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Un’estate da ricordare!


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5 risposte a questo topic

#1 Luca M.

Luca M.

    Provarci sempre!

  • Gold Member
  • 3318 Post:
  • LocalitàBrianza
  • Tecnica: Spinning
  • Provenienza: Bovisio Masciago (MB)

Postato 28 August 2018 - 10:45 AM

...ebbene sì, non si potrebbe trovare definizione migliore per descrivere l’esito finale di queste vacanze appena trascorse...


Ma partiamo dall’inizio, ovvero dal mese di Giugno, durante il quale sono riuscito a ritagliarmi una settimana di vacanza all’Isola d’Elba, a conclusione di un anno, tra impegni vari e piccoli problemi, davvero pesante.


E’ il secondo anno consecutivo che visito questa bellissima isola, ed il periodo ancora sterile di orde di vacanzieri, permette di godersela davvero in tutto il suo splendore. Ovviamente non potevo perdere occasione per fare qualche uscita a spinning, cercando come sempre di far conciliare il tutto con il relax del mare e la famiglia...conscio già del fatto che durante le vacanze vere e proprie, nelle due settimane centrali del mese di Agosto, in terra d’origine, non sarei riuscito a combinare granchè!

La costa è perlopiù rocciosa, posti fantastici, alcuni davvero inaccessibili, che lasciano solo immaginare cosa possa nascondersi nelle profondità di quelle acque...


 

 

Uscite mirate quindi, dalle 2.30 alle 4.30 di notte...poi si rientrava per un pisolino fino all’ora della colazione, per 6 giorni consecutivi. Impatto sulla famiglia uguale a zero...impatto sul sottoscritto, meglio continuare con il racconto...  :lepra:

 

Dal primo giorno, con mare abbastanza formato, si è arrivati a fine settimana con assenza totale di vento e acqua limpida, placida: condizioni davvero difficili. Il buio comunque aiuta, e nonostante tutto, qualche barracuda si è fatto fregare, a fatica. Se devo essere sincero, ho fatto tutto a gomma, con i vari jerk, WTD e popper, non si riusciva a smuovere nulla, nonostante si udivano cacciate continue. Non so perchè, ma alternando diverse tipologie di artificiali, attaccavano solo quella...sempre in maniera molto timida, sia chiaro, ma almeno si sentiva qualcosa...recuperi molto lenti, con pause prolungate e jerkate molto accompagnate.

 

Vi lascio con una bella “panoramica” della dentatura dei nostri amici pinnuti in questione: questo è l’unico esemplare che è tornato a casa con me per essere onorato in tavola!

 


 

Per la cronaca, una notte, ho avuto un attacco abbastanza violento, e nonostante la pronta ferrata, non sono riuscito ad allamarlo. Almeno, così credevo io...perchè una volta recuperata la gomma, mi sono reso conto che mi aveva sbriciolato sul morso, l’amo del Black Minnow 120, probabilmente all’occhiello!

 

Ma si sà...una settimana passa troppo in fretta, e non rimane altro che aspettare Agosto, il mese peggiore per le vacanze e per tutto il resto.

 

Già su consiglio di Lorenzo, avevo assaporato l’idea di lasciare tutta l’attrezzatura a casa, e con lei, anche i pensieri impuri relativi alle ipotetiche uscite che mai avrei
fatto, consapevole del fatto che in Salento, per diversi motivi, dovuti soprattutto al periodo, sarebbe stata dura non tanto magari prendere qualcosa, ma addirittura riuscire ad andare a pesca. Il mare, il totale relax, la compagnia, le belle mangiate, il fare sempre tardi la sera...situazioni che non si sposano affatto con il nostro hobby, o meglio, non si sposano ora, alla mia età!

 

Ma poi si sà...come per ogni buon angelo portatore di buoni consigli, c’è un diavoletto tentatore: purtroppo qui nel Forum però, di diavoletti ce ne sono parecchi, specialmente
nella zona del Maggiore.

 

:kulikakati:

 

Alla fine prevalgono e vincono loro, così mi ritrovo a mille e cento chilometri da casa, con tutto il necessario per tentare di fare almeno un paio di uscite all’alba o al tramonto.


Quest’anno, purtroppo, il meteo è stato davvero tremendo: per diversi giorni, forti temporali, fulmini e trombe d’aria si sono abbattute sul litorale Ionico, impedendo di avventurarmi in riva la mare. Va bene andare a pesca, ma rischiare le penne per un pesce proprio non rientra nelle mie intenzioni.

Nonostante il maltempo a volte improvviso, il mare comunque non accennava minimamente ad alzarsi, anzi: sempre tranquillo e trasparente...in perfetto stile cartolina!


