Dopo aver chiesto informazioni a destra e sinistra e aver spulciato siti su siti, finalmente ho portato in laghetto i microondulanti pica spoon.
Premesso che avevo solo due colorazioni a disposizione (e ci mancherebbe... con quello che costano) e che la mia esperienza a spinning non è delle migliori ci tenevo a condividere la prova sul campo con gli altri utenti che erano incuriositi da questo artificiali (chiaro, poi valutate voi e pesate i pro e i contro rapportandorli all'esperienza di un principiante dello spinning).
Allora veniamo al sodo. Parto con il dire che la giornata è stata mediamente disastrosa. Sono arrivato al laghetto verso le 7:30 del mattino con un freddo pungente e una leggera brezza. Le trote bollavano allegramente e si facevano vedere con vivaci salti (situazione idilliaca del tipo "ueh! siamo qui!!"). Tempo neanche venti minuti e si alza il vento che increspa la superficie dell'acqua e spazza via le nubi dando via libera a un sole che verso le 10 si fa bollente (sono passato da: maglia sportiva termica+pile+giacca a vento a t-shirt stile scampagnata estiva come niente). Trote praticamente scomparse nel nulla... schiacciate probabilmente sul fondo del centro del lago in totale apatia, salvo qualche sporadico giro di piccoli banchi di una decina di unità (più di un pescatore si lamentava della completa inattività del lago).
Ok. In un certo senso le condizioni ideali per provare questi ondulanti che vengono spacciati come "miracolosi", avendo poi la possibilità di confrontarli con gli altri artificiali che avevo con me (rotanti mepps, martin e geologic/caperlan, ondulanti ardito, sefir e Yo Zuri).
La caratteristica che più mi ha colpito dei pica è realmente la lentezza con cui possono essere recuperati. Certo 3.5g non consentono lanci stratosferici, tuttavia possiamo riavvolgere con tutta calma osservando l'ondulantino che sfarfalla in modo veramente ipnotico e sembra anche che questa caratteristica piaccia molto ai pesci. Di fatto, nel pomeriggio il pica spoon giallo è stato l'unico che mi ha garantito attacchi e ferrate, mentre gli aglia argento, il martin oro e gli ardito sono passati totalmente inosservati (sicuramente è un caso... ma chissà).
Ma qui il punto dolente. 6 ferrate con il pica... e 6 trote perse. Gli ami "di serie" sono tutti senza ardiglione e purtroppo, sicuramente per mia inesperienza con questo tipo di ami, le conseguenze si sono viste. Ogni volta che ferravo la preda e iniziavo a recuperare la trota coinvolta faceva 2 o 3 salti fuori dall'acqua dopo i quali era categoricamente slamata. Vi lascio immaginare la rabbia! Sicuramente proverò a sostituire l'amo con un'ancoretta di peso simile verificando che non alteri eccessivamente l'assetto.
Altra piccola delusione è la verniciatura, che ha iniziato a "scheggiarsi" nei punti in cui "rimbalzano" gli split ring dopo una trentina di lanci, lasciando intravedere il metallo (come si vede nella foto).

Riassumento la mia esperienza: picaspoon 6 - altri 0, ma gli ami.... grrrrrrrr
Comunque sia... la mia prossima missione sarà l'autoriproduzione casalinga dei pica, così potrò sperimentare tutti i colori che voglio!
Spero di aver tolto un po' di curiosità agli interessati!
Ciao a tutti.
PS. giusto per concludere... ci ho pure rimesso il cimino della shimano a causa di una frustata in fase di lancio in cui ho preso in pieno un ramo


Questo post è stato modificato da PesceDiavolo: 19 March 2011 - 15:25 PM