ma inizialmente non si capisce cosa sia, visto che non si schioda dal fondo, e penso subito ad una cernia, mentre attendo che si intani e recida il fluoro o la treccia sul corallo.
Canna in cintura e tutto il mio peso indietro, pian piano si alza e passa dai 90 metri ai 20, dopodichè si rimette a tirare e non si fa vedere.
Finalmente la vedo, anzi, la sento, perchè le grida dell'equipaggio sono inconfondibili : SHARK!
Bello! SHARK! Si! Grosso! C....O, il dacron! No, il dacron l'avevo cambiato con un cavo d'acciaio da 150 lbs, niente paura, l'amo è al sicuro.
Dai allora, boia chi molla, dopo 40 minuti devo ancora dare di braccia anche se non ce la faccio più, in effetti per 4 ore dopo non ho più pescato.
Ecco le foto, ed il video. E' una bella grigia sui 55 chili, incinta di tanti piccoli qualetti, che è tornata a pinneggiare tranquilla, magari un po' spaventata, nel suo bellissimo mare.





Il mercoledì prima di partire è quello dei leoni, i pesci non lasciano respiro per taglia e per numero, arriviamo a prendere 6 pesci in 5 persone contemporaneamente,
con un gt ed una cernia sullo stesso popper







Sono l'ultimo a lanciare e lo resto tutto il giorno, vista la mia fortuna con lo squalo voglio che gli altri prendano il big GT.
Ma il vento è dalla mia parte, faccio un lancio più lungo del normale e pesco dove non è arrivato nessuno, poca acqua ma con qualche buco blu scuro.
La cacciata è lunga, l'acqua si apre 10 metri prima e quando sento Stefan dire <<che c..o è quello? >> ho già incannato il pendolino Roma-Milano che dice di no, lui oggi verso la barca
non vuole venire, ha deciso che deve far fumare lo stella 10000 e così fa, ma non cedo e pian piano, mano sulla bobina per frenare un po' la fuga, lo tiro vicino, ma sono sul tetto e non lo vedo, fin quando sento che la tensione sul filo cede, segno che al piano di sotto hanno fatto il loro lavoro e hanno issato in barca il pesce, e l'urlo di gioia della crew al grido di <<BIG FISH!!!>>
Scendo un po' tremolante la scaletta e lo vedo! 35 chili, un bel Ringpop Megamouth in bocca, lo abbraccio e dopo le foto lo pianto di testa in acqua, sperando che non abbia patito troppo il combattimento, e per fortuna riparte a razzo andando a cercare il primo dentista disponibile, visto che lo ZioFester gli ha fatto tanto male!!!!!



Il bilancio è decisamente positivo, l'ultimo giorno lo passo a lavare e metter via le canne, mentre l'Happy popper Team, come si sono battezzati i miei compari, continua a lanciare tutto il giorno, ma ormai la magia è svanita, il mercoledì da leoni è passato


L'appuntamento è al 2013, stesso periodo...obiettivo DogTooth tuna, quest'anno mi è sfuggito, ma sto già affilando le armi