 

La situazione migliorava solo al mattino e nel tardo pomeriggio, quando si approfittava dell’occasione per fare un rapido bagno, e godere di qualche tramonto, mai limpidissimo, ma con nubi che lasciavano presagire nuove giornate perturbate...comunque sempre stupendi...

 

 


 

 


Per goderli al meglio, da amante della comodità estrema, io e mia figlia ci siamo dedicati alla realizzazione di una postazione riservata in prima fila, a due passi dal bagnasciuga, vista diretta sul mare...purtroppo però lei ha sbagliato le dimensioni della mia...ci stavo ma a fatica! :lachtot: Però notare l'accortezza nella realizzazione...ha dotato la poltrona di portabottiglia sul bracciolo sinistro!  :respekt:

 


 

E così le vacanze passano sotto altri piacevoli aspetti, giornate tranquille e spensierate,  :sauf: tra feste paesane con le sempre bellissime luminarie, mangiate in compagnia e il più totale riposo...la teoria di Lorenzo sembrava prendere forma di giorno in giorno.  :respekt: ...ti devo le mie scuse Lorenzo!  :D




 

 

Abbiamo killato di tutto, dalle colazioni ai pranzi alle cene, dolci, carne, pesce e udite udite...anche vino...e sì...quando approdo nella mia terra, mi resettano alle “impostazioni di fabbrica”!


 

 

 

Intanto passano i giorni, la partenza si avvicina, e l’attrezzatura è ancora li, come l’avevo scaricata dalla macchina: mulo ancora in scatola, canna nella custodia. Sinceramente non mi dispiaceva affatto, anzi, era quasi piacevole non doverci pensare.


Ma verso la fine della vacanza, sento qualcosa, mi prudono le mani, lo stoppino mai spento definitivamente, alimenta la fiamma, e sento il desiderio di provarci, almeno una volta, prima di ripartire per casa: non si sa cosa succederà il prossimo anno, se tornerò o cambierò meta, quindi meglio approfittare di questo momento.

 

Il mare come dicevo prima è sempre calmo, se non qualche increspatura appena accennata con il montare della marea. Quindi non esiste scelta di uno spot specifico, risacche, correnti, frangenti...si cerca solo un posto comodo e tranquillo per fare due lanci.

Decido di non andare nemmeno in scogliera, privilegiando la spiaggia, davanti a casa: evito anche di prendere la macchina! Il minimo sindacale insomma. Del resto questo preciso spot è ottimo in determinate condizioni, sono usciti diversi pesci, alcuni anche di buona taglia. Perchè non provarci?

 

Il solito temporale pomeridiano ha reso la spiaggia deserta, è passato da almeno un’ora, ma l’orario ormai prossimo al tramonto, non consentirà ai bagnanti di ritornarvi.

Il sole è quasi all’orizzonte, nascosto dalle nuvole: il cielo ed il mare, fusi tra loro, alternano solo tonalità tendenti al grigio.


Tutt’intorno il silenzio, solo un leggero frangere cadenzato dell’acqua sulla battigia che mi accompagna durante i miei passi per raggiungere lo spot scelto.

 

Arrivo in poco tempo, davanti a me circa trenta metri di sabbia, poi una linea di scogli affioranti, paralleli alla riva, che si inabissano dopo pochi metri, dando vita ad un fondale misto, ricco di anfratti e nascondigli, luogo ideale per i predatori e i loro agguati.

Penso subito a qualche spigola in caccia nel bassofondo, e opto per la gomma, di grammatura e dimensioni generose, per cercare di oltrepassare e perlustrare quindi tutta l’area interessante.

Diversi lanci, alternanza di recuperi, e tutta la colonna d’acqua perlustrata...niente di niente. Del resto...con quelle condizioni, solo un pazzo poteva pensare di riuscire a prendere qualcosa, spinto solo dalla presunzione...senza un filo di logica.


La pesca è fantastica, si dice. Perchè non c’è mai nulla di scontato e non esistono teorie: è tutto ed il contrario di tutto.


Ma questa volta, una cosa è certa...si torna a casa con un bel cappotto. Non che non sia abituato, anzi, ma così, per come me lo sono cercato, fa ancora più male.

Sono quasi deciso a tornarmene a casa, ma vedendo la piccola ancora alle prese con il suo castello di sabbia, ed il mio in aria ormai crollato, decido di fare ancora qualche lancio.

Mentre sgancio la gomma dal moschettone, noto con la coda dell’occhio, alcuni movimenti oltre le rocce, che attirano la mia attenzione.


