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inneschi da bass


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11 risposte a questo topic

#1 smumo

smumo

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Postato 13 January 2008 - 00:14 AM

Sono stato invitato a postare qualche info sulla pesca al bass. Lo faccio ora volentieri proponendovi questo testo in anteprima. Non posto le foto per ovvi motivi (sarebbe lunghissimo), ma vi rimando a rileggerlo poi sul Hot Spot Magazine che uscirà il 15 prossimo:
www.hotspotmagazine.it

INNESCHI DA BASS



Il balck bass è conosciuto qui da noi con il nome di persico trota, ma, ahimé, anche come “boccalone”, termine che nel linguaggio comune assume il significato di “credulone”, facile preda di un inganno.
Di certo esiste un motivo per il quale il termine “boccalone” è stato associato a questa specie della famiglia dei Centrarchidi e potrebbe essere riferito alla particolare voracità di questo predatore ed alla credenza diffusa che proprio in virtù di tale sua caratteristica sia particolarmente facile pescarlo.
Ma credete veramente che sia facile pescarlo? Poiché non è sempre semplice ingannare un black, soprattutto se di grosse dimensioni ed al di fuori di alcuni periodi particolarmente indicati per la sua “predazione” o in luoghi sottoposti ad una forte pressione piscatoria.
Un buon bassman (o girl) è colui che ottiene risultati costanti da marzo a novembre e che riesce a catturare black anche tra i rigori invernali.
Per raggiungere tali livelli è senz’altro necessario conoscere le abitudini, i comportamenti, l’alimentazione del black bass ed avere dimestichezza con le svariate tecniche di pesca, montature ed inneschi.
In questa sede voglio analizzare diverse tipologie di innesco e montature (almeno quelle di mia conoscenza) per la pesca al persico trota con esche siliconiche.
Mi scuso sin d’ora con chi si avvicina al mondo del bassfishing solo ora e che magari troverà difficoltà nel comprendere alcuni termini tecnici in inglese. Cercherò di essere il più chiaro e semplice possibile e resto a disposizione per fornire in un secondo tempo chiarimenti su Vostra segnalazione all’e-mail hotspotmagazine@hotmail.it nel prossimo numero o sul sito internet www.hotspotmagazine.it nella apposita rubrica che abbiamo volutamente ed ironicamente chiamare “DR AUS” . Siete invitati, dunque, a contattarci anche per un semplice giudizio su questo articolo.
Cominciamo con il descrivere rapidamente gli ami che vengono maggiormente impiegati per la pesca con le esche in gomma. Essi variano a seconda del tipo di tecnica utilizzata, dall’innesco e della stessa gomma adoperata, ma in realtà non sono poi così numerosi.
Quelli più gettonati sono certamente gli ami off-set, wide-gape, straight shank e octopus ai quali si affiancano tutta una serie di teste piombate ed di cc.dd. ami antialga cioè dotati di una sorta di forcella a molla che ha la funzione di proteggere la punta dell’amo dal pericolo di incaglio.
Gli ami OFF-Set e WIDE-gap sono indiscutibilmente i più utilizzati per l’innesco texas rig e nel bassfishing in generale. Entrambi sono caratterizzati da uno scalino a 90° prima dell’occhiello, ma mentre il primo è a gambo dritto, il secondo ha un’ampia pancia e solitamente viene utilizzato per l’innesco di baits di grosso spessore. L’amo straight shank è praticamente uguale all’off-set ma differisce da questo per l’assenza dello scalino prima dell’occhiello. Le misure di tutti questi ami sono molto generose a vanno dall’1/0 al 5/0. Infine l’octopus, meglio noto come amo da drop, è un classico amo con occhiello che solitamente è utilizzato nelle misure dall’1 al 3 per la pesca down o drop shot o per l’innesco wacky rig, che vedremo più avanti. Le teste piombate non hanno bisogno di tante descrizioni, mentre per ami piombati si intendono quelli a cui è già applicato un peso sullo stelo o su una piccola forcella legata all’occhiello.

