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marcare un pesce prima del rilascio


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28 risposte a questo topic

#1 blubel

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Postato 31 October 2010 - 21:38 PM

sul forum della Combriccola del Garda si discuteva se è possibile apporre una marcatura ad un luccio prima che questo venga rilasciato, secondo voi esiste un metodo per farlo senza creare problemi al pesce?

si era pensato a una piccolissima fascetta di plastica di quelle che usano gli elettricisti per assemblare i fili da mettere nelle pinna caudale, la cosa sarebbe velocissima, ma la plastica sarà tollerata dal pesce?

qualcuno ha qualche idea in proposito?

un saluto a tutti

blubel

#2 walter

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Postato 31 October 2010 - 22:09 PM

un anello chiuso potrebbe causare problemi al pesce, data la sua crescita... domandone, e' legale???

intanto, sposto :moved:



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#3 The Legend

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Postato 01 November 2010 - 08:01 AM

Mi piacerebbe sapere a che scopo dovrebbe essere " marcato " il pesce , capisco se a scopo scientifico mettere un qualcosa per capire gli spostamenti e le abitudini peraltro nin so :) :) :)
saluti

The Legend

#4 blubel

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Postato 01 November 2010 - 08:52 AM

Mi piacerebbe sapere a che scopo dovrebbe essere " marcato " il pesce , capisco se a scopo scientifico mettere un qualcosa per capire gli spostamenti e le abitudini peraltro nin so :) :) :)


cerco di rispondere al tuo legittimo dubbio, di perchè marcare i lucci rilasciati: intanto stiamo parlando di un tratto di lago dove per vari motivi possiamo pescare con le barche solo in una decina di persone, 3 o 4 di queste sono favorevoli al C & R gli altri mettono via tutto compreso pesci sotto il kg. io e gli altri favorevoli ci siamo chiesti se si potrebbe mettere in campo un qualcosa che possa far cambiare idea agli altri e portare anche loro all'idea che va bene trattenere un luccio ogni tanto per gustarselo ma poi gli altri è meglio rilasciarli piuttosto che regalarli o peggio venderli.

Penso che quando capiterà a questi di prendere un luccio che indubbiamente abbiamo rilasciato noi un certo effetto lo faccia e forse, dico forse qualche riflessione se la porranno, e magari inizieranno a cambiare le loro abitudini.

il luccio è un animale forte, mi sembrerebbe che una piccola fascettina sulla pinna (ce ne sono di 2,5 mm di diametro) non dovrebbe disturbarlo più di tanto, se penso alle trote di allevamento che le pinne le hanno completamente consumate dal cemento del fondo oppure se le mangiano tra di loro, eppure vivono lo stesso.

il problema è che vorremmo essere sicuri di non rovinare anche i lucci che rilasciamo noi, che sicuramente dopo breve tempo saranno pescati dagli altri e li la loro fine sarà definitivamente segnata :(

#5 Mirko Salabracco

Mirko Salabracco

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Postato 01 November 2010 - 11:37 AM

Mi piacerebbe sapere a che scopo dovrebbe essere " marcato " il pesce , capisco se a scopo scientifico mettere un qualcosa per capire gli spostamenti e le abitudini peraltro nin so :) :) :)


cerco di rispondere al tuo legittimo dubbio, di perchè marcare i lucci rilasciati: intanto stiamo parlando di un tratto di lago dove per vari motivi possiamo pescare con le barche solo in una decina di persone, 3 o 4 di queste sono favorevoli al C & R gli altri mettono via tutto compreso pesci sotto il kg. io e gli altri favorevoli ci siamo chiesti se si potrebbe mettere in campo un qualcosa che possa far cambiare idea agli altri e portare anche loro all'idea che va bene trattenere un luccio ogni tanto per gustarselo ma poi gli altri è meglio rilasciarli piuttosto che regalarli o peggio venderli.

