Con questo post non ho ovviamente la pretesa di poter aggiungere nulla al dibattito attualmente esistente sull'argomento, ma voglio solo farmi (e farvi) alcune domande, a cui immagino non potremo dare risposte.
Premesso che il problema del bracconaggio esiste da secoli ed esisterà (temo) per sempre, adesso è tornato in prima linea per una serie di episodi molto gravi, in primis quello che sicuramente conoscete tutti, avvenuto ai laghi di Mantova.
Poprio oggi ho letto di un altro caso a Loreo (Rovigo), ieri invece il caso di Bilancino dove 3 persone pescavano tranquillamente lucci in periodo divieto e se li caricavano in auto, due giorni fa ho ricevuto un video di due "pescatori" a Candia Canavese (TO) intenti a calare una rete...
Insomma, cose che accadono più o meno sempre, ma adesso che se ne parla (a causa dell'episodio di Mantova) sembra che escano una miriade di notizie.
Eviterei possibilmente commenti relativi alla nazionalità dei bracconieri, dato che non agigungono alcun contributo utile al topic, anche considerato il fatto che (nei casi sopra citati) sono coinvolti sia stranieri che italiani.
Ma ecco cosa mi (e vi) chiedo: secondo esiste un modo per arginare questa piaga? O, come per i furti, le violenze, le truffe, dobbiamo rassegnarci a pensare che è qualcosa che esisterà sempre?
Dal giorno successivo all'episodio dei laghi di Mantova, ho visto nascere decine di peitizioni e raccolte firme. Benissimo. Sicuramente meglio farle che non fare nulla. Ma serviranno a qualcosa?
Noi "semplici" pescatori amatoriali, possiamo fare qualcosa, nel concreto, a parte denunciare eventuali situazioni anomale che dovessimo vedere?
Le guardie (volontarie) possono davvero fare qualcosa?
Le forze armate cosa potrebbero fare (in più)? E al posto di cosa? CI aspettiamo che smettano di pattugliare le zone di spaccio, per pattugliare i fiumi? Avrebbe senso?
Le istituzioni, a loro volta, come potrebbero intervenire, tenendo appunto conto che la coperta è "corta", e che quindi, per intervenire sul bracconaggio, molto probabilmente dovrebbero "scoprire" qualche altro settore?
Il timore (nonchè il senso di questo post) è che purtroppo stiamo parlando di una piaga difficilmente contrastabile. Adesso ne parlano tutti perchè (lo ammetto) le foto relative al primo episodio sono davvero raccapriccianti e inquietanti.
Ma sono praticamente certo che, anche adesso mentre sto scrivendo, qualcuno, in qualche tratto di fiume/lago italiano sta prelevando del pesce in modo irregolare.
E la colpa di chi è (oltre che sua, ovviamente)?
Sicuramente dei ristoratori che gli comprano il pescato... forse è da lì che potrebbe/dovrebbe partire la battaglia.
Ma finchè ci sarà anche un solo ristoratore disonesto, che preferisce acquistare il pescato di frodo rispetto a quello ufficiciale, stiamo pur certi che ci saranno i bracconieri.
Dopodichè, se non scatta qualcosa lì, e se quindi il mercato nero resta vivo, faccio fatica a pensare che ci siano davvero i mezzi e le risorse per fermare i bracconieri.
Con buona pace delle pur lodevoli petizioni e raccolte firme.