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Alghe tossiche


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Giordaloco

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Postato 24 October 2008 - 17:06 PM

Torna l'alga tossica, a rischio i frutti di mare
L´Arpa ha allertato l´Asl, la Capitaneria di Porto e il Comune di Molfetta
di Giuliano Foschini


È di nuovo allarme alga tossica in Puglia. L´Arpa ha allertato l´Asl, la Capitaneria di Porto e il Comune di Molfetta. Il microrganismo che cresce sui fondali ad una profondità di trenta centimetri, infatti, potrebbe aver contaminato anche i frutti di mare.

Nei giorni scorsi a Fasano ad esempio è stata vietata la vendita di ricci. Mentre campioni di ricci e di polpi trovati morti sono stati inviati in un laboratorio di Cesenatico.

A Molfetta dove è stata rilevata una altissima concentrazione di alga tossica la Capitaneria di Porto ha convocato gli armatori: il microrganismo, infatti, potrebbe depositarsi anche sulle reti per la pesca.

Molti i pescatori che sino recati in ospedale con i sintomi: difficoltà respiratoria e bolle sulla pelle. «È un fenomeno nuovo» spiegano gli esperti dell'Arpa che, d´intesa con quelli della Asl, costituiranno un osservatorio per monitorare la concentrazione di alga tossica. Alcuni pescatori sono finiti in ospedale con problemi di respirazione e le mani piene di bolle.

E ci potrebbe essere rischio anche per chi mangia polpi e frutti di mare, ricci in particolare: gli esperti stanno compiendo analisi su una serie di campioni prelevati nei giorni scorsi. Sulle coste baresi è tornato l´allarme alga tossica.

L´Agenzia regionale per l´ambiente (l´Arpa) ha comunicato ieri i dati del campionamento effettuato il 15 ottobre scorso in località "Prima Cala" a Molfetta: i risultati parlano di una delle più alte concentrazioni mai registrate in Puglia, 112 milioni di cellule per litro.

Significa che c´è l´allarme sanitario. Ecco perché ieri l´Arpa ha comunicato i risultati alla Asl, alla Capitaneria e al comune di Molfetta che dovranno prendere ora i primi provvedimenti. Il fatto che la stagione balneare sia conclusa non risolve il problema: gli effetti dell´alga si fanno sentire tramite l´areosol marino, e quindi possono colpire chiunque si trovi sulla costa.


Ma soprattutto i principali effetti li stanno patendo i pescatori: l´alga, che è visibile soltanto al microscopio, rimane attaccata alle reti. Sono tante le persone che hanno avuto problemi o piccoli malori. Ecco perché la Capitaneria di Molfetta ha convocato gli armatori che operano in porto per spiegare loro le precauzioni da prendere e concordare un piano per possibili emergenze. «Intendiamoci - spiega il direttore generale dell´Arpa, Giorgio Assennato - l´ostreopsis non è un´alga killer, ma fortunatamente debolmente tossica. Fatto salvo che le implicazioni sanitarie legate al contatto e all´inalazione della microalga restano assolutamente sgradevoli».

L´ ostreopsis è infatti una microalga che si adagia sui fondali, a 30-40 centimetri. Per crescere ha bisogno di mare calmo, possibilmente senza vento. «Quando l´onda picchia sui fondali - spiega Giampiero Bottinelli, direttore del dipartimento provinciale dell´ Arpa di Bari - si libera la tossina. Il mare nebulizza e la particella tossica finisce nell´aria. La tossina agisce sulle mucose respiratorie e congiuntivali: ecco perché provoca irritazioni agli occhi, bolle, raffreddore, tosse, respiro sibilante come fosse asma, in alcuni casi anche febbre e dermatiti».

Quest´estate l´ostreopsis aveva causato psicosi e malori tra i bagnanti sulle coste baresi, e in provincia di Bari in particolare. L´altissima concentrazione di questi giorni sta provocando però altri tipi di problemi. Per la prima volta sembrerebbe toccata la fauna marina. Nei giorni scorsi sono stati trovati ricci e polpi morti nella zona di Fasano, tanto che a Forcatella a Savelletri era stata bloccata anche la vendita di ricci. Una serie di campioni di mitili sono stati mandati all´istituto zooprofilattico di Cesenatico per essere analizzati.

«Se fino a oggi conosciamo i sintomi di chi viene a contatto con l´ostreopsis - spiega Bottinelli - non sappiamo se la sostanza tossica contenuta nell´alga possa dare problemi, e in che misura, al livello di digestione. Il problema è così recente che siamo in una fase di studio, non conosciamo esattamente quali sono gli effetti che può provocare. Ecco perché d´ora in avanti, d´accordo con la Asl, metteremo su un osservatorio epidemiologico».

La fioritura dell´ostreopsis verrà monitorata per tutto l´anno, anche in inverno. A coordinare il lavoro c´è invece un tavolo tecnico regionale (che si è già insediato) che avrà il compito di pianificare le analisi e decidere gli eventuali interventi.

All´Arpa toccheranno i controlli, mentre alle Asl lo studio epidemiologico dei casi e più in generale tutta la parte sanitaria. Il lavoro è propedeutico a quello che potrebbe accadere la prossima estate. «Oggi abbiamo al certezza che non solo l´ostreopsis c´è sui fondali pugliesi ma che ha colonizzato - spiegano sempre dall´Arpa - I dati che abbiamo a disposizione ci dicono che ogni anno che passa la concentrazione è sempre più elevata. E´ importante tenere alta l´attenzione: ecco perché la prossima estate abbiamo individuato un maggior numero di punti per effettuare i campionamenti e le verifiche periodiche».
(22 ottobre 2008)
PESCATORE QUALUNQUISTA
Posted Image http://giordalocopes....forumfree.net/
27-06-1944


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