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Lenza - Terminale


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28 risposte a questo topic

#1 Thor

Thor

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Postato 29 August 2010 - 21:12 PM

Dopo pescate molto grezze, pochi giorni fa parlando un po' con i vicini di pesca, ho appreso di questo famigerato fluorocarbon... :shocked:

Caduto nel baratro delle marche e delle varianti su di esso ho preso il: falcon super hard carbon 0,159 più che altro costava 5€ usavo già questa marca per la lenza e l'ho preso. :D

Stamani l'ho montato con il falcon mulinello 0,16 e ho rotto più delle altre volte, vi chiedo siccome ho notato che il carico di rottura del terminale è più alto della lenza o per caso ho sbagliato accoppiata di diametri comunque c'è per caso qualche accorgimento empirico da conoscere?! :look:

#2 jar

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Postato 29 August 2010 - 21:22 PM

l'unica cosa strana è il prezzo...di solito 25m di FC costano un tantino più che 5€..il filo non lo conosco

si spezzava vicino al nodo di giunzione ?

Non avrebbe senso montare un terminale con carico di rottura maggiore della lenza madre, ammesso che sia REALMENTE così! :wink:

si spezza la lenza madre o il terminale ?
><(((°> ...piccoli cambiamenti nelle montature portano grandi differenze nelle catture...><(((°>

#3 Thor

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Postato 29 August 2010 - 21:36 PM

Veramente è di 50 metri (terminale) ha il carico di rottura di 3,36 kg e come ho detto ha un diametro di 0,159.

Lavora in accoppiata con il falcon mulinello (lenza) di un diametro di 0,16 con un carico di rottura di 3,0 kg.

Ho rotto tre volte, sempre nel terminale due volte vicino l'amo e una nella giunzione.

Caspita l'avevo intuito che avere un terminale con carico maggiore della lenza, era una stupidaggine. o.O

#4 jar

jar

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Postato 29 August 2010 - 21:45 PM

Caspita l'avevo intuito che avere un terminale con carico maggiore della lenza, era una stupidaggine. o.O


non è questo il caso, visto che ti si rompe il terminale. Verosimilmente il filo è scadente, ed il carico riportato è assolutamente non veritiero..
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#5 Thor

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Postato 29 August 2010 - 21:55 PM

Beh qualche dubbio iniziava a sorgermi visto il caso, però prendo le vostre info come oro colato comunque quando finirà prenderò altro, se incomincio a chiedere consigli finisce che sto fluoro rimane in cassetta. x.x

Quindi non c'è una "regola" su lenza/terminale va bien gracias!

#6 jar

jar

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Postato 29 August 2010 - 22:19 PM

Come sarebbe non c'è una regola!!! La regola c'è eccome!! bisogna scegliere un filo con diametro minore e carico di rottura minore, tranne che in casi eccezionali..possibilmente non scadente, perchè se no si spezza una continuazione... te l'avrei detto io di cambiare radicalmente filo, ma se non vuoi lasciarlo nella cassetta nessuno ti impedisce di pescarci lo stesso! :wink:
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#7 biund

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Postato 29 August 2010 - 22:36 PM

Ciao bisogna considerare che il nylon che hai in bobina probabilmente è + elastico del fc del terminale e che minimo fuori dal mulo ne hai 4o5 mt che probabilmente compensano la differenza di carico di rottura fermo restando come dice jar che il carico dichiarato :? sia reale.

#8 Ferroforte

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Postato 29 August 2010 - 22:45 PM

Il fluorocarbon in questione è buono,ha un diametro REALE e secondo me sbagli a slamare i pesci oppure fai i nodi dell'amo male ! Tieni presente che annodare il fluoro carbon è più difficile che annodare il nylon normale,bagnalo prima di fare nodi,deve "scivolare" il fluorocarbon e non deve avere attrito... cura questo particolare,controlla che a nodo effettuato non ci siano segni e vedrai che andra benissimo ! Altra cosa... per la pesca amatoriale lo 0,159 è perfetto come diametro,non diminuire quello ma aumenta il filo della lenza a 0,18 ! :wink:
Buy the best,forget the rest...