Guardo bene, ma non vedo nulla, probabile che mi sia sbagliato. Questione di un attimo: un banco di piccoli alletterati o tombarelli salta sulla superficie dell’acqua, uno, due, tre volte.

Non riesco ad identificare con precisione cosa siano esattamente, vista la distanza dalla riva, ma penso di interpretare bene la situazione. Probabilmente stanno cacciando sulle aguglie, o nelle migliori delle ipotesi, come nei sogni di noi tutti comuni pescatori, sono loro stessi le ipotetiche prede, inseguite da qualche predatore ben più grosso.

Il riflesso grigio del cielo nel mare e la scarsità di luce, rendono quasi impossibile vedere anche appena sotto la superficie dell’acqua. Non capisco cosa stia succedendo realmente, ma d’istinto, più rapidamente che posso, monto un needle da circa 40 grammi nella speranza di arrivare nella zona calda.

Lancio stile garista da surf-casting, l’artificiale vola lontano. L’obiettivo è oltrepassare la zona di caccia e incrociare la linea di recupero con la traiettoria dei pesci in fuga, ovviamente nella stessa direzione.


Il needle impatta sull’acqua qualche metro oltre il parapiglia, chiudo l’archetto ed inizio un recupero forsennato per stare al passo dei malcapitati. Ecco, ci siamo. L’esca, planando in maniera disordinata a tutta velocità e creando molta turbolenza, passa in mezzo al banco, prendendo inevitabilmente una traiettoria diagonale verso riva...la superficie si gonfia all’improvviso, tre, forse quattro schiene scure emergono a pelo d’acqua...attimi di panico, meraviglia, paura e stupore, difficile spiegare le sensazioni che affiorano in quei momenti.

Una cresta si stacca dal gruppo e devia il suo percorso d’origine puntando dritto sul needle.

Sono istanti in cui ti giochi l’esito della battuta, un errore può mandare tutto all’aria, sono occasioni che capitano una sola volta nella vita...ho paura che vedendo diminuire il fondale, cambi idea e riprenda il largo, così all’improvviso arresto il recupero per farlo sbattere sul suo muso, nuota velocissimo, ed appena succede, riparto nuovamente io più veloce che posso: un’esplosione d’acqua rompe il silenzio, tutto si ferma, ha addentato l’esca, un secondo che sembra non finire mai, un’eternità.


Si scatena l’inferno, non ho ancora capito con chi ho a che fare, ma intuisco subito che la mia attrezzatura è davvero sottostimata, canna da un’oncia e mulo 5000 con solo 200 metri di treccia da 25 libbre e terminale dello 0.41

L’unico punto a mio favore è che sono in spiaggia, e se non punta subito la lama di scogli, magari me la posso giocare, vincere o perdere ora non conta.

La dolce melodia dei frangenti è sovrastata dal cicalino della frizione, chiudo più che posso, al limite della rottura, ma lui continua la sua fuga verso il largo oltrepassando la zona di pericolo. Almeno 100 metri di treccia sono fuori, me ne rimangono altrettanti, che non dureranno molto, visto la facilità con cui se li è già presi.

 

Impugno la canna ad una mano cercando di tenerla più alta possibile e sfruttare per quel che posso, la sua riserva di potenza, e tento di fare la cosa forse più stupida che mi viene in mente, “palming” sulla bobina. O la va o la spacca si dice in questi casi...ma non mi va proprio di lasciare un bel piercing in bocca al pesce con duecento metri di treccia attaccati dietro.

La bobina scotta, la tocco appena ad intermittenza, e quando ormai le speranze stavano per svanire del tutto, ecco che improvvisamente cambia direzione ed inizia a nuotare parallelo alla riva. Bene, ora posso tentare di assecondare la sua fuga e seguirlo lungo la battigia, non ho ostacoli che mi impediscono di farlo.


Passano i minuti, sento che la sua forza diminuire lentamente, anche se, attenuata la fuga, si iniziano a sentire le potenti testate per cercare di liberarsi dall’artificiale. Ho ancora parecchi metri di treccia fuori, inizio il lungo recupero, fatto di lente pompate alternate a recuperi velocissimi per cercare di portare in bobina più treccia possibile...vedo passare tra gli anelli il segnalatore rosso dei cento metri...ma è questione di pochi minuti ancora, se tutto regge, ho buone possibilità di portarlo a riva.

 

I minuti infatti passano...inizio ad essere stanco, ma non posso mollare proprio ora, lo vedo aggallare a pochi metri dalla battigia, con i suoi inconfondibili bagliori argentei dei fianchi, ormai è fatta, solo una reazione violenta sotto riva potrebbe essere fatale.

