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Nylon, fluorocarbon, trecciati e ora Nanofil


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#1 luciano85

luciano85

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  • 77 Post:
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Ronco all'Adige (VR)

Postato 02 April 2012 - 21:43 PM

Ciao a tutti!

Nel forum si è parlato e ci sono discussioni su tutti i vari tipi di fili per la pesca con pregi e difetti e confronti su quando è meglio utilizzare l'uno piuttosto che l'altro.

Pochi giorni fa ho visto i nuovi nanofil, nuova generazione di fili da pesca e dopo aver usato il magico tasto cerca, ho visto che anche se poco se ne è parlato anche su questo forum, e ho notato che però la maggior parte degli utilizzatori li ha provati a spinning (in una delle recensioni lette effettivamente specificava che questi nanofil sono nati per lo spinning) oppure in tecniche utilizzate solitamente in torrente, dove il filo è spesso sottoposto al contatto con rocce e ostacoli, e da qui la prova confermata un po da tutti che questo tipo di filo non è molto resistente all'abrasione.
Ho riscontrato inoltre che alcuni hanno avuto problemi di tenuta al nodo, ma questo magari è un problema risolvibile doppiando il filo quando si fa il nodo, oppure utilizzando nodi diversi da quelli cui siamo abituati.

La domanda che voglio porre è la seguente, visto la scarsa tenuta all'abrasione cosa ne pensate di un utilizzo di questo filo in laghi con un fondale simile al basso lago di Garda? magari per pesche tipo quella al coregone (sia a sonda che con il galleggiante), o a scarroccio alla ricerca di qualche persico, lacustre o luccio?


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