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Quanto ne risentono i pesci dopo il rilascio?


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8 risposte a questo topic

#1 Loryemme10

Loryemme10

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Postato 02 September 2017 - 10:00 AM

Ciao ragazzi, in questo topic ho da porvi alcune domande che mi sorgono continuamente appena rilibero un pesce o sotto taglia o perché semplicemente non me la sento di tenerlo, ovvero : questo pesce, fra un'ora, fra un giorno o fra un mese, quanto ne risentirà del buco dovuto all'amo, a me che l'ho preso in mano per slamarlo per poi ributtarlo in acqua. Il tutto si risolve sempre in pochi attimi, anche se belli (quanti rimorsi ho per non aver osservato di più dei pesci tanto ambiti quanto spettacolari) i pesci li rilascio nel minor tempo possibile per non agitarli più del dovuto e per non farli soffrire troppo fuori dal loro ambiente naturale.
Ma poi, la domanda che più mi assilla ogni volta che torno a casa da una pescata è: " sopravvivrà questo pesce? Oppure se ne sta andando a morire in tranquillità da un'altra parte, cercando di allontanarsi dall'artefice della sua morte (forse) prematura."
Beh, a queste domande non ho mai avuto risposta e sinceramente vorrei sapere cosa ne sapete voi in merito, se determinati atteggiamenti portano alla morte del pesce (non parlo di atteggiamenti di inciviltà ma di azioni compiute durante la fase di slamatura e rilascio del pesce), oppure i pesci tendono sempre a sopravvivere? O a morire solo in determinati casi... certo, lo so, la pesca resta comunque in attività invasiva anche se praticata nel massimo rispetto di natura e leggi. Però rimane e rimarrà uno scontro ad armi pari tra uomo e pesce (sono quasi pari le armi, le possibilità che ho di portarlo a riva, sono quasi le stesse di quelle che ha il pesce di liberarsi, di non abboccare e di essere malfidente), diciamo che si tratta di una sorta di "lato negativo" di questa fantastica passione che ci accomuna...
Tralasciando quindi gli aspetti che tendono al filosofico, datemi una risposta in base ad esperienza e dati certi (se ne avete)...
grazie a tutti!

Questo post è stato modificato da Loryemme10: 02 September 2017 - 10:40 AM


#2 marco1956

marco1956

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Postato 02 September 2017 - 10:54 AM

Ho da raccontarti un episodio che mi è capitato un paio di settimane fa, ero in Magra, di fianco a me, circa 50 metri a monte, c'era un signore che andava a spigole con il bigattino, pescava con una bolognese di 8 metri su un fondale di circa 7 metri d'acqua, ad ogni lancio prendeva un'oratina, pesci di circa 12-15 cm che regolarmente rilasciava immediatamente, ebbene quasi tutte quelle oratine le ho viste passare a pancia in su davanti alla mia postazione, i pesci piccoli sono molto delicati, basta il fatto di prenderli in mano, lo stress della cattura, il cambio di pressione improvviso e quasi tutti ci lasciano le pinne, con i pesci più grandi va meglio ma, parere personale, almeno la metà non ce la fanno, alcuni accorgimenti possono però far salire di molto la percentuale dei sopravvissuti, con un amo barbless si riesce spesso a slamarli in acqua e questi pesci non risentono molto della cattura, poi ci sono specie molto resistenti come la carpa e il cavedano, questi sopportano catture a ripetizione senza quasi mai soffrirne, ho preso lo stesso cavedano per un anno intero, lo riconoscevo perchè gli mancava un occhio, addirittura lo presi per 3 sere consecutive quindi non glie era passato nemmeno l'appetito


Ex moderatore molto poco moderato

#3 Loryemme10

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Postato 02 September 2017 - 11:07 AM

Ho da raccontarti un episodio che mi è capitato un paio di settimane fa, ero in Magra, di fianco a me, circa 50 metri a monte, c'era un signore che andava a spigole con il bigattino, pescava con una bolognese di 8 metri su un fondale di circa 7 metri d'acqua, ad ogni lancio prendeva un'oratina, pesci di circa 12-15 cm che regolarmente rilasciava immediatamente, ebbene quasi tutte quelle oratine le ho viste passare a pancia in su davanti alla mia postazione, i pesci piccoli sono molto delicati, basta il fatto di prenderli in mano, lo stress della cattura, il cambio di pressione improvviso e quasi tutti ci lasciano le pinne, con i pesci più grandi va meglio ma, parere personale, almeno la metà non ce la fanno, alcuni accorgimenti possono però far salire di molto la percentuale dei sopravvissuti, con un amo barbless si riesce spesso a slamarli in acqua e questi pesci non risentono molto della cattura, poi ci sono specie molto resistenti come la carpa e il cavedano, questi sopportano catture a ripetizione senza quasi mai soffrirne, ho preso lo stesso cavedano per un anno intero, lo riconoscevo perchè gli mancava un occhio, addirittura lo presi per 3 sere consecutive quindi non glie era passato nemmeno l'appetito

