questo report andra' in onda in forma ridotta per piccola tragedia personale ed inizio stagione della pesca.
le premesse di questa pescata sono a dir poco pessime. non ho piu' la mia storica cannetta in plasticone giallo (sostituita da una nuova, che ho collaudato oggi), e soprattutto le mie vecchie scarpe hanno deciso di perdere i pezzi e passare a miglior vita, lasciandomi senza "misura ufficiale". quindi raccatto l'altro paio. oggi e' un giorno caldo, decido che posso fare la mia apertura personalizzata. prendo la mia roba, carico, salto in sella e parto.
arrivo in zona e scopro che l'acqua e' molto piu' bassa del previsto. non solo: ho visto solo un'altra volta i canali piu' bassi, alcuni giorni della scorsa estate in cui li hanno abbassati per la manutenzione su una idrovora. neppure nell'estate 2003 eravamo cosi' a secco. la chiusura del tratto di congiunzione ferma una specie di lanca, e li vedo dei cavedani imbrancati, fermi. non si muovono neppure a chiederglielo per favore, in quelle condizioni non si spostano di un mm. decido di tirare dritto e arrivo al frassine, scoprendo con orrore che e' secco!!! il tratto del mio "torrentello personale" e' largo una spanna, si vede il fondo e non c'e' neppure un pess!!! devo cambiare canale e risalire ancora.
arrivo in uno dei miei "hot spot", la vecchia presa dell'acquedotto (che ora non c'e' piu' ma genera una strettoia). acqua bassa, ma spero che nei pochi m di corrente ci sia qualcosa.
inizio. la canna nuova devo dire che si comporta bene, io invece sono mentalmente a farfalle e quindi mi faccio scappare 2 pess in pochissimi lanci. quest'anno sono b...idissimi, molto piu' cattivi e meno collaborativi dell'anno scorso. scendo di alcuni m, c'e' un altro piccolo tratto in corrente, lancio e...
primo cavedano dell'anno, pochissimo sotto i 35 cm. e qui scopro che la cannetta nuova, pur essendo una serie ultraeconomica e' come piace a me (cioe' si piega solo a guardarla, ma riesce a tirare a riva in corrente anche dei cavedani decenti)
qualche altro lancio e...
questo tira davvero molto bene, e per un attimo penso che sia oltre i 40... invece e' sotto, ma non importa. molto particolare la pancia gonfia, non ne ho mai visti in questo stato a marzo!!! non credo siano le uova...
comunque quest'anno sono a dir poco ostici. infatti ne prendi 2 o te ne scappa 1 e ti sei bruciato il posto. vedo che tutto il mio repertorio dell'anno scorso e' inutile, e mi accorgo che stranamente per prenderli devo passare a metodi che usavo 2 anni fa ma avevo abbandonato l'anno scorso. quindi meno lanci, meno invasivi e piu' spostamenti, e non insistere troppo.
cambio posto e vedo un gruppetto in caccia. qualche lancio in mezzo, e...
sui 25 cm di simpatico pinnuto. gli altri tagliano la corda e devo salire ancora.
salgo ancora, vado a un punto dove non avevo mai pescato. lungo la strada vedo nelle secche qualche bertovello... inutile dire che nessuno di quelli e' regolare.
piu' in su invece vedo questi, ma non li pesco. li osservo un po'
il panorama e' questo
arrivo sul punto, e' vicino a un ponte. vorrei farvi notare come di solito eravamo su -20 a sta stagione, invece adesso siamo persino sotto la fine della numerazione (che arriva a -150!)
vabbe', vedo una specie di isolotto e ci vado. scopro che e' un cumulo di detriti, vetri, porcellana, rifiuti ferrosi vari... comunque inizio a lanciare e la canna si piega. non e' dei "miei" cavedani, ma e' il benvenuto comunque. per una volta apprezzo la presenza di una ruota di macchina buttata li, dato che altrimenti rischierei di metterlo (e di mettere le mani) sui pezzi di vetro. comunque
slamo, rilascio e via.
da qui inizia la s***a piu' totale: incaglio in qualcosa. provo a recuperare il cucchiaino, niente. tento di agganciarlo col guadino, sento il fondo pietroso ma non riesco a beccare il mio artificiale, anzi mi si rompe pure la parte in gomma del guadino, e nel caos finisco con i piedi in acqua. a questo punto mi inc***o, voglio capire cosa c'e'. chiudo il guadino e lo uso per tastare il fondo, scopro che e' meno del mio ginocchio ed e' solido. a mollo gia' ci sono, quindi avanzo e recupero filo. arrivo al punto... inizio a tirare... c'e' qualcosa di strano... non e' una pietra ne una ramaia... ci sono praticamente sopra, sento che pian piano l'ostacolo cede, vedo emergere qualcosa... un anello... e una rete... un pezzo di bertovello!!! con solo qualche guscio di lumaca dentro, ma ben piantato nel fango. cioe' sono finito a mollo e ho fatto un casino boia solo per colpa di qualcuno che bracconava. cala il silenzio sulle sponde, improvvisamente nulla si muove e la temperatura del luogo raggiunge velocemente i 6000 kelvin, mentre nella mia mente il generatore di insulti e' al 100%...
recupero la mia esca, e torno dove ero. qualche altro lancio nel tentativo di rilassarmi. e incaglio ancora ma vicinissimo a riva. uso il guadino piccolo, e stavolta e' un pezzo di sacchetto di plastica. un fungo atomico sorge dagli argini. a sto punto sono troppo nervoso, smonto e torno a casa. ma quando sto per salire, vedo qualcosa nel cumulo di detriti che attira la mia attenzione, e questa la porto a casa. cattura del giorno
sporchissima, ma perfettamente integra, puo' diventare un bel vaso per qualche pianta piccola. infilo nello zaino e scopro che pure lui si sta rompendo.
a questo punto torno a casa. durante il ritorno un'oca a bassa quota mi taglia la strada, ma per fortuna e' un po' distante.
che dire? mi sono divertito, mi sono inca****o. mi sarebbe piaciuto evitare certi problemi, gli incagli e il bagnetto, e anche di vedere quei bertovelli. comunque non posso negare di essermi divertito, anzi. la cannetta nuova e' andata bene e le scarpe di riserva pure, adesso aspetto ancora un po' e poi tornero' dai "miei" cavedani, i miei amici di pinna.
spero solo che giove pluvio si ricordi che dovrebbe sganciare il minimo sindacale di acqua...