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Postato 30 November 2008 - 13:27 PM
keep fightin' | if you can't follow me maybe you're not crazy enough... | devastazione, delirio, inutilita' e allegro sbarellamento
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Postato 30 November 2008 - 14:01 PM
Postato 30 November 2008 - 14:57 PM
Postato 30 November 2008 - 15:45 PM
Postato 30 November 2008 - 16:06 PM
Postato 30 November 2008 - 17:40 PM
Stefano 19 anni!!! solo spinning e mosca; sempre CATCH & RELEASE
Baloss del Tresa ----- Ciao Giorda...
Postato 30 November 2008 - 20:12 PM
Postato 30 November 2008 - 21:20 PM
Postato 01 December 2008 - 00:15 AM
Postato 01 December 2008 - 17:48 PM
E di questo bisogna ringraziare gli allevamenti che ne sfornano come fossero pasticcini, in tanti modelli e tante fantasie, di modo che ciascuno possa comprare il cane che più si adatta alla sua personalità, reale o potenziale. C'è il pitbull per il ragazzetto che vorrebbe usare i xxxxotti, ma non ha mai imparato a tirarsi su le maniche. C'è il labrador per la signora di mezza età che si identifica in un animale sbarazzino ma bonario, sperando di raccattare qualche anno perduto con la vicinanza di un botolone giocoso. Poi i cagnetti per le signore bene. Un pechinese, per esempio. Il classico volpino per il pensionato che vuole una bestia da portare al parco, ma che consumi poco. E via discorrendo passando per animali temibili, pronti a gonfiare le proiezioni di grandezza di qualcuno,o per bestie giocose, animali di pezza e carne per la crescita dei bambini.
E del resto c'è la legge che consente loro di farlo, mentre i canili letteralmente scoppiano di povere bestie.
In una logica di mercato, alla fine bisogna sempre ringraziare i consumatori. Per tutto. Dalle pellicce ai cani di strada. Quelle persone che i cani non li raccattano dal canile o dal vicoletto dietro casa, ma li comprano come si compra una bambola di pezza, alimentando un circuito che dovrebbe essere strangolato e che si poggia tanto sui pochi che quel cane se lo tengono affettuosamente stretto fino alla fine dei suoi giorni quanto sui molti che invece, visto che l'hanno pagato, si sentono di poterlo anche distruggere.
E poi ci sarebbe da parlare di quelli che non li microchippano, veterinari e padroni, che mozzano loro orecchie e code per estetica, che li fanno riprodurre anche se, un'altra volta, i cani abbandonati quasi esondano dai canili e dai rifugi convenzionati (se ne apri uno prendi dallo Stato 5 euro al giorno, per ogni bestia che riesci ad affamare e maltrattare).
Mah, il modello consumistico eletto a stile di vita. Ci vorrebbe l'eutanasia per un bel pezzo del genere umano, tanto la morte cerebrale è una malattia diffusa.
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