Ciao a tutti!
In un certo senso, questa è la "continuazione" del topic pubblicato, sempre da me, stamattina, che potete trovare qui.
Dopo aver dimenticato i miei preziosissimi lombrichi in Martesana, la mattina prendo l'attrezzatura da spinning, deciso a fare qualche lancio con il rotante, con l'ondulante o con l'esca che mi sentivo di usare... Insomma, una cosa piuttosto spartana .
Comincio con un ondulante argentato, però poi qualcosa mi dice che non è l'esca giusta e cambio, optando per un rotante, sempre argentato, Mepps dell'1.
Un signore mi dispensa qualche consiglio su dove lanciare il rotante per provare a insediare qualche persico reale (perca fluviatilis) e io, come da manuale, fallisco miseramente per il "gusto" di fare una figuraccia .
Monto infine una testina piombata con uno shad piuttosto leggero.
Poi, avvicinandomi ad alcune panchine, noto, sotto una di essa, un qualcosa di scuro. Mi sorge un'idea. La scatoletta dei lombrichi? Faccio qualche passo, la macchiolina nera diventa qualcosa di definito... Un recipiente rotondo blu col tappo verde. Sono proprio loro, i lombrichi!
Euforico, monto il classico amo del 12 senza ardiglione, tagliando via moschettone e testina piombata con annesso shad.
Innesto un lombrico, lancio, stranamente, fin quasi sull'altra sponda.
Un cavedano italico (squalius squalus) in caccia sulla superficie si fionda sul lombrico, lo azzanna, letteralmente.
Ferro.
Ce l'ho.
Lo tiro su.
Non ho un guadino, la frizione fischia mentre lo faccio passare sopra la ringhiera.
Lo poggio a terra.
Lo misuro.
Il "pesciolino" misura 34 centimetri.
Svengo !
Ora, per i cavedanisti incalliti ed esperti (e immagino ce ne siano molti che bazzicano il forum) non è un granchè, diciamo pure mediocre come pesce, però vi assicuro che per me un pesce simile in Martesana (naviglio milanese, che per i non addetti ai lavori, come ho già detto nel precedente topic, è diventata l'oasi del pinnuto diffidente), è un traguardo favoloso.
Oltretutto, è il mio secondo cavedano di sempre, o almeno credo, siccome potrei averne pescati di minuti minutini anche qualche anno fa, sempre in Martesana, quando si prendeva di tutto.
Dopo aver rifatto qualche lancio nella stessa zona e dopo non aver ottenuto nulla di nuovo da parte degli amici cavedani, se non qualche occhiata incuriosita al vermiciattolo, mi sposto più avanti, dove c'è una breve rampa che giunge fino al livello dell'acqua. Dopo pochissimi lanci, l'esca transita nelle vicinanze di un piccolo banco di scardole italiche (scardinius hesperidicus), e proprio una di esse si stacca dal gruppone e si avvicina al mio lombrico. Prima lo guarda incuriosita, poi si fa avanti un po' di più, sempre un po' di più, finchè anche questa non dà un morso netto alla mia esca. Il secondo pesce della giornata. Stranamente, la resistenza è quasi nulla e la tiro fuori dall'acqua praticamente di peso.
La misuro, 20 centimetri. Non fenomenale, certo, ma sono abbastanza soddisfatto di questa seconda, inaspettata cattura .
Dopo aver tentato a vuoto qualche altro lancio, mi rendo conto che è tardi e devo tornare a casa causa forza maggiore (il mio stomaco, ndr).
La Martesana è tornata a regalarmi emozioni. O forse ero io che sbagliavo la maniera di cercarle. Appena tornerò dalle vacanze, di sicuro ci riproverò (anche se la mia priorità sarà tentare la carpa in Darsena).
Un saluto, e complimenti, se siete arrivati fin qui. Sotto avrei voluto mettere le foto dei due amici pinnuti con tanto di metro a fianco, ma non riesco a caricarle !
P.S.: come al solito, critiche, consigli & affini sono i benvenutissimi!