Apro la frizione quel tanto che basta per evitare spiacevoli inconvenienti all’atto finale, e cerco di portarlo il più vicino possibile, impossibile pensare di trascinarlo e spiaggiarlo, vista la mole...è stupendo, in tutta la sua possenza fisica.


Entro in acqua ad attenderlo, ormai ci siamo, ancora pochi metri e si materializzerà il sogno di una vita!

Ora il problema è come afferrarlo, sono solo, per la coda con una sola mano libera non riesco proprio, ho i piedi nella sabbia, non ho una posizione stabile, ed inoltre impossibile davvero da opercolare.

 

Non mi rimane altro che tentare di usare il boga, ed una volta afferrata la mascella, aprire l’archetto, lasciando cadere la canna in acqua per afferrarlo a due mani: l’operazione risulta molto complicata, ma con l’arrivo di mia moglie, alla quale passo l’attrezzatura, riesco a districarmi abbastanza agevolmente.

 

Lo guardiamo entrambi esterrefatti, non ci crede lei, figuriamoci io...mi inginocchio esausto sulla riva, metto la mano destra sotto la pancia e lo sollevo di peso per la foto delle foto, quella che tutti vorremmo mettere in cornice sul nostro comodino e che segnerà il ricordo indelebile di una estate pazzesca!

 

Il pesce è sfinito, la nota dolente del sogno, l’impossibilità di ridargli la meritata libertà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 


 


 

:lachtot:  :lachtot:  :lachtot:  :lachtot:  :lachtot:     :ultragrin:  :ultragrin:  :ultragrin:  :ultragrin:  :ultragrin:     :lachtot:  :lachtot:  :lachtot:  :lachtot:  :lachtot:


 

Eh sì ragazzi...non ho fatto un lancio che uno...proprio un’estate da ricordare!!!

 

:alpop:

 

P.S. la cattura è stata trattenuta da mia figlia per il resto della vacanza!  :D

 


Luca


#2 Zio Jack

Zio Jack

    Mat TheStanatrout

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  • Provenienza: Torino

Postato 28 August 2018 - 15:40 PM

Sei proprio un badòòòòòòòòòòòòla !!! Mi son letto tuuuuutto d'un fiato, senza spoilerarmi il finale per godermi dalle tue parole l'emozione della cattura...ma appena finito il testo, veder tutto quello spazio bianco ha tradito le aspettative...sapevo di esser stato pesantemente trollato !! Muahahah bene così!

Del resto però vedo che ti sei goduto le vacanze, con o senza pesca, l'importante è che ti sia divertito !! 

E se ti dai ancora qualche possibilità , c'è ancora tempo per una trotella qua e là!!

 

 

P.s. occhio a padellare l'ultimo pesce, dicono che abbia le carni un poco gommose !! :ironie:


Boia deh  :furz:

#3 doppiorhum

doppiorhum

    TitsRhum

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  • LocalitàCarbonara di Po
  • Tecnica: Swimbait & Topwater
  • Provenienza: mantova
  • Anno di nascita:1967

Postato 28 August 2018 - 17:49 PM

:kulokakato:


No sponsor, no lies
 

#4 federix

federix

    Moderatore forum

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  • 16758 Post:
  • LocalitàNovara
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  • Provenienza: Novara

Postato 28 August 2018 - 19:27 PM

:kulokakato:

Quoto in toto :D  :D

 

Beh i report di Luca sono sempre da leggere con calma, e godersi fino in fondo...:up:  ;)

Poi arrivato all'ultima giornata di pesca, beh che dire, raccontata davvero bene... :D ma non so perchè dal momento dell'attacco e del combattimento ho cominciato a sentire un po' di puzza di bruciato  :lachtot:  :lachtot:

 

Dai che è andata bene comunque, anche senza aver killato un delfino!! :lachtot:

Bell vacanze Luca ;), soprattutto per il cibo :D e i paesaggi :up:  :applaus:


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#5 Luca M.

Luca M.

    Provarci sempre!

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  • LocalitàBrianza
  • Tecnica: Spinning
  • Provenienza: Bovisio Masciago (MB)

Postato 29 August 2018 - 11:26 AM

:lachtot:  :lachtot:  :lachtot:

 

Oh...comunque per la cronaca...alla fine si è anche bucato!  :( ...ma giuro, non è stato per colpa del Boga!!!  :ultragrin:


Luca


#6 The Legend

The Legend

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  • LocalitàOSTIANO CREMONA
  • Tecnica: al colpo
  • Provenienza: Ostiano

Postato 29 August 2018 - 14:46 PM

bel report


saluti

The Legend


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