Innesco: TEXAS RIG

Il texas rig è un innesco antialga, estremamente versatile e per questo il più utilizzato. Per realizzarlo impiegheremo solitamente ami off-set e wide-gap.
Innescare un siliconico texas è semplicissimo e forse è molto più arduo descriverlo a parole che eseguirlo manualmente. Procediamo con l’infilare la punta dell’amo nella testa dell’esca per farla fuoriuscire a circa un centimetro più in basso. Faremo quindi scorrere l’intero gambo dell’amo all’interno del corpo dell’esca fino ad arrivare allo scalino a 90°. A questo punto faremo compiere all’amo una rotazione di 180° così che il dardo sia rivolto nuovamente verso il corpo dell’esca. Far scavalcare all’esca parte dello “scalino” in modo che fuoriesca dalla testa della stessa solo l’occhiello. Infileremo nuovamente la punta dell’amo nel corpo del siliconico fino a farla (… o no) fuoriuscire dall’altra estremità.
Il texas rig, come dicevamo, è molto versatile e può essere utilizzato nelle più disparate situazioni sia in heavy cover che in acque libere. Come tale ha molte varianti cioè può essere utilizzato con o senza piombo, ed in quest’ultimo caso con piombo libero o bloccato, con perlina o senza, piombo in testa o a distanza, con la punta dell’amo interamente celata nel corpo dell’esca o completamente fuori.
Partiamo da quest’ultima variabile: la punta dell’amo.
Si parla di TEXAS RIGGED quando l’ardiglione è nascosto all’interno del corpo dell’esca e la punta dell’amo è appena “sotto pelle. Solitamente questa variante è utilizzata per l’impiego in acque “sporche”, heavy cover appunto, ed in tutti i casi in cui l’imitazione viene lanciata all’interno di strutture quali ramaglie, alberi semi sommersi ecc…. dove è estremamente facile incagliare ed il fatto di non esporre la punta dell’amo a tale rischio si può rivelare certamente utile. In caso di attacco si renderà necessaria una ferrata decisa ed abbastanza potente per far si che la punta dell’amo e l’ardiglione fuoriescano dal corpo dell’esca e penetrino nell’apparato boccale della preda.
Al contrario utilizzeremo un innesco TEX-EXPOSED per le acque libere o che presentino poche strutture e quindi poca probabilità di facile incaglio. La punta dell’amo infatti in questo caso fuoriesce completamente dal corpo dell’esca e si adagia parallelamente ad esso. Vien da se che la possibilità di agganciare il pesce è molto più alta e dunque ha anche senso utilizzarlo quando il bass mangia in modo “subdolo” e comunque senza veemenza.
TEX-SKIN on TOP è invece una via di mezzo tra le due varianti precedenti e può essere impiegata per acque moderatamente “sporche”. L’esecuzione è identica al TEX EXPOSED, ma ne differisce per il fatto che una volta fatta fuoriuscire la punta dell’amo, essa viene re-infilata appena sotto lo skin dell’esca. Per realizzare questo tipo di innesco in maniera ottimale, una volta eseguito il TEX EXPOSED RIG, bisognerà letteralmente stirare l’esca trattenendo col le dita l’amo. Quindi rilasciarla accompagnandone il movimento di ritorno nella posizione originaria e nel contempo spingere la punta dell’amo verso il basso così che penetri sotto la “pelle” del siliconico.
Infine la variante TEX-SKIN on SIDE nella quale la punta dell’amo è letteralmente infilata in un lato dell’esca direttamente sotto pelle, un’ottima alternativa al tex exposed da utilizzare quando il pesce mangia in maniera “svogliata”, poiché con questo innesco il corpo dell’esca oppone veramente poca resistenza ad un eventuale attacco.

Come accennavamo l’innesco texas può essere utilizzato piombato oppure weightless (senza piombo).
L’innesco spiombato WEIGHTLESS RIG è il più indicato in presenza di pesce apatico o particolarmente smaliziato o in tutte quelle situazioni in cui sia necessaria una presentazione il più naturale possibile e per la pesca a vista a galla. L’esca scenderà verso il fondo molto lentamente concedendo al bass più tempo per essere vista ed attaccata. Per sfruttare questo tipo di innesco dovremo utilizzare canne che lancino pesi leggeri oppure utilizzare baits che abbiamo un peso specifico considerevole o che siano sufficientemente voluminose da concederci un lancio adeguato.

