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Salento... il sole, il mare, il vento


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39 risposte a questo topic

#1 Luca M.

Luca M.

    Provarci sempre!

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Postato 26 September 2013 - 09:28 AM

Questo non sarà un report dettagliato che narra di tutte le battute a spinning, tutte le catture effettuate o rilasciate, delle foto fatte o non fatte per velocizzare i rilasci e salvaguardare gli spot, delle prede più o meno importanti, e di tutti gli episodi accaduti in queste intense giornate…

Sarà un racconto delle emozioni e dei ricordi più vivi che mi accompagneranno per sempre…


Le vacanze estive sono giunte al termine: mai però come quest’anno, così tanto attese e desiderate, a causa di problemi dovuti alla mia piccola, che puntualmente mi ha fatto rimandare un paio di “stacchi” soliti ad
interrompere e non far pesare il lungo anno di attesa. Quindi salta la settimana di Giugno in Sardegna, e con lei tutte le speranze ed I sogni di uno spinner costretto a praticare la sua disciplina preferita in freshwater sempre con un pensiero fisso al mare. Sogni riposti nel cassetto dalla scorsa estate, e li rimarranno, non si sa fino a quando.

Ma l’asilo finisce, e con lui tutti I problemi…a Settembre non può capitare nulla che mi impedisca di tornare, anche se per poco tempo, al mare, al “mio” mare, in Salento.


Saranno solo due settimane, dopo un lungo anno di attesa, ma va bene così, si cercherà di far collimare tutto…famiglia, impegni vari e soprattutto le battute a spinning. Ho la possibilità di sfruttare la seconda e
terza settimana di Settembre…si corre il rischio di trovare qualche giornata bruttina che io chiamo “passaggio di stagione”, visto il periodo, ma se si vuole anche tentare di pescare un pò seriamente, bisogna rischiare qualcosa. Ovviamente ho dalla mia anche la moglie, che capisce le mie esigenze, e mi asseconda nell’organizzare le vacanze affinchè io possa divertirmi!

Opterò quindi per uscite in orari precisi, i cosiddetti tempi morti, nella prima settimana, in compagnia di un amico, perché è giusto godersi il mare con la famiglia, puntando alle alzatacce notturne e tardivi tramonti.
Poi per la seconda lascerò spazio agli eventi, non ci saranno regole nè orari, rimarrò solo, quindi libero di muovermi come più mi è consono.

I giorni prima della partenza, sono tranquillizzanti o esattamente l’opposto, dipende dai punti di vista…un amico che mi ha preceduto di una settimana, sta battendo le coste e sembra che qualche pesce stia
uscendo, anche pezzi interessanti. Subito la mente elabora pensieri di ogni genere, sempre con vena pessimistica…si sà, la scelta del periodo nel mio caso, quasi obbligata, è fondamentale, può bastare un solo giorno che tutto finisce, diverse condizioni, entrano in gioco tanti fattori, correnti, maree, fasi lunari, temperatura dell’acqua…gli aspetti che determinano la buona riuscita di una battuta sono molteplici.


Ma parto fiducioso, male che vada si torna con l’armadio pieno di cappotti, ma con la consapevolezza di averci tentato come sempre, senza mai rinunciare, in un ambiente da favola. Tutto pronto in macchina,
attrezzatura compresa, e si va a nanna per un breve riposo.

Partenza sabato notte, il lungo viaggio sembra non finire mai, ma la vista di strade deserte di fine stagione, l’inconfondibile terra rossa e i maestosi ulivi secolari, mi preannunciano l’imminente traguardo…

 

 

 


All’arrivo il tempo è splendido, sembra pieno Agosto, del resto siamo nel profondo sud, non potevo aspettarmi altro. Perfetto per chi si presenta in veste di bagnante…mare calmo e acqua cristallina, va benissimo
così, del resto la mia famiglia viene per godersi solo tutto questo, sono solo io che soffro della sana malattia piscatoria. Però mi devo rilassare per trovare il giusto stacco dalla realtà frenetica appena abbandonata. Così la vacanza inizia con qualche giorno di bagni e tanto sole, per iniziare a prendere confidenza con l’ambiente ed I ritmi davvero differenti al quale mi devo abituare. Si sa, da queste parti tutto si muove a una velocità ridotta, piacevolmente ridotta…la sensazione di aver staccato davvero la spina, non si fa attendere molto.

