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Determinare l'età del pescato


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20 risposte a questo topic

#1 Mirko Salabracco

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Postato 22 July 2009 - 10:35 AM

Ricollegandomi ad un altro topic su cui si discuteva l'età di una trota marmorata......

http://www.pescanetw...cord-marmorata/



Come si fa a determinare l' età del pesce che peschiamo??? Cosa bisogna guardare per stimarne l'età??

potremmo parlare delle varie specie ittiche....



#2 GioSarca

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Postato 22 July 2009 - 14:19 PM

Intanto do il mio contributo mettendo due (placche opercolari?) di due pesci differenti cresciuti allo stato naturale nel Sarca, le foto sono ritoccate per metterne in risalto gli accrescimenti annuali:

Una grossa trota fario di 56 cm femmina cresciuta in fiume
839_100_2871.jpg
a1.JPG
a2.JPG
a3.JPG


Un' ibrido a prevalenza fario di 40 cm femmina cresciuto in fiume
100_3030.JPG
b1.JPG
b2.JPG
b3.JPG

Ho provato a mettere dei puntini dove si vedeva una variazione di densità della placca ma non sono molto convinto...richiederei parere a chi ha esperienza nel settore :)
ciao



#3 corrado71

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Postato 22 July 2009 - 14:37 PM

dalle informazioni in mio possesso sarebbe necessario contare gli anelli di accrescimento delle squame

non potendolo fare ad occhio nudo, è necessario utilizzare un microscopio ed osservare una squama contandone gli anelli

Chi vuol essere lieto, sia:
di doman non c'è certezza.


15/09/1971


#4 Federico Ielli

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Postato 22 July 2009 - 14:52 PM

Spiritosi :lol: Comunque il conto chi lo paga? Non è ora di "promuovermi"? :D Bene, tra l'altro ho perso un sacco di tempo a scrivere il post....che non trovo più :( Non è partito o non l'ho salvato. Vecchiaia? :? Ricominciamo da capo, spero non solo per la gloria, perchè il tema è abbastanza complesso. Allora, età dei pesci ossei: ci sono essenzialmente due metodiche per calcolarla. La prima, piuttosto complessa, si basa sull'uso di formule algebriche (Von BertalanffY) :? :? :? che tengono conto di alcune variabili, quali la struttura di popolazione, l'accrescimento teorico, la mortalità diretta ed indiretta (pesca) ecc. Questa lasciamola per ora ai tecnici. La seconda, più diretta, è alla portata di tutti, basta un po' di pazienza ed il possesso di un buon microscopio ottico. Si tratta del metodo scalimetrico/opercolimetrico, che realizza l'età di un pesce osseo dall'analisi delle sue strutture (ossee), tipo squame=scaglie, opercoli (ossa che ricoprono le branchie), vertebre ed otoliti. Solitamente per i salmonidi si impiegano le prime due strutture: squame (metodo scalimetrico) ed opercoli (metodo opercolimetrico). Il metodo si basa sul fatto che i pesci ossei metabolizzano con la dieta i sali di calcio (carbonati e fosfati), deponendoli sulla matrice ossea per i processi di ossificazione. La velocità di metabolizzazione, quindi di deposizione, è direttamente proporzionale alla temperatura dell'acqua. Per cui è massima d'estate, minima o quasi nulla d'inverno, quando le temperature si abbassano anche a 2-3°C. Quando questo avviene, sulla struttura ossea (squame, opercoli, ecc.,) cessa la deposizione del calcio e si forma un vistoso anello (annulus) che demarca un inverno d'età, grossomodo corrispondente ad un anno atmosferico. In pratica tot annuli corrispondono a tot inverni (anni) del pesce, esattamente come avviene per gli anelli concentrici di un tronco che demarcano l'età di un albero. Tutto semplice quindi? Non proprio, anche perchè esistono dei falsi anelli, che possono trarre in inganno. Più l'animale è vecchio, maggiore è la possibilità della presenza di falsi anelli, che solo un occhio esperto può evidenziare. Spesso i falsi anelli sono interrotti e non continui lungo tutto il bordo della squama/opercolo, oppure sono troppo vicini tra di loro per essere considerati annuali, oppure ancora tendono a confluire. Comunque sia,il conteggio ad occhio nudo degli "annulus" è abbastanza semplice, occorre solo un po' di pazienza. Si fanno bollire l'opercolo o le scaglie, quindi si puliscono i reperti sotto l'acqua tiepida, cercando di nettarli bene dai residui di pelle e di carne. Quindi gli si asciuga e già da qui, soprattutto dall'opercolo, è possibile valutare la presenza ed il numero di "annuli" = inverni del pesce, guardandoli in controluce. Per una migliore risoluzione si possono detergere con olio di cedro, che li rende traslucidi, e quindi osservarli al microscopio ottico. Una volta calcolata l'età (si fa la media sui due opercoli o su una decina di squame), è addirittura possibile risalire agli accrescimenti annuali, applicando una proporzione che tiene conto dell'età del pesce al momento della cattura e di un coefficiente di conversione dell'ingrandimento ottico. Infine, per fare un esempio pratico, se l'opercolo del pesce presenta sette "annuli" completi, si dice in gergo che ha 7 + inverni di età, ovvero è entrato nell'ottavao anno. Mi spiace non avere un'immagine dimostrativa in digitale. Basta per Ora.
Federico Ielli