#9 jar

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Postato 30 August 2010 - 00:18 AM

Il fluorocarbon in questione è buono,ha un diametro REALE e secondo me sbagli a slamare i pesci oppure fai i nodi dell'amo male ! Tieni presente che annodare il fluoro carbon è più difficile che annodare il nylon normale,bagnalo prima di fare nodi,deve "scivolare" il fluorocarbon e non deve avere attrito... cura questo particolare,controlla che a nodo effettuato non ci siano segni e vedrai che andra benissimo ! Altra cosa... per la pesca amatoriale lo 0,159 è perfetto come diametro,non diminuire quello ma aumenta il filo della lenza a 0,18 ! :wink:


secondo te, in un combo 0.16-0.16 nylon-fluorocarbon, si rompe il terminale di fluorocarbon ?? Soprattutto..si rompe un FC 0.16 che ha un carico dichiarato maggiore di quello della lenza madre ?? se fosse reale, non si dovrebbe rompere la lenza madre ?

Comunque, rileggendo, ha scritto che ha rotto 2 volte vicino all'amo e una vicino alla giunzione...forse è veramente (come dici tu) un problema di nodi, o addirittura di slamatura, ma..non ti sembra un pò strano ?

io sarei portato a pensare in primis che il filo non è buono, ma non per marca o qualità, intendo proprio per degrado..a me, qualche volta, è capitato di prendere qualche bobina "contaminata"..con conseguente riduzione del carico di rottura (minore di quello dichiarato, REALE per un filo in buone condizioni)..
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#10 Thor

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Postato 30 August 2010 - 05:50 AM

Rinnovo i complimenti alla community. :prost:

E' molto probabile come dice Ferroforte, anzi ne sono sicuro, che sia più un problema di nodi, anche perchè non sono di certo un asso. :tropf:

#11 Henry Trout

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Postato 30 August 2010 - 11:45 AM

forse stringendo il nodo dell'amo non hai bagnato il nodo con la saliva, e l'attrito generato stringendo il nodo ha surriscaldato il filo che forse si è snervato (lo noti se il filo si arriccia nella parte vicina l'amo)....quindi bagna bene il nodo mentre lo serri....oppure come dice oscar potresti aver danneggiato il finale slamando magari con una pinza... :wink:
*Enrico*
Quando uccidi un re, non lo fai in silenzio. Lo uccidi dove tutta la corte può vederlo morire...
 

#12 Ferroforte

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Postato 30 August 2010 - 12:52 PM

secondo te, in un combo 0.16-0.16 nylon-fluorocarbon, si rompe il terminale di fluorocarbon ?? Soprattutto..si rompe un FC 0.16 che ha un carico dichiarato maggiore di quello della lenza madre ?? se fosse reale, non si dovrebbe rompere la lenza madre ?

I carichi di rottura sono tutti da verificare... per me un nylon che tira 3 kg e uno che ne tira 3,4 sono la stessa identica cosa !
Sta di fatto che il carico di rottura del finale IO preferisco sempre averlo qualche etto superiore perchè appena si recupera il primo pesce il nylon del terminale si segnerà ed ecco che andremo ad equivalere i carichi di rottura... sempre e comunque tutto in linea teorica !

Comunque, rileggendo, ha scritto che ha rotto 2 volte vicino all'amo e una vicino alla giunzione...forse è veramente (come dici tu) un problema di nodi, o addirittura di slamatura, ma..non ti sembra un pò strano ?

No non mi sembra strano... anzi,mi sembra proprio il motivo principale ! gli errori più frequenti dei principianti sono proprio i nodi degli ami e il metodo di slamatura e quindi l'anello debole della lenza è proprio li !
E magari slama pure con delle forbici.... :wink:
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#13 jar

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Postato 30 August 2010 - 13:09 PM

secondo te, in un combo 0.16-0.16 nylon-fluorocarbon, si rompe il terminale di fluorocarbon ?? Soprattutto..si rompe un FC 0.16 che ha un carico dichiarato maggiore di quello della lenza madre ?? se fosse reale, non si dovrebbe rompere la lenza madre ?