Penso che quando capiterà a questi di prendere un luccio che indubbiamente abbiamo rilasciato noi un certo effetto lo faccia e forse, dico forse qualche riflessione se la porranno, e magari inizieranno a cambiare le loro abitudini.

il luccio è un animale forte, mi sembrerebbe che una piccola fascettina sulla pinna (ce ne sono di 2,5 mm di diametro) non dovrebbe disturbarlo più di tanto, se penso alle trote di allevamento che le pinne le hanno completamente consumate dal cemento del fondo oppure se le mangiano tra di loro, eppure vivono lo stesso.

il problema è che vorremmo essere sicuri di non rovinare anche i lucci che rilasciamo noi, che sicuramente dopo breve tempo saranno pescati dagli altri e li la loro fine sarà definitivamente segnata :(



non so se è dannoso per il pesce la fascetta in questione ... esistono in commercio dei marcatori con microchip.. :) e sono stati usati anche per marcare i riproduttori di marmorata... :wink:
di certo iniziativa è molto lodevole :!: :!: forse sarebbe opportuno però coinvolgere l'Ittiolo della nostra provincia.. :) ...e bisognerebbe anche estenderlo a pescatori che da Torri a Malcesine da riva si portono via luccetti appena appena in misura ...motivo per il quale anni fa dopo il primo anno di adesione non mi sono più iscritto al club di spinning del luogo ... :wink:

#6 Giampi

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Postato 01 November 2010 - 23:06 PM

Mi piacerebbe sapere a che scopo dovrebbe essere " marcato " il pesce , capisco se a scopo scientifico mettere un qualcosa per capire gli spostamenti e le abitudini peraltro nin so :) :) :)


cerco di rispondere al tuo legittimo dubbio, di perchè marcare i lucci rilasciati: intanto stiamo parlando di un tratto di lago dove per vari motivi possiamo pescare con le barche solo in una decina di persone, 3 o 4 di queste sono favorevoli al C & R gli altri mettono via tutto compreso pesci sotto il kg. io e gli altri favorevoli ci siamo chiesti se si potrebbe mettere in campo un qualcosa che possa far cambiare idea agli altri e portare anche loro all'idea che va bene trattenere un luccio ogni tanto per gustarselo ma poi gli altri è meglio rilasciarli piuttosto che regalarli o peggio venderli.

Penso che quando capiterà a questi di prendere un luccio che indubbiamente abbiamo rilasciato noi un certo effetto lo faccia e forse, dico forse qualche riflessione se la porranno, e magari inizieranno a cambiare le loro abitudini.

il luccio è un animale forte, mi sembrerebbe che una piccola fascettina sulla pinna (ce ne sono di 2,5 mm di diametro) non dovrebbe disturbarlo più di tanto, se penso alle trote di allevamento che le pinne le hanno completamente consumate dal cemento del fondo oppure se le mangiano tra di loro, eppure vivono lo stesso.

il problema è che vorremmo essere sicuri di non rovinare anche i lucci che rilasciamo noi, che sicuramente dopo breve tempo saranno pescati dagli altri e li la loro fine sarà definitivamente segnata :(



non so se è dannoso per il pesce la fascetta in questione ... esistono in commercio dei marcatori con microchip.. :) e sono stati usati anche per marcare i riproduttori di marmorata... :wink:
di certo iniziativa è molto lodevole :!: :!: forse sarebbe opportuno però coinvolgere l'Ittiolo della nostra provincia.. :) ...e bisognerebbe anche estenderlo a pescatori che da Torri a Malcesine da riva si portono via luccetti appena appena in misura ...motivo per il quale anni fa dopo il primo anno di adesione non mi sono più iscritto al club di spinning del luogo ... :wink:


Confermo che esistono già dei microchip (si chiamano tag)da applicare sottopelle ai pesci e poi tramite un lettore ottico si riesce a riconoscere i pesci, la loro età, l'accrescimento ecc.ecc.
La cosa di per sè ha un costo ma in caso di prelievo di lucci sottomisura l'unica azione responsabile è chiamare i Guardiapesca, purtroppo certa gente non capisce l'importanza del rilascio ma se li colpisci nel taccuino capiscono eccome....
Ciao a tutti belly e brutti !!! Giampi

#7 walter

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Postato 01 November 2010 - 23:38 PM

il rischio e' di causare l'effetto opposto... cioe' che voi rilasciate e gli altri bracconano e pure prendendovi per le terga della serie "guarda te che pi**a che mollano i pess invece di farli ai ferri"

mi e' gia' successa all'epoca, se non ci sono controlli seri sono beep... e purtroppo a togliere un chip ci vuol poco



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#8 Federico Ielli

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Postato 02 November 2010 - 09:07 AM