L’UNPEGGED TEXAS RIG è invece un innesco piombato di solito con un bullet sinker (piombo a proiettile) lasciato libero di scorrere sulla lenza. Questo tipo di innesco è particolarmente adatto per insidiare pesci diffidenti, che in fase di abboccata non avvertiranno nell’immediatezza il peso del piombo. L’inconveniente sta nel fatto che utilizzandolo verrà penalizzato il controllo dell’esca in fase di lancio con la possibile conseguenza di una errata presentazione dell’esca. Per ovviare a tutto ciò potremo limitare il libero movimento del piombo sul filo inserendo una girella o un piombino spaccato che lo blocchi a 20/40 cm dall’amo.
Una variante a quest’ultimo tipo di innesco è lo SHAKIN’ RIG che differisce dal primo per la frapposizione tra esca e piombo di una perlina. Essa ha una funzione molto semplice e cioè quella di provocare dei piccoli click, inteso come rumore, (cliking noise) durante la fase di recupero, che dovrà essere fatto di pause e richiami. Fungendo come una sorta di rattle artigianale, il piombo cozzerà ad ogni fine corsa contro la perlina ed i continui click dovrebbero attirare l’attenzione del bass e spingerlo all’attacco.

Quando al contrario il piombo è bloccato sulla lenza si parla di innesco PEGGED TEXAS RIG. L’esigenza di bloccare il sinker in testa all’esca è molto diffusa nel bassfishing per la ricerca del black tra la vegetazione, poichè in tale maniera risulterà molto più efficace la penetrazione tra ninfee, ramaglie ecc….
Il blocco del piombo potrà avvenire con appositi stopper in plastica facilmente reperibili in commercio oppure, sposando il “metodo del nonno”, utilizzeremo il classico stuzzicadenti da adoperare come zeppa, inserendone la punta nel foro superiore del piombo e tagliandone via l’eccedenza.

Una variante a mio avviso molto efficace del PEGGED è l’innesco SCREW-IN nel quale viene impiegato un piombo a proiettile al cui interno è fissata una piccola spirale di filo tipo inox avvolto attorno ad un tubicino in teflon nel quale scorrerà la lenza. La spirale dovrà essere avvitata direttamente sulla testa dell’esca. Tali piombi sono acquistabili in negozi specializzati (molti li conoscono come “piombi per innesco Florida”), ma volendo possono essere assemblati manualmente utilizzando dei normali bullet a cui fissare appunto una spiralina di filo in acciaio che possiamo comprare in ferramenta.
Il vantaggio principale di questo tipo di innesco sta nella possibilità di “traslare” l’amo. Mi spiego meglio: poiché il piombo è bloccato direttamente sull’esca dalla spirale esso non vincola affatto il filo (al contrario del PEGGED) che è libero di scorrere al suo interno. Questo fatto può tornarci veramente utile in quei momenti in cui il black “mangia corto” cioè tende a mordicchiare il tail di una imitazione particolarmente lunga (6-10”) senza attaccarla con decisione. E’ questo il momento per sfruttare le peculiarità dello screw-in rig spostando verso la coda dell’esca l’amo, che potrà essere anche di dimensioni ridotte rispetto a quelle che avremmo scelto per un normale texas pegged o unpegged al fine di alleggerire l’intera montatura.

Può comunque capitare di avere la necessità di volersi avvalere di una montatura più pesante del normale. Il bello di praticare il bassfishing sta anche nel fatto che non è posto freno alla fantasia dell’angler ed alle volte ci si può ritrovare a realizzare da sé montature ed inneschi a prima vista improbabili, ma in realtà efficaci e catturanti.
In pochi passaggi è possibile concretizzare un innesco texas screw-in con amo traslato e piombo bloccato, il tutto con un’imitazione appesantita da un armatura che scorre all’interno della stessa. Basterà procurarsi un bullet delle dimensioni adeguate, un amo off-set e del filo inox o rame del giusto diametro (non salite sopra i 0,8 mm di diametro). Osservando le foto potete capire di cosa sto parlando, immaginando le fasi di realizzazione senza star qui a spendere parole che possono rivelarsi superflue.
Questo tipo di montatura può a sua volta subire delle variazioni e rivelarsi ottima per la pesca orizzontale a galla o a mezz’acqua. Spostando semplicemente l’occhiello più in alto rispetto al piombo sarà possibile frapporre tra questi una paletta semplice o tipo buzz per la pesca topwater.
In tema di “fai da te” voglio infine suggerirvi un altro innesco da utilizzarsi principalmente con i TUBE per la pesca a skipping o flipping ( in merito a queste tecniche di pesca vi rimando al prossimo numero). Si tratta semplicemente di procurarsi un piombo ad oliva proporzionato al tube che si intende presentare ed i soliti filo inox ed amo wide-gap. Per prima cosa inseriremo il filo d’acciaio (o rame) all’interno del piombo ricavandone un occhiello dalla parte più spessa. Bloccheremo dall’altra estremità piegando il filo. Inseriremo il piombo all’interno del corpo cavo del tube in modo che l’occhiello sia rivolto verso la testa dell’esca. Eseguiremo quindi un innesco texas facendo attenzione a far passare la punta dell’amo all’interno dell’occhiello in modo che esso risulti alla fine bloccato dallo stelo dell’amo senza nessuna probabilità che si sfili. Semplice, economico ed efficace!