I carichi di rottura sono tutti da verificare... per me un nylon che tira 3 kg e uno che ne tira 3,4 sono la stessa identica cosa !
Sta di fatto che il carico di rottura del finale IO preferisco sempre averlo qualche etto superiore perchè appena si recupera il primo pesce il nylon del terminale si segnerà ed ecco che andremo ad equivalere i carichi di rottura... sempre e comunque tutto in linea teorica !


si, ma tu ragioni da esperto, se non da PRO...sei consapevole di non spezzare MAI o quasi... normalmente si consiglia di montare un finale sottile per spezzare quello e non perdere la montatura. Tu invece distribuisci il rischio di rottura su tutta la lenza, ma è un rischio super-calcolato...così non vale, imbrogli! :D

Comunque, rileggendo, ha scritto che ha rotto 2 volte vicino all'amo e una vicino alla giunzione...forse è veramente (come dici tu) un problema di nodi, o addirittura di slamatura, ma..non ti sembra un pò strano ?


No non mi sembra strano... anzi,mi sembra proprio il motivo principale ! gli errori più frequenti dei principianti sono proprio i nodi degli ami e il metodo di slamatura e quindi l'anello debole della lenza è proprio li !
E magari slama pure con delle forbici.... :wink:


mmm....credo che tu abbia proprio ragione, anche se, per rompere uno 0.16 FC in un laghetto, lo devi proprio maltrattare..
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#14 Thor

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Postato 30 August 2010 - 17:48 PM

Assodato il mio noviziato (ed è sicuramente lì che c'è l'errore, tipo come avete intuito slamare e annodare u.u), secondo quali caratteristiche tecniche va montata quest'accoppiata?!

Del tipo leggo in negozio: morbidezza ed elasticità, affondabilità, tenuta al nodo, diametro e colore.

Questo sport è troppo interessante, non per altro ho trovato qualcosa googolando, ma credo che il bello di questa community sia la discussione.

:sauf:

#15 Thor

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Postato 03 September 2010 - 11:01 AM

Allora a quanto ho appreso vediamo un po' se dico fesserie... u.u

Premetto che questo non è uno schema empirico, ma frutto della mia poca esperienza e del tutto soggettivo. E' solo una presentazione per dare adito a una discussione, per chiarire le mie nozioni. Scusate l'ardire, ma ho pensato che una rappresentazione, anche se meramente personale, possa dare il via a una discussione costruttiva.


Credo che non ci sia un metodo standard, ma a grandi linee ho derivato ciò che segue...



CARICO DI ROTTURA

- Lenza non maggiore del terminale, per non avere un anello debole all'inizio della "catena" portante.

- Lenza maggiore del terminale, se si vuole affidare maggiore riserbo degli attrezzi in caso di rottura (in termini di costi), infatti, rompendo il terminale si perde poco e niente, rispetto alla rottura di una lenza.

- Finale poco più che maggiore della lenza, così che alla prima cattura, il segno lasciato dalla preda non sbilanci l'equilibrio dei carichi e anzi riequilibri l'assetto.

DIAMETRO

- Lenza maggiore del finale, il suo scopo ovviamente è differente dal terminale e può sgravarsi dalle caratteristiche (che costano), rispetto al finale avendo allo stesso tempo un componente si più grezzo, ma comunque adatto allo scopo.

- Finale sottile per una presentazione e un comportamento, il più naturale possibile per la preda.

COLORE

- Lenza non implica particolari accorgimenti, se non colori troppo fluorescenti, quindi scelta di tinte neutre.

- Finale presentare un colore il meno visibile agli occhi della preda, per occultare l'individuazione e avere l'arma del mimetismo.

MORBIDEZZA

- Lenza con materiale o materiali a seconda dei copolimeri morbidi, per assecondare il più che possono, l'uscita delle spire e il passaggio negli anelli.

- Finale abbastanza morbido per essere in grado di terminare un nodo senza arricciarsi.

ELASTICITA'

- Lenza non troppo elastica per evitare un ritardo nella ferrata.

- Finale maggiore elasticità rispetto alla lenza, per avere un effetto molla in maniera di contrastare le difese della preda.

AFFONDABILITA'

- Lenza affondabile se si vuole sollecitare l'azione sommersa.

- Finale affondabile o meno a seconda della tecnica che si vuole adoperare.

