caddy il 09/08/2010, 21:48
onestamente non pensavo di creare problemi al pesce...non più del dovuto...pensavo che la stanchezza fosse una cosa reciproca e una volta rimessa in acqua dopo qualche ora/giorno tornassero in forma solo con una cicatrice in più sul labbro...è tanti anni che pesco ma ammetto la mia ignoranza sul discorso che mi avete detto qui sopra nessuno mi aveva mai parlato dei problemi creati ai pesci con una lunga lotta! chiedo venia!
mi ha dato lo spunto per aprire una spero interessante discussione:
La domanda è quanto il pesce può essere debilitato da un combattimento, quali le conseguenze e quali spossono essere le cause di un accumulo di acido lattico a livello muscolare?
Provo io con una prima risposta
Non sono a conoscenza di esperienze a riguardo, quindi vado a buon senso:
Il pesce certamente non si è evoluto per fare il tiro alla fune con noi pescatori, la lotta con una lenza è quindi un "esercizio" di nuoto forzato per il quale non è "programmato"... per questo potebbe anche causare in alcuni casi uno stato di debilitazione acuto.
La durata del combattimento credo sia l'elemento chiave, è evidente a tutti che un pesce tenuto all'amo per molto tempo arriva sotto sponda ormai sfinito Inoltre più il pesce è reattivo nella lotta e più necessita alti tenori di ossigeno (come i salmonidi ad es) e più giunge a riva "stanco".
Io credo che in tutti i casi il pesce, se rimesso in condizioni ideali, recuperi, non credo che un'animale si possa sfinire da solo al punto tale di morire, non credo nemmeno che l'accumulo di acido lattico possa essere tale da far morire il pesce, come ho sentito in alcune occasioni...
Il fatto è che le condizioni ideali di recupero non sono sempre presenti, bassi tenori d'ossigeno, predatori in agguato, correnti impetuose, difficoltà di reintegro alimentare durante alcuni periodi, temperature lontane dai valori ottimali, ecc...credo possano avere la meglio molto più facilmente su un pesce stremato.
Non utilizzare fili eccessivamente sottili e non giocare col pesce ma stancarlo solo il giusto sono quindi accorgimenti da mettere in atto se si vuole dare la massima percentuale di sopravvivenza al pesce allamato. Anche la predicata riossigenazione su pesci di taglia medio piccola, in proporzione al diametro del filo utilizzato, credo sia nella maggior parte dei casi non necessaria, il pesce una volta slamato dovrebbe avere il più delle volte ancora il vigore per partire come un razzo.
ciao