Prendo spunto da una frase di Federico Ielli presa da un altro topic (la riporto qui per non andare OT di là).
se veramente si vogliono tutelare l'ambiente e le specie native è necessario eviscerarsi da ogni forma di protezione del proprio orticello.
premetto che quanto sto per postare è un piccolo "gioco", volutamente provocatorio,finalizzato a portarmi e portarvi a fare qualche ragionamento e riflessione sul tema.
questro punto di riflessione non è necessariamente allineato al mio pensiero,è solo uno spunto da cui partire 
mi aggancio al fatto che la frase di Federico è stata espressa in forma ipotetica, e mi permetto quindi di addentrarmi nell'ipotesi, provando a giocare un po'...provocatoriamente 
Cioè, Federico sembra dire: se si vogliono tutelare le specie native, la strada è questa (lasciare da parte gli interessi personali o di tecnica). E io non posso che concordare.
Ma la frase ha un "se" davanti. SE si vogliono tutelare.
Perchè la domanda seguente dovrebbe essere: si vogliono tutelare?
Ormai la situazione della fauna ittica di oggi è una realtà.
Ferma restando l'importanza delle azioni preventive (es: divieto di immettere pesci alieni dove non sono ancora presenti), ha davvero senso scandalizzarsi quando e dove i pesci alieni già ci sono, e magari sono anche integrati (più o meno bene) nei nostri ambienti?
Oggi il mostro e il padre di tutti i mali è il siluro, 20 anni fa lo era il luccio alloctono, prima ancora l'iridea... e così via.
A distanza di decenni, la presenza di iridee e bass nelle nostre acque è considerata la normalità.
Tra 30 anni forse sarà la stessa cosa per il siluro e i nostri figli/nipoti si scandalizzeranno per la presenza del pesce coccodrillo nelle acque del Po o del Tevere (peraltro magari divertentissimo da pescare).
Ormai, il super mix ittico è stato fatto, indietro non si torna.
Ne prendiamo atto, facciamo il possibile per ridurre l'impatto negativo delle specie che si sono adatatte "male" al nostro ecostistema, e sicuramente evitiamo in ogni modo l'arrivo di nuove specie alloctone (tradotto: il siluro ormai ce lo teniamo, mettiamocelo bene in testa, ma evitiamo di far arrivare il pesce coccodrillo).
Per il resto, impariamo a convivere con una biodiversità ittica che non è necessariamente solo negativa, ma può anche portare ricchezza (in senso lato).
Alla fin fine, qualcuno aveva già provato anni fa a fare tanti discorsi su una ipotetica "razza pura"... certo, non ne parlava pensando ai pesci.. sta di fatto che le cose non gli sono andate tanto bene 
Che ne dite? avete voglia di provare a giocare un po' con la fantasia su questo spunto? 