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Regolamento Pesca parco Veglia Devero 2012


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31 risposte a questo topic

#21 Jfish

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Postato 26 May 2012 - 14:26 PM

Confermo invece che nel momento in cui sto scrivendo, i permessi per il Devero a Crusinallo non ci sono e pertanto presumo non ci siano ne a Gravellona da Birillo, ne a Verbania da Soffritti, ne a Vogogna da Barone etc.

Manca comunque ""ancora"" una settimana all'apertura e quindi se ne frattempo arriveranno nei vari negozi della zona vi avviserò. Oppure spero vi sia qualcuno che riesca a farlo prima di me :-)
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#22 Lucio®

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Postato 26 May 2012 - 15:09 PM

Lucio io devo ancora trovare chi rilascia il segna catture senza far pagare i 9 € ai non residenti del VCO :)

Barone sport a Vogogna, però sono stato preciso a chiedergli espressamente quello gratuito.

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#23 Jfish

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Postato 26 May 2012 - 15:33 PM

Ottimo fatto bene Lucio :)

Cmq grazie sia alla tua segnalazione che a quella di Sesar, ho chiarito 'la cosa' nella pagina precedente :)
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#24 Jfish

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Postato 30 May 2012 - 17:18 PM

aggiornato topic iniziale

- modificato link al pdf originale (il precedente è stato eliminato)

- modificata data apertura laghi (la precedente aveva un refuso, in quanto l'apertura era per sabato 2 giugno, mentre in realtà è domenica 3 giugno)
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#25 Jfish

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Postato 01 June 2012 - 07:13 AM

Federico (Linuz) è in giro per lavoro e pertanto mi chiede di pubblicare la risposta fornita dal Sig. Ivano Negri Direttore dell' Ente Parco Naturale Veglia Devero, relativa alla richiesta di chiarimenti per l'argomento in oggetto. Eccola:

Gentili sig.ri Giuseppe Scapin e Federico Alossa

Innanzitutto vi ringrazio perché trasmettendoci le vostre opinioni ci date l’occasione di chiarire ciò che dalla mera lettura del regolamento di pesca delle acque del Parco, sicuramente non traspare. Rispondo ad entrambe con la stessa mail perché il testo della vostra comunicazione è perfettamente identico e sapendo che siete iscritti ad un forum di pescatori vi prego anche di pubblicare questa mia risposta affinché l’informazione possa essere maggiormente condivisa nel vasto mondo dei pescatori che purtroppo con le azioni che abbiamo messo in atto non siamo certo riusciti a raggiungere capillarmente come avremmo voluto.
Devo fare una ammissione di colpa relativamente alla pubblicazione del regolamento così a ridosso dell’apertura. La concessione delle acque ci è stata assegnata dal primo di gennaio del 2012. Il lavoro di predisposizione del regolamento è stato piuttosto lungo perché abbiamo voluto confrontarci con tutti: con la F.I.P.S.A.S. Verbania, con le sezioni locali di pescatori delle Valli Devero e Divedro, con tutti i servizi di vigilanza coinvolti (Forestali, guardaparco, Guardie provinciali, guardie volontarie FIPSAS, etc.) ed anche con le amministrazioni locali, accogliendo ogni utile suggerimento in grado di migliorare la regolamentazione. Tutto ciò a portato la pubblicazione del regolamento a ridosso dell’apertura della pesca ma sicuramente la condivisione delle norme in esso contenute con tutti gli attori interessati era assolutamente necessaria.
Questa però e solo la parte di gestione dell’attività alieutica, dietro a questa vi è anche tutta una parte (piuttosto cospicua che dura da circa due anni) di indagini e monitoraggi che sono indispensabili per la corretta impostazione dell’attività di gestione della fauna ittica del Parco. Il nostro progetto infatti ha la finalità di ricostituire popolazioni vitali autoctone di trota Fario di ceppo mediterraneo in grado fra cinque-sei anni (speriamo) di autosostenersi consentendoci di limitare al minimo le immissioni di pesci nelle acque del Parco.
Detto così sembra abbastanza semplice ma dietro a questo obiettivo ci aspettano anni di lavoro e costi da affrontare. Questo in buona sostanza è il motivo che ci ha spinti a far pagare una tessera ( badate bene, per ora solo nelle acque dove possiamo garantire al pescatore una elevatissima probabilità di cattura). Posso perciò smentire che l’intendo sia solo il becero “fare cassa”. Abbiamo un piano di reintroduzione di materiale autoctono che è almeno doppio rispetto a quello sino ad oggi applicato. La nostra finalità è triplice: favorire la reintroduzione delle specie autoctone ricostituendo delle popolazioni vitali che si autosostengono ma anche garantire ai fruitori un ambiente di qualità per praticare divertendosi lo sport della pesca ed inoltre facendo in mode che da tutto ciò ne tragga vantaggio anche l’economia locale.
Alcune ultime informazioni. I luoghi dove poter acquistare i permessi sono indicati sul nostro sito e sono distribuiti sul territorio in modo che sia comodo per i pescatori mettersi in regola. L’indicazione delle strutture autorizzate alla vendita/distribuzione dei tesserini è già da ora disponibile sul nostro sito internet www.parcovegliadevero.it . A questo proposito devo fare un appello a tutti i pescatori perché si dotino del tesserino verde (anche se gratuito) perché i dati che noi ricaviamo dai tesserini venduti e dalle catture registrate sui segnaccatture ci consentono di trarre importanti informazioni per ottimizzare il nostro lavoro.
Il nostro progetto prevede un continuo dialogo con i pescatori attraverso serate di informazione su come procede il progetto e di scambio di opinioni, oppure serate didattiche dedicate alla nostra fauna ittica. Le date delle serate saranno anch’esse pubblicate sul sito del Parco citato in precedenza. In ogni caso siamo sempre disponibili ad incontrarvi per un sereno scambio di opinioni.
In attesa di potervi incontrare personalmente nel Parco colgo l’occasione per salutarvi.

