Eccomi qui a raccontarvi alcune brevi uscite fatte nel periodo di vacanze nella mia amata puglia in terra salentina , 2 settimane di relax e puro divertimento con donna e amici ( anche se una palla al piede dal lato piscatorio )
La prima settimana passa piuttosto liscia, non sono riuscito a fare nemmeno due lanci ma mi consolavo con il fatto che le condizioni metereologiche non erano il massimo 35-40 gradi e mare a tavoletta.
L ‘ultima settimana essendo stufo di passar le giornate in spiaggia e non riuscendo a passare neanche una notte a pescare, causa serate devastanti e stanchezza, opto di pescare durante le ore più calde.
Il martedi abbandono le lucertole sotto il sole e mi dirigo in compagnia di un amico non pescatore verso la scogliera, anche lui con la voglia di
provar a far due lanci, si monta il tutto e si parte a martellare. Tempo 10 minuti con la canna dell’amico al primo lancio per fargli vedere come recuperare l’esca parto subito in sbam, all’ appello un serra che mi coglie impreparato essendo con attrezzatura non mia con sotto un nylon del 0,25 mi fa passare momenti di panico ma riesco a portarlo a riva.
Poi non riusciremo a vedere più nulla per le restanti 2 orette, il caldo inizia a farsi sentire e un bagno e d’obbligo.
Giorno dopo nelle ore centrali riuscirò a dedicare qualche ora, unico attacco di una spigola sui 30-40 durata in canna un nanosecondo.
Il giovedi capita quello che aspettavo da giorni, scirocco inizia a farsi sentire come si deve, e finalmente mareggiata. Dopo pranzo parto in
solitaria per tutto il pomeriggio, ma l’unico attacco un piccolo serra che al secondo salto mi saluta, torno in spiaggia il solito bagno per rinfrescare le idee e decido di dedicare ancora qualche lancio al tramonto.
Il sole inizia a calare, le onde picchiano a dovere sugli scogli e le risacche non mancano, arrivo in una caletta con una grossa
corrente, ma purtroppo e ancora circondata di bagnanti ma uno spot del genere non posso saltarlo, a distanza modera dagli ombrelloni decido di batterlo comunque, e al 4-5 lancio botta assurda in canna e lui il big, subito si fa riconoscere con salti spettacolari tra le onde e la frizione finalmente canta, riesco a portarlo a vista d’occhio e bello, grosso, adrenalina a mille, ma lui non molla ormai esausto cerca ancora la fuga sotto lo scalino mi tocca entrare in acqua con mareggiata e infradito ai piedi, per poco non piantavo un volo un attimo di distrazione e crack la canna si rompe, afferro la treccia, di prepotenza lo tiro a riva e finalmente mio.