A questo punto non posso che essere responsabile della morte di un'oratina catturata e rilasciata. Gran peccato, era un bellissimo pesce, e prenderla una grandissima soddisfazione.
Provvederò il prima possibile a procurami gli ami che hai citato poiché liberare pesci sotto taglia per poi farli morire sarebbe come tenerli, e quindi un danno all'ambiente.
Forse come accorgimento ulteriore, anche se non dà garanzie, si può cercare di caricare di più gli ami.
Un amo troppo pieno di esche potrebbe far desistere un pesce di piccole dimensioni (certo, non sarebbe una garanzia di nessun tipo perché hanno quasi tutti bocche che si aprono più del doppio di quel che dimostrano, però potrebbe comunque favorire una piccola selezione che risulterebbe comunque vantaggiosa per i pesci).
Anche salvare un pesce di 4 cm favorisce l'ambiente.
Qualunque altro metodo che permetta di salvare, almeno la metà dei pescetti pescati lo accolgo con grande entusiasmo.
Ad alcuni magari non interessa ma quel piccolo pesce che non muore, sarà in non troppo tempo un riproduttore che manderà avanti la specie... ragionamento ovvio, che però va applicato al contesto delle nostre acque, soprattutto interne, viste le loro condizioni critiche e sensibili.
Io sinceramente sono molto preoccupato per come vanno le cose, i nostri laghi e fiumi soffrono gli atteggiamenti poco rispettosi avuti da tutti noi esseri umani. I pesci scarseggiano, manca un equilibrio, e se non si sensibilizza l'unica strada è quella del collasso.
Scusate l'OT, rimango in attesa di altre esperienze e consigli da parte vostra!!

#4 Loryemme10

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Postato 02 September 2017 - 11:07 AM

Perspicace il cavedano

#5 patocol2003

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Postato 02 September 2017 - 12:00 PM

Ciao :hallo: , io non sono d'accordo con quanto dice marco1956,certo il rischio che il pesce muoia c'è sempre,ma sono convinto che il più delle volte se operi con le dovute maniere la vita prevale sulla morte.

Per il discorso delle oratine :?: ,potrebbe anche essere stato che si venivano rilasciate velocemente,ma visto che si parlava di pesca coi bigattini potrebbe anche darsi che lasciandole mangiare troppo a fondo poi le operazioni di slamatura diventassero complicate con conseguente decesso del pess :( .

Io credo che sia giusto farsi le domande che ti fai,ma quel che conta è muoversi in modo corretto,slamare in acqua,bagnarsi le mani ridurre al minimo i tempi per le foto,poi l'inconveniente è sempre dietro l'angolo questo si sà,l'alternativa è non pescare e non credo che tu l'abbia presa in considerazione,quindi stai sereno e divertiti! :cooler:


Don't be afraid to go after what you want to do,and what you want to be.   TjVqepI.jpg
But don't be afraid to be willing to pay the price!!                                               


#6 Fario-CH

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Postato 03 September 2017 - 10:28 AM

penso dipenda molto dalla tecnica di pesca , in generale a mosca ed a spinning i pesci sono allamati a fil di bocca, al tocco o a bolognese o a fondo solitamente li si lascia mangiare un po' di piu' e quindi l'amo é gia' piu' giu in gola..........ripeto che parlo in generale, nessuna critica sterile o altro please  :)

pesco solo a spinning e quindi parlo di cio' che conosco , se il rilascio é fatto in modo corretto la percentuale di mortalita' é molto bassa  :)

cio' significa bagnarsi le mani SEMPRE , con gli anni  deve diventare un movimento automatico, fatto senza neanche riflettere , meglio ancora se il pesce lo si slama in acqua senza toccarlo   :)

se é un pesce che merita fotografarlo velocemente , possibilmente in acqua, ovvio che un reportage completo di selfie etc etc tanto bene non gli fa  :megagrin:

e poi , lo si POSA in acqua ( tu hai scritto che lo ributti, ma il termine é orribile oltre che un gesto sbagliato :)  )  delicatamente e se necessario lo si riossigena prima di lasciarlo andare  :)

se invece perde molto sangue o a ingoiato l'esca , spesso é meglio ucciderlo senza farlo soffrire ulteriormente poiché quasi certamente morira' in seguito , triste ma necessario :)

pescando al tocco ad esempio é meglio tagliare il filo piuttosto che inventarsi chirurghi per cercare di togliere l'amo ,quando quest'ultimo é troppo in profondita'  :)

insomma, la mortalita' ci sara' sempre ma possiamo fare in modo di ridurla al minimo , condivido inoltre che i soggetti piu' piccoli siano piu' delicati , anche se cambia molto a second della specie che si pesca  :)

intanto complimenti perché chi si pone queste domande é gia' a meta' dell'opera , significa che ci tiene a mantenere in vita questi esseri straordinari , pur praticando un hobbie crudele nei loro riguardi  :)



