Ci sono delle esperienze destinate a farsi ricordare per sempre. E spesso le più belle sono legate, almeno per quanto mi riguarda, ai viaggi, alla scoperta di posti, ambienti, colori, odori nuovi.
Beh, sicuramente quella di cui sto per raccontarvi è stata una delle esperienze più belle della mia vita...
Non è stato un viaggio DI pesca, chiariamolo subito: è un viaggio che con mia moglie sognavamo già da alcuni anni, e che solo ora è stato possibile realizzare per via di un insieme di circostanze favorevoli, alla scoperta di una parte di mondo che ci affascinava enormemente. Tuttavia, se lo racconto qua sul forum, è perchè, ovviamente, in uno dei templi assoluti della pesca non potevo perdere l'occasione anche per la mia più grande passione...
Ma procediamo con ordine.
Innanzitutto vi dico che organizzare il viaggio non è stato per nulla facile. L'idea era prenotare un volo low-cost, noleggiare una macchina e partire alla ventura: ci saremmo fermati quando e dove il posto ci fosse piaciuto. Per fortuna, una coppia di amici che stava organizzando per puro caso lo stesso viaggio per il prossimo agosto ci ha detto che è assolutamente necessario prenotare o si rischia di dover dormire quasi sempre in auto! E infatti, nonostante la stagione turistica inizi solo a Pasqua, in Scozia quasi tutte le strutture ricettive sono quasi al completo!!!
Abbiamo così dedicato quasi due settimane prima di partire a prenotare tutti gli alloggi, con un programma messo a punto al 90% da Lucia, che prevedeva 13 giorni in Scozia, 12 pernottamenti in ben 10 strutture diverse, con un tour che inizia e finisce dalla capitale Edimburgo. Ovviamente, la nostra piccolina di due anni e mezzo è venuta con noi (ed il fatto che stavolta ci fosse anche lei ha reso questo viaggio ancora più emozionante), e quindi abbiamo dovuto fare un programma serrato ma compatibile con le sue esigenze.
Per me inoltre c'è stato un altro piccolo sforzo organizzativo legato, per l'appunto, alla volontà di provare a pescare oltremanica. Scrivo qui, anche a beneficio di chi fosse interessato a ripetere questa fantastica esperieza, qual'è la non semplicissima situazione della Scozia per quanto riguarda la pesca.
In tutta la Gran Bretagna esiste una licenza per la pesca ricreativa come in Italia: a differenza dell'Italia, per ottenere una licenza annuale o per brevi periodi (1 o 8 giorni) è sufficiente consultare il sito delle Poste, ovvero le Royal Mail, dove in pochi minuti potrete ottenere, pagando con carta di credito, la vostra licenza di pesca. Io ho optato per una licenza di 8 giorni, scegliendo la più completa che comprende anche salmoni e pesci migratori (eh beh...), al prezzo di 23 sterline (1 sterlina = 1,2 euro). Si può scegliere direttamente al momento dell'acquisto l'ora ed il giorno a partire dal quale decorrono gli 8 giorni. Impossibile farlo in maniera più semplice: con una email sei a posto!
Il problema della Scozia, però, è che quasi tutte le acque interne, almeno quelle più famose ed appetibili per i pescatori, sono private, gestite dai famosi "clan" scozzesi (discendenti di antiche famiglie nobili), per cui per pescare nei templi della pesca occorrono salatissimi permessi giornalieri specifici, che arrivano a costare anche 20 sterline al giorno per un tratto di pochi km (spesso una sola riva). Lascio a voi ogni considerazione in merito...!
In ogni caso, io, dopo aver consultato innumerevoli forum, charter e guide di pesca scozzesi, avevo deciso di provare una giornata di pesca a spinning (nota: non dovunque è ammessa la pesca a spinning, men che meno con esche naturali...molto spesso si può pescare solo a mosca in Scozia!) sul fiume Spey, nel cuore della Scozia, nella zona di Aviemore, ed avevo contattato una fishery locale dove acquistare il permesso. Comunque, con la mia licenza ero confidente di riuscire a pescare un po' in giro per acque "minori"...
Restava ancora un problema...ovvero che viaggiando (per motivi di praticità) col solo bagaglio a mano, mi risultava impossibile portare con me una canna! Ovviamente non mi sono fatto scoraggiare: ho infilato nello zaino solo una scatolina delle mie esche irrinunciabili, con l'idea di comprare direttamente in Scozia canna e mulo (da rispedire poi a casa per posta prima di ripartire)...e infatti...
Ma andiamo con ordine.
Partenza da Ciampino lo scorso 23 aprile, arriviamo in circa 3 ore ad Edimburgo. Dopo aver preso l'auto, partiamo dritti per la prima destinazione, ovvero la piccola cittadina di Anstruther nella zona dell'East Nuke, nel Fife, ovvero la costa est appena sopra Edimburgo. Zona molto pittoresca di pescatori, dove si mangia dell'ottimo fish&chips.