#16 jar

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Postato 03 September 2010 - 11:42 AM

CARICO DI ROTTURA

- Lenza non maggiore del terminale, per non avere un anello debole all'inizio della "catena" portante.

diciamo che è un punto debole nella montatura, catena portante non si può leggere. E' una situazione che, per quanto mi riguarda, si può verificare solo in gara..o in pesca ad ore, SOLO se chi pesca è un esperto. E' un errore nella pesca ad ore in generale

- Lenza maggiore del terminale, se si vuole affidare maggiore riserbo degli attrezzi in caso di rottura (in termini di costi), infatti, rompendo il terminale si perde poco e niente, rispetto alla rottura di una lenza.

E' la normalità nella pesca ad ore..e si, serve a concentrare la rottura sul terminale e salvare la montatura.

- Finale poco più che maggiore della lenza, così che alla prima cattura, il segno lasciato dalla preda non sbilanci l'equilibrio dei carichi e anzi riequilibri l'assetto.

Per me anche questo è un errore, vedi caso 1


DIAMETRO

- Lenza maggiore del finale, il suo scopo ovviamente è differente dal terminale e può sgravarsi dalle caratteristiche (che costano), rispetto al finale avendo allo stesso tempo un componente si più grezzo, ma comunque adatto allo scopo.

????

- Finale sottile per una presentazione e un comportamento, il più naturale possibile per la preda.

questo è giustissimo

COLORE

- Lenza non implica particolari accorgimenti, se non colori troppo fluorescenti, quindi scelta di tinte neutre.

anche su questo sono d'accordissimo

- Finale presentare un colore il meno visibile agli occhi della preda, per occultare l'individuazione e avere l'arma del mimetismo.

diciamo che questo discorso aveva una certa valenza per il mare...oggi, in ogni caso, credo che ormai si ritiene quasi universalmente il fluorocarbon come scelta più adatta all'uso dei terminali

MORBIDEZZA

- Lenza con materiale o materiali a seconda dei copolimeri morbidi, per assecondare il più che possono, l'uscita delle spire e il passaggio negli anelli.

davvero? non ci avevo mai pensato...

- Finale abbastanza morbido per essere in grado di terminare un nodo senza arricciarsi.

ha molta più rilevanza quello che hai detto prima sulla presentazione dell'esca, ma anche questo aspetto può avere la sua importanza

ELASTICITA'

- Lenza non troppo elastica per evitare un ritardo nella ferrata.

anche la lenza meno elastica sarà sempre elastica, quindi conviene eliminare il problema e non riflettere su questo aspetto

- Finale maggiore elasticità rispetto alla lenza, per avere un effetto molla in maniera di contrastare le difese della preda.

pura fantasia...il fluorocarbon è noto per la rigidezza.

AFFONDABILITA'

- Lenza affondabile se si vuole sollecitare l'azione sommersa.

Cambia poco o nulla se si pesca in movimento, coi galleggianti invece, un filo che non affonda può dare qualche problema, ma comunque superabile

- Finale affondabile o meno a seconda della tecnica che si vuole adoperare.

questo lo decide la zavorra, al più solo l'esca può essere galleggiante..


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#17 Thor

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Postato 03 September 2010 - 12:15 PM

Grazie come sempre sei una grande fonte di info! :prost:

DIAMETRO

- Lenza maggiore del finale, il suo scopo ovviamente è differente dal terminale e può sgravarsi dalle caratteristiche (che costano), rispetto al finale avendo allo stesso tempo un componente si più grezzo, ma comunque adatto allo scopo.

????

MORBIDEZZA

- Lenza con materiale o materiali a seconda dei copolimeri morbidi, per assecondare il più che possono, l'uscita delle spire e il passaggio negli anelli.

davvero? non ci avevo mai pensato...


Per il diametro della lenza intendevo dire che è un materiale grezzo rispetto al terminale e con poche caratteristiche di alto livello, e volevo sottintendere che aumentano il diametro, in proporzione, si ha sotto mano un elemento adatto allo scopo e poco costoso (spero di aver reso l'idea).