 

 

 

 

Colgo l’occasione, tra un tuffo e l’altro, per fare anche un paio di nuotate al largo per esplorare il fondale e capire se c’è quel movimento che tanto ci fa sperare…ma il foraggio non si vede, scorgo solo
piccoli saraghi, castagnole, mormore e qualche triglia brulicare sul fondo indisturbati, e ne approfitto per immortalarli con la digitale subacquea. Troppo tranquilli, segno che di predatori in zona nemmeno l’ombra.

 


Ma devo prendere confidenza anche con il mio hobby preferito, quindi dopo il meritato relax, optiamo per la prima ed unica uscita tranquilla di quei giorni, intorno alle 7.30 del mattino, alla ricerca delle lampughe, che di questo periodo si lasciano ammirare con la loro fantastica livrea in scorribande lungo le scogliere più isolate e profonde, ma sempre in presenza di sole oramai alto.

Così preparo le armi, le uniche che mi sono portato appresso, e che mi accompagneranno per tutto il periodo di permanenza: monopezzo GLoomis MB844 custom, Twin Power 4000FC, treccia da 20 lb, fluoro 0,41 e una manciata di artificiali di misure comprese tra 10 e 20 cm circa: popper, WTD e long jerk.

Attrezzatura ridotta al minimo, “One man, one rod, one lure”, recitava un tale…bisogna portarsi dietro solo l’essenziale, per essere il più agile possibile in scogliere non proprio da passeggio.

Come di consueto, nel tragitto in auto, faccio girare un pezzo dei Guns N’ Roses, “Welcome to the jungle”…colonna sonora delle mie uscite a spinning, che mi dà una certa carica…

Carica che si affievolisce in fretta, la giornata non frutta niente di che, solo un avvistamento di tre piccole lampughe non interessate ai nostri tranelli, in quanto a 40 metri di distanza, un tappeto di aguglie in caccia sui piccoli latterini richiamava maggiormente la loro attenzione. Il mare blu cobalto una tavola, il sole oramai alto che ti scalda il collo, il profumo sempre più fievole dello iodio…ci siamo, inizio a sentirmi
a casa, entro in quello stato di trans dove non esiste altro della natura che ti circonda.

Si parte col cappotto, come è giusto che sia, e con già quella leggera crescente sensazione che anche quest’anno sarà dura cavare un pesce, specie poi se ci si deve togliere di dosso la “ruggine” accumulata in un anno di fermo.


Quindi nelle uscite successive, non mi rimane altro che ammirare i fantastici tramonti del sole infuocato che svanisce all’orizzonte nel mare sembrante piombo fuso, avvolto in quel silenzio e quiete assoluta che
difficilmente mi capita di percepire lontano da qui…si riordinano le idee e si pensa alla prossima opportunità, sperando che sia quella giusta.

 

 

 

Ma si fanno anche le alzatacce, puntando al predatore che del buio fa il suo regno, per accostare e cacciare indisturbato nelle tenebre della notte, il barracuda. Lanciare nel nero totale, sotto un tappeto di stelle lucenti non ha prezzo, lo spinning in notturna ha un fascino particolare. Bisogna lasciare da parte il senso della vista, ed affidarsi al solo udito e istinto…i suoni e rumori la fanno da padrona, la frustata, la treccia che sfila tra gli anelli, riuscire a percepire il tonfo lontano per immaginare dove l’artificiale sia caduto in acqua, dove sta nuotando e soprattutto capire quando oramai la sua corsa sta giungendo al termine…tutto questo non sempre con mare proprio calmo, anzi, con un mare leggermente formato che amplifica le difficoltà.

