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Postato 29 August 2010 - 21:12 PM
Postato 29 August 2010 - 21:22 PM
Postato 29 August 2010 - 21:36 PM
Postato 29 August 2010 - 21:45 PM
Caspita l'avevo intuito che avere un terminale con carico maggiore della lenza, era una stupidaggine. o.O
Postato 29 August 2010 - 21:55 PM
Postato 29 August 2010 - 22:19 PM
Postato 29 August 2010 - 22:36 PM
Postato 29 August 2010 - 22:45 PM
Postato 30 August 2010 - 00:18 AM
Il fluorocarbon in questione è buono,ha un diametro REALE e secondo me sbagli a slamare i pesci oppure fai i nodi dell'amo male ! Tieni presente che annodare il fluoro carbon è più difficile che annodare il nylon normale,bagnalo prima di fare nodi,deve "scivolare" il fluorocarbon e non deve avere attrito... cura questo particolare,controlla che a nodo effettuato non ci siano segni e vedrai che andra benissimo ! Altra cosa... per la pesca amatoriale lo 0,159 è perfetto come diametro,non diminuire quello ma aumenta il filo della lenza a 0,18 ! :wink:
Postato 30 August 2010 - 05:50 AM
Postato 30 August 2010 - 11:45 AM
Postato 30 August 2010 - 12:52 PM
I carichi di rottura sono tutti da verificare... per me un nylon che tira 3 kg e uno che ne tira 3,4 sono la stessa identica cosa !secondo te, in un combo 0.16-0.16 nylon-fluorocarbon, si rompe il terminale di fluorocarbon ?? Soprattutto..si rompe un FC 0.16 che ha un carico dichiarato maggiore di quello della lenza madre ?? se fosse reale, non si dovrebbe rompere la lenza madre ?
No non mi sembra strano... anzi,mi sembra proprio il motivo principale ! gli errori più frequenti dei principianti sono proprio i nodi degli ami e il metodo di slamatura e quindi l'anello debole della lenza è proprio li !Comunque, rileggendo, ha scritto che ha rotto 2 volte vicino all'amo e una vicino alla giunzione...forse è veramente (come dici tu) un problema di nodi, o addirittura di slamatura, ma..non ti sembra un pò strano ?
Postato 30 August 2010 - 13:09 PM
I carichi di rottura sono tutti da verificare... per me un nylon che tira 3 kg e uno che ne tira 3,4 sono la stessa identica cosa !secondo te, in un combo 0.16-0.16 nylon-fluorocarbon, si rompe il terminale di fluorocarbon ?? Soprattutto..si rompe un FC 0.16 che ha un carico dichiarato maggiore di quello della lenza madre ?? se fosse reale, non si dovrebbe rompere la lenza madre ?
Sta di fatto che il carico di rottura del finale IO preferisco sempre averlo qualche etto superiore perchè appena si recupera il primo pesce il nylon del terminale si segnerà ed ecco che andremo ad equivalere i carichi di rottura... sempre e comunque tutto in linea teorica !
Comunque, rileggendo, ha scritto che ha rotto 2 volte vicino all'amo e una vicino alla giunzione...forse è veramente (come dici tu) un problema di nodi, o addirittura di slamatura, ma..non ti sembra un pò strano ?
No non mi sembra strano... anzi,mi sembra proprio il motivo principale ! gli errori più frequenti dei principianti sono proprio i nodi degli ami e il metodo di slamatura e quindi l'anello debole della lenza è proprio li !
E magari slama pure con delle forbici.... :wink:
Postato 30 August 2010 - 17:48 PM
Postato 03 September 2010 - 11:01 AM
Postato 03 September 2010 - 11:42 AM
CARICO DI ROTTURA
- Lenza non maggiore del terminale, per non avere un anello debole all'inizio della "catena" portante.
diciamo che è un punto debole nella montatura, catena portante non si può leggere. E' una situazione che, per quanto mi riguarda, si può verificare solo in gara..o in pesca ad ore, SOLO se chi pesca è un esperto. E' un errore nella pesca ad ore in generale
- Lenza maggiore del terminale, se si vuole affidare maggiore riserbo degli attrezzi in caso di rottura (in termini di costi), infatti, rompendo il terminale si perde poco e niente, rispetto alla rottura di una lenza.
