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Stanno crescendo :-) Incubatoio APPV


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24 risposte a questo topic

#21 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 02 January 2012 - 09:35 AM

Ottimo. Un un unico appunto tecnico. Il prelievo in natura dei riproduttori non è di prima generazione (in senso tecnico). I riproduttori che verrano stabulati saranno sessualmente maturi, quindi femmine di 3-4 anni almeno e maschi di almeno due anni, già perfettamente inseriti nel contesto riproduttivo naturale e in grado di fornire ottime uova. Solo le generazioni future, nate in impianto, potranno essere nominalmente di prima, seconda, terza, ecc generazione. :mrgreen:
Federico Ielli

#22 Uomo Rapala

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Postato 02 January 2012 - 12:03 PM

:arrow: @Federico Ielli, ma anche a chiunque ne sappia :rolleyes:

Grazie per la nota terminologica :rolleyes:

Allora li retrocedo a generazione zero.

Una domanda, visto che qui ho la libertà di chiedere per conto mio e non scrivo per conto dell'associazione, tu dici che già la generazione zero è in grado di fornire ottime uova, che mi spingi a pensare forniscano un'ottima percentuale di nati vivi, mentre presenziando alle discussione dei nostri (parlo di APPV) grandi vecchi, vengono riportati insegnamenti provenienti da impianti avviati da tempo che dichiarano la generazione zero quasi sterile in confronto con le successive nate e cresciute in vasca.

A me piacerebbe non avere la vasca con le fattrici, ma prelevarle annualmente dal fiume e spremerle, ma i grandi vecchi sostengono che otterremmo meno materiale.

Personalmente credo che il fattore limitante alla riproduttività naturale sia la vita più stressante che si sostiene in fiume, rispetto a quella della vasca. Me ne sono convinto guardando la differenza pazzesca nei tassi d'accrescimento:

Natura

1 mese 1 cm. 0,1 gr.
3 mesi 4 cm. 1 gr.
7 mesi 9 cm. 10 gr.
10 mesi 14 cm. 35 gr.
18 mesi 20 cm. 100 gr.
24 mesi 25 cm. 200-250 gr

Allevamento in acqua fredda

1 mese 1,5 cm. 0,1 gr.
2 mesi 3,5 cm. 2 gr.
3 mesi 5-6 cm. 4 gr.
10 mesi 12-15 cm. 50-60 gr.
18-20 mesi 25-30 cm. 250-300 gr.

Considerando che il nostro impianto ha la fortuna di avere una temperatura che oscilla di pochissimo nell'arco dell'anno, essendo di fatto a pochi metri dalla sorgente, e che non produce per lucro, quindi non abbiamo densità di kg/m3 da pollaio, abbiamo visto negli esperimenti che l'accrescimento che riusciamo a ottenere è maggiore di quello in tabella.

Mi chiedevo quale potesse essere la tua opinione in materia.
Andrea Crobu, quello che risponde ad appv@appv.it :)

#23 Kobretti

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Postato 02 January 2012 - 13:12 PM

Che valori avete di acqua? ph,no2 no3 po4 sio2, cl .... sarebe interessante fare un check completo per capirei valori dell'acqua e valutare anche se possibile la riproduzione dei salmerini :mrgreen: inoltre in aque microbiologicamente pure (tipo fonti alpine per intenderci) l'accrescimento è sicuramente migliore , chiaramente anche l'alimentazione è molto importante :mrgreen:

#24 Uomo Rapala

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Postato 02 January 2012 - 13:25 PM

Penso che l'Arpav possa rispondere meglio di me a questo, cmq quello che posso dirti io è che siamo in I-II classe biologica con l'acqua del Fibbio e che peschiamo dalla stessa falda, nonché dovrebbero esserci a breve pompe ausiliare per attingere dal corso stesso del fiume in caso serva più acqua.

Se riesco a recuperare le analisi le pubblico al volo: al momento sto reimpostando tutto il sito di APPV per dare più spazio possibile alla diffusione di tutto quanto riguardi l'incubatoio, dato che è il fiore all'occhiello della nostra comunità di pescatori.
Andrea Crobu, quello che risponde ad appv@appv.it :)

#25 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 02 January 2012 - 14:30 PM

Certo, è risaputo che l'accrescimento in vasca è notoriamente superiore (alle volte anche di molto) rispetto a quello in natura, soprattutto se l'acqua dell'impianto è a temperatura costante e non inferiore a 6-8 °C. Comunque sia, viste le caratteristiche di risorgiva del Fibbio, gli accrescimenti non dovrebbero essere di molto inferiori a quelli dell'impianto, pur se una differenza, come mi hai postato dalle tabelle, pare esserci. Detto ciò, il fattore "ambiente naturale" esercita senz'altro una maggiore pressionese lettiva sulla popolazione: situazione che in cattività non avviene. Ecco perchè è assai imporatante rinnovare il parco riproduttori (femmine stabulate) almeno ogni due /tre anni e cercare di non utilizzare come genitori soggetti oltre la seconda/terza generazione nata in impianto per eviatre fenomeni di consanguineità. In aggiunta, è sempre positivo introdurre nuovi maschi annualmente, al fine di incrementare la variabilità genetica della popolazione. Che la popolazione introdotta dal fiume (la prima) sia poco feconda mi pare una una cavolata. Molto dipende dalla taglia dei soggetti in ingresso. E' chiaro che soggetti giovani, primipari, daranno poche uova o, addirittura, nessuna. Ma individui adulti, magari anche di qualche chilogrammo di peso corporeo, forniranno uova in numero e di qualità. Tutto ciò dipende, ovviamente, dalle potenzialità del corso d'acqua e anche dalla capacità/fortuna degli operatori. Chiaro che animali adattati e cresciuti in vasca, se ben trattati, forniranno uova in quantità (proporzionale) maggiore rispetto a quelli di pari età selvatici.
Federico Ielli


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