Purtroppo di barracuda quest’anno non ne ho visti, ma a volte, aspettando l’alba, si riescono ad ammirare anche eventi come questo, un “tramonto” di luna…uno spettacolo fantastico! Il cappotto passa in secondo piano, sono già stato ripagato per quel che mi riguarda.

 

 

Poi per fortuna, la mia, le cose cambiano, il mare calmo fino a questo momento, inizia ad animarsi, ed il meteo comincia a destabilizzarsi, con annuvolamenti improvvisi, qualche breve temporale, ma soprattutto si risveglia Eolo, che si manifesta con venti in continua rotazione da Nord a Sud. Iniziano le tanto attese mareggiate, alternate a calme improvvise…le onde raggiungono talvolta dimensioni notevoli, impossibile anche
pensare di avvicinarsi, figuriamoci pescare poi, quindi non si può fare altro che assistere impotenti allo spettacolo e farsi delle rigeneranti docce di acqua nebulizzata trasportata dal vento.

 

 

 

Le onde si abbattano impetuose lungo la costa, qualche piccolo pesce non riesce a contrastare la loro forza e finisce spiaggiato, per la felicità di qualche ape che si ritrova così un facile banchetto.

 

 

Ma come ogni bella mareggiata che si rispetti, c’è anche la consueta scaduta, ed è qui che noi spinner entriamo in gioco. Da questo momento, si inizia a fare sul serio, ogni uscita potrebbe essere quella buona,
ma soprattutto per far sì che lo diventi per davvero, buona, bisogna crederci sempre ed essere convinti delle proprie azioni, anche se potrebbe sembrare tutto vano già in partenza. Trovarsi su uno scoglio di fronte a una massa d’acqua che si perde all’orizzonte…beh per me spesso è stato scoraggiante, ma per quanto immenso possa essere, le zone giuste ci sono, basta imparare “a leggere”.

A volte si è colti dalla frenesia di fare tutto e subito, costretti dal poco tempo a disposizione, ma come sempre la ragione vince su tutto. E come la ragione, conta l’esperienza…ma su quest’ultima io non faccio
testo, poche uscite l’anno concentrate in un breve periodo, non riempiono di molto il mio bagaglio. Questo ho imparato, o meglio mi hanno insegnato, a ragionare e crederci sempre…e I risultati non si sono fatti attendere. E con la convinzione di fare le cose al meglio, sono arrivate le tanto attese catture. In primis I serra, famelici e cattivi come pochi altri predatori, seguiti dalle lampughe con qualche comparsa di altri predatori del sottocosta.

Le scogliere ricercate ed affrontate sono state per lo più con batimetriche importanti, di conseguenza si lanciava da posizioni non proprio comode e alti rispetto il livello del mare.

 


Il salpaggio di conseguenza non era dei più semplici, aggravato spesso dalle condizioni del mare alterato, e delle imponenti risacche sotto al gradino. Già, la risacca, quello splendido gioco di masse d’acqua che
genera una forte turbolenza e relative schiumate, sfruttata dai predatori per sferrare i loro attacchi “invisibili” alle povere prede.

E’ qui che va ricercato il predatore con queste condizioni, cercando di far lavorare il nostro plastichetto il più possibile nella turbolenza, anche in semplice trattenuta senza alcun recupero, facendolo
sembrare un pescetto in difficoltà nella corrente.

 

 

 

 

…questa quindi l’unica nota dolente della vacanza: non aver potuto praticare costantemente il C&R.

E’ un cane che si morde la coda…per tentare di effettuare catture degne di nota bisogna affrontare determinati spot, consapevoli che spesso il pesce non tornerà in acqua.