Voltiamo pagina andando a descrivere qualche altro tipo di montatura:

Il MOJO RIG. Esso impiega piombi piuttosto lunghi ed alquanto sottili, che in definitiva consentono alla nostra imitazione di passare agevolmente attraverso, rocks, erbai ecc…. Di solito viene sfruttato per presentazioni verticali in acque profonde per insidiare bass sospesi presso strutture sommerse o per insidiarli addirittura al loro interno.

Il CAROLINA RIG.
Questo tipo di montatura è solitamente utilizzata nelle acque libere per la pesca sul fondo tra le rocce ed il siliconico va innescato texas oppure appuntato su un amo octopus od innescato con un amo straight con punta ed ardiglione completamente esposti. Il piombo viene bloccato a circa 40/80 cm dall’esca e sarà possibile frapporre una perlina tra esca e piombo, che in questa eventualità sarà bloccato solo nella corsa verso l’amo. La perlina emetterà vibrazioni quando il piombo gli batterà addosso. La peculiarità di questa montatura è quella che una volta che il piombo arriva sul fondo l’esca ha ancora spazio per la discesa, il movimento risulterà lento e naturale e saranno maggiori le probabilità che il bass l’avvisti. Le probabilità aumentano non solo in fase di discesa, ma anche nelle pause e nel recupero (pur lentissimo) se si utilizzano baits realizzate con mescola che ne favorisce la galleggiabilità (esempio la serie 3X della Strike King).

Una variante del CAROLINA RIG è il ROCKHOPPER RIG nel quale vengono impiegati piombi sottili mojo come in figura. Indicato per i fondali sassosi poiché la conformità della montatura permette, qualora capitasse, un agevole disincaglio.

SPLITSHOT è una montatura tipicamente finesse da impiegare con esche sottodimensionate. Per realizzarla possiamo utilizzare un amo off-set 1/0-2/0 oppure un amo octopus. Sulla lenza sono bloccati una serie di pallini spaccati il primo a circa 30/40 cm dall’esca. Maggiore è la distanza tra di essi più lento e sinuoso sarà il movimento impresso all’esca. Anche per lo splitshot esistono piombi mojo a filo passante che vengono bloccati sulla lenza con piccoli ed appositi fili in gomma. Da utilizzarsi per presentazioni leggere in acque poco profonde o per insidiare bass sospesi in acque mediamente profonde.


Siamo alla fine di questa lunga carrellata e resta da descrivere l’utilizzo dell’amo octopus nella pesca cosiddetta FINESSE. Esso può essere impiegato nella tecnica del droshot oppure in quello che possiamo definire il “sample finesse fishing” con un innesco waicky oppure elementare.
Il Dropshot è una tecnica di pesca prettamente finesse la cui realizzazione prevede appunto l’utilizzo di un amo octopus oppure di un amo off-set 1/0 o 2/0, che va legato con un nodo polomar sulla lenza sopra un piombo ad hoc ad una distanza da esso variabile tra i 40 e i 100 cm. I siliconici impiegati di solito non superano i 4”.
Quando utilizzeremo un amo octopus potremo innescare l’imitazione ( se trattasi di un worm ) wacky oppure optare di appuntare la testa dell’esca semplicemente sull’amo. Per il waicky bisognerà piegare il worm in modo che i due estremi coincidano e quindi conficcare l’amo al centro dell’arco così prodotto. In questa maniera l’imitazione risulterà bilanciata a destra e sinistra e sussulterà ad ogni impulso del cimino o richiamo, rivelandosi estremamente catturante. Con il dropshot vi risulterà assai difficile far selezione e quindi ci sarà da aspettarsi anche baby bass!

Concludiamo con un innesco elementare e dalla semplicità sconvolgente che troppe poche volte viene utilizzato. Esso consiste nel legare con un polomar unicamente un amo octopus alla fine della lenza. Innescheremo sull’amo un’imitazione di massimo 4” waicky o semplicemente appuntandovela. Tutto qui! Elementare, ma micidiale per la pesca a galla o in acque poco profonde in presenza di bass particolarmente attivo.

Provare per credere!

Vi rimando al prossimo numero in cui proverò a descrivere alcune tecniche di pesca al black bass dal finesse al power fishing.
Ci vediamo a Febbraio.

#2 timus

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Postato 13 January 2008 - 01:10 AM

Una bella "filippica"...troppo vecchio per poterla leggere tutta...mi addormenterei a metà.... :D :D :D ....largo ai giovani... :wink:
sempre più a nord/est...a caccia di temoli!

#3 DaniloZZ

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Postato 13 January 2008 - 09:51 AM

mi permetto di postare qualche foto......

Wacky rig
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Texas rig
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Texas skin
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Texas exposed
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Offset standard
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#4 AntonioZZZ

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Postato 13 January 2008 - 12:12 PM

danilozz...io quello che tu hai postato come carolina lo conoscevo come wacky....

il carolina sapevo era quello con la girella che ferma il piombo lontano dall'amo...
29 anni
Luogo di pesca Roma e Frusinate

#5 Crive

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Postato 13 January 2008 - 12:20 PM

Grazie!!!!capita anche questo topic proprio a pennello... :D :D
aspetto di vederlo comunque nel "giornale..."!!! :wink:
Non so con quali armi verrà combattuta la Terza guerra mondiale ma la Quarta verrà combattuta con clave e pietre. Albert Einstein
20 anni...
http://carp4ever.for...o.com/index.htm

#6 DaniloZZ

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Postato 13 January 2008 - 12:48 PM

danilozz...io quello che tu hai postato come carolina lo conoscevo come wacky....

il carolina sapevo era quello con la girella che ferma il piombo lontano dall'amo...


giusto antonio....errore mio di distrazione.....tnx!! :wink:

#7 AntonioZZZ

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Postato 13 January 2008 - 13:04 PM

il wacky rig è quello che preferisco...:D:D:D all'occorrenza con "espediente antialga" oppure con amo antialga direttamente...:D:D:D
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#8 Crive

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Postato 16 January 2008 - 21:59 PM

visto che si è parlato pure di ami offset...che misura mi consigliate per dei grub(falcetti) da 2 pollici(5 cm)...?? :?
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20 anni...
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#9 walter

walter

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Postato 17 January 2008 - 00:43 AM

visto che si è parlato pure di ami offset...che misura mi consigliate per dei grub(falcetti) da 2 pollici(5 cm)...?? :?


IMHO per i grub il top e' la jig head... comunque adesso non ricordo le misure degli offset, se il corpo e' 5 cm CON la coda allora mi sa che sara' difficile. se invece sono 5 cm piu' coda, allora penso che sara' abbastanza facile trovare ami adatti :)



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#10 DaniloZZ

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Postato 17 January 2008 - 09:21 AM

dipende dal periodo per la misura....in primavera ed estate solitamente sotto i 5 pollici io non scendo perchè si attacca troppa minutaglia....

#11 Guest__*

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Postato 17 January 2008 - 14:17 PM

dipende dal periodo per la misura....in primavera ed estate solitamente sotto i 5 pollici io non scendo perchè si attacca troppa minutaglia....


se terminate le foto le possiamo mettere qui:
http://www.pescanetwork.it/tecniche-di-pesca ... alone.html
grazie...
mi contattate in pvt quando sono ultimate?

#12 walter

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Postato 17 January 2008 - 15:18 PM

dipende dal periodo per la misura....in primavera ed estate solitamente sotto i 5 pollici io non scendo perchè si attacca troppa minutaglia....


:ironie: si, ma tu non fai pesca al portachiavi, io si :D



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