Domenica 6 maggio
La sera di sabato preparo il programma: trote sul fibbio.
Svegli ore 4.45 per essere sempre puntuale con la mia carissima Alba, carico la Salabraccomobile e via.
Al primo incrocio però il richiamo è forte: sono solo e non ho appuntamento con nessuno e così posso tranquillamente cambiare idea. Cambio direzione ed accelero verso il Lago, destinazione Garda.
Come posso perdermi questo panorama…..
Anche stamattina il Lago si presenta molto tranquillo e non vedo pesci in attività. Per fortuna l’aria è un po’ fresca dopo i temporali di ieri ed il cappotto potrebbe darmi meno fastidio!
Parto con la mia inseparabile 2.70 e sul mulino metto la bobina con la migliore treccia per evitare di essere troppo generoso regalando al fondale qualche artificiale di troppo. Come esca un bel minnow affondante da 7 cm per tentare di insidiare qualche cavedano.
Qualche lancio ed arriva subito la sorpresa un bel persicotto non resiste alla mia insidia e decide di farsi fotografare sul selciato per poi ritornarsene velocemente in acqua, visto che siamo ancora in periodo di divieto, con la solita raccomandazione “vai, cresci bene e riproduciti alla grande!!”
Purtroppo però dopo altre 2.500 lanci, il nulla! Il momento magico è finito. Altri 2 spinnofili mi confermano che non si muove più niente, per loro nessuna cattura ma solo un piccolo attacco senza risultato. “Mal comune mezzo gaudio” non è un detto che mi piace, ma oggi ci sta! Che faccio? Raggiungo altri 3 saladormiglioni in viaggio per il basso mincio, a lucci e cavedani, oppure ascolto la vocina che spesso e volentieri mi chiama e mi sussurra “Adigee, aadigee, aadigee…”?
Ok, deciso, destinazione Rivoli in zona trofeo dove il mio Fiume si presenta così
Decido per un tratto nuovo, mai provato ma che mi ispira tanta fiducia. Indossati gli stivali e cambiata l’attrezzatura mi incammino lungo la sponda cercando di capire quali sono gli spot migliori. Il tempo passa velocemente e dopo 1 ora di lanci a vuoto capisco che sto sbagliando qualcosa. Lo so, un buon lanciatore l’avrebbe capito prima, ma in un territorio inesplorato è difficile. E poi sono testardo (frase aggiunta da mia moglie: ecco da chi ha preso Riccardo!!!!) , forse troppo per capire di abbandonare i miei Minnow per provare i rotanti, l’ultima esca nella mia classifica di gradimento. E finalmente….. TAC! La prima tocca che, come il solito, mi coglie del tutto impreparato. Fortunatamente però non è così alla grande occasione: la botta decisa di una mormorata non mi sorprende e con lei riesco ad avere la meglio, anche con l’amo senza ardiglione.
La 2.10 ha fatto il suo dovere ed ho portato a riva questo stupendo salmonide di 30/35 cm, stimati ad occhio per rilasciarla il più presto possibile. Anche le foto sono fatte di fretta e come sempre sono pessime.
Finalmente ho trovato la soluzione giusta ed insisto quindi con il Martin 9 bianco a pallini rossi. :wink: La seconda non si fa attendere e questa volta la foto non rende l’idea delle dimensioni: un’iridea di oltre 40 cm, veramente selvaggia ed inc****ta come poche che mi ha fatto sudare 7 camicie per riuscire a domarla e portarla a riva; lavoro straordinario inoltre per monofilo e frizione del Technium.
Il regolamento mi permette di trattenere un esemplare del genere, obbligandomi però a smettere di pescare. “Vai, ci rivediamo alla prossima, io devo continuare ad esplorare questo magnifico tratto di fiume.
E’ in questo interessante raschio che ho le altre emozioni della giornata. Sempre col rotante riesco a sondare le buchette e i possibili ripari quando vedo un’enorme ombra seguire …….
Poi l’attacco, così veloce e repentino che mi lascia lì come un babbeo. Come al solito le tocche a vista mi inducono a ferrare in anticipo, togliendo letteralmente l’esca dalla bocca del predatore.
Quando mai lo capirò?!? Peccato, era una bellissima fario che alla misurazione avrebbe segnato sicuramente over 40; anche per lei un arrivederci.
E per finire, visto che ormai la mattinata è giunta al termine, arriva a farmi visita la terza rotella, in formato mini questa volta, ma pur sempre una fario dalla livrea stupenda che si guadagna da sola la libertà slamandosi sui ciottoli e ributtandosi in acqua col famosissimo DCSS (Doppio Carpiato del Salmonide Selvaggio).
Soddisfatto delle mie catture me ne torno tranquillamente a casa. Alla prossima Salabraccoavventura! 8)