Ma l’istinto e la logica dello spinner ti spinge oltre questa barriera, ci vai comunque, alla fine è la lotta col predatore che stai cercando…e quando ti trovi lì, su una punta, con il vento che sferza i tuoi
vestiti e le onde che frangono rumorose sulle rocce, guardi un artificiale pensando sia quello più idoneo alla situazione, riponendo in lui tutta la tua fiducia, scruti il mare cercando la traiettoria perfetta per il recupero, lo lanci lontano nel blu profondo ignaro da quello che potrebbe comparire da lì sotto, inizi a jerkarlo di potenza per fronteggiare la corrente, e nel gorgo della
risacca vedi due grosse sagome scure che affiancano e si contendono il tuo jerk…beh, ti si gela il sangue. Seguono uno a destra e uno a sinistra…il più aggressivo si decide ad attaccare, manca clamorosamente l’artificiale e si gira per riprendere il largo, l’altro ci ha già rinunciato qualche metro prima…sono attimi che sembrano un’eternità, devi prendere una decisione, in fretta, più d’istinto direi, allora jerko violentemente per simulare una fuga: non ci pensa due volte fulmineo gira la testa e sferra il suo morso con una potenza inaudita. La rabbiosa “botta” in canna non ha eguali, i segni sul long jerk vergine di prede fino a quel momento, non lasciano dubbi sulla potenza di questi predatori.

 

 

 

Il recupero in questi casi lascia poche alternative. Per quanto possibile, a meno di prede importanti, il pesce va forzato, facendogli prendere pochi se non proprio nessun metro di treccia. Su quelle scogliere basta un niente per ritrovarsi la treccia o il fluoro tagliato di netto. Scogli aguzzi, taglienti ed il gradino sottostante sono una insidia costante. Dopo aver portato a termine le mie catture, quasi sempre ho dovuto sostituire il
terminale, segnato e scorticato da inevitabili sfregamenti.  Vi sembrerà strano, ma è stato il mio primo e unico lancio in quello spot, salpato il pesce, ho smesso di pescare, questa è stata la mia decisione, nonostante si siano viste scene da infarto nei minuti a seguire, cose far strabuzzare gli occhi ai più scettici.

Perseverare è diabolico…seduto su una roccia, osservo il mio amico che continua a lanciare, siamo passati di lì solo per un’oretta a sole alto per le tanto attese lampughe, prima del rientro, anche se consapevoli che potesse passare di tutto in quella zona, reduci da una sessione iniziata alle 2.30 del mattino alla ricerca del barracuda, in un altro spot che mi aveva regalato invece una cattura inaspettata tra le docce di salsedine.

 


Mi prenderete per matto, ma dopo alcuni rilasci mancati, sono arrivato al punto di pensare che se non avessi più preso nulla, forse, sarebbe stato meglio…non ero in pace con me stesso, mi mancava quel senso di
soddisfazione, quel gesto che chiude il cerchio di un’uscita a spinning, il C&R.


La prima settimana passa rapidamente, lasciando ricordi indelebili, e qualche altra cattura…vi starete quindi chiedendo perché ho continuato a pescare: la voglia di scoprire nuovi posti, poco esplorati, e immaginare
cosa si possa nascondere nel blu profondo…ma soprattutto la possibilità di pescare in compagnia di un amico con il quale ci si vede molto raramente. Lui al contrario di me è “malato” per questa tipologia di spot, che nelle sue zone non si trovano. Io invece ho perso un po’ di quella sana ma poco ragionevole incoscienza della più giovane età. Per me sono spot da affrontare almeno in due, sotto tutti i punti di vista.


 

 

 

La settimana a seguire, sarà uno scenario completamente diverso. La mia famiglia deve rientrare. Sono solo anche sotto il punto di vista piscatorio, in quanto il mio amico Antonio parte: per lui le vacanze sono
terminate.