L'utilizzo dei microchips sottocutanei è in auge già da parecchio tempo per la marcatura degli esemplari (in particolare di specie migratrici, come gli storioni, di cui si seguono poi gli spostamenti ad eventuali ricatture e, nei casi più sosfisticati, anche a rilevarne la posizione mediante satellitare). La pratica viene effettuata di solito tramite appositi revolver o siringhe ipodermiche (i costi sono differenti) e permette di controllare, alla ricattura dell'animale, età, accrescimento, malattie, traumi subiti, ecc. Come ho già detto, il tutto ha un costo, che viene in genere supportato da finanziamenti degli Enti. Esistono in commercio anche iniettori a pressione (Pan-Jet), che inoculano sottocute una piccola dose di colorante che è in grado di permanere (macchie) per un certo lasso di tempo, quindi di verificare alla ricattura i parametri di cui sopra. Veniva utilizzato soprattutto per verificare l'efficienza dei ripopolamenti con trote adulte e i loro spostamenti, tuttavia si è rivelato utile anche per le marcature individuali di luccio. Il costo è assai inferiore, ma anche il grado di efficienza. Sconsiglio comunque le "marcature fai da te", nel senso che si rischia di causare infezioni ai pesci, soprattutto se non si opera in condizioni di sterilità e di anestesia. Inoltre sarebbe sempre buona norma effettuare la disinfezione della parte sottoposta a marcatura.
Federico Ielli

#9 blubel

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Postato 02 November 2010 - 10:48 AM

ringrazio Federico Ielli e gli altri per la tempestività delle risposte, l'idea di marcare i lucci non nasce da scopi scientifici, che ovviamente non sapremmo gestire....ma semplicemente dal tentativo di trovare un sistema per convincere gli altri colleghi pescatori lucciaioli di cambiare il loro modo di porsi nei confronti del luccio.

L'esocide è ben presente nel garda ma che da qualche tempo comincia un po a soffrire, se alcuni anni fa era abbastanza facile prendere lucci di 4-5 kg ora la media è sui 2 kg, parlo di pesca con la barca quindi su fondali importanti dove chi pesca da riva non riesce ad arrivare.

Sono convinto che vi sia purtroppo un grande prelievo di luccetti inferiori al kg da parte di chi pesca a spinning dalla riva, se i pesci però riescono a raggiungere e 2 kg si portano in acque più fonde e il prelievo qui da noi viene fatto solo da chi pesca in barca visto che la pesca professionale non esiste più, quindi la causa della diminuizione della taglia credo sia legata al fatto che non si lascia il tempo ai pesci di crescere.

l'idea della marcatura era in un qualche modo una provocazione per dimostrare a chi pensa che rilasciare un luccio di 2-3 o 4 chili sia una cosa da matti, la cosa l'avremmo pubblicata sul giornalino annuale della nostra associazione e avrebbe certamente fatto un certo effetto a tutti i soci lucciaioli.

Ora l'idea della fascettina era solo un'idea, ho pubblicato su POK questa discussione per vedere se tutti assieme si poteva trovare la soluzione più giusta per contrassegnare un pesce prima del rilascio, siamo convinti che se i colleghi pescheranno un pesce che risulta evidente che è uno di quelli rilasciati da noi, qualche interrogativo magari se lo porranno, oppure magari se ne fregheranno altamente anzi diranno guarda quei pir...le loro lo hanno rilasciato e io ora me lo magno.

D'altro canto non sapremmo cosa altro mettere in campo per cercare di fermare questo prelievo forse esagerato.

un'altra idea che mi viene in mente è se fare un piccolo taglio sulla coda del pesce potrebbe andare bene, oppure dopo un po di tempo tutto torna come prima e non si nota più niente?

qualche anno fa pescai un luccio con la coda tagliata ed era in ottima salute,questa è la foto
http://www.tirlindana.com/foto%20cattur ... 4%20Kg.jpg

che ne pensate?

#10 GioSarca

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Postato 02 November 2010 - 11:16 AM

Pur essendo gli intenti lodevoli scosiglio anche io la marcatura fai da te che rischia di portare infezioni letali al pesce.

La sensibilizzazione su una taglia minima adeguata e un numero di capi massimo ritenuto congruo credo siano la strada migliore....bisogna partire dai giovani pescatori nell'educazione ed è certamente una strada in salita....comunque se ne accorgeranno anche loro che i riproduttori di taglia stanno diminuendo è anche nel loro interesse la tutela...