#7 malone

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Postato 03 September 2017 - 11:08 AM

Ho catturato 3 volte lo stesso barbo nel giro di 2 ore, in inverno, amo tiemco barbless .., ho recuperato lucci in agonia da combattimento, che, se pur slamati praticamente in acqua + "ossigenazione" sono morti ..


"..aspetta, l'ultimo lancio e poi andiamo..."    "Ezechiele 25;17"


#8 Loryemme10

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Postato 03 September 2017 - 14:22 PM

penso dipenda molto dalla tecnica di pesca , in generale a mosca ed a spinning i pesci sono allamati a fil di bocca, al tocco o a bolognese o a fondo solitamente li si lascia mangiare un po' di piu' e quindi l'amo é gia' piu' giu in gola..........ripeto che parlo in generale, nessuna critica sterile o altro please  :)
pesco solo a spinning e quindi parlo di cio' che conosco , se il rilascio é fatto in modo corretto la percentuale di mortalita' é molto bassa  :)
cio' significa bagnarsi le mani SEMPRE , con gli anni  deve diventare un movimento automatico, fatto senza neanche riflettere , meglio ancora se il pesce lo si slama in acqua senza toccarlo   :)
se é un pesce che merita fotografarlo velocemente , possibilmente in acqua, ovvio che un reportage completo di selfie etc etc tanto bene non gli fa  :megagrin:
e poi , lo si POSA in acqua ( tu hai scritto che lo ributti, ma il termine é orribile oltre che un gesto sbagliato :)  )  delicatamente e se necessario lo si riossigena prima di lasciarlo andare  :)
se invece perde molto sangue o a ingoiato l'esca , spesso é meglio ucciderlo senza farlo soffrire ulteriormente poiché quasi certamente morira' in seguito , triste ma necessario :)
pescando al tocco ad esempio é meglio tagliare il filo piuttosto che inventarsi chirurghi per cercare di togliere l'amo ,quando quest'ultimo é troppo in profondita'  :)
insomma, la mortalita' ci sara' sempre ma possiamo fare in modo di ridurla al minimo , condivido inoltre che i soggetti piu' piccoli siano piu' delicati , anche se cambia molto a second della specie che si pesca  :)
intanto complimenti perché chi si pone queste domande é gia' a meta' dell'opera , significa che ci tiene a mantenere in vita questi esseri straordinari , pur praticando un hobbie crudele nei loro riguardi  :)


Hai ragione sul fatto del termine scorretto, i pesci non li rilancio, anche se da quel che ho detto sembra! :(
Foto ai pesci fino ad ora non ne ho mai fatte perché non l'ho mai ritenuto necessario... (sia perché pesci ippopotami non ne prendo sempre, sia perché nella foga di slamarli per rilasciarli il prima possibile non ci penso nemmeno...). Ovvio che il giorno in cui prenderò la famosa spigola del lago di Varese, faccio un reportage fotografico del peso di circa 634gb..........

La passione è passione, è crudele, concordo. Ed è proprio per questo che ci vuole rispetto per questi esseri viventi tanto bello quanto delicati. Non voglio fare l'animalista, però non voglio essere incivile nel confronti della natura dato che se tutti lo fossimo ci autodistruggeremmo!
Ho apprezzato moltissimo le ultime due righe che hai scritto!

Questo post è stato modificato da Loryemme10: 03 September 2017 - 21:50 PM


#9 Loryemme10

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Postato 03 September 2017 - 14:25 PM

Ho catturato 3 volte lo stesso barbo nel giro di 2 ore, in inverno, amo tiemco barbless .., ho recuperato lucci in agonia da combattimento, che, se pur slamati praticamente in acqua + "ossigenazione" sono morti ..

Questa è la testimonianza che dimostra che tutto dipende dalle specie....
Poi ci sarà sicuramente io barbo che muore e il luccio che sopravvive, inevitabile, credo che il tutto stia nell'esperienza del pescatore nei confronti di un determinato pesce...


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