Decido quindi di abbandonare gli spot più impervi e difficili per dedicarmi a zone più tranquille, sia perchè non mi piace avventurarmi da solo, ma soprattutto per  esaudire la mia sete di rilascio. Certo, non ci saranno le stesse probabilità di cattura, ma sinceramente per il mio stato d’animo, la vacanza poteva concludersi lì…ma mancava ancora il punto finale.


I venti non sono mai stabili…si alza un moderato vento di scirocco, il mare si increspa con onde corte e irregolari, il sole è ancora abbastanza alto per non definirsi tramonto…quindi decido di tentare la sorte su
una scogliera che potrebbe aiutarmi nello scopo.

Sono lì, solo su una piana, lo scirocco in aumento soffia leggermente da destra, causando quella fastidiosa pancia laterale della treccia…il vento in faccia è quasi logorante, gli spruzzi d’acqua sulla pelle, sempre più insistenti, danno quei bellissimi brividi di fresco. Insisto con il mio fidato Shore Line 145…che è stato il mattatore indiscusso della stagione…mezz’ora di lanci a vuoto, poi nella risacca, un serrone attacca, per ben due volte, ma senza esito. Sono predatori fantastici, ma i loro attacchi spesso peccano di eccessiva foga.

C’è movimento, ora la convinzione che da un momento all’altro qualcosa possa succedere, prende consistenza…e quel qualcosa non si fa attendere. Pochi altri lanci, lo Shore vola lontano…tocca l’acqua…il tempo di mettere in tensione il filo, un giro di manovella...SBAM, la Loomis si piega, inizia la lotta. Un lampo blu e un salto acrobatico non lasciano dubbi: lampuga. Il mare oramai è formato, ho qualche difficoltà nel salpaggio, seguita fino all’ultimo dal suo branco, ma sono basso sull’acqua, quindi ci metto tutta l’attenzione che posso e la metto in una pozza, stupenda, dalla livrea fantastica, la slamo velocemente, la foto
non mi passa nemmeno per la mente, troppa voglia e fretta di rimetterla in acqua…e così se ne và, un’istante che ha posto il tassello mancante alle mie uscite.

 

Ora sono di nuovo in pace con me stesso, le uscite che seguono avranno un altro “sapore”.

Il mare intanto continua a regalarmi cornici fantastiche, che valgono da sole il prezzo delle uscite. I tramonti sembrano tutti uguali, ma ognuno fa storia a sè, le nuvole frustate dai venti da nord, creano disegni
bellissimi nel cielo.

 

 

 

 

I giorni passano inesorabili, le ferie stanno per finire, ci sarà giusto il tempo per qualche altra uscita, ma nel giusto rispetto del clima vacanziero…perchè alla fine, sono in vacanza!...per quel che mi riguarda, quest’anno sono andato ben oltre le mie aspettative…e ho trovato giusto lo spazio per effettuare un’altra interessante cattura nelle zone a me congeniali. L’autore…sempre lui, irresistibile Totò !

 

 

Questi gli artificiali che hanno avuto maggior successo in questa tornata, forse avrebbero fatto altrettanto bene, se non magari meglio, anche altri, ma si sà, vince l’artificiale che vola di più in acqua, nel quale crediamo maggiormente o che semplicemente sappiamo animare meglio. Alla fine, i primi ad abboccare agli artificiali siamo proprio noi pescatori. Ho provato parecchio anche a top water, ma non ho mai ricevuto un attacco degno di nota, solo inseguimenti: diciamo che sono stati molto utili come richiamo per smuovere il pesce in determinate situazioni.


 

In particolare su quest’ultimo si possono notare i segni dei morsi che ha ricevuto, un paio di ancorette aperte e sostituite, e un occhio staccato su un attacco sferrato in testa.

 

 

Siamo al capolinea, è giunto il momento di riporre le armi, forse ci si rivedrà l’anno prossimo come di consueto, o forse no…la vita è imprevedibile, però ora ho le batterie parecchio cariche per ritornare alla quotidianeità…anche se sarà difficile allontanarsi da questi fantastici posti. In fondo fa parte delle mie origini, anche se non ci sono nato.