All'estero, in molti posti, hanno una taglia minima ed una massima per il luccio sopra e sotto la quale si deve liberare, così facendo tutelano le grosse femmine riproduttrici.

ciao

#11 blubel

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Postato 02 November 2010 - 11:47 AM

ciao Gio Sarca, quello che dici è sicuramente giusto.....però credimi sensibilizzare certi personaggi è come parlare ad un sordo.

il regolamento di pesca non ci aiuta di certo visto che allo stato attuale la misura è 40 cm, tre capi pescabili al giorno e un periodo di chiusura per la frega insufficiente. Dovrebbe essere approvato il nuovo regolamento (ma chissà quando) che lo porterà a 50 e due soli capi al giorno ma non è abbastanza lo stesso a salvaguardare la specie.

Tieni presente poi che i controlli sul garda sono pressoche inesistenti, quindi fai te come può essere il comportamento di molti :?

#12 Jfish

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Postato 02 November 2010 - 12:22 PM

Qui sul Maggiore, abbiamo una situazione analoga alla vostra :doubt:

Anche la Commissione Italo Elvetica per la pesca che ha in gestione, tra le altre, le acque del lago maggiore, grazie
ai dati statistici raccolti, da il Luccio in forte calo! Ma nonostante ciò i razzuolatori, che siano pescatori dilettanti o pro... portano a casa, tutto quello che si può portare...

p.s. Pure qui i controlli - sono pressochè inesistenti!!!
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#13 braida

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Postato 02 November 2010 - 16:18 PM

In un laghetto non molto lontano da casa mia c'è una banda di 3 / 4 ragazzi che sono soliti fare un incisione a forma di v nella parte centrale della coda dei lucci prima di rimollarli..

E' una cosa un pò barbara (di certo al luccio non piace) ma la cosa che mi ha impressionato è la grandissima percentuale di lucci che portano questo "marchio"...praticamente se questi ragazzi avessero portato via tutti i lucci rimollati, io ne avrei pescati il 65/70% in meno..che è una cifra spaventosa.

Questo fa riflettere che anche pochi pescatori (ma capaci) possono potenzialmente far danni ingenti :(

#14 blubel

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Postato 02 November 2010 - 17:23 PM

In un laghetto non molto lontano da casa mia c'è una banda di 3 / 4 ragazzi che sono soliti fare un incisione a forma di v nella parte centrale della coda dei lucci prima di rimollarli..

E' una cosa un pò barbara (di certo al luccio non piace) ma la cosa che mi ha impressionato è la grandissima percentuale di lucci che portano questo "marchio"...praticamente se questi ragazzi avessero portato via tutti i lucci rimollati, io ne avrei pescati il 65/70% in meno..che è una cifra spaventosa.

Questo fa riflettere che anche pochi pescatori (ma capaci) possono potenzialmente far danni ingenti :(


ciao Braida.....hai centrato perfettamente l'obiettivo.....credo che se quei ragazzi leggessero il tuo post, ne sarebbero contenti perchè avrebbero un riscontro reale che la loro pratica va a buon fine, c'è gente che il C & R non sa nemmeno cosa sia, il vedere però realmente che la cosa funziona e che il luccio che hanno appena pescato è uno di quelli rilasciati da noi e poi un secondo e poi un terzo e così via come capita in quel lago vicino a te può far iniziare a capire che un pesce può farci divertire anche più di una volta, e se rilasciato non è vero che va a morire.

mi puoi spiegare un po meglio come fanno quella incisione nella coda? potrebbe essere quella la nostra soluzione visto che dici che è gia stata messa in pratica dai ragazzi del tuo lago, e i lucci non hanno avuto problemi a riassorbire la ferita senza avere conseguenze.

intanto grazie per la segnalazione :)

#15 braida

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Postato 02 November 2010 - 18:00 PM

ciao Braida.....hai centrato perfettamente l'obiettivo.....credo che se quei ragazzi leggessero il tuo post, ne sarebbero contenti perchè avrebbero un riscontro reale che la loro pratica va a buon fine, c'è gente che il C & R non sa nemmeno cosa sia, il vedere però realmente che la cosa funziona e che il luccio che hanno appena pescato è uno di quelli rilasciati da noi e poi un secondo e poi un terzo e così via come capita in quel lago vicino a te può far iniziare a capire che un pesce può farci divertire anche più di una volta, e se rilasciato non è vero che va a morire.

mi puoi spiegare un po meglio come fanno quella incisione nella coda? potrebbe essere quella la nostra soluzione visto che dici che è gia stata messa in pratica dai ragazzi del tuo lago, e i lucci non hanno avuto problemi a riassorbire la ferita senza avere conseguenze.

intanto grazie per la segnalazione :)


Allora fanno praticamente una piccola V in mezzo alla coda.
Ti faccio un disegnetto (anche se approssimativo)

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E' una cosa piccolissima ma un occhio attento la vede subito perchè i contorni restano netti e un pò più chiari.