Ivano De Negri

DIRETTORE
Ente di gestione
Aree protette dell'Ossola

tel. +39 (0)324 72572
Fax +39 (0)324 72790
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#26 Jfish

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Postato 01 June 2012 - 08:03 AM

Mi fa piacere che il sig. Negri abbia risposto, ma soprattutto apprezzo il buon senso dello stesso nell'ammettere alcuni errori per i quali si scusa :up:

Ok qualche errore ci può stare, d'altronde gli errori li commette chi lavora e non di certo chi non fa nulla, però credo che qui - nonostante l'affermazione che non si tratti di un becero incassare danaro - purtroppo la richiesta di danaro a pochi giorni dall'apertura e tanto più che sino pochissimi giorni or sono il lago era ghiacciato, e pertanto il progetto ad oggi è solo un bla bla bla, mi spiace, ma sa solo di operazione per fare cassa!!!

Una volta iniziare un programma e poi dire adesso si paga, no? Bisogna sempre pagare prima a scatola chiusa? Dobbiamo finanziare noi pescatori un programma che ripeto ad oggi è solo sulla carta?

Pertanto - bravissimi per il progetto - ma a me resta l'amaro in bocca per non dire che mi frullano i ........

In ogni caso, come ho detto nei primi post di questo topic, chi vivrà, vedrà.

P.S. Solo per notizia, parecchi pescatori hanno abdicato l'apertura al Devero optando per altri spot, quindi per l'economia locale OGGI credo che i benefici narrati nella risposta del signor Negri siano tutt'altro che positivi. Poi per contro è un luogo talmente bello e frequentato che quei 20, 30, forse 50 pescatori in meno che non saliranno nel week del 2,3 giugno, in percentuale fanno poca roba.

P.S.2 Visto "l'efficace" comunicazione, sicuramente molti invece ci andranno senza manco sapere tutte queste novità, pertanto mi auspico che chi si occuperà dei controlli, non faccia lo sceriffo a tutti i costi. :-)

P.S.3 I luoghi dove fare i permessi sono indicati nel nuovo regolamento, peccato che dagli stessi siano omessi i 3,4 negozi di pesca più frequentati della provincia di Verbania.
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#27 Fario-CH

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Postato 01 June 2012 - 10:34 AM

quoto Fabio e aggiungerei una cosa (e lo dice uno che abita in un Paese dove TUTTO si paga), l'idea é senz'altro valida ma il Sig.Negri ammette che i risultati si vedranno tra 5-6 anni,come é logico che sia d'altronde.
In un Paese come la Svizzera in cui tutto si paga ma "quasi" tutto funziona, la risposta naturale sarebbe........benissimo, ottima iniziativa, ci vediamo fra 5-6 anni!
Inoltre dice che si paga solo in quei luoghi in cui la probabilita' di cattura é elevatissima, ora premesso che non me ne frega niente di catturare ma vengo su per la compagnia, vedremo domenica se le catture ci saranno (e di qualita', che non significa di taglia) o se cio' che é stato detto e scritto é ......aria fritta :smile:

#28 Federico Ielli

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Postato 01 June 2012 - 19:19 PM

Leggo solo ora, sconcertato. Purtroppo la situazione non è nuova, anzi. Il fare cassa sarà, nel futuro più prossimo, il fine imperante per Comuni, Comunità Montane ed Enti Parco, nel clima di ristrettezza economica attuale. Mi ricorda molto da vicino quanto sta avvenendo nella realizzazzione della nuova Legge Regionale sulla Pesca (Nuova?) dell'Emilia-Romagna, dove vengono ipotizzate pesche a pagamento in ogni dove. Ma se questo fosse realizzato in un'ottica ecocompatibile, con buon senso e senza fini di lucro per commercianti e clientelismi locali, beh direi che ci potrebbe anche stare. Purtroppo la storia insegna che dietro a questo tipo di interventi ci siano spesso situazioni subliminali, nemmeno tanto celate. Ad esempio, sarebbe interessante poter verificare come un tale progetto possa andare applicato a laghi alpini o bacini artificiali, nei quali, con ogni probabilità, in origine non c'era fauna ittica, tantomeno fario di ceppo mediterraneo, sempre che queste fossero presenti per contro nei corsi fluenti. Questo significherebbe immettere a piene mani materiale giovane dove già sono acclimatate da anni popolazioni di trota fario di ceppo atlantico e trote iridee, perfettamente integrate nell'ecosistema, con ulteriori possibilità di ibridazione da un lato e, dall'altro, di predazione sulle giovani leve da parte dei grossi soggetti presenti. Insomma, più di un dubbio è lecito, anche perchè l'operazione sa tanto di commerciale.
Federico Ielli

#29 Lucio®

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Postato 01 June 2012 - 22:53 PM

Questo in buona sostanza è il motivo che ci ha spinti a far pagare una tessera ( badate bene, per ora solo nelle acque dove possiamo garantire al pescatore una elevatissima probabilità di cattura).

All'apertura a Codelago mi aspetto allora di fare la quota massima di fario autoctone over 30 cm, in caso contrario mi sentirò autorizzato a chidere indietro i soldi .... ma facciano il piacere!

Oggi ero al Veglia per un trekking, a Ponte Campo hanno già palinato con i nuovi cartelli, non ho visto una trota eppure mi trovavo in una zona "ad elevatissima probabilità di cattura" :-?

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#30 Flyfisher

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Postato 02 June 2012 - 16:18 PM

Pubblico anche il contenuto di una mail inviatami da un collaboratore che contiene qualche informazione in più:


Egr. Sig. Scapin Giuseppe
Le rispondo privatamente come pescatore che ha collaborato volontariamente con l’ente parco Veglia Devero in questo progetto.
Il nuovo regolamento pesca del parco è solo una tappa di un progetto più ampio che l’Ente di gestione Aree Protette dell’Ossola, in collaborazione con il Settore Pesca della Provincia del Verbano Cusio Ossola, la Fondazione Comunitaria del VCO, l’associazione FIPSAS del VCO, ha avviato l’anno scorso. Il progetto si prefigge di:
migliorare la qualità della fauna ittica all’interno del Parco
adottare politiche gestionali idonee al fine di ricostituire le popolazioni selvatiche autoctone in grado di riprodursi con maggior successo per ambire così all’automantenimento delle popolazioni stesse
regolamentare l’attività di pesca
incrementare l’offerta turistica locale in ambienti naturali di pregio
Mediante una campagna di monitoraggio svolta nel Parco Veglia Devero è stato possibile valutare le attuali condizioni delle comunità ittiche dei corsi d’acqua del Parco e in particolare questa fase ha permesso il riconoscimento entro una ristretta area di Veglia di una comunità di fario autoctone di ceppo mediterraneo confermate anche dalle analisi genetiche. Tale comunità presentava pesci di qualità di ben 7 classi di età, dai 3-4 cm ai 50 cm.
Il progetto è entrato ora nella fase operativa e dall’estate 2012 inizieranno i ripopolamenti delle acque con specie autoctone e contestualmente, in collaborazione con la FIPSAS, verrà creato un parco di riproduttori selvatici la cui spremitura consentirà la schiusa di uova e l’accrescimento degli avannotti sino allo stadio di semina.
Il nuovo piano semine prevede immissioni di circa 4 volte superiori a quelle degli anni precedenti, oltre tutto con fario di ceppo mediterraneo che hanno una capacità di adattamento superiori.
Tale progetto non aveva ragione se ad esso non si accostava una regolamentazione della pesca più rigida nel Parco con possibilità di trattenere pochi esemplari di dimensioni idonee.
Parlandole da pescatore cresciuto pescatoriamente a Devero, ho sempre trovato scandaloso che in un simile contesto si potesse pescare con soli € 22,70 per 210 giorni /anno, poco più di 10 centesimi al giorno! E poi trattenere 8 fario e 10 iridee al giorno rispettivamente da 22 e 20 cm! Io sono una decina di anni che provvedo con un gruppo di amici a seminare laghi in quota come pianboglio, poiala, busin inferiore e superiore, lago superiore, laghi boden portando i pesci a nostre spese, parte con l’elicottero e parte a piedi. Dei nostri sforzi, anche economici, alcuni furbetti si approfittano impunemente pescando trote sottomisura e in quantità industriali adducendo le solite scuse “tanto se non li prendo io li prende qualcun altro” .
Per cui ben venga una regolamentazione maggiore e un maggior controllo! Posso darle ragione per quanto riguarda la tempistica ma purtroppo o si faceva adesso o non si faceva del tutto perché in questa fase di avvio è stato possibile utilizzare le risorse economiche di un contributo della Fondazione comunitaria del VCO che però scade al 31 dicembre di quest’anno.
Nella fase di stesura del regolamento non è vero che il Parco non ha ascoltato i pescatori. Sono stati coinvolti dal Parco i pescatori locali delle sezioni di Varzo e Baceno e l’associazione dei pescatori del VCO della FIPSAS con cui il Parco ha stipulato una convenzione specifica. Inoltre il regolamento non è altro che la clonazione del regolamento vigente in Valtellina che vanta ormai una esperienza decennale e che per me può essere un modello da seguire.
Sul fatto di far soldi purtroppo diventerà sempre più un’esigenza nel momento in cui la provincia non ha ancora pagato alla sezione provinciale 50.000 euro delle semine dell’anno scorso e ha già prospettato per quest’anno un taglio del 30% dei fondi a disposizione. Più andremo avanti e meno soldi arriveranno dalle istituzioni per cui se vorremo pescare e divertirci dovremo “arrangiarci” e cioè tirare fuori qualche soldo di tasca nostra. Mi basta comunque pensare a quando ero ragazzino che pagavo circa 50.000 lire per i due bollettini postali della governativa e poi 60.000 per la tessera AVPMO, l’associazione cha allora gestiva la pesca in gran parte delle acque provinciali. Quei costi sono ben superiori ai costi proposti dal parco, tenendo conto dell’inflazione e del passaggio all’euro.
Chiaramente deve considerare che il parco ha tutto l’interesse perché il progetto vada avanti nel migliore dei modi e sono certo che accetterà tutti i miglioramenti che verranno segnalati. Quest’anno è un anno sperimentale. Si partiva infatti da una situazione dei corsi d’acqua piuttosto deprimente come presenza ittica per cui ci vorranno almeno un paio di anni per avere condizioni migliori di pesca.
Le posso inoltre dire che in questo periodo ho sentito campane diametralmente opposte rispetto alle sue osservazioni. Alcuni pescatori, nonché amministratori locali e albergatori preferirebbero una gestione molto più turistica con semina di trote adulte pronta pesca ogni settimana.
Nel approfitto anche per segnalare che per un errore nel regolamento viene indicata l’apertura dei laghi per il 2 giugno ma l’apertura avverrà domenica 3 giugno (controlli regolamento aggiornato sul sito del Parco)
Per quanto riguarda dove reperire i permessi di pesca adesso sul sito del parco è stato indicato e sono, oltre la sede dell’Ente Parco a Varzo, i seguenti rivenditori autorizzati:
Negozi di pesca:
• Il pescatore – Domodossola
• Fusari caccia e pesca – Domodossola
• Gentinetta Pesca ‐ Domodossola
• Grossi Umberto Pesca Sport Campeggio ‐ Villadossola
Bar‐Ristoranti‐Alberghi in valle:
• Bar Castello – Crodo
• Bar Fattorini – Baceno
• Albergo Ristorante La Baita – Alpe Devero (Baceno)
• Bar il Larice – San Domenico
• Rifugio Cai Città di Arona – Alpe Veglia (Varzo)
• Albergo Lepontino – Alpe Veglia (Varzo)
• Albergo La Fonte – Alpe Veglia (Varzo)

Spero di aver soddisfatto in parte le sue perplessità e non esiti a contattarmi se volesse ulteriori delucidazioni
Cordiali saluti

"Una trota è troppo preziosa per essere catturata una volta sola" 

"Da grandi mandibole derivano grandi ferrabilità"
 
No sponsor, no lies


#31 Lucio®

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Postato 23 June 2012 - 21:30 PM

Riprendo questo topic solo per correggermi su quanto affermato sui laghi alpini del VCO:
purtroppo i laghi di Morasco, Campliccioli e Cheggio (Cavalli) sono da quest'anno riserve Fipsas e quindi bisogna essere in possesso della relativa tessera (per i foranei integrazione di 9 euro).
Rimangono liberi i laghi di alta quota, la fipsas si è riservata quelli accessibili direttamente in auto.

Ribadisco il mio pensiero: la pesca in Ossola sta imboccando una brutta strada .... :doubt:

Ciao.

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#32 Jfish

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Postato 24 June 2012 - 08:35 AM

Ma brutta brutta.....Lucio :(
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