 


L’ardore per il Salento, questa magnifica terra, è sempre vivo in me, come sembra dimostrarmi l’ultimo tramonto che ho avuto il piacere di ammirare prima della partenza…fumo di nuvole dal sole in fiamme…

 


Salento… il sole, il mare, il vento



 


Luca


#2 Lerio

Lerio

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Postato 26 September 2013 - 09:45 AM

Report Spettacolare!!!!!

 

Grande Luca!! Vissuto giorno per giorno ci facevi rosicare parecchio :D ma letto ora tutto d'un fiato......è ancora peggio :D :D 

Bellissimo il tuo racconto, ci hai reso partecipi di queste tue albe e tramonti, ed i pesci....spettacolo e potenza della natura :wub: 

 

Compliementi per tutto, alla prossima :up: 


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Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle

#3 grande orso

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    Tommy

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Postato 26 September 2013 - 10:04 AM

Luca  :respekt:

uno dei report più belli che abbia mai letto.. stupendo!



#4 Fario-CH

Fario-CH

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Postato 26 September 2013 - 10:14 AM

Spettacolo Luca ! :gott:  :gott:  :gott:

foto e racconti spettacolari, sei un poeta?

inoltre, pur non essendo un pescatore di mare, condivido appieno le tue idee, chapeau :gott:

PS ci si sente tra qualche mese per le lacu ;-)


Questo post è stato modificato da Fario-CH: 26 September 2013 - 10:15 AM


#5 cippodelizioso

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Postato 26 September 2013 - 11:07 AM

Mamma mia! bellissimo!!

Cacchio vorrei avere anche io gli artifizi conciati in quel modo!!!


Lo spinning fa figo!

#6 marco1956

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Postato 26 September 2013 - 11:29 AM

Luca innanzitutto complimenti, poi una cosa, se vuoi fare qualche uscita invernale io nel salento ho casa, capisco che la distanza sia tanta ma almeno una volta durante l'inverno io ci vado se ti và si parte, unica condizione NON PORTARTI DIETRO UNA BOTTIGLIA DI ACQUA  :bäh:   :hallo:  :hallo:  :hallo: 


Ex moderatore molto poco moderato

#7 The Legend

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Postato 26 September 2013 - 11:45 AM

Report sublime


saluti

The Legend

#8 chiov

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Postato 26 September 2013 - 11:49 AM

spettacolo! un report che è un romanzo con tanto anche di immagini.. bellissimo il salento e complimenti per le catture!



#9 Geta64

Geta64

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Postato 26 September 2013 - 11:52 AM

Come sempre Luca non pubblichi report ma poesie!  :gott:

 

Complimentissimi  :klatsch:  :klatsch:  :klatsch:



#10 LeoM

LeoM

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Postato 26 September 2013 - 11:54 AM

bella Luca, report eccezionale, sana invidia ma mi fa piacere che sia riuscito a farti le meritate vacanze di settembre, mi ricordo come stavi quando ti è saltata la sardegna :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

unica condizione NON PORTARTI DIETRO UNA BOTTIGLIA DI ACQUA  :bäh:   :hallo:  :hallo:  :hallo: 

ehm mi sento tirato in causa :mrgreen: :mrgreen: marco mi farò perdonare!

ciao
leo
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#11 Grezzo

Grezzo

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Postato 26 September 2013 - 12:14 PM

Caspita, a parte le foto dei paesaggi (da manicomio!), complimenti per i pesci, la costanza ed il report, meraviglioso anche senza foto :)

 

Lorenzo



#12 Zio Jack

Zio Jack

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Postato 26 September 2013 - 12:52 PM

Report eccezionale Luca !! Sei riuscito a trasmettere tutta la passione e la magia dei fantastici paesaggi delle tue terre !! :up:


Questo post è stato modificato da Zio Jack: 26 September 2013 - 12:52 PM

Boia deh  :furz:

#13 Mirko Salabracco

Mirko Salabracco

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Postato 26 September 2013 - 12:54 PM

Report stupendo.......veramente senza parole!!!!!!!