Pensa che io e miei amici per mesi ci siamo chiesti perchè cavoli molti lucci avessero questa V..poi un giorno abbiamo visto prendere, segnare un luccio e mollarlo, alchè il ragazzo ci ha spiegato tutto.

Sarebbe però da chiedere a qualcuno che se ne intende, se ciò comporta problemi ai lucci (quelli presi e rilasciati da me sicuramente stavano in ottime condizioni nonostante avessero subito cattura e marcatura).

#16 carlo alberto

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Postato 02 November 2010 - 19:13 PM

per rendere più efficace il messaggio a chi trattiene luccetti suggerirei di cambrettare sulla pinna caudale una targhetta con scritto "pesce non commestibile"... :ironie:
non so quanti pescatori possano interpretare il "segno" positivamente ed essere portati ad un comportamento diverso... :( certe mentalità sono estremamente difficili da cambiare... anzi alcuni, una volta scoperto il significato della marcatura potrebbero trattenere i pesci "per dispetto" e per mentalità "Ostinata e Contraria"...
"Gli dei non sottrarranno agli anni di vita concessi agli uomini il tempo passato a pescare"
Silver Salmon Club Verona
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#17 blubel

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Postato 02 November 2010 - 19:53 PM


ciao Braida.....hai centrato perfettamente l'obiettivo.....credo che se quei ragazzi leggessero il tuo post, ne sarebbero contenti perchè avrebbero un riscontro reale che la loro pratica va a buon fine, c'è gente che il C & R non sa nemmeno cosa sia, il vedere però realmente che la cosa funziona e che il luccio che hanno appena pescato è uno di quelli rilasciati da noi e poi un secondo e poi un terzo e così via come capita in quel lago vicino a te può far iniziare a capire che un pesce può farci divertire anche più di una volta, e se rilasciato non è vero che va a morire.

mi puoi spiegare un po meglio come fanno quella incisione nella coda? potrebbe essere quella la nostra soluzione visto che dici che è gia stata messa in pratica dai ragazzi del tuo lago, e i lucci non hanno avuto problemi a riassorbire la ferita senza avere conseguenze.

intanto grazie per la segnalazione :)


Allora fanno praticamente una piccola V in mezzo alla coda.
Ti faccio un disegnetto (anche se approssimativo)

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E' una cosa piccolissima ma un occhio attento la vede subito perchè i contorni restano netti e un pò più chiari.

Pensa che io e miei amici per mesi ci siamo chiesti perchè cavoli molti lucci avessero questa V..poi un giorno abbiamo visto prendere, segnare un luccio e mollarlo, alchè il ragazzo ci ha spiegato tutto.

Sarebbe però da chiedere a qualcuno che se ne intende, se ciò comporta problemi ai lucci (quelli presi e rilasciati da me sicuramente stavano in ottime condizioni nonostante avessero subito cattura e marcatura).


che dimensione ha più o meno questa V? sai se lo fanno semplicemente facendo due taglietti con una forbice?
e se si tagliasse via semplicemente 1 cm dalla punta della coda chissà se la coda rimarrebbe così oppure ricresce?
io anni fa pescai un luccio con la coda tagliata via di netto, sicuramente non può essere stato un morso di un'altro luccio magari era proprio un segno fatto da qualcuno.