Beh sul discorso dei copolimeri ho letto un bel po' di cose googolando, ma ho assunto troppe nozioni e speravo proprio che qualcuno chiarisse l'argomento, più che per curiosità, perchè alla fine lo vedo come un discorso troppo tecnico; l'importante e che si butta la mazza in acqua con un po' di spago e si cercano di salpare i pescetti! :jump:

#18 jar

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Postato 03 September 2010 - 13:09 PM

Sulle lenze, beh hai un'opinione errata, in quanto si è sempre alla ricerca del miglior filo per caratteristiche e durata...certamente il fluorocarbon presenta delle caratteristiche "migliori", ma un ottimo filo da mulinello può fare benissimo da terminale per chi non ha troppe pretese..piuttosto è improbabile che qualcuno carichi i suoi mulinelli con fluorocarbon, in quanto il costo sarebbe spropositato

Il secondo punto è essenzialmente legato al diametro..più è piccolo e maggiore è la fuoriuscita di filo dagli anelli durante il lancio, in vece con fili grossi si fanno lanci corti. Un buon compromesso potrebbe essere lo 0.16-0.18, ma in alcuni casi si può avere in mulinello anche lo 0.14!
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#19 jar

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Postato 03 September 2010 - 13:35 PM

Beh sul discorso dei copolimeri ho letto un bel po' di cose googolando, ma ho assunto troppe nozioni e speravo proprio che qualcuno chiarisse l'argomento, più che per curiosità, perchè alla fine lo vedo come un discorso troppo tecnico; l'importante e che si butta la mazza in acqua con un po' di spago e si cercano di salpare i pescetti! :jump:


Benchè possano sembrarti aspetti molto tecnici, in realtà l'agonista, cioè colui che per definizione è sempre alla ricerca della migliore soluzione tecnica, molte volte senza badare a spese (troppe), quando sceglie un filo per caricare i mulinelli, non va a cercare la presenza di copolimeri o meno, ma principalmente cerca un filo che non abbia memoria meccanica (spire), di diametro reale, con carico di rottura veritiero, e che mantenga le sue proprietà nel tempo e anche se soggetto a pescate frequenti (una volta a settimana, salvo eccezioni). Se poi questo filo non costa neanche troppo, allora siamo a cavallo (tieni presente che si parla di fili che costano abbastanza, siamo nell'ordine dei 15€ per 300-500m circa). Questo è tutto quello che si richiede a buon filo e, credimi, puntualmente c'è sempre una di queste caratteristiche che il filo non possiede....potremmo dire che un filo perfetto non esiste!!

Per la frase in rosso, sono d'accordo, ma il discorso rimane valido per le PRIME 2-3, al massimo 5 pescate nella vita di un pescatore. Se poi si vogliono fare progressi e imparare una tecnica per bene, non si può fare a meno di uno certo standard qualitativo..
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#20 Thor

Thor

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Postato 07 September 2010 - 00:16 AM


CARICO DI ROTTURA

- Lenza non maggiore del terminale, per non avere un anello debole all'inizio della "catena" portante.

diciamo che è un punto debole nella montatura, catena portante non si può leggere. E' una situazione che, per quanto mi riguarda, si può verificare solo in gara..o in pesca ad ore, SOLO se chi pesca è un esperto. E' un errore nella pesca ad ore in generale

- Finale poco più che maggiore della lenza, così che alla prima cattura, il segno lasciato dalla preda non sbilanci l'equilibrio dei carichi e anzi riequilibri l'assetto.

Per me anche questo è un errore, vedi caso 1


Non ho ben capito come comportarmi?!?



Abbassare il diametro della lenza, oltre che a facilitare l'uscita delle spire, in cos'altro incide?

Pescando con il galleggiante (ho serie difficoltà a usare questo strumento x.x), quali caratteristiche nello specifico, deve avere la lenza? Del tipo ho come l'impressione, nel mio caso, che un monofillo più rigido e come già detto affondante, possa aiutarmi nell'azione... :? L'elasticità tanto osannata nella descrizione dei prodotti, nel mio caso specifico (agendo con il galleggiante), rende poca sensibilità al contatto con l’esca... t.t

Informandomi sui monofili, ho scoperto che alcuni fili colorati hanno la caratteristica di mimetizzarsi in acqua, per la buona qualità di rifrazione in esso contenuti. 8O

Vorrei caricare la seconda bobina. :P


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