L'eco ti consiglio di usarlo in modo diverso, e non per cercare semplicemente il pesce.
Per me uscire in barca era fantastico, accendevo l'eco e studiavo i fondali.. mi cercavo i miei spot, me li studiavo e cercavo di capire come affrontarli.
Una lunga strada che ti porta alla cattura, molto più soddisfacente che cercare semplicemente il pesce.
Io praticavo l'inchiku, su fondali che andavano dai 60 ai 130m circa.. mi creavo i miei waypoint ed in base alla corrente ed alle correnti marine facevo in modo di passari sopra controllando la deriva in modo da poter pescare perfettamente in verticale.
Per il palamito posso ipotizzare (non avendo esperienza) che sia altrettanto interessante studiare la morfologia dello spot prescelto per capire come proporre le esche sul fondo.
A volte anche capire la natura e la densità del fondale marino è fondamentale, non conosco le dinamiche di pesca ne il tuo targhet, ma se per esempio vai a cercare dentici, tanute et simili penso sia inutile poggiarlo su una distesa di sabbia inanimata..
Per quanto riguarda il trasduttore, più ampia è la frequenza migliore sarà la lettura del fondale anche a profondità più elevate.
Molto dipende anche da come decidi di installarlo sull'imbarcazione.
Io lo avevo montato all'interno del gavone di poppa, in bagno d'olio.
La scelta della locazione d'installazione è dovuta alle caratteristiche costruttive dell'imbarcazione.
Nel mio caso, in quell'esatto punto il progettista aveva previsto l'instazzione di una sonda in bagno d'olio realizzando cosi uno strato più leggero di vetroresina sul doppio fondo in modo da poter installare perfettamente il trasduttore e non influenzarne le potenzialità.