#18 Federico Ielli

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Postato 02 November 2010 - 20:21 PM

Un altro problema importante, anzi importantissimo, è quali siano i lucci da salvaguardare davvero, ovvero i nostri esocidi autoctoni. Nel Garda è ancora presente una popolazione relativamente pura, con fenotipo a bande longitudinali, di cui proprio oggi ho catturato (e rilasciato) un esemplare di 60 cm a Peschiera. Purtroppo, nella maggior parte delle altre realtà italiane, le popolazioni di luccio sono ormai compromesse e costituite da esemplari con fenotipo "a spot circolari", di provenienza centro-est europea, molto diversi dai nostri lucci, ai quali tendono a sovrapporsi e con i quali si ibridano. Recenti studi di settore hanno ampiamente dimostrato che la maggior parte delle popolazioni del Nord (comprese anche quelle del Fimon e del Corlo, ma anche di molti altri ecosistemi veneti) è costituita da questi soggetti e le analisi genetiche hanno dato piena conferma di corrispondenza tra genotipo e fenotipo. Sono presenti anche lucci nordici, con fenotipo a bande diagonali e verticali, corrispondenti al genotipo Nord-americano. Insomma, ormai anche il luccio è compromesso. A questo punto, occorrerebbe sensibilizzare i pescatori e le varie Amministrazioni, per tutelare davvero solo le popolazioni autoctone, magari con misure molto restrittive o, addirtiitura, tramite la non trattenibilità totale degli esemplari. E per gli altri lucci? Beh, provocatoriamete, sarebbe meglio dare la possibilità al pescatore di operare un trattenimento selettivo degli esemplari alloctoni :wink:
Federico Ielli

#19 blubel

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Postato 02 November 2010 - 22:07 PM

Un altro problema importante, anzi importantissimo, è quali siano i lucci da salvaguardare davvero, ovvero i nostri esocidi autoctoni. Nel Garda è ancora presente una popolazione relativamente pura, con fenotipo a bande longitudinali, di cui proprio oggi ho catturato (e rilasciato) un esemplare di 60 cm a Peschiera. Purtroppo, nella maggior parte delle altre realtà italiane, le popolazioni di luccio sono ormai compromesse e costituite da esemplari con fenotipo "a spot circolari", di provenienza centro-est europea, molto diversi dai nostri lucci, ai quali tendono a sovrapporsi e con i quali si ibridano. Recenti studi di settore hanno ampiamente dimostrato che la maggior parte delle popolazioni del Nord (comprese anche quelle del Fimon e del Corlo, ma anche di molti altri ecosistemi veneti) è costituita da questi soggetti e le analisi genetiche hanno dato piena conferma di corrispondenza tra genotipo e fenotipo. Sono presenti anche lucci nordici, con fenotipo a bande diagonali e verticali, corrispondenti al genotipo Nord-americano. Insomma, ormai anche il luccio è compromesso. A questo punto, occorrerebbe sensibilizzare i pescatori e le varie Amministrazioni, per tutelare davvero solo le popolazioni autoctone, magari con misure molto restrittive o, addirtiitura, tramite la non trattenibilità totale degli esemplari. E per gli altri lucci? Beh, provocatoriamete, sarebbe meglio dare la possibilità al pescatore di operare un trattenimento selettivo degli esemplari alloctoni :wink:


si confermo che nel garda c'è solo il luccio nostrano, e proprio per questo motivo sarebbe importante salvaguardare la specie per il fututo

volevo farti una domanda visto che sei esperto di ittiologia.... se si taglia un angolino della coda o di una pinna di un pesce questa col tempo ricresce oppure rimane per sempre allo stesso modo?

un taglietto non dovrebbe creare problemi al luccio visto che ho preso diversi pesci con evidenti morsi di altri lucci che si sono poi cicatrizati anche se rimangono i segni indelebili.

#20 braida

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Postato 02 November 2010 - 23:27 PM

che dimensione ha più o meno questa V? sai se lo fanno semplicemente facendo due taglietti con una forbice?
e se si tagliasse via semplicemente 1 cm dalla punta della coda chissà se la coda rimarrebbe così oppure ricresce?
io anni fa pescai un luccio con la coda tagliata via di netto, sicuramente non può essere stato un morso di un'altro luccio magari era proprio un segno fatto da qualcuno.


Sinceramente con cosa lo facciano non lo so, la volta che l'ho visto fare in diretta il ragazzo ci ha messo due secondi a farlo, non ho avuto tempo di vedere cosa usava, però dev'esser stato un attrezzo piccolino.

Come dimensione non saprei dirti di preciso, occhio e croce diciamo che la punta della V entra di un cm o un cm e mezzo rispetto a come sarebbe naturalmente..le dimensioni non sono importanti credo, la cosa che mi ha colpito è il fatto che i bordi restano netti e chiari, si vede insomma che non è qualcosa di naturale.


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