Il giorno successivo invece puntiamo a nord, sempre rimanendo sulla costa, verso Stonehaven. Dopo una visita alla splendida reggia di Glamis, raggiungiamo quest'altra bella cittadina, dove pernottiamo dopo aver visitato il castello di Dunnottar, situato in una posizione incredibile su una scogliera a picco sul mare, in un contesto che lascia veramente a bocca aperta...
Il giorno successivo, invece, dopo aver visitato i castelli di Crathes e di Balmoral (residenza estiva dei reali britannici), cominciamo ad addentrarci nell'entroterra, verso la nostra successiva destinazione Aviemore. Ecco che cominciano a farsi vedere alcuni tra i più famosi fiumi scozzesi, ovvero il Dee...
...e lo Spey...
Anche solo guardando queste foto, si capisce chiaramente perchè la Scozia sia la vera culla della pesca a mosca: corsi d'acqua larghissimi, popolati quasi esclusivamente da salmonidi, che scorrono in vallate ampie e con pochissimo declivio, con profondità davvero ridottissime. Sul Dee ho visto pescatori nel pieno centro del fiume, con l'acqua poco sopra il ginocchio, che lanciavano con le caratteristiche canne da mosca a due mani...
Beh, gasatissimo e già pregustando la mattinata successiva dedicata alla pesca, raggiungiamo la guest house dove abbiamo soggiornato ad Aviemore.
La mattina successiva, mi reco alla fishery per il permesso giornaliero per lo Spey, e mi arriva la tegolona in testa: la pesca nel fiume ed in tutti i suoi affluenti è chiusa ancora per circa due settimane per il periodo di riproduzione dei salmoni!
La delusione è cocente: mi propongono una giornata di pesca nella loro fishery, per altro molto bella, popolata di iridee, ma non sono interessato, sia perchè la pesca nei laghetti non mi interessa neanche in Italia (figurarsi in Scozia!), sia perchè il lago è solo PAM. Passiamo comunque a fare un giro per vedere qualche collega all'opera in questa bella fishery tra i monti del Cairngorm...
Come fare per salvare la giornata? Mi informo e a pochi km c'è il Loch an Eilein, incastonato nei monti, con un bellissimo percorso di circa 8km su tutto il perimetro, e decidiamo con tutta la famiglia di provare questa escursione. Ne è valsa decisamente la pena: vi faccio vedere qualche scatto...
Io ho provato anche qualche lancio: mi hanno detto che il lago è popolato soprattutto di pike e di qualche brown trout...tentar non nuoce! Non caverò una pinna, ma pescare in certi contesti non ha prezzo in ogni caso...
Nel pomeriggio si riparte, puntando a nord verso Inverness. L'indomani sarà dedicato al famosissimo Loch Ness (immaginate mia figlia che, saputa la storia di Nessie, tutta spavalda se ne va in giro col miniretino di Peppa Pig per catturare il mostro!!! ) ed al suggestivo Urquart Castle, proprio sulla sponda di quello che è il più grande lago del UK...
Stiamo entrando nella parte centrale del nostro viaggio, che è stata decisamente la più bella ed appassionante: quella dedicata alle Isole Ebridi.
Questo arcipelago, distinto in Ebridi interne ed esterne, credetemi rappresenta un assoluto PARADISO, sia per noi pescatori che per tutti gli altri. Credo di non aver mai visitato un posto in cui, a distanza di poche centinaia di metri, coesistano ambienti naturali così diversi come una spiaggia tropicale bianca sull'oceano, una scogliera a picco di 50m sul mare, una verdeggiante vallata di pascoli, una foresta canadese, un brullo paesaggio simile alla tundra nordeuropea...veramente indescrivibile! Noi abbiamo visitato dapprima l'Isola di Lewis, tra le Ebridi esterne, e quindi la famosissima Isola di Skye delle Ebridi interne: non riesco neanche a trovare le parole per descrivere quello che abbiamo visto...perciò mi devo affidare alle immagini!
Cominciate ad immaginare di dormire in un villaggio di tradizionali black house del 1700, in pietra e paglia, in un contesto che sembra la scenografia de "I pilastri della terra"...
Ora invece pensate ad un sito megalitico dell'età del ferro, più piccolo ma meglio conservato anche del famoso Stonehenge...
Quindi lasciatevi cullare dalla risacca su questa spiaggia oceanica ai confini del mondo...
...prima di godervi lo spuntare del sole tra le nebbie su queste insenature mozzafiato...
...mentre questo splendido esemplare di Highland cattle vi guarda con la serenità e la saggezza del mondo...
O ancora, immaginate i personaggi di una saga fantasy che popolano questo paesaggio (non a caso noto come Fairy Glen, Valle Incantata)...
Beh, io sono rimasto ammutolito e col cuore in gola molte volte durante questa vacanza, ve lo assicuro...
Volete un po' di pesca ora, dite la verità...
Le Ebridi sono letteralmente tappezzate di loch, piccoli e grandi, e torrenti: tutti, e ripeto TUTTI, popolati stabilmente di trote fario, e oggetto di ottimi "run" di salmoni e trote di mare nel periodo compreso tra giugno ed ottobre. Una situazione idilliaca per un pescatore: ed aggiungeteci che, almeno da quello che ho visto io, non ci pesca quasi nessuno (forse era troppo presto, la maggior parte dei pescatori aspettano i pesci da sogno)...
Il mio scappotto in terra scozzese è arrivato in una mezz'oretta mentre giravamo in auto per Lewis. La bimba dormiva sul seggiolino, e ci troviamo a passare su un ponte su un torrente. Il fascino che esercitano su di me le piccole acque non ha eguali, e propongo a mia moglie una piccola sosta: non posso perdermi questo spot (notate la bollata nella foto)!
Voglio vedere se anche le brown trout scozzesi gradiscono la dieta mediterranea, per cui vado diretto col mio infallibile Martin vespa n. 4. La Abu Garcia Devil 2,40m comprata a Forfar, pur se economica, si rivela molto precisa e divertente...ed ho pure la fortuna di avere mia moglie a scattarmi qualche foto in azione!
Solo pochi lanci e...c'è!!! Emozione fortissima, anche se si tratta di una piccola cattura, ma tutto quello che c'è al contorno dà tutto un altro sapore...e poi guardate che livrea! Si capisce il perchè del nome "brown trout"...
Poco dopo arriverà anche una seconda cattura, davvero una pinellina, ma scappottare in Scozia, in mezz'ora, su uno spot del genere per me è già un grande appagamento...
La seconda esperienza alieutica in terra scozzese me la concedo invece il giorno successivo, sempre sull'Isola di Lewis. Stavolta ho in mente un paio d'ore di pesca all'alba, mentre Lucia e Viola dormono ancora in hotel. Mi dirigo su un altro piccolo torrente che sfocia nel Loch Seafort che ho visto il giorno prima dall'auto e che mi ha ispirato parecchio. Non posso dirvi l'emozione di pescare in un contesto ambientale del genere, alle 6 del mattino, in assoluta solitudine...
Anche stavolta, dopo un inizio difficile, riuscirò a portare a riva qualche piccola cattura, trote sempre bellissime ed emozionanti...
Il viaggio continua sull'Isola di Skye, su cui continuiamo ad assistere ad uno spettacolo della natura dietro l'altro, come un torrente che sfocia nell'oceano con un salto di 50m sullo sfondo del Kilt Rock...
...o uno dei tanti falchi che si concede al nostro obiettivo prima di riprendere il suo volo alto e nobile...
Una delle escursioni più incredibili è stata quella alle cosiddette Fairy Pools (Piscine delle Fate)...non vi dico altro se non lasciarvi alle foto...
Il papà-pescatore, pur tra la curiosità e lo scetticismo degli altri escursionisti (e della stessa famiglia!!!), non può resistere alla tentazione di provare qualche lancio...anche con la piccolina ormai stanca caricata nel marsupio...ed una piccola trota-fatina mi ricompensa dell'audacia!
Altri momenti divertenti ed emozionanti: il castello di Dunvegan e la gita in barca ad avvistare le foche...
...uno scoiattolo curioso che ci è venuto praticamente in braccio...
...l'immancabile suono evocativo e magico delle cornamuse, colonna sonora del viaggio...
Per chi se lo chiedesse, non sono mancati affatto i padellamenti...parlo delle fantastiche scottish breakfast, soprattutto (notare, tra l'altro, il sanguinaccio...alle 8 di mattina è una goduria!!!)...
...ed anche qualche piccolo contrattempo...
Il gran finale della vacanza me lo ha regalato il Loch Lomond, il più grande lago UK, cui ho dedicato l'ultimo scampolo di pesca mattutina, un paio di giorni prima di ripartire...
Quale emozione più grande ci può essere per un pescatore di catturare il suo PRIMO pike (per altro del tutto inaspettato: con la mia attrezzaturina leggera da trote stavo cercando semplicemente qualche persico reale!) in un ambiente del genere...e per di più con la mia mitica esca taumaturgica...il BARN del Decathlon!!!!
Purtroppo ero da solo, e non ho potuto fare uno scatto migliore di questa cattura, prossima ai 60cm, che dopo aver messo a dura prova con le sue sfuriate il mio inadeguatissimo nylon 0,23 e soprattutto il mio cuore (che andava a 3000 quando ho capito cosa avevo incannato...ho ancora l'adrenalina addosso!!!), si è slamato da solo con una testata quando era già a riva (per fortuna...con la mia totale inesperienza, almeno uno di noi due si sarebbe fatto male durante la slamatura!) ma è rimasto per quasi un minuto così come lo vedete per farsi fare questi scatti, prima di mollare una codata e tornarsene nelle profondità del lago...
Non so cosa altro aggiungere. Spero di essere riuscito a trasferirvi almeno una piccola parte delle emozioni che mi ha regalato questo viaggio...ed auguro anche a tutti voi di potere, prima o poi, recarvi in questa terra magica...
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