avrete capito tutti che questo periodo dell'anno è molto particolare: catture sempre più rare, pesce immobile, apatico, avversità meteo costanti e incresciose ci allonatanano considerevolmente da questa passione, costringenci a sessioni sempre più corte. A tal proposito con questo 3rd voglio proporre qualche strategia mirata per provare ad insidiare il nostro pesce preferito, sfidando un po il destino un po i malanni stagionali (sempre in agguato).
Ovviamente è aperto a tutti, quindi sono ben accetti consigli, ingredienti, esperienze, metodi ecc ecc
Io parto dal presupposto che con temperature molto basse, quindi con liquido più denso, ingredienti e sostanze c.d. attrattori impiegano tempi più lunghi sia per sciogliersi che per propagarsi di conseguenza. Quello che occorre in questi casi è un prodotto che stimoli al massimo l'appetito e l'attenzione della carpa.
In commercio si trovano dei prodotti pronti all'uso che vengono concepiti per essere impiegati in situazioni diversificate: come copri-amo, su mollette, pasturatori, di rinforzo ad una boilie e per amplificare uno stinger sapientemente composto.
Andiamo quindi a parlare delle "pastelle". Sono impasti morbidi e lavorabili dalla consistenza simile al pongo o alla plastilina; le aromatizzazioni variano: robin red, birdfood, tuttifrutti, fishmeal, spezie, liver sono alcuni degli aromi che la fanno da padrone in questi composti. L'importante è che esse siano con alto valore proteico/aminoacidico, quindi in grado da fungere da stimolatore d'appetito per questa stagione.
Attenzione!!! Si tratta di una soluzione altamente performante ma che ha il grande svantaggio-vantaggio di deteriorarsi con estrema velocità. Un ruolo assolutamente di primo piano è rivestito dalla canapa e dalla parte zuccherina atta a fungere da emulsionante. Anche i dosaggi dovranno per forza essere calibrati ad hoc in quanto in inverno sembra che le carpe aumentino la loro diffidenza in ragione di sostanze "artificiali" quali le nostre esche.
L'obiettivo principale (come al solito) sarà di attrarre il pesce e tenerlo in zona per un tempo relativamente lungo. Proteine e aminoacidi rivestono un ruolo importantissimo in quanto la carpa in particolare concentra le sue attenzioni invernali principalmente su alimenti in grado di nutrire e saziare rapidamente, apportando di conseguenza un alto valore energetico.
Voglio però precisare che quanto da me asserito è il semplice frutto della poca esperienza che ho maturato nei miei anni di sport, dico questo poichè le correnti di pensiero, relativamente al fattore nutrizionale, solitamente non convergono anzi direi proprio che cozzano e si infrangono.
Alcuni sostengono ad esempio che in inverno le carpe necessitano di un maggior carico di carboidrati sicuramente maggiormente assimilabili e digeribili .... altri come me vanno controcorrente preferendo un mix proteico-lipidico dal sicuro e comprovato effetto attrattivo. Proprio per questo motivo ho detto sin dal principio che il 3rd è aperto a commenti e consigli i quali saranno bene accetti se non addirittura oggetto di future discussioni costruttive.
POTENZIARE LA BOILIE
che si tratti di una doppia, di una singola o di una popup, una volta innescata sul capello andremo a lavorare manualmente la pallina o le palline coprendole letteralmente con la pastella. Si andrà ad ottenere una soluzione ove la nostra esca avrà una marcia in più in quanto, una volta in acqua, le sostanze attrattive della nostra pastella andranno in rapido scioglimento creando di conseguenza una zona di attrazione proprio sull'innesco. Si potrà aumentare il potere della nostra pastella aggiungendo un funel di granaglie o un piccolo stinger contenente del pellettato dell'aroma che sia avvicini all'esca o meglio ancora se uguale.
ESCAMOTAGE PESANTE
si potrà modellare la pastella diretamente sulla zavorra (ottime in questo caso sono quelle di tipo in-line) fino ad ottenere una palla o una pera ove potranno essere inserite a pressione delle miniboilies del pellet o della canapa franta. Anche bigattini sono bene accetti in questa stagione atteso che l'attività della minutaglia, quindi del pesce disturbo, si riduce notevolmente.
TRUCCO ANTIALGA
nel caso ci stiamo prodigando nel pescare un una zona erbosa o comunque interessata da vegetazione sommersa sarà necessario se non fondamentale far arrivare sul fondo il nostro amo indenne da detriti o potenziali incagli, quindi si andrà a lavorare la pasta sull'amo coprendolo integralmente; si otterrà una forma a pera che accompagnerà l'innesco e la zavorra, trascorso il tempo necessario allo scioglimento il nostro amo sarà libero e pulito in grado di assolvere quindi alla sua funzione senza nessun problema di sorta, con il grande vantaggio di offrire anche una zona attrattiva nella sua prossimità.
PIATTO RICCO MI CI FICCO
ulteriore variante è coprire la boilie con la pastella inserendo il tutto all'interno di un sacchettino in pva opportunamente ricolmo di sfarinato ottenuto dalla frantumazione di boilies (dello stesso aroma di quelle innescate), pastura, pellet e canapa tritata.
OCCHIO AI DIAMETRI
in inverno è buona norma servirsi di palline di diametro ridotto in quanto ci troviamo di fronte a pesce apatico, svogliato e sospettoso...altamente sospettoso, una palla di diametro sostenuto insospettisce oltremodo il pesce che nella fase di aspirazione "pesa" il suo alimento preferendo cose decisamente più leggere.
LA MIA PASTELLA
Si parte con un mix semplicissimo da realizzare dove ci proponiamo di ottenere un prodotto morbido, lavorabile e in grado di sciogliersi dopo poco:
- farina doppio zero 15%
- fioccato 45%
- bird food 10%
- semolino 10%
- GLM (green lipped mussel) 5%
- latte in polvere 5%
- canapa franta 10%
- un pizzico di sale
mixare il tutto amalgamando con dell'albume, poca acqua e un cucchiaino di dolcificante liquido (Melassa) Questo è la base da cui solitamente parto, ove nella stessa potremo sia variare il profilo aminoacidico ad esempio aggiungendo della betaina sia modificando la parte liquida utilizzando in luogo dell'acqua del cornliquor. Quando le temperature andranno a mitigare si potrà ridurre leggermente la percentuale della canapa implementando con del tutolo di mais tritato finemente o con della granella di lecitina di soya. Ora sotto a chi tocca, aspetto le vostre poroposte
TommY