Iniziamo con la tecnica in questa seconda parte di argomento, partendo da come andrà fatta la montatura all'azione di pesca vera e propria, come già detto non serve pescare a 30 metri di distanza per trovare il combattimento più bello, si può trovare e divertirsi anke pescando vicino a riva.
Iniziamo.
LA MONTATURA:
Per la montatura, come pesi (o piombi) utilizzate SOLO PALLINI, di numero 9, 10 e 11. In particolare: Dieci pallini dell'11 per il galleggiante da 0.30 gr, dodici pallini da 10 per lo 0.50, 19 del 10 per lo 0.75 e 17 pallini del 9 per il galleggiante da 1 gr. La distribuzione dei pallini va fatta su circa 80 cm di lenza concentrando il peso sulla parte superiore alleggerendolo verso il finale.
LA TRATTENUTA
La trattenuta, è quell'azione di andare a tenere il filo un pò in tensione in modo da essere reattivi nel momento in cui il pesce mangi.
Sostanzialmente se si è in acque molto lente non è necessaria, questo non vuol dire lasciare lenza e galleggiante al loro destino, anke se non si fa la trattenuta si deve comunque tenere il filo un pò in tensione, appunto per far scattare la ferrata non appena il galleggiante affonda, le mangiate sono fulminee e bisgona essere molto reattivi e tenendo il filo in tensione quando il galleggiante affonda il cavedano o il pesce di turno si allama quasi da solo!
La trattenuta va fatta in modo delicato ed il galleggiante NON deve uscire dall'aqua, perkè non è un rallentamento dell'esca, è "solo" un contatto diretto tra cimino e galleggiante.
PASTURARE
Un ruolo decisamente fondamentale nella passata lo gioca la pastura, con poca corrente e con acqua bassa è possibilie pasturare "a mano", non serve l'utilizzo di sfarinati, retine o quant'altro, SOLO bigattini lanciati a monte della zona in cui si desidera effettuare la passata.
Bisogna lanciarne pochi per volta sempre nello stesso punto per creare una scia di cibo che lentamente si deposita sul fondo, il segreto sta nel riuscire a tenere il nostro amo con l'esca in mezzo ai bigattini, per sfruttare la competizione alimentare dei cavedani (o eventuali altre prede) e costringerli a rubarsi il boccone.
La maggior parte delle abbocate si avranno poco più a monte, quando i bigattini pastura avranno raggiunto la nostra esca.
Un occhio di riguardo va a quando la lenza è in calata, ovvero quando si sta entrando in pesca, ci saranno spesso mangiate fulminee.
FERRARE
La ferrata è molto delicata, non deve essere troppo morbida per evitare che il pesce non si allami e non deve essere troppo secca per evitare che si rompi il terminale. Molti consigliano di ferrare tenendo l'archetto del mulinello aperto, e tenendo il filo con il dito, in questo modo si gestisce la ferrata in base alla pressione che il filo esercita sul dito, con un pò di pratica diventa uno scherzetto!...! Se trovate la cosa troppo complicata, si può allentare quel tanto che basta la frizione del mulinello per ottenere una ferrata mediocre.
CONTROLLO DELLA PREDA
Per controllare la preda esiste una tecnica principale (la più semplice ed efficace), ne esistono altre 2 ma non è il momento di disquisirle, inquanto una riguarda i mulinelli a doppia frizione e l'altra viene utilizzata maggiormente nelle gare.
Comunque, semplicemente si tara la frizione sul carico di rottura del filo e durante il combattimento si regola la frizione allentando o stringendo la vite a piacimento.
TIPS&TRICKS
Ogni tanto vale la pena di alzare il fondo e allungare la passata. I bigattini che lanciamo ad ogni passata ogni volta finiscono sul fondo a valle delle nostra posizione in quel punto, molto probabilmente si raggruppano i pesci più furbi e grossi, che non lottano tra loro per il cibo ma lo aspettano in un luogo più sicuro, arrivando in quella zona in passata con il terminale che striscia sul fondo, la mangiata è quasi assicurata!!!
Spero vivamente di essere stato utile a tutti quanti, a ki non conosce molto questa tecnica e a chi si sta avvicinando!!
Ciao a tutti! Have Fun!
Luca.
Questo post è stato modificato da malauros®: 14 December 2014 - 17:42 PM