 

il mare ti entra nelle vene e diventa una vera dipendenza.................



#14 Ilario

Ilario

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Postato 26 September 2013 - 12:57 PM

Report veramente bello,
hai saputo trasmettere sensazioni ed emozioni,
i miei più sinceri complimenti !
Ilario Marchisio

#15 Alex in the Oven

Alex in the Oven

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Postato 26 September 2013 - 13:16 PM

Beh Luca, tu scrivi sempre in maniera a dir poco fantastica... :gott: ...anche grandi scatti :cooler:

E poi, buchi, buchi in contesti di estrema difficoltà, catture di immenso valore...di sw non capisco assolutamente nulla, va dalle Lacustri dello scorso inverno mi ero fatto già un'idea della tua cifra alieutica...un grande! :cooler:


Il pane e la soia - no sponsor no lies -
"Con le esche grandi abboccano pesci grandi" - Nucky Thompson -

#16 keyro

keyro

    Fish-On!!!

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Postato 26 September 2013 - 13:50 PM

E' si ....sole mare e ientu..complimenti foto da rimanere senza fiato!!! in che parte eri??? sono stato questa estate  ma di serra e lampughe nemmeno l'ombra...sò cosa vuol dire spinnare in quei posti su quelle scogliere e concordo con te il richio è sempre alto!!!

purtroppo il periodo in cui sono stato io è impossibile pescare tutta la vacanza si è ridotta a delle uscite a LRF colpa della giungle estiva.........ancora complimenti!!!


-RoB-


#17 Attila73

Attila73

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Postato 26 September 2013 - 14:22 PM

Complimenti superflui, vera estasi per gli occhi - acqua magnifica e ulivo strasecolare da monumento. Spero che il turismo in Salento rimanga allineato a quello degli anni precedenti..altrimenti è finita

Diceva un mio amico di Casarano (che ora non c'è più) in occasione di una mia vacanza in provincia di LE "mi raccomando prima di entrare in acqua fatti una doccia"...e aveva ragione-ottimoreport/romanzo-
TommY
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Il c.f. non e' solo uno sport ma una vera e propria filosofia. Un modo diverso di vedere la pesca: rispetto, salvaguardia, natura & release. NO FLY CARP, ma carpe libere in acque libere!

#18 tasmania90

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Postato 26 September 2013 - 14:31 PM

Spettacolo di report.... :) hai unito la vacanza con la famiglia alla pesca in mare cstturando anche esemplari difficili...
Anche io sono stato nel salento a fine luglio di preciso a gallipoli e ho visitato tanti posti in zona bellissimo posto .sono andato anche a pesca un giorno catturando qualche orata :)
Complimenti per tutto ;-)
Saluti Antonio :-)
Toglietemi tutto ma non la pesca!!E le ragazze:D;-)!!!
E ricordatevi!!Rispettiamo la natura e lei ci rispetterà!!!

#19 marco1956

marco1956

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Postato 26 September 2013 - 17:32 PM

  :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:ehm mi sento tirato in causa :mrgreen: :mrgreen: marco mi farò perdonare!

ciao
leo

 

Leo se trovi il modo di farti perdonare potremmo... forse pensare di prenderti con noi


Ex moderatore molto poco moderato

#20 duc98

duc98

    Utente registrato

  • Gold Member
  • 1446 Post:
  • Localitàfirenze
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: prato

Postato 26 September 2013 - 17:37 PM

complimenti bellissimi paesaggi,bel report e fantastiche catture  :up:  :up:  :2thumbs:  :respekt:  :klatsch:


Duccio  :hallo:


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