#5 Federico Ielli

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Postato 22 July 2009 - 14:56 PM

Dimenticavo un particolare importante: con il primo metodo(indiretto e teorico) non è necessario sacrificare i pesci, con il secondo (diretto) si.
Federico Ielli

#6 Federico Ielli

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Postato 22 July 2009 - 15:41 PM

Detto fatto, ecco le foto che mancavano. Bravo JoeSarca, peccato solo che gli opercoli (soprattutto il secondo, quello della fario di 40 cm) siano piuttosto bruttini. Probabilmente andavano puliti ed asciugati meglio, onde evitarne l'opacizzazione, ed eventualmente trattati con olio di cedro, che li rende traslucidi e quindi meglio interpretabili. Dai tuoi pallini, infatti, sembrerebbe che la trota ha un'età di 8 anni in un caso (pallini rossi) e di 6 nell'altro (pallini gialli). A parte il primo rosso, che indica il centro di ossificazione primario, da cui partono i processi di deposizione del calcio, tutti gli altri "dovrebbero" indicare un annulus. In realtà ci sono alcuni falsi anelli, in particolare l'ultimo in alto. La differenza tra i due metodi di analisi (pallini rossi e gialli) è dovuta al fatto che i pallini, per correttezza di metodo, devono essere posizionati nello spigolo, dove l'annulus si piega ad angolo quasi retto, proprio per evitare le false interpretazioni delle misure fatte dove gli anelli sono paralleli. Così, ad esperienza, la trota in questione dovrebbe avere al massimo 6 o 7+ inverni d'età. Ma ripeto, l'opercolo è brutto. Il primo opercolo è meglio, anche se non eccezionale. In tal caso la trota (56 cm) dovrebbe avere 7 o 8+ inverni d'età. Considera che in tal tipo d'analisi è essenziale conoscere il periodo di cattura e se l'animale è stato immesso (in quale stadio vitale) o se è nato nel fiume. :wink:
Federico Ielli

#7 Mirko Salabracco

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Postato 22 July 2009 - 15:41 PM

molto molto interessante :2thumbs: :2thumbs:

#8 GioSarca

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Postato 22 July 2009 - 15:55 PM

La seconda l'ho presa domenica e è finita a tavola oggi, l'ho pulita di fretta in pausa pranzo la prima l'ho catturata un mesetto fa, per completezza metto le foto. Per me sono o nate in fiume o cresciute da 6/9 cm....quella di 40 ho il dubbio che sia ibridata...
ciao

#9 Federico Ielli

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Postato 22 July 2009 - 16:45 PM

Il tuo dubbio è una certezza. La seconda fario, infatti, è ibridata e rispecchia il fenotipo selvatico dominante del Sarca (può benissimo essere nata in fiume). La prima, invece, bella grossa, è una fario atlantica che dubito sia nata in fiume o immessa in stadio giovanile. Penso piuttosto ad un pesce immesso già adulto o pseudo adulto. Questo confermerebbe anche quelle che potrebbero essere le età dei due pesci da quanto si desume dall'analisi, pur sommaria, degli opercoli :wink:
Federico Ielli

#10 Flyfisher

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Postato 22 July 2009 - 19:32 PM

:applaus: compimenti discussione moolto interessante :)

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#11 zio

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Postato 22 July 2009 - 19:36 PM

Grande Federico,ottima spiegazione come sempre,sarà utilissimo questo topic!
:wink:
Grazie ! :wink:
Fà balà la cana...