E' la normalità nella pesca ad ore..e si, serve a concentrare la rottura sul terminale e salvare la montatura.
- Finale poco più che maggiore della lenza, così che alla prima cattura, il segno lasciato dalla preda non sbilanci l'equilibrio dei carichi e anzi riequilibri l'assetto.
Per me anche questo è un errore, vedi caso 1
DIAMETRO
- Lenza maggiore del finale, il suo scopo ovviamente è differente dal terminale e può sgravarsi dalle caratteristiche (che costano), rispetto al finale avendo allo stesso tempo un componente si più grezzo, ma comunque adatto allo scopo.
????
- Finale sottile per una presentazione e un comportamento, il più naturale possibile per la preda.
questo è giustissimo
COLORE
- Lenza non implica particolari accorgimenti, se non colori troppo fluorescenti, quindi scelta di tinte neutre.
anche su questo sono d'accordissimo
- Finale presentare un colore il meno visibile agli occhi della preda, per occultare l'individuazione e avere l'arma del mimetismo.
diciamo che questo discorso aveva una certa valenza per il mare...oggi, in ogni caso, credo che ormai si ritiene quasi universalmente il fluorocarbon come scelta più adatta all'uso dei terminali
MORBIDEZZA
- Lenza con materiale o materiali a seconda dei copolimeri morbidi, per assecondare il più che possono, l'uscita delle spire e il passaggio negli anelli.
davvero? non ci avevo mai pensato...
- Finale abbastanza morbido per essere in grado di terminare un nodo senza arricciarsi.
ha molta più rilevanza quello che hai detto prima sulla presentazione dell'esca, ma anche questo aspetto può avere la sua importanza
ELASTICITA'
- Lenza non troppo elastica per evitare un ritardo nella ferrata.
anche la lenza meno elastica sarà sempre elastica, quindi conviene eliminare il problema e non riflettere su questo aspetto
- Finale maggiore elasticità rispetto alla lenza, per avere un effetto molla in maniera di contrastare le difese della preda.
pura fantasia...il fluorocarbon è noto per la rigidezza.
AFFONDABILITA'
- Lenza affondabile se si vuole sollecitare l'azione sommersa.
Cambia poco o nulla se si pesca in movimento, coi galleggianti invece, un filo che non affonda può dare qualche problema, ma comunque superabile
- Finale affondabile o meno a seconda della tecnica che si vuole adoperare.
questo lo decide la zavorra, al più solo l'esca può essere galleggiante..
Postato 03 September 2010 - 12:15 PM
DIAMETRO
- Lenza maggiore del finale, il suo scopo ovviamente è differente dal terminale e può sgravarsi dalle caratteristiche (che costano), rispetto al finale avendo allo stesso tempo un componente si più grezzo, ma comunque adatto allo scopo.
????
MORBIDEZZA
- Lenza con materiale o materiali a seconda dei copolimeri morbidi, per assecondare il più che possono, l'uscita delle spire e il passaggio negli anelli.
davvero? non ci avevo mai pensato...
Postato 03 September 2010 - 13:09 PM
Postato 03 September 2010 - 13:35 PM
Beh sul discorso dei copolimeri ho letto un bel po' di cose googolando, ma ho assunto troppe nozioni e speravo proprio che qualcuno chiarisse l'argomento, più che per curiosità, perchè alla fine lo vedo come un discorso troppo tecnico; l'importante e che si butta la mazza in acqua con un po' di spago e si cercano di salpare i pescetti! :jump:
Postato 07 September 2010 - 00:16 AM
CARICO DI ROTTURA
- Lenza non maggiore del terminale, per non avere un anello debole all'inizio della "catena" portante.
diciamo che è un punto debole nella montatura, catena portante non si può leggere. E' una situazione che, per quanto mi riguarda, si può verificare solo in gara..o in pesca ad ore, SOLO se chi pesca è un esperto. E' un errore nella pesca ad ore in generale
- Finale poco più che maggiore della lenza, così che alla prima cattura, il segno lasciato dalla preda non sbilanci l'equilibrio dei carichi e anzi riequilibri l'assetto.
Per me anche questo è un errore, vedi caso 1
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