I Barbi di Isola Serafini
Era da tempo che il Nero, un mio caro amico di Cremona, me la menava con la storia di questi barbi da record del Po’ ma per impegni miei e anche per tutte queste pseudo-aperture alla trota (!) ho sempre dovuto rimandare, fino a sabato questo almeno.
Appuntamento al casello di castelvetro piacentino alle 5,15 ma il Nero è in ritardo, cosi grazie al navigatore satellitare arrivo senza il suo aiuto a Isola Serafini, mi fermo sul ponte e mi godo quei pochi istanti di un’alba pazzesca che solo in parte la fotocamera digitale riuscirà ad immortalare; al di sotto scorre il Po’, uno sguardo al Grande Fiume, maestoso e inquietante come sempre, la magia si interrompe bruscamente allo strombazzare di clacson del mio irruente socio;
la sua auto è ancor più farcita della mia, mi rendo subito conto di quanta roba inutile ci siamo portati dietro ma è normale; la strada per accedere alla spiaggetta è una piccola parigi-dakkar ma molto più fangosa, in certi punti occorre “guadare” veri e propri stagni e poi finalmente si arriva al parcheggio; purtroppo nonostante sia ancora buio in molti ci hanno già preceduto e probabilmente i posti migliori se ne sono andati; non fa niente l’entusiasmo è ancora vivo e ho una gran voglia di pescare!
Arriviamo sul posto, ci spostiamo dalla folla e scegliamo un angolo un po’ più sfigato ma o questo o niente! Pastura rossa mischiata con bianca al formaggio…tanto formaggio, ne sanno qualcosa le nostre mani! qualche manciata di bigattini e grossi sassi per completare delle retine dal mezzo kg in su, che ben contrastano la forza del fiume, ci infiliamo i wader e iniziamo a testare fondo e soprattutto correnti; per tutti gli altri la corrente sarà da destra a sinistra, per noi il contrario, ma si sa’, questo fiume ha mille sorprese, basta sapere dove preferisce mangiare il pesce (come se fosse facile!);
da quanto mi dice il Nero siamo a fine stagione per i Barbi, poi si sposteranno in corrente e non sarà più cosi facile farli a passata; quelli alla nostra destra pigliano di brutto ma dopo un paio di passate a vuoto sento in canna un deciso strattone, non c’è bisogno di vedere affondare l’astina, ci do’ subito ed infatti un barbetto sui 3 etti inaugura la giornata; siamo giù da battaglia, sulla mia bolo c’è uno 0.20 in linea, 0.17 finale su amo del 10 a gambo corto, di quelli rinforzati da carpa per intenderci, la mia montatura è piuttosto semplice, torpille da 3 gr e spallinata piuttosto raccolta, voglio fare passate lente e attaccate al fondo; alla nostra destra prendono di più, sono molto più leggeri e non appena gli entrano in pesca i grossi barbi li senti imprecare per l’ennesima rottura, noi prendiamo meno pesce ma lo sapevamo, puntiamo al grosso barbo;
Il Nero è febbricitante e non riesce a pescare come vorrebbe, io invece trovo una buona scia a pochi metri da lui e ne infilo uno dietro l’altro, ne ho già fatti una decina quando lo strattone giusto arriva alla canna del Nero, la frizione canta una musica celestiale, nero lo asseconda ma ha fretta di tirarlo su, sa che puo’ contare su un’attrezzatura più che proporzionata ad un bellissimo barbo sul kilo e mezzo! Gli faccio una foto, è scura ma è bellissima anche cosi. Dopo mezz’oretta un sussulto sul mio galleggiante, provo ad aspettare un attimo poi ci do’, ora sarà la mia di frizione a cantare, mi godo il momento, l’adrenalina è a mille, dopo un paio di minuti mi rendo conto che non sarà un barbo da record, gli ho già recuperato quasi tutta la lenza ma non fa niente, un kiletto di barbo entra in nassa e fa contento anche il bresciano toh!
Ci prendiamo una pausa per rifocillarci con una boccia di nobile di montepulciano e qualche panino con la mortadella, (alle 9.30 del mattino!) poi si riprende, entrano in pesca anche le breme e continuiamo a pescare fino a mezzogiorno, il Nero è in giornata no, e si vede quando cerca di forzare una grossa breme che non sarà una grande combattente ma dalla sua ha il peso! Una mossa maldestra e la sua 7 metri fa crac, frattura scomposta e qualche porcone in lingua cremonese, preso da compassione e comunque soddisfatto della buona giornata smonto la mia affidabile (e meno costosa) falcon e recupero la mia attrezzatura, in nassa ci sono circa 13 kg di pesce fra barbi e breme, li rilascio con cura, è mancato l’over 2kg che tanto agognavamo ma non fa niente, ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla prossima, fra un po’ dovrebbero arrivare i cefali, non vedo l’ora!