#12 giginho

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Postato 22 July 2009 - 19:47 PM

Gande federico come al solito :up:

Comunque ho letto(non mi ricordo dove :oops: ) che le carpe crescono di 5-6cm all'anno in media...quindi una carpa di 50cm dovrebbe avere circa 8-10anni...potrei anche sbagliarmi :D
A cosa vado?? A quello che si attacca!! 18 Anni
Utente a continuo rischio di ban...

#13 Flyfisher

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Postato 22 July 2009 - 21:02 PM

e per quanto riguarda i lucci e i cavedani si sà qualcosa? :)
per i cavedani c'è differenza tra l'accrescimento in fiume e in lago? mi sembra che sul lago sia nettamente maggiore ( almeno per le catture che ho fatto..intendendo come fiume il ticino e lago il lago di como..per avere un'idea..)

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#14 Federico Ielli

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Postato 23 July 2009 - 10:11 AM

Sicuramente l'accrescimento dei cavedani "lacustri" è maggiore di quello dei confratelli fluviali, proprio per le caratteristiche ecologiche dell'ambiente, ti do comunque alcune dritte sull'accrescimento. L'età massima osservata in Italia è di 12 anni, cui corrispondono una lunghezza totale di oltre 50 cm e un peso corporeo di 2 kg. Tuttavia il cavedano può arrivare anche a 60 cm e a circa 4 Kg negli ambienti in cui sono presenti buone risorse alimentari (vedi laghi, appunto). Fino al IV anno di età l'accrescimento è simile nei maschi e nelle femmine, poi queste ultime si accrescono di più e sono più longeve. Nel Po piacentino gli accrescimenti sono questi: 14-16 cm al primo anno (35-45 g); 23-30 cm al terzo anno (310-340 g); 33-35 cm al quinto anno (450-600 g). Dal sesto/settimo anno in poi la popolazione è costituita solo da femmine. C'è da aggiungere il fatto che il metodo scalimetrico/opercolimetrico utilizzato per l'età è in questo caso un po' meno efficace, anche se impiegabile. In altre parole, riproducendosi il cavedano, come la maggior parte dei ciprinidi, nella tarda primavera/inizio estate, quando la temperatura dell'acqua è elevata, non evidenziano un interruzione della deposizione ossea in quel momento (corrispondente alla natalità), ma in inverno. Quindi, l'età calcolata risulta, in realtà, sottostimata. Esistono dunque altre tecniche di rilevamento dell'età, come l'utilizzo delle otoliti o delle vertebre.
Federico Ielli

#15 GioSarca

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Postato 23 July 2009 - 14:52 PM

Anch'io quella di 40cm l'avevo subito catalogata come ibrido...poi pareri contrari mi hanno messo il dubbio, comunque quelli sono gli ibridi che si prendono quando c'è poca attività del selvatico, se si va in Sarca quando l'attività del selvatico è buona si catturano ibridi molto più marmorata all'aspetto e qualche marmorata.

Quella di 56 cm non so da dove derivi certo è che vista la struttura del corpo, le pinne perfette i modesti accrescimenti e l'età stimata sono almeno 5 anni che è in fiume visto che il prontapesca è fatto con le 1+/2+. Anche a vedere il ceppo è proprio quello allevato dalle pescicolture da cui ci riforniamo fino ad alcuni anni fa poi è stato cambiato.
ciao

#16 Federico Ielli

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Postato 23 July 2009 - 16:10 PM

Sono perfettamente d'accordo con te. E' chiaro che la trota di 40 cm può tranquillamnte essere catalogata come fario e che la percentuale d'ibridazione è veramente minima, però è un fenotipo decisamente diffuso ed omogeneo. Si, sono frequenti anche gli ibridi intermedi, con livrea marmorata grigia e punti rossi abbondanti, tipo questo

583_fenotiposarca.jpg


La fario di 56 può essere effettivamente una trota immessa all'età di 1+ o 2+ inverni, quindi di 2 o 3 anni circa.


Federico Ielli

#17 Flyfisher

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Postato 23 July 2009 - 16:45 PM

Sicuramente l'accrescimento dei cavedani "lacustri" è maggiore di quello dei confratelli fluviali, proprio per le caratteristiche ecologiche dell'ambiente, ti do comunque alcune dritte sull'accrescimento. L'età massima osservata in Italia è di 12 anni, cui corrispondono una lunghezza totale di oltre 50 cm e un peso corporeo di 2 kg. Tuttavia il cavedano può arrivare anche a 60 cm e a circa 4 Kg negli ambienti in cui sono presenti buone risorse alimentari (vedi laghi, appunto). Fino al IV anno di età l'accrescimento è simile nei maschi e nelle femmine, poi queste ultime si accrescono di più e sono più longeve. Nel Po piacentino gli accrescimenti sono questi: 14-16 cm al primo anno (35-45 g); 23-30 cm al terzo anno (310-340 g); 33-35 cm al quinto anno (450-600 g). Dal sesto/settimo anno in poi la popolazione è costituita solo da femmine. C'è da aggiungere il fatto che il metodo scalimetrico/opercolimetrico utilizzato per l'età è in questo caso un po' meno efficace, anche se impiegabile. In altre parole, riproducendosi il cavedano, come la maggior parte dei ciprinidi, nella tarda primavera/inizio estate, quando la temperatura dell'acqua è elevata, non evidenziano un interruzione della deposizione ossea in quel momento (corrispondente alla natalità), ma in inverno. Quindi, l'età calcolata risulta, in realtà, sottostimata. Esistono dunque altre tecniche di rilevamento dell'età, come l'utilizzo delle otoliti o delle vertebre.


capito grazie mille!
i valori per gli accrescimenti che mi hai fornito relativamente al Po dici che possono essere più o meno veritieri anche per il Ticino ( nel senso che si tratta comunque di un grande fiume)o pensi che possa cambiare di molto? se posso prenderli come buoni anche per il ticino allora il mio big cavedano con 1.850 kg doveva esser bello vecchiotto! :D

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#18 Federico Ielli

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Postato 24 July 2009 - 07:36 AM

Si, puoi prenderli come buoni anche per il Ticino e, certamente, un cavedano di 1,850 kg ha una certa età. Mi riprometto, più in là, di fornire alcuni dati più dettagliati sugli accrescimenti (anche del luccio) e di postare un opercolo decente, nel quale si distinguano bene gli "annuli". :wink:
Federico Ielli

#19 Flyfisher

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Postato 24 July 2009 - 17:52 PM

ok grazie mille! :)

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#20 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 28 July 2009 - 08:26 AM

Avevo promesso di ritornare sull'argomento, e così è. Posto un opercolo di trota marmorata di 42 cm, presumibilmente pura, catturata in Avisio

Il primo fotogramma raffigura l'opercolo pulito sotto l'acqua dopo la bollitura della testa; il secondo invece raffigura la stessa struttura ossea dopo trattamento con olio di cedro, che la rende traslucida. Ho indicato con dei pallini blu il bordo dell'annulus (zona di demarcazione corrispondente al periodo invernale durante il quale cessa la deposizione dei sali di calcio), corrispondente, grosso modo, all'anno di età dell'animale. Nel caso specifico, i pallini sono segnati sull'angolo dell'annulus, per evidenziarlo meglio. I pallini sono 4, ma il primo dal basso sta ad indicare il centro di ossificazione primario, dal quale partono appunto i processi di sintesi ossea. Quindi La trota in questione ha un'età stimata di 3+ inverni: è cioè entrata nel quarto anno di età, in media con gli accrescimenti specifici per quelle acque.

opercolo non trattato
474_opercolo1.jpg

opercolo trattato con olio di cedro
753_opercolo2.jpg

Alla prossima :wink:


Federico Ielli


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