Postato 06 July 2009 - 15:30 PM
Venerdi' come gia' scritto sono partito per san Benedetto del Tronto, avevo avuto alcune dritte e mi sono voluto fare 3 giorni nelle Marche a pesca anche perche' il Tevere era inpiena e impossibile poterci pescare, alle 16 sono riuscito a partire da Ostia lido e appena imboccato il GRA sono cominciati i guai, una lunga fila chew mi ha fatto perdere piu' di 1 ora e mezzo di tempo e doipodiche ho preso la Roma l'Aquila in direzione di Giulianova, arrivato all'altezza dell'Aquila ho potuto vedere con gli occhi tutto il casino che il terremoto del 6 aprile aveva provocato, mi sono venute le lacrime agli occhi a pensare a quella notte in cui ero stato svegliato dalla grande scossa che aveva fatto muovere il mio palazzo e scricchiolare mobili e infissi e ballare il letto e a freddo ho potuto pensare al fatto che mentre io ne sentivo gli effetti ritardati tanta povera gente ne viveva gli effetti spaventosi e tanti nostri amici e anche parenti ne avevano avuto effetti deleterei anche sulle proprie vicende personali. I cartelli rossi sull'autostrada segnalano i campi profughi e le tende blu' sono ancora la' a testimoniare che la gente vive ancora la' dentro passando dal freddo al caldo e anche in mezzo ai temporali e alle bufere di vento.
Piu' avantoi le case distrutte, le gru' con i loro lunghi bracci e la citta' deserta con poche auto e tante macchine della polizia e dei carabinieri ma pure dei pompieri e della protezione civile fanno pensare alla grande opera di solidarieta' che da nord a sud ha dato una mano a chi e' stato poco fortunato.
Piu' avanti lasciata l'Aquila di nuovo cittadine e paesini in cui tutto faceva capire che non era successo nulla come se quella scossa lunga avesse colpito solo in un punto e intorno non avesse avuto effetti negativi.
In poco tempo arrivo a Teramo e all'uscita dell'autostrada nuova fila interminabile fino all'entrata della Bari Bologna, fatto sta che alle 20,30 arrivo a San Benedetto, mi reco all'agruturismo ceno, una bella doccia e poi vado a pescare, mi reco nel posto descrittomi e trovo tanti pescatori a fondo e nessuno di bigattino, la nottata passa tranquilla tanti pesciotti ma alla fine riesco a imbustare quattro oratelle sui 400 grammi e una spigolotta di pari peso oltre a un ghiozzo di circa 300 grammi mai visti di cosi' grossi.
Alle 6 mollo tutto e vado a dormire, la sera appresso di sabato ho appuntamento con Massimo e andiamo in porto a provare in mezzo al porto peschereccio ma i posti che proveremo non daranno nulla alla fine una sola tocca per uno lui liscia e io becco un serpente ( fanculo pure qua'), alle 2 andiamo a letto io so' cotto e lui deve farsi un bel po' di strada per tornare a casa.....
la mattina di domjenica mi alzo alle 8 e vado in porto per farmi una passeggiata e trovarmi qualche ottima postazione per la serata, arrivo a meta' scogliera e cambia il vento mette a tramontana e arriva un nuvolone assurdo, faccio dietrofront e non arrivo neanche all'auto che viene giu' il finimondo, 3 ore di diluvio che allagano tutto le strade sono fiumi in piena la gente si rifugia nei portoni e io salvo una pulzella in difficolta che poi mi manda pure in bianco, torno a casa all'ora di pranzo tira fuori un pallido sole ma alle 14 arriva di nuovo il finimondo e acqua a secchiate, alle 20,30 ci riprovo e torno in porto, questa volta lato esterno e canna lunga da 12 mt ma il destino si accanisce ancora, fuori poca roba, una spigolotta cambia il vento 6 volte e alla fine mi caccia, stamani alle 7,30 mi alzo carico l'auto saldo il conto e riparto per Roma, il viaggio e' tranquillo in meno di 3 ore sono a casa e per strada trovo solo macchine delle forze dell'ordine, L'Aquila e' presidiata, dappertutrto polizia e carabinieri c'e' il G8 mercoledi' e tutto e' presidiato ci sono cecchini e polizia in reparto antisommossa, speriamo che i noglobal non vengano ma certo che problemi per la popolazione terremotata non bastava ilo sisma ma ora anche il G8? Ah a San Benedetto ho sentito almeno 3 scosse di terremoto, la terra continua a tremare, come si fara' a tornare in una situazione accettabile
pesca e caccia sono parte della vita dell'essere umano.
IO ho conosciuto Mario Albertarelli e Giordaloco