Ciao a tutti,
ormai la stagione dei funghi è finita da quasi un mese.
Purtroppo, sosterranno alcuni accaniti raccoglitori, o per fortuna, dico io, così lasciamo ai nostri boschi e ai miceli dei nostri cari amici funghi, “arati” dal camminare di branchi di cercatori non sempre rispettosi, il tempo di riposare sotto la coltre di neve invernale e prepararsi al meglio per l’anno prossimo.
È arrivato quindi il momento di trovare un attimo di tempo, vincere la pigrizia e tirare le somme di questa stagione micologica.
Quest’anno la stagione è per me iniziata ad aprile con le spugnole (Morchella esculenta).. Per essere il primo anno dedicato alle spugnole non è andato male direi
alla prima uscita ho scappottato così:
e in tutte le uscite seguenti ho sempre raccattato intorno al centinaio di funghi.. finendo pienamente soddisfatto
poi sono iniziate le prime uscite alla ricerca di Boletus aestivalis, il porcino estivo. Questa volta il tempo non è stato dalla mia parte però, e le forti piogge e il successivo secco hanno di fatto inibito la crescita di questi funghi, costringendomi a un cappotto dietro l’altro, inframezzato da un solo porcino, ma poco importa, perche passeggiare a giugno nei boschi in solitaria è sempre qualcosa di stupendo, e spesso regala piacevoli sorprese:
anche d’estate ho continuato a passeggiare nei boschi in compagnia di manuele, con qualche uscita in montagna, ma senza risultati fino ad agosto, quando abbiamo cominciato a trovare i primi finferli (Cantharellus cibarius ) e farè (Boletus erythropus)..
poi finalmente settembre e il primo scappotto:
in barba ai vecchi della valle che non trovavano nulla, e da lì sono iniziate le danze: avevo tutto settembre prima dell’inizio
dell’università e me lo son giocato alla grande, in compagnia di marco, amico ed esperto micologo, abbiamo battuto i boschi delle nostre zone, ma lascio parlare le foto:
quanti sono?
Boletus pinophilus
e qualche foto di gruppo:
con l’arrivo di ottobre però ho smesso di frequentare i miei boschi.. seppure in piena stagione, io nel bosco non cerco solo il fungo, ma anche un po’ di pace e tranquillità, cose che purtroppo vengono a mancare quando cominciano ad arrivare nel bosco la massa dei cercatori ottobrini, spesso senza nessun criterio e che abusano del bosco come se fosse un supermercato.. vedere il bosco semi distrutto da cercatori senza rispetto che rivoltano, scavano e rompono alberi e
carpofori mi dà davvero fastidio, quindi da qui in poi le mie uscite son state dedicate esclusivamente allo studio (e il fatto che nelle uscite di studio qualche porcino uscisse sempre è un dettaglio trascurabile )..
e poi ho iniziato ad addestrare le nuove leve: il mio fratellino ha insistito per venire con me e me lo son portato, insegnandogli anche qualche piccola base di micologia e qualche fungo oltre ai soliti porcini: è una soddisfazione quando dal giardino mi porta alcuni funghi da determinare, o quando nel bosco identifica i “funghi del latte” (come lui chiama i lattari), o “quelli che invecchiano” (le Russule nigricans, per la loro tendenza ad annerire). Senza contare che come porcinaro tra un po’ mi darà la palta:
fino ad arrivare a novembre con le ultime uscite
e nella neve:
ma il bosco non è solo porcini:
Amanita muscaria:
Humaria aemisferica
Coprinus comatus
Bisporella citrina e Posta caesia
Strobilomyces strobiliaceus:
Amanita caesarea:
Xerocomus badius:
Cantharellus friesii:
Albatrellus pes-caprae (crudo questo è eccezionale)
Helvella crispa:
Amanita phallodes:
Craterellus cornucopioides
e ho coinvolto anche qualche amico per una polenta e chiodini come si deve
ma questa stagione non me la ricorderò tanto per i porcini, quanto per tutti gli altri funghi che ho imparato ad apprezzare sotto il punto di vista alimentare e non: è stato un anno di studio, produttivo, che mi ha portato a conoscere un sacco di specie nuove e a capirne qualcosa di più.. Ho anche avuto la possibilità di fare 4 giorni di studio-ricerca a catto, insieme
ad alcuni tra i migliori micologi italiani e svizzeri, e devo dire che ho imparato davvero tantissimo. Per questo devo ringraziare marco e i “vecchi” della mia associazione micologica che mi hanno sopportato ed aiutato a conoscere tante altre cose
beh, scusate la prolissità, ho riassunto un anno di raccolte e studio in poche righe, spero di non avervi annoiato e mi scuso con tutti per la pessima qualità di alcune foto, per la prossima stagione l’obiettivo è di imparare a fotografare decentemente
ciao a tutti, e alla prossima stagione micologica!!