13 risposte a questo topic

[Apius]

Vorrei sentire l'opinione degli amici del forum su una questione che riguarda tutti i pescatori: la proliferazione di Leggi e regolamenti.
La situazione odierna è, nella sostanza, la seguente: il pescatore ottiene, tramite la Provincia di riferimento, la Licenza nazionale acque interne; dopodichè scopre che ogni brava Regione ha la sua bella leggina che regolamenta la pesca; poi scopre pure che, nell'ambito della stessa Regione, ogni singola Provincia ha il suo bel regolamento; scopre poi che, a volte, lo stesso tratto di fiume ha due sponde regolamentate in modo differente poichè appartengono al territorio di due Provincie (o Regioni) diverse; a questo si aggiunge che spesse volte ci sono dei tratti gestiti da enti ed associazioni di vario tipo, il che comporta ancora nuovi regolamenti, tasse, orbelli, quote partecipative, tessere associative, ecc...(ovviamente ho semplificato una situazione ben più tragica!).
Sacrosanto il rispetto della Legge: non si discute.
Il punto è un'altro: siamo in pieno medioevo quando ogni staterello che fosse aveva le sue leggi? (ricordate il film "Non ci resta che pingere" e la scenetta del fiorino?).
Scrivo perchè mi sembra ci sia rassegnazione da parte dei pescatori di fronte a questa, per me, ridicola situazione!; soprattutto gli enti e le associazioni dei pescatori, che dovrebbero impegnarsi per agevolare e semplificare la pratica di questo bellissimo sport anche al fine di avvicinare nuovi adepti, mi sembra avallino tale situazione ed anzi ne siano una concausa.

[Giordaloco]

Sfondi una porta aperta :wink: Ma l'unica associazione che potrebbe avere voce in capitolo visto il numero di iscritti è la Fipsas , ma se ne guarderebbe bene dal farlo per non rischiare anche le sue concessioni
A noi poveri pescatori ci resta solo di andare a computer la sera prima , studiarci regole e percorsi , tarare un GPS portatile e sperare

[timus]

APIUS: sono perfettamente d'accordo con te...è una vera vergogna....siamo tornati al medioevo per quanto riguarda la pesca in Italia....ogni staterello (regione) ha i suoi balzelli da far pagare....il problema è che devi sempre essere aggiornato e al corrente dei regolamenti, come varchi il confine della tua regione, tra nuove licenze, permessi vari, bollettini da versare non se ne può più....

[walter]

mi permetto un appunto.

da un lato IMHO i regolamenti diversi per ogni regione (in rari casi anche per provincia) vanno benissimo, perche' da regione a regione cambia tutto. anzi, ti diro' di piu': gia' dall'alto vicentino a qui la situazione ittica e' stravolta, e se i regolamenti fossero fatti come si deve un po' di diversificazione sarebbe utile.

dato che pero' i regolamenti sono fatti in modo osceno e, specie ultimamente, per fare cassa, non mi aspetto nulla.

ancora peggio per concessioni e concessioncine ecc, li se ne legge di tutti i colori. posso capire tratti con limitazioni es nokill, riserve, riserve invernali ecc, ma certe assurdita' che si leggono in giro no.

[Apius]

E' passato un giorno ... tre sole risposte ma circa ottanta contatti. Probabilemnte, anzi sicuramente, mi viene da pensare che l'argomento è trito e ritrito per cui il pensiero è stato: "che xxxxx questo, ancora con 'ste storie!"; spero invece che la mancanza di commenti non sia per pigrizia o per il non volersi esporre.
Per Giordaloco: ma se le associazioni partecipano del sistema ed anzi lo sostengono allora mi domando: perchè associarsi ?; l'associazione esiste perchè ci sono gli associati, se non ci sono più associati non esiste più !! (la mia è ovviamente una domanda retorica)-(vedo che siamo d'accordo ).
Per Walter: tra Regione e Regione cambia tutto ?, viviamo forse negli USA dove fra due città ci sono migliaia di Km ? o peggio nella ex Unione Sovietica dove le distanze erano anche peggio ?; siamo nella piccola Italia, dove tra due Regioni ci sono pochi decine di Km, al massimo centinaia; i pesci del Tevere nel Lazio sono esattamente gli stessi in Umbria, ed ancora, i pesci della Prov. di Roma sono gli stessi di quella di Rieti !!.
Sono d'accordo sul fatto che a volte, rare volte, le situazioni sono diverse, ma a me sembra che le eccezioni sono diventate la regola, ed allora, se le eccezioni sono la regola, la regola che fine ha fatto ??

[Giordaloco]

Per Giordaloco: ma se le associazioni partecipano del sistema ed anzi lo sostengono allora mi domando: perchè associarsi ?; l'associazione esiste perchè ci sono gli associati, se non ci sono più associati non esiste più !! (la mia è ovviamente una domanda retorica)-(vedo che siamo d'accordo ).

Perchè se non mi associo non pesco Il 95% delle acque della mia zona è Fipsas :?

[Apius]

Immaginavo che fosse così dal tenore della tua risposta . A questo punto, allora, ho capito che ti sei associato, in pratica, per poter pescare.
Sto cercando di capire il perchè associarsi (io non l'ho fatto e non lo farò mai ma sono fortunato, rispetto a te, perchè me ne vado sul bel Tevere e sto abbastanza tranquillo). A parte il tuo caso, gli altri perchè sia associano ? non credi sia un circolo vizioso del tipo: siccome c'è l'associazione e per pescare devo associarmi allora mi associo; però se nessuno si associa addio associazione e problema risolto.
Mi viene da pensare che allora molti pescatori percepiscono tali associazioni con favore e ne sono assolutamente soddisfatti !! (tranne te e me - siamo mosche bianche ??).
P.S.: attendo l'opinione di qulcun'altro!

[walter]

CUT

Per Walter: tra Regione e Regione cambia tutto ?, viviamo forse negli USA dove fra due città ci sono migliaia di Km ? o peggio nella ex Unione Sovietica dove le distanze erano anche peggio ?; siamo nella piccola Italia, dove tra due Regioni ci sono pochi decine di Km, al massimo centinaia; i pesci del Tevere nel Lazio sono esattamente gli stessi in Umbria, ed ancora, i pesci della Prov. di Roma sono gli stessi di quella di Rieti !!.
Sono d'accordo sul fatto che a volte, rare volte, le situazioni sono diverse, ma a me sembra che le eccezioni sono diventate la regola, ed allora, se le eccezioni sono la regola, la regola che fine ha fatto ??

verissimo che ci sono pochi km, ma avendo un ambiente molto frastagliato abbiamo tantissimi microclimi e zone diversissime. IMHO la regola qua in italia e' proprio data dalle eccezioni.

ti faccio un esempio: abito ai piedi dei colli euganei, in piena bassa padovana, a 60 km dal mare e vicino anche al polesine... pero' nella mia zona il clima e le condizioni ambientali sono quelle della zona di vicenza-verona! ti sposti di 15 km e trovi le tipiche condizioni del polesine, che sono assolutamente diverse.

non conosco la tua zona, ma qua (ricordandomi quanto era un pessimo compromesso il regolamento regionale, quando c'era) credo che avere un regolamento provinciale sia quasi un "male necessario". poi se mi fanno riserve e riservette mi inc***o anch'io, pero' il mio sogno sarebbe raggruppare delle macrozone simili fatte da piu' province o comunque grandi aree (indipendentemente dalla provincia, magari dello stesso bacino o tratto fluviale ecc), tabellarli e gestirli adeguatamente, via i regolamenti provinciali e fare regolamenti a zona.

[mdl87]

qua dalle mie parti ti fanno pagare tutto, anche la più piccola pozzanghera!
sono andato da un'amico in provincia di cuneo, anche loro hanno alcuni tratti in cui serve la fipsas o qualche versamento regionale/provinciale, ma molti tratti sono liberi.. addirittura a osiglia (savona) c'è un lago enorme completamente libero (bisogna munirsi di apposito permesso giornaliero, che però è gratuito).

io ho dovuto farmi la fipsas perchè i + bei (e + grandi) laghetti a pagamento qui da me sono gestiti da questa società (e comunque ben tenuti)

nel fiume dove pesco abitualmente la fipas per ora ha ben curato l'organizzazione delle immissioni e la cura del fiume

però sono d'accordo col fatto che con tutti questi permissi (regionali, provinciali, ecc.) sembra di essere tornati al Medioevo!

possibile che uno che voglia farsi una pescata lontano dai posti abituali debba diventare matto tra bollettini, versamenti e quant'altro?! :x

[walter]

adesso ho capito perche' non ci capiamo: io sono in zona a ciprinidi, e a parte qualche tratto fips non c'e' nessun'altra concessione. voi parlate della zona a salmonidi, dove sono concessioni su concessioni ovunque!!! e in questo caso, sulla troppa frammentazione delle concessioni, vi capisco.

[mdl87]

adesso ho capito perche' non ci capiamo: io sono in zona a ciprinidi, e a parte qualche tratto fips non c'e' nessun'altra concessione. voi parlate della zona a salmonidi, dove sono concessioni su concessioni ovunque!!! e in questo caso, sulla troppa frammentazione delle concessioni, vi capisco.

anch'io zona B ciprinidi :wink:

[Apius]

Spero quindi che su certe situazioni ci sia accordo: l'assurdità del medesimo fiume con le sue sponde che soggiacciono a regolamenti diversi è lapalissiana (almeno, ripeto, spero!), anche solo per il fatto che, appartenendo a due Provincie diverse, ti obbligano ad integrare con versamenti aggiuntivi !!

Passiamo alle associazioni: lodevole il fatto che ripuliscano e ripopolino; questo però a mio parere non dovrebbe tradursi nella attvità impositiva (tassa associazionistica) che, in pratica, diventa obbligatoria (per potere pescare mi devo associare altrimenti nisba).
Il versamento dovrebbe essere libero e con i soldi ricavati si gestiscono le acque: chiunque, associati e non, beneficeranno delle opere: credo che in tal modo l'associazione diverrebbe davvero uno strumento di tutela delle acque e dei pescatori e non un ulteriore strumento di oppressione ed inoltre si rivaluterebbe l'associazionismo come forma volontaria e partecipativa !

[walter]

in italia le concessioni servono solo per fare cassa. arriviamo all'assurdo di alcune zone che sono gestite magari dallo stesso concessionario con un altro nome.

ad es fimon, a vicenza, fa parte della "concessione zona b"... e se li chiami al telefono scopri che e' la fips locale!!! e infatti fino a pochi anni fa bastava la fips, adesso invece vogliono pure sto tesserino... e sono sempre gli stessi!!!

[nonno Ipei]

Io penso che hai ragione, penso che almeno per il mio caso non siano i pescatori a recare danno all' ambiente, ma la gente incivile che viene a visitare il nostro lago.Io mi trovo in provincia di Caserta, il lago in questione si trova sui monti del massiccio del Matese, che da un paio di anni e diventato parco regionale. A parte il lago ci sono delle zone bellissime,e proprio per tutelare questi luoghi sono stati messi a punto dei regolamenti e delle vere e proprie leggi,nulla da dire , anzi , era ora che quelle zone fossero state tutelate un po di piu'!! Ma da un anno circa le leggi e i regolamenti inerenti al lago sono diventate davvero esagerate, prima di tutto e vietato pescare in qualsiasi punto del lago, con qualsiasi attrezzatura, e non e possibile neanche praticare carpfishing. Poi non si puo sostare con auto vicino alle sponde, non si puo piazzare una tenda vicino al lago, praticamente si deve guardare solo da lontano!!!! Penso che preservare vada bene , ma cosi e un po troppo esagerato!! Ci vorrebbero piu controlli, e quindi un po piu di elasticità nelle regole, sempre